Repose and Resist
15 febbraio - 30 marzo 2024
APRIMAD
INGRATE ETS PRESENTA
audio/video, 18 minuti circa
Mercoledì 21 marzo ore 17:30
Questa Partitura audiovideo per un’opera futura prende le mosse dagli studi intorno alla morte alla coscienza e al fine vita indagati durante il primo corso di specializzazione postuniversitario multidisciplinare dell’Università di Pisa relativo a questi temi. Il lavoro rappresenta, quindi, una sintesi aperta, artistica e transdisciplinare degli insegnamenti del percorso di studio, e vuole essere al contempo una traccia/partitura per un lavoro di teatro musicale e un primo spunto di riflessione e ispirazione per nuovi percorsi di cura e di ampliamento epistemologico e spirituale sul tema della morte.
Il cortometraggio audio-video, in cui immagini testi e musica si integrano in un racconto dalla narrativa espansa, include alcune scene (le “sepolture”) dalla performance Dreams About Dying presentata nel 2023 da Marta Capaccioli e Lucrezia Palandri: una tessitu
INGRATE ETS PRESENTA
audio/video, 18 minuti circa
Mercoledì 21 marzo ore 17:30
Questa Partitura audiovideo per un’opera futura prende le mosse dagli studi intorno alla morte alla coscienza e al fine vita indagati durante il primo corso di specializzazione postuniversitario multidisciplinare dell’Università di Pisa relativo a questi temi. Il lavoro rappresenta, quindi, una sintesi aperta, artistica e transdisciplinare degli insegnamenti del percorso di studio, e vuole essere al contempo una traccia/partitura per un lavoro di teatro musicale e un primo spunto di riflessione e ispirazione per nuovi percorsi di cura e di ampliamento epistemologico e spirituale sul tema della morte.
Il cortometraggio audio-video, in cui immagini testi e musica si integrano in un racconto dalla narrativa espansa, include alcune scene (le “sepolture”) dalla performance Dreams About Dying presentata nel 2023 da Marta Capaccioli e Lucrezia Palandri: una tessitura gestuale incarnata, reinterpretata e ricomposta per La grande occasione.
“La grande occasione” nella cultura tibetana è la morte, considerata non come una fine ma come un passaggio, un trasferimento verso livelli di coscienza sconosciuti ed espansi, verso una dimensione completa ed ineffabile di cui la vita è semplice preparazione. Tuttavia, al di là del rimosso progressivamente operato dalla società occidentale, che vede il suo apice nel ventesimo secolo (il secolo breve, ma anche il secolo del sé, citando rispettivamente Eric Hobsbawm e Alan Curtis), dove la morte è assimilata principalmente alla malattia, al dolore, alla violenza e alla mancanza, nel nuovo millennio gli studi sulla coscienza da un punto di vista fisico, filosofico, sociale e spirituale stanno operando una rivoluzione profonda e carsica, ancora non assimilata dal mainstream e dagli approcci riduzionisti (e tanto meno dai sistemi politici), che ci conduce a riconsiderare l’umanità, la vita e la morte in una possibile relazione ampliata, rivista e corretta con la natura e il trascendente, oltre il logos e fuori dal sé.
Questo lavoro di INGRATE ETS propone un dialogo e tenta di aprire un piccolo varco critico e poetico in questa direzione.
Claudia Roselli è artista visiva e performativa e ricercatrice urbana.
Attraverso l’uso del corpo ed i suoi sensi, cerca di comprendere e scoprire le dimensioni interiori dei luoghi e di approfondire la conoscenza legata all’uomo, alla natura e alla società contemporanea. Claudia inizia la sua ricerca su arte e città nel 2002, studentessa alla Facoltà di Architettura di Firenze e performer di teatro contemporaneo, fondò, insieme ad altri cinque artisti italiani, un collettivo di nome Svarnet.
L’interesse per la città ed i suoi spazi pubblici, considerati non solo come aree sociali interattive ma anche come possibili spazi per l’arte contemporanea, è diventato evidente durante questa esperienza, quando insieme agli altri artisti, ha iniziato a indagare la differenza tra spazi all’aperto e luoghi istituzionali per la creazione e la presentazione artistica. Svarnet, esprimeva la sua poetica, esibendosi nelle rotonde stradali e in quartieri particolari R
Claudia Roselli è artista visiva e performativa e ricercatrice urbana.
Attraverso l’uso del corpo ed i suoi sensi, cerca di comprendere e scoprire le dimensioni interiori dei luoghi e di approfondire la conoscenza legata all’uomo, alla natura e alla società contemporanea. Claudia inizia la sua ricerca su arte e città nel 2002, studentessa alla Facoltà di Architettura di Firenze e performer di teatro contemporaneo, fondò, insieme ad altri cinque artisti italiani, un collettivo di nome Svarnet.
L’interesse per la città ed i suoi spazi pubblici, considerati non solo come aree sociali interattive ma anche come possibili spazi per l’arte contemporanea, è diventato evidente durante questa esperienza, quando insieme agli altri artisti, ha iniziato a indagare la differenza tra spazi all’aperto e luoghi istituzionali per la creazione e la presentazione artistica. Svarnet, esprimeva la sua poetica, esibendosi nelle rotonde stradali e in quartieri particolari – a Prato, Milano e Firenze. Dopo questa esperienza Claudia Roselli ha continuato ad approfondire questo ambito di ricerca, nel suo dottorato svolto in cotutela presso l’Università di Architettura di Firenze ( Dipartimento di Pianificazione Urbana e Territoriale ) e presso la Scuola di Pianificazione e Architettura di Delhi. Durante il suo dottorato ha svolto il doppio ruolo di ricercatrice urbana e artista, imparando a sviluppare dialoghi utilizzando fotografia, video, performance e participatory art action planning. Si interessa all’ecologia umana, al fenomeno della resilienza e dei cambiamenti urbani e ai paesaggi trasformativi contemporanei tra zone urbane e rurali. Consapevole dell’importanza della socialità e della cultura, è sempre attenta ai diritti umani internazionali. Profondamente interessata anche alla sacralità e alla ritualità, insegna Yoga dal 2009. Attraverso lo yoga approfondisce consapevolezza, concentrazione, sensibilità, pensieri positivi e visione interiore.
Questa pratica per lei è molto importante, come lavoro e disciplina per scoprire le potenzialità e andare oltre i limiti mentali. Nel 2022 segue il corso di Photo Story presso Fondazione Studio Marangoni, tenuto dal collettivo TerraProject. Nel suo lavoro collabora spesso con la comunità locale, altri artisti e ricercatori di varie discipline. Tra gli altri, ha collaborato con: Sarai, Raqs Media Collective, Khoj Art Residency, Urbz Mumbai, Unbox Festival, Ecosistema Urbano, SI Fest Off, Ramdom (Default 13), OMNE (Osservatorio Mobile Nord Est), Le Murate Progetti Arte Contemporanea, Tempo Reale, Università di Firenze, Fundación ace para el Arte Contemporáneo, Biennale d’arte di Larnaca, Addis Video Art Festival.
All’interno del ciclo di conferenze Dal rito al teatro
Conferenza di Daniela Sacco
a cura di Francesco Gori e Benedetta Bronzini
Per maggiori informazioni
055 2476873
info.mad@musefirenze.it
All’interno del ciclo di conferenze Dal rito al teatro
Conferenza di Daniela Sacco
a cura di Francesco Gori e Benedetta Bronzini
Per maggiori informazioni
055 2476873
info.mad@musefirenze.it
a cura di SMILE Toscana
in collaborazione con Proteo Fare Sapere Toscana
per la rassegna Una lotta senza tempo
Nel vuoto prodotto dal neoliberismo, il femminismo anticapitalista può consentirci di superare l’attuale crisi e traghettarci verso un nuovo modello di società che abbia un differente orientamento di classe e un ethos radicale e trasformativo.
Avvicinarsi al femminismo, oggi, significa assumere un paradigma anticapitalista e farsi promotori e promotrici di un cambiamento che passa dal linguaggio, dal ripensamento dei sistemi di potere e della lotta di classe, dalla lettura dei dati in chiave di genere,ecc., per proporre narrazioni e azioni capaci di superare le disuguaglianze e garantire una piena libertà di tutt*.
Da questa necessità nasce questo ciclo di conferenze che hanno l’obiettivo, come suggerisce il titolo, di avvicinare al femmini
a cura di SMILE Toscana
in collaborazione con Proteo Fare Sapere Toscana
per la rassegna Una lotta senza tempo
Nel vuoto prodotto dal neoliberismo, il femminismo anticapitalista può consentirci di superare l’attuale crisi e traghettarci verso un nuovo modello di società che abbia un differente orientamento di classe e un ethos radicale e trasformativo.
Avvicinarsi al femminismo, oggi, significa assumere un paradigma anticapitalista e farsi promotori e promotrici di un cambiamento che passa dal linguaggio, dal ripensamento dei sistemi di potere e della lotta di classe, dalla lettura dei dati in chiave di genere,ecc., per proporre narrazioni e azioni capaci di superare le disuguaglianze e garantire una piena libertà di tutt*.
Da questa necessità nasce questo ciclo di conferenze che hanno l’obiettivo, come suggerisce il titolo, di avvicinare al femminismo a partire dai temi sociali che la politica femminista rilegge e attualizza, dando la priorità alle vite delle persone e alle connessioni sociali, anziché al profitto.
Con l’aiuto di esperte femministe analizzeremo, in seguito a un’analisi introduttiva sugli attuali paradigmi femministi e sulle radici psicosociali delle disuguaglianze di genere, il tema del linguaggio,dei dati, del potere e della lotta di classe.
sabato 9 marzo 2024, ore 21:00
MAD Murate Art District – Piazza delle Murate, Firenze
libero con prenotazione obbligatoria inviando una mail
Culmine e conclusione della settimana fiesolana di ECMA Pro – Musethica è il concerto che il Motus Quartet terrà insieme al violista Avri Levitan, co-fondatore e direttore artistico di Musethica che si inserisce nelle attività del percorso formativo ECMA Pro, di cui la Scuola fa parte come membro dell’ECMA (European Chamber Music Academy).
sabato 9 marzo 2024, ore 21:00
MAD Murate Art District – Piazza delle Murate, Firenze
libero con prenotazione obbligatoria inviando una mail
Culmine e conclusione della settimana fiesolana di ECMA Pro – Musethica è il concerto che il Motus Quartet terrà insieme al violista Avri Levitan, co-fondatore e direttore artistico di Musethica che si inserisce nelle attività del percorso formativo ECMA Pro, di cui la Scuola fa parte come membro dell’ECMA (European Chamber Music Academy).
Lorenzo Milano ed Ernesto Balucci: attualità di una lezione
Presentazione del Quaderno speciale di “Testimonianze” realizzato nell’ambito della Festa della Toscana 2023
mercoledì 6 marzo 2024 ore 17:00, Sala Ketty La Rocca
Lorenzo Milano ed Ernesto Balucci: attualità di una lezione
Presentazione del Quaderno speciale di “Testimonianze” realizzato nell’ambito della Festa della Toscana 2023
mercoledì 6 marzo 2024 ore 17:00, Sala Ketty La Rocca
Direzione artistica di Patrizia Menichelli | collaborazione di Angela Trentanovi
in collaborazione con MAD Murate Art District
Il progetto, dedicato agli studenti delle scuole superiori, ha come priorità tematica di intervento la cittadinanza attiva, lo spirito di iniziativa e creatività. La macro –azione sarà diretta verso l’impegno civico, la partecipazione e pari opportunità generazionali attraverso il teatro e avrà luogo nel carcere duro delle murate. Per il biennio 2023-2025 la proposta è stata inserita nel programma di Le Chiavi della Città del Comune di Firenze.
Direzione artistica di Patrizia Menichelli | collaborazione di Angela Trentanovi
in collaborazione con MAD Murate Art District
Il progetto, dedicato agli studenti delle scuole superiori, ha come priorità tematica di intervento la cittadinanza attiva, lo spirito di iniziativa e creatività. La macro –azione sarà diretta verso l’impegno civico, la partecipazione e pari opportunità generazionali attraverso il teatro e avrà luogo nel carcere duro delle murate. Per il biennio 2023-2025 la proposta è stata inserita nel programma di Le Chiavi della Città del Comune di Firenze.
Presentazione catalogo del progetto
29 febbraio 2024 ore 17:30
Il progetto fotografico dedicato alle r/esidenze delle attività operaie manifatturiere è stato ideato da La C.I.A. Cooperativa di Comunità. Tre luoghi, tre realtà, tre visioni, un’unica importanza: la resistenza del lavoro sull’Appennino. Un lavoro corale che spiega, attraverso immagini, dall’impressione all’espressione, il visibile e l’invisibile delle attività manifatturiere ed operaie locali raccolto in un unico catalogo fotografico.
«Che cosa è la fotografia se non verità momentanea, verità di un momento che contraddice altre verità di altri momenti?», è la domanda di Leonardo Sciascia riportata alla mente da Federica Montevecchi nel catalogo di “AAA Manifatture”, una nuovo progetto dedicato alle “r/esistenze del lavoro”, nello specifico quelle delle attività operaie manifatturiere, nei paesi di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio.
L’iniziativa v
Presentazione catalogo del progetto
29 febbraio 2024 ore 17:30
Il progetto fotografico dedicato alle r/esidenze delle attività operaie manifatturiere è stato ideato da La C.I.A. Cooperativa di Comunità. Tre luoghi, tre realtà, tre visioni, un’unica importanza: la resistenza del lavoro sull’Appennino. Un lavoro corale che spiega, attraverso immagini, dall’impressione all’espressione, il visibile e l’invisibile delle attività manifatturiere ed operaie locali raccolto in un unico catalogo fotografico.
«Che cosa è la fotografia se non verità momentanea, verità di un momento che contraddice altre verità di altri momenti?», è la domanda di Leonardo Sciascia riportata alla mente da Federica Montevecchi nel catalogo di “AAA Manifatture”, una nuovo progetto dedicato alle “r/esistenze del lavoro”, nello specifico quelle delle attività operaie manifatturiere, nei paesi di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio.
L’iniziativa vede il coinvolgimento dei lavoratori di realtà quali la Copser di Firenzuola, La Fabbrica dei Marroni di Marradi, oltre alla Meccanica RC e l’Elettromeccanica Misileo di Palazzuolo sul Senio, ed è la naturale continuazione di “Archivio Appennino-R/Esistenze” (Strategia Fotografia 2020), che andava ad indagare com’è ancora esistere e resistere nei luoghi dell’Alto Mugello.
Grazie alle immagini di Giancarlo Barzagli, Ilaria Di Biagio e Franco Guardascione si vuole indagare su un altro tipo di resistenza, ossia il lavoro manifatturiero, grazie al quale i tre comuni interessati (Marradi, Palazzuolo sul Senio e Firenzuola) riescono ancora a sopravvivere.
Modera l’evento Chiara Ruberti alla presenza della curatrice del catalogo Claudia Paladini.
Allenamento fisico, analisi del gesto e improvvisazione condotto da Paolo Mereu.
Laboratorio permanente per allenare e riflettere sui linguaggi del corpo; aperto a tutti coloro che hanno interesse a coltivare una educazione fisica e abbiano il desiderio di esplorare le potenzialità che possono
generarsi.
Un luogo che vuole tutelare le diversità dei linguaggi nate da una autentica necessità individuale.
Allenamento fisico, analisi del gesto e improvvisazione condotto da Paolo Mereu.
Laboratorio permanente per allenare e riflettere sui linguaggi del corpo; aperto a tutti coloro che hanno interesse a coltivare una educazione fisica e abbiano il desiderio di esplorare le potenzialità che possono
generarsi.
Un luogo che vuole tutelare le diversità dei linguaggi nate da una autentica necessità individuale.
China project
China Project, il progetto pluriennale di residenze di artisti italiani in Cina e artisti cinesi in Italia è stato riattivato in dicembre scorso con nuovi artisti selezionati per un periodo di residenza a Chongqing, presso il campus del Sichuan Fine Arts Institute nell’ambito del Progetto RIVA, curato e diretto da Valentina Gensini, in collaborazione con Zhong Art International e Sichuan Fine Arts Institute.
Gli artisti selezionati nel 2023 sono Leone Contini e i fotografi Edoardo Delille e Giulia Piermartiri.
Il lavoro dei fotografi Edoardo Delille e Giulia Piermartiri scaturisce da quesiti importanti sulla geografia futura che le nuove generazioni affronteranno. A causa dei cambiamenti climatici la mappa del mondo ha subito radicali trasformazioni e da qui nasce l’esigenza da parte dei due fotografi di mostrare il futuro attraverso il medium fotografico. Il progetto Atlas of the World nasce da queste fondamentali domande. Ba
China project
China Project, il progetto pluriennale di residenze di artisti italiani in Cina e artisti cinesi in Italia è stato riattivato in dicembre scorso con nuovi artisti selezionati per un periodo di residenza a Chongqing, presso il campus del Sichuan Fine Arts Institute nell’ambito del Progetto RIVA, curato e diretto da Valentina Gensini, in collaborazione con Zhong Art International e Sichuan Fine Arts Institute.
Gli artisti selezionati nel 2023 sono Leone Contini e i fotografi Edoardo Delille e Giulia Piermartiri.
Il lavoro dei fotografi Edoardo Delille e Giulia Piermartiri scaturisce da quesiti importanti sulla geografia futura che le nuove generazioni affronteranno. A causa dei cambiamenti climatici la mappa del mondo ha subito radicali trasformazioni e da qui nasce l’esigenza da parte dei due fotografi di mostrare il futuro attraverso il medium fotografico. Il progetto Atlas of the World nasce da queste fondamentali domande. Basandosi su uno studio effettuato nei database delle Nazioni Unite i due fotografi hanno ricercato paesaggi che ne potessero rappresentare i cambiamenti, combinando la tecnica fotografica della sovrimpressione con la proiezione di immagini da un proiettore di diapositive. Scene di vita reale si fondono ai paesaggi proiettati rendendo quindi percettibile il cambiamento climatico diventando metafora di un futuro non troppo lontano. China Project aggiunge un nuovo capitolo sul Sichuan e sulle inondazioni nel sud della Cina.
Unexpected Landscapes in Daxuecheng è parte di un flusso di ricerca che Leone Contini porta avanti da anni su forme di agricoltura peri-urbana e interstiziale, a partire dalla piana pratese-fiorentina, dove onnipresenti orti cinesi sono oggetto di polemiche mediatiche, nonostante il loro fondamentale portato di bio-diversità e nuove conoscenze. Anche l’agricoltura urbana del quartiere universitario di Daxuecheng, collocato sui margini esterni della megalopoli Chongquing, è una pratica contestata e in certi casi proibita (ma tollerata), anche se per motivi del tutto diversi. In entrambi i casi le pratiche rurali dei contadini urbani rispondono a necessità fondamentali, e asseriscono un paesaggio inatteso. L’incontro di Contini con la dimensione sia urbana che agricola di Chongquing e del Sichuan, ha stimolato la sua ricerca sui paesaggi rurali emergenti, in divenire, in antitesi a paesaggi che potremmo definire egemonici e pienamente codificati.
FRANCESCA DEL MORO, poetessa e traduttrice
ADRIANA MARIA SOLDINI, scrittrice e narratrice d’arte
–
installazione Agire la soglia di FEDERICA GONNELLI
FRANCESCA DEL MORO, poetessa e traduttrice
ADRIANA MARIA SOLDINI, scrittrice e narratrice d’arte
–
installazione Agire la soglia di FEDERICA GONNELLI
Conversazione con Eve Tagny
In dialogo con Justin Randolph Thompson
L’artista Eve Tagny presente nella mostra Repose and Resist sarà in dialogo con il direttore di Black History Month Florence sulla sua pratica interdisciplinare ed il suo rapporto con riposo e guarigione. La pratica di Tagny unisce il movimento del corpo con istallazioni scultoree, concentrandosi su connessioni tra tatto e forme di lutto in rapporto con la natura e la terra.
Per maggiori informazioni:
055 2476873
info.mad@musefirenze.it
Conversazione con Eve Tagny
In dialogo con Justin Randolph Thompson
L’artista Eve Tagny presente nella mostra Repose and Resist sarà in dialogo con il direttore di Black History Month Florence sulla sua pratica interdisciplinare ed il suo rapporto con riposo e guarigione. La pratica di Tagny unisce il movimento del corpo con istallazioni scultoree, concentrandosi su connessioni tra tatto e forme di lutto in rapporto con la natura e la terra.
Per maggiori informazioni:
055 2476873
info.mad@musefirenze.it
University by Design
University by Design è un programma di incontri con eccellenze della ricerca e della didattica in architettura strutturato intorno all’indagine del tema dello studio dell’architettura all’estero.
Il programma è frutto della collaborazione tra i programmi di architettura della Daniel and Gayle D’Aniello Syracuse University in Florence, California State University International Programs Italy e Kent State University Florence.
University by Design
University by Design è un programma di incontri con eccellenze della ricerca e della didattica in architettura strutturato intorno all’indagine del tema dello studio dell’architettura all’estero.
Il programma è frutto della collaborazione tra i programmi di architettura della Daniel and Gayle D’Aniello Syracuse University in Florence, California State University International Programs Italy e Kent State University Florence.
Lezioni di Design, il format di incontri, mostre, dibattiti ideato dallo storico del design Vanni Pasca e da Pierluigi Bemporad, Presidente di Selfhabitat Cultura, è giunto alla sua 16° edizione.
È promosso dall’Associazione Selfhabitat Cultura con ISIA Firenze e Fondazione Architetti e la partnership di MAD Murate Art District, Comune di Firenze, Museo Horne, Fondazione Michelucci, ADI Toscana, Fondazione Cesifin, Dipartimento di Architettura Università di Firenze.
La curatrice del progetto è Patrizia Scarzella, Architetto e giornalista.
Lezioni di Design, il format di incontri, mostre, dibattiti ideato dallo storico del design Vanni Pasca e da Pierluigi Bemporad, Presidente di Selfhabitat Cultura, è giunto alla sua 16° edizione.
È promosso dall’Associazione Selfhabitat Cultura con ISIA Firenze e Fondazione Architetti e la partnership di MAD Murate Art District, Comune di Firenze, Museo Horne, Fondazione Michelucci, ADI Toscana, Fondazione Cesifin, Dipartimento di Architettura Università di Firenze.
La curatrice del progetto è Patrizia Scarzella, Architetto e giornalista.
a cura di BHMF
Repose and Resist è una mostra collettiva a cura di Black History Month Florence che esamina i concetti di riposo e guarigione in relazione alla produzione culturale afro discendente. Le opere degli artisti internazionali – Raziel Perin, Nari Ward, Eve Tagny, Anike Joyce Sadiq, Bradly Dever Treadaway, Sikelela Owen – esplorano la cura del corpo e dello spirito come gesto di riconoscimento della fatica e dell’esaurimento che fanno parte della vita di coloro che operano nel settore culturale, dove la divisione tra vita professionale e personale è quasi inesistente. I gesti scultorei, pittorici o espressi in video installazioni, intesi come forme di cura collettiva, abitano gli spazi di MAD Murate Art District, in dialogo con la sua storia di spiritualità e reclusione. Dalle opere emergono pratiche volte alla rigenerazione di energie, simili al riposo della terra tra una stagione di semina e l’a
a cura di BHMF
Repose and Resist è una mostra collettiva a cura di Black History Month Florence che esamina i concetti di riposo e guarigione in relazione alla produzione culturale afro discendente. Le opere degli artisti internazionali – Raziel Perin, Nari Ward, Eve Tagny, Anike Joyce Sadiq, Bradly Dever Treadaway, Sikelela Owen – esplorano la cura del corpo e dello spirito come gesto di riconoscimento della fatica e dell’esaurimento che fanno parte della vita di coloro che operano nel settore culturale, dove la divisione tra vita professionale e personale è quasi inesistente. I gesti scultorei, pittorici o espressi in video installazioni, intesi come forme di cura collettiva, abitano gli spazi di MAD Murate Art District, in dialogo con la sua storia di spiritualità e reclusione. Dalle opere emergono pratiche volte alla rigenerazione di energie, simili al riposo della terra tra una stagione di semina e l’altra.
L’esposizione riunisce un gruppo di artisti internazionali ed è arricchita da un film documentario realizzato da Bradly Dever Treadaway in relazione a un ritiro, dal quale la mostra prende il nome, tenutosi a Giverny, in Francia, in seguito a una collaborazione tra The Recovery Plan e la Terra Foundation for American Art.
La condivisione delle metodologie di Recovery Plan fornisce lo sfondo per una meditazione stratificata sul riposo e la tranquillità in relazione alla resistenza: un invito allo spettatore a rallentare, a riposare e a riconoscere i bisogni del corpo e dello spirito. La mostra è accompagnata da un programma pubblico di conferenze, performance e workshop.
L’inaugurazione avrà luogo giovedì 15 febbraio alle ore 18:00.
Per maggiori informazioni:
055 2476873
info.mad@musefirenze.it
Residenza d'Artista di Claudia Roselli
Claudia Roselli ricercatrice urbana ed artista, nel 2015, ha cominciato un nuovo progetto nella città di Firenze.
Si tratta di un progetto visuale narrativo immerso nella contemporaneità della vita urbana fiorentina. Il progetto è cominciato con la frequentazione da parte dell’artista della Moschea ed in particolare del gruppo delle donne che lì, si incontrano settimanalmente. Claudia ha costruito una relazione di fiducia con l’Imam Elzir Izzedin, parallelamente a questo ha anche iniziato un dialogo con la Comunità Ebraica, passando attraverso la visita della Sinagoga in via Carlo Farini, situata nello stesso quartiere della Moschea. La particolare coesistenza di luoghi di fede così diversi in un’aerea così ristretta della città ha generato, nel tempo, atmosfere molto particolari ed ha stimolato in lei riflessioni relativamente ai dialoghi possibili tra le due comunità. I luoghi di culto, di entrambe
le comunità, sono stati il punto di partenza per l’analisi
Claudia Roselli ricercatrice urbana ed artista, nel 2015, ha cominciato un nuovo progetto nella città di Firenze.
Si tratta di un progetto visuale narrativo immerso nella contemporaneità della vita urbana fiorentina. Il progetto è cominciato con la frequentazione da parte dell’artista della Moschea ed in particolare del gruppo delle donne che lì, si incontrano settimanalmente. Claudia ha costruito una relazione di fiducia con l’Imam Elzir Izzedin, parallelamente a questo ha anche iniziato un dialogo con la Comunità Ebraica, passando attraverso la visita della Sinagoga in via Carlo Farini, situata nello stesso quartiere della Moschea. La particolare coesistenza di luoghi di fede così diversi in un’aerea così ristretta della città ha generato, nel tempo, atmosfere molto particolari ed ha stimolato in lei riflessioni relativamente ai dialoghi possibili tra le due comunità. I luoghi di culto, di entrambe
le comunità, sono stati il punto di partenza per l’analisi di questa nuova realtà urbana di incontro tra diverse umanità ed etnie. Il quartiere di Sant’Ambrogio è cambiato con la presenza della Moschea – soprattutto durante il periodo estivo del Ramadan – quando nugoli di credenti, dopo la fine della preghiera della sera, attraversano le sue strade per poi riversarsi nell’intera città. La Sinagoga ebraica, situata nella stessa area, ha storia e presenza molto più antiche per il quartiere stesso e la città. La Sinagoga ha giorni e orari di preghiera diversi dalla Moschea, e la comunità ebraica ha anche altri punti attrattivi nello stesso quartiere, per esempio: l’asilo, la scuola elementare ed il ristorante kosher, situati nei pressi della Sinagoga. Punti di attrazione, e non solo religiosa, sono presenti nel quartiere anche per la comunità musulmana: la macelleria halal ed altri piccoli negozi. Questa prossimità territoriale tra le due spazialità collegate con la diversa ritualità religiosa delle comunità ha stimolato nell’artista una riflessione sull’uso e la condivisione degli spazi urbani da parte di persone e gruppi diversissimi tra loro ed anche sulla loro interazione con la città, i suoi abitanti e le loro abitudini locali. E’ un esempio unico in Italia e forse anche in Europa. Con il tempo, l’artista, ha pensato di interessarsi non più soltanto ai luoghi di incontro religioso, delle comunità non cattoliche, alle loro preghiere ed al loro credo, ma
anche di ascoltare i ritmi delle diverse comunità, le loro domande ed alcune storie individuali e particolari. Ha prodotto, due video (2015): uno in dialogo con l’Imam Elzir Izzedin ed uno in dialogo con Rabbino della Sinagoga Fiorentina Joseph Levi. Dialoghi informali dove si narra la situazione delle comunità nel presente, a Firenze, e dove si affrontano tematiche legate alla città, con un occhio particolare alla parte femminile della comunità. Dopo i dialoghi con le due guide spirituali, ha continuato i suoi incontri dedicandosi alle donne delle due comunità. Durante il 2016 infatti ha cominciato un dialogo sulle diverse ritualità – in particolare quelle femminili – connesse con le due diverse culture e le due diverse religioni. Ha scattato una serie di immagini, delle quali nove sono state esposte nella mostra del 2016 alle Murate. La selezione particolare proviene dallo studio della relazione tra la donna, il luogo sacro della preghiera e la ritualità dei gesti e delle conoscenze connesse alla propria cultura di origine, vissuta in un altro paese ( con tutto quello che questo comporta ). Le foto della comunità islamica, presentano infatti la Moschea di Firenze, di Borgo Allegri, nella sua zona di preghiera generica ed anche nell’area riservata alla preghiera delle sole donne che è frequentata il venerdì. Le foto della comunità ebraica mostrano invece una donna in un rituale domestico: la preparazione del pane tradizionale del Sabato Ebraico chiamato challah.
Claudia Roselli approfondirà ancora il suo progetto, creando altre narrazioni: in seguito alla costruzione di una trama relazionale con persone appartenenti alle due comunità, continuando a sviluppare un lavoro che comprenda la partecipazione artistica di entrambe le comunità. L’artista con questo lavoro vuole approfondire i suoi studi sul corpo e la sacralità.
Studio già cominciato e poi continuato in “Sacred Bodies” ( video, 2011, 2013, 2016, 2023 ) e “Things that cannot be said” ( video, Delhi, 2014 ).
In questo caso l’approfondimento, che comprende anche una prima fase di analisi urbana e di analisi culturale, è dedicato anche all’osservazione delle differenze socio-antropologiche ed alle loro diverse ritualità ed espressività, connesse con le comunità partecipanti al progetto stesso.
Le relazioni culturali molto serie sviluppate dall’artista, con valenza socioculturale tesa all’integrazione ed al dialogo sono state istituzionalizzate nel caso della comunità Islamica Fiorentina, dalla consegna del Patrocinato Morale ottenuto ad Ottobre 2015, e nel caso della comunità Ebraica, dalla consegna del Patrocinato Morale ottenuto a Dicembre 2015 (sino al passaggio di ruolo del Rabbino allora in carica).
A Giugno 2017, l’artista ha vinto anche il bando residenza KATE, borsa di studio /residenza per continuare il progetto, c/o Tempo Reale, insieme a Nicola Di Croce ricercatore urbano e musicista, invitato a partecipare a questa seconda fase della ricerca. Nella ricerca, è stato sviluppato un lavoro sui paesaggi sonori volto al termine a Marzo 2020.
Questo contenuto appare in:
proiezione film
08 FEBBRAIO / 18:00
MURATE ART DISTRICT
America Non C’è (Italia, 2022, 77 min) è un progetto che racconta la quotidianità e le esperienze di vita di un gruppo di giovani italiani di origine africana, all’indomani delle proteste organizzate a sostegno del movimento BLM in America e nel resto del mondo. A partire da una foto scattata alla manifestazione di Milano, incontriamo il ragazzo ritratto e un gruppo di amici che si esprimono liberamente sui temi del razzismo oggi nel nostro Paese.
Dopo la proiezione ci sarà un video-incontro con il regista Davide Marchesi.
L’evento rientra nel progetto portato avanti da Black History Month Florence.
Per maggiori informazioni:
055 2476873
info.mad@musefirenze.it
proiezione film
08 FEBBRAIO / 18:00
MURATE ART DISTRICT
America Non C’è (Italia, 2022, 77 min) è un progetto che racconta la quotidianità e le esperienze di vita di un gruppo di giovani italiani di origine africana, all’indomani delle proteste organizzate a sostegno del movimento BLM in America e nel resto del mondo. A partire da una foto scattata alla manifestazione di Milano, incontriamo il ragazzo ritratto e un gruppo di amici che si esprimono liberamente sui temi del razzismo oggi nel nostro Paese.
Dopo la proiezione ci sarà un video-incontro con il regista Davide Marchesi.
L’evento rientra nel progetto portato avanti da Black History Month Florence.
Per maggiori informazioni:
055 2476873
info.mad@musefirenze.it
da febbraio a giugno 2024, tutti i lunedì 20-22.30h
Questo laboratorio a più tappe si rivolge contemporaneamente a professionisti o semi-professionisti e a tutti coloro che sentono il desiderio di avvicinarsi per la prima volta all’indagine sul movimento, partendo da motori fisici oltre che dal pensiero di poter trattare il proprio corpo come materia modellabile e sperimentabile alla stregua stessa di come gli artisti visivi si approcciano alle materie e agli elementi che decidono di lavorare.
Il percorso sarà basato sulle linee guida del più recente lavoro dell’artista, Claudia Catarzi, di ricerca e creazione, e verrà incentrato sullo studio in contatto, sui concetti di peso, di massa e di forma che arriva ad assumere il corpo. Partendo da esercizi di riscaldamento semplici, la proposta sarà di esplorare sistemi di struttura a due o più corpi alla volta, per trovare nuove possibilità di movimento ma sempre in reci
da febbraio a giugno 2024, tutti i lunedì 20-22.30h
Questo laboratorio a più tappe si rivolge contemporaneamente a professionisti o semi-professionisti e a tutti coloro che sentono il desiderio di avvicinarsi per la prima volta all’indagine sul movimento, partendo da motori fisici oltre che dal pensiero di poter trattare il proprio corpo come materia modellabile e sperimentabile alla stregua stessa di come gli artisti visivi si approcciano alle materie e agli elementi che decidono di lavorare.
Il percorso sarà basato sulle linee guida del più recente lavoro dell’artista, Claudia Catarzi, di ricerca e creazione, e verrà incentrato sullo studio in contatto, sui concetti di peso, di massa e di forma che arriva ad assumere il corpo. Partendo da esercizi di riscaldamento semplici, la proposta sarà di esplorare sistemi di struttura a due o più corpi alla volta, per trovare nuove possibilità di movimento ma sempre in reciproca interdipendenza.
Questo laboratorio vuole stimolare a un modo possibile di approcciare la danza, è una porta di ingresso per trovarsi in un viaggio co-creato, dove il risultato è la somma di due o più persone, due o più corpi, due o più intenzioni.
È una via quindi per allontanarsi momentaneamente dal pensiero dell’essere sempre “centrali”, per immaginarsi in un tempo limitato dell’esperienza, parte di un nuovo organismo realizzato in collaborazione.
In ultima analisi, pur rimanendo un viaggio condiviso, questo percorso è un’esperienza che attraverso lo studio in relazione collabora contemporaneamente a creare una fortissima consapevolezza del movimento individuale ed arricchisce quindi il proprio bagaglio personale nutrendolo da dentro.
OBIETTIVI:
Parallelamente quindi usare questi strumenti come input per sviluppare la propria indagine e lasciare l’intuizione guidare le proprie scoperte.
La proposta è aperta a danzatori, attori, musicisti, professionisti e amatori del movimento e a tutti coloro che sono interessati a sperimentare e prendere coscienza del proprio corpo e delle sue potenzialità.
Per info e iscrizioni: organizzazione.catarzi@gmail.com
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