Terzo Spazio
9 Marzo | 9 Aprile
APRIArchival Platform
Pubblicazione
Direttore Artistico MAD Murate Art District
Valentina Gensini è storica dell’arte e curatrice. Dopo il lavoro in sovrintendenza presso Palazzo Pitti, e le collaborazioni con la Scuola di specializzazione in storia dell’arte dell’università di Siena, ha lavorato come consulente per la Fondazione Palazzo Strozzi, dove ha co-curato Green Platform. Arte Ecologia Sostenibilità (CCCStrozzina, 2009). Ha co-curato il progetto espositivo e il catalogo Novecento Sedotto. il fascino del seicento tra le due guerre (villa Bardini 2010). Ha diretto la sezione Arti Visive del Festival Fabbrica Europa (2012). Per Mus.e, è Responsabile dell’area contemporaneo, ha fondato e diretto il Museo Novecento (2014-2017) e Le Murate. Progetti Arte Contemporanea (2014-2019), che attualmente dirige con il nuovo progetto MAD Murate Art District. È fondatrice e direttore artistico del Progetto RIVA, un progetto pluriennale di arte pubblica internazionale sul tema della progettazione ecosostenibile ed ecosofica. E’ autrice di saggi,
Valentina Gensini è storica dell’arte e curatrice. Dopo il lavoro in sovrintendenza presso Palazzo Pitti, e le collaborazioni con la Scuola di specializzazione in storia dell’arte dell’università di Siena, ha lavorato come consulente per la Fondazione Palazzo Strozzi, dove ha co-curato Green Platform. Arte Ecologia Sostenibilità (CCCStrozzina, 2009). Ha co-curato il progetto espositivo e il catalogo Novecento Sedotto. il fascino del seicento tra le due guerre (villa Bardini 2010). Ha diretto la sezione Arti Visive del Festival Fabbrica Europa (2012). Per Mus.e, è Responsabile dell’area contemporaneo, ha fondato e diretto il Museo Novecento (2014-2017) e Le Murate. Progetti Arte Contemporanea (2014-2019), che attualmente dirige con il nuovo progetto MAD Murate Art District. È fondatrice e direttore artistico del Progetto RIVA, un progetto pluriennale di arte pubblica internazionale sul tema della progettazione ecosostenibile ed ecosofica. E’ autrice di saggi, cataloghi e volumi tra cui Video d’artista. La video-arte dalle origini a oggi, Polistampa 2011; Nuclei vitali, Pacini Editore 2015, Global Identities. postcolonial and cross-cultural narratives, Mousse, 2019; Musei, pubblici, tecnologie, Pisa University Press, 2020; Il Novecento: dalle collezioni civiche al museo, Skirà 2021; Firenze Novecento, Skirà 2022.
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Questione di Accessibilità, Valentina Gensini
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Testi di: Patrizia Asproni, Lucia Cataldo, Maria Vittoria Marini Clarelli, Alberto Del Bimbo, Irene Di Ruscio, Perla Gianni Falvo, Vincenza Ferrara, Alessandra Ferrini, Manuela Fusi, Valentina Gensini, Antonella Guidazzoli, Anna Maria Marras, Paolo Mazzanti, Elena Mazzi, Sarah Dominique Orlandi, Robert Pettena, Cesare Pietroiusti, Alfredo Pirri, Antonia Silvaggi, Anna Soffici, Maria Rosa Sossai, Francesca Velani, Valentina Zucchi
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A cura di Valentina Gensini
Con testi di: Patrizia Asproni, Lucia Cataldo, Maria Vittoria Marini Clarelli, Alberto Del Bimbo, Irene Di Ruscio, Perla Gianni Falvo, Vincenza Ferrara, Alessandra Ferrini, Manuela Fusi, Valentina Gensini, Antonella Guidazzoli, Anna Maria Marras, Paolo Mazzanti, Elena Mazzi, Sarah Dominique Orlandi, Robert Pettena, Cesare Pietroiusti, Alfredo Pirri, Antonia Silvaggi, Anna Soffici, Maria Rosa Sossai, Francesca Velani, Valentina Zucchi
Il tema della centralità del pubblico e del suo coinvolgimento nella fruizione e interpretazione del museo ha finalmente stimolato generazioni di studiosi a rileggere questo dispositivo anche alla luce di nuove sensibilità cognitive; il focus su Audience Development e Public Engagement ha indirizzato il confronto in modo esclusivo, tanto da rappresentare un mantra a cui hanno atteso i più vivaci tecnici ed esperti, talvolta spintisi a considerare il pubblico come consumatore.
Nel trinomio Musei Pubblici Tecnologie il tema che emerge con grande fo
Con testi di: Patrizia Asproni, Lucia Cataldo, Maria Vittoria Marini Clarelli, Alberto Del Bimbo, Irene Di Ruscio, Perla Gianni Falvo, Vincenza Ferrara, Alessandra Ferrini, Manuela Fusi, Valentina Gensini, Antonella Guidazzoli, Anna Maria Marras, Paolo Mazzanti, Elena Mazzi, Sarah Dominique Orlandi, Robert Pettena, Cesare Pietroiusti, Alfredo Pirri, Antonia Silvaggi, Anna Soffici, Maria Rosa Sossai, Francesca Velani, Valentina Zucchi
Il tema della centralità del pubblico e del suo coinvolgimento nella fruizione e interpretazione del museo ha finalmente stimolato generazioni di studiosi a rileggere questo dispositivo anche alla luce di nuove sensibilità cognitive; il focus su Audience Development e Public Engagement ha indirizzato il confronto in modo esclusivo, tanto da rappresentare un mantra a cui hanno atteso i più vivaci tecnici ed esperti, talvolta spintisi a considerare il pubblico come consumatore.
Nel trinomio Musei Pubblici Tecnologie il tema che emerge con grande forza e attualità è quello dell’Accessibilità: accesso al Patrimonio, da preservare e valorizzare in una logica inclusiva, che lo renda fruibile fisicamente, intellettivamente e socialmente; accoglienza nel segno di una cultura che rivendichi il diritto di chiunque a godere l’arte e i suoi significati profondi; coinvolgimento del pubblico al fine di stimolare i visitatori come protagonisti di un’esperienza estetica vibrante nonché straordinaria occasione di formazione ad una cittadinanza consapevole. In prima linea accanto al pubblico ci sono curatori, storici dell’arte, addetti alla comunicazione e alla mediazione, architetti e designer, ma anche gli artisti, capaci
di una singolare abilità nella mediazione del Patrimonio.
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di Antonio Capestro e Leonardo Zaffi
Presentato il 23 ottobre 2018 presso MAD Murate Art District, il libro documenta, attraverso il racconto di alcune esperienze sui temi dell’allestimento, dell’installazione, dell’esposizione condotte in collaborazione dai due autori, un’attività di ricerca e di formazione più ampia sul progetto delle piccole architetture effimere e temporanee. Il tema comune di riferimento per tutte queste esperienze è la valorizzazione dei contenuti scientifici e culturali che trovano la loro espressione attraverso eventi, convegni, mostre d’arte e architettura, installazioni. Il volume offre due possibili spunti di riflessione sul tema delle relazioni che s’instaurano fra spazi effimeri e contesti storici attraverso il progetto per prefigurare un ulteriore layer di senso sullo sfondo durevole di architettura e città e individuare una specifica dimensione più costruttiva del temporaneo dove i percorsi ideativi si connettono strettamente agli aspetti apparentemente più tecnici legati
Presentato il 23 ottobre 2018 presso MAD Murate Art District, il libro documenta, attraverso il racconto di alcune esperienze sui temi dell’allestimento, dell’installazione, dell’esposizione condotte in collaborazione dai due autori, un’attività di ricerca e di formazione più ampia sul progetto delle piccole architetture effimere e temporanee. Il tema comune di riferimento per tutte queste esperienze è la valorizzazione dei contenuti scientifici e culturali che trovano la loro espressione attraverso eventi, convegni, mostre d’arte e architettura, installazioni. Il volume offre due possibili spunti di riflessione sul tema delle relazioni che s’instaurano fra spazi effimeri e contesti storici attraverso il progetto per prefigurare un ulteriore layer di senso sullo sfondo durevole di architettura e città e individuare una specifica dimensione più costruttiva del temporaneo dove i percorsi ideativi si connettono strettamente agli aspetti apparentemente più tecnici legati alla realizzazione. Sono documentati cinque progetti che si legano al tema del patrimonio storico e culturale: quattro a Firenze nel Centro storico tutelato dall’Unesco e uno nel Palazzo Podestarile di Montelupo fiorentino. I progetti rappresentano esempi applicativi di un percorso di ricerca strettamente collegato alle attività didattiche del Laboratorio di Architettura e Autocostruzione del Dipartimento di Architettura di Firenze del quale gli stessi autori sono stati fondatori e sono attuali responsabili.
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Con testi di Veronica Caciolli, Jasper Chalcraft, Nick Dines, Livia Dubon Bohlig, Daria Filardo, Valentina Gensini, Matteo Innocenti, Jeremie Molho, Monica Sassatelli, Justin Randolph Thompson and Janine Gaelle Djeudi, Anna Triandafyllidou.
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A cura di Valentina Gensini
“Sala scura. Lo scheletro di una barca sta, sospeso. Una cascata di fibre luminose scivola giù e i fili si articolano a terra, come tentacoli di una medusa immobile, fuori dal tempo.”
Tra i protagonisti del panorama artistico internazionale, Adrian Paci indaga la condizione umana con una raffinata sintesi formale e una schiettezza priva di retorica.
All’interno delle sue opere l’esperienza della migrazione, vissuta in prima persona, viene elevata a riflessione universale sull’indefinitezza dell’essere umano e sulla complessità delle dinamiche sociali, politiche e culturali proprie della contemporaneità. Il progetto Di queste luci si servirà la notte sottolinea la capacità di narrare il nostro tempo e di raccontare la condizione di continuo transito dell’uomo, assimilata al flusso incessante dell’acqua e al suo potere catartico
“Sala scura. Lo scheletro di una barca sta, sospeso. Una cascata di fibre luminose scivola giù e i fili si articolano a terra, come tentacoli di una medusa immobile, fuori dal tempo.”
Tra i protagonisti del panorama artistico internazionale, Adrian Paci indaga la condizione umana con una raffinata sintesi formale e una schiettezza priva di retorica.
All’interno delle sue opere l’esperienza della migrazione, vissuta in prima persona, viene elevata a riflessione universale sull’indefinitezza dell’essere umano e sulla complessità delle dinamiche sociali, politiche e culturali proprie della contemporaneità. Il progetto Di queste luci si servirà la notte sottolinea la capacità di narrare il nostro tempo e di raccontare la condizione di continuo transito dell’uomo, assimilata al flusso incessante dell’acqua e al suo potere catartico
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patrimoni inattesi
riusare per valorizzare ex-carceri: pratiche e progetti per un patrimonio difficile
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A cura di Valentina Gensini
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