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SADI

SADI/Sam Barreto Cardoso Bertoldi, musicista sound-artist che condivide il suo lavoro dal 2007. Nasce come percussionista e polistrumentista.
Nel periodo tra il 2007 e il 2012 ha collaborato come turnista con diverse etichette discografiche italiane ed europee, spaziando dal pop, rock e jazz alla musica elettronica sperimentale.
Compone musica sperimentale/ambientale e glitch per installazioni di arte contemporanea e performance di danza sfruttando il sistema surround della diffusione del suono.
La sua ispirazione è la natura e crea i suoi progetti artistici e concettuali, sia contemporanei che astratti, invitandoli a immergersi in un mondo di sogni surreali, sperimentando errori tecnologici, trame di suoni ambientali e interpolazioni di ritmi interrotti.
Ricercatore della percezione sonora del sistema cognitivo-emozionale ed eco-sistemico dei condizionamenti. Impegnato attivamente nella composizione di colonne sonore per spettacoli e produzioni di danza contemporanea, teatro contempo



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SADI/Sam Barreto Cardoso Bertoldi, musicista sound-artist che condivide il suo lavoro dal 2007. Nasce come percussionista e polistrumentista.
Nel periodo tra il 2007 e il 2012 ha collaborato come turnista con diverse etichette discografiche italiane ed europee, spaziando dal pop, rock e jazz alla musica elettronica sperimentale.
Compone musica sperimentale/ambientale e glitch per installazioni di arte contemporanea e performance di danza sfruttando il sistema surround della diffusione del suono.
La sua ispirazione è la natura e crea i suoi progetti artistici e concettuali, sia contemporanei che astratti, invitandoli a immergersi in un mondo di sogni surreali, sperimentando errori tecnologici, trame di suoni ambientali e interpolazioni di ritmi interrotti.
Ricercatore della percezione sonora del sistema cognitivo-emozionale ed eco-sistemico dei condizionamenti. Impegnato attivamente nella composizione di colonne sonore per spettacoli e produzioni di danza contemporanea, teatro contemporaneo, installazioni d’arte in musei e gallerie d’arte e collabora con artisti della scena musicale nazionale e internazionale sia per l’esecuzione dal vivo che per l’arrangiamento discografico.

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Agorà è un progetto site-specific del sound artist Sadi (Sam Bertoldi), a cura di Veronica Caciolli e Valentina Gensini, che prosegue la collaborazione avviata nel 2022 tra MAD Murate Art District – Mus.e, e Museo di Antropologia e Etnologia di Firenze.

L’artista, vincitore del bando Residenze MAD 2023/2024, presso Murate Art District lavorerà sul carcere duro. Al suo interno sonorizzerà una selezione di celle creando un percorso sonoro e luminoso che intende rappresentare una connessione impossibile tra le persone che hanno soggiornato in questi angusti spazi di isolamento. L’artista è interessato a far emergere le memorie visibili e invisibili delle figure che hanno vissuto in queste celle: non soltanto l’espresso, rappresentato da grafie lasciate sulle pareti o tracce scritte conservate negli archivi sul carcere, quanto un’espressività necessariamente altra, che sfuma nell’intimo e nel non verbale.

L’artista si concentrerà sulla rappresentazione di tracce bi

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Agorà è un progetto site-specific del sound artist Sadi (Sam Bertoldi), a cura di Veronica Caciolli e Valentina Gensini, che prosegue la collaborazione avviata nel 2022 tra MAD Murate Art District – Mus.e, e Museo di Antropologia e Etnologia di Firenze.

L’artista, vincitore del bando Residenze MAD 2023/2024, presso Murate Art District lavorerà sul carcere duro. Al suo interno sonorizzerà una selezione di celle creando un percorso sonoro e luminoso che intende rappresentare una connessione impossibile tra le persone che hanno soggiornato in questi angusti spazi di isolamento. L’artista è interessato a far emergere le memorie visibili e invisibili delle figure che hanno vissuto in queste celle: non soltanto l’espresso, rappresentato da grafie lasciate sulle pareti o tracce scritte conservate negli archivi sul carcere, quanto un’espressività necessariamente altra, che sfuma nell’intimo e nel non verbale.

L’artista si concentrerà sulla rappresentazione di tracce biografiche, culturali e di residenza dei carcerati, includendo quelle degli afro-discendenti che qui hanno dimorato.

L’operazione non intende tuttavia essere didascalica, quanto rappresentare attraverso il suono, pensieri, parole, voci e memorie, che sovrappongono personale e collettivo, reclusione e relazione, afasia e comunicazione, mura ed etere.

 

Presso il Museo di Antropologia e Etnologia di Firenze, Sistema Museale di Ateneo, l’artista vorrebbe ugualmente lavorare su tracce mnemoniche, sonore, storiche, culturali, racchiuse negli oggetti esposti.

Al fine di creare un discorso coerente con il lavoro sviluppato a MAD, Sadi intende concentrarsi in particolare sull’interpretazione degli oggetti esposti nella penultima sala titolata Africa: esplorazione, colonialismo, popoli minacciati.

La proiezione sonora graviterà nello spazio perimetrale della sala presentando un’installazione acusticamente descrittiva e di suggestione immersiva per il pubblico.

Le sonorità che verranno miscelate nella composizione musicale saranno corrispondenti a storia, storie, culture dei popoli e sonorità degli oggetti esposti in questa sala: da una ricerca di materiali di linguaggio esclusivamente sonoro a suoni riprodotti o recuperati da archivi audio etnografici.

 

A seguito dell’esplorazione delle tracce reperite in entrambi gli spazi, l’artista produrrà due partiture distinte, che li metteranno tuttavia in comunicazione, generando dunque un progetto unitario.

Il lavoro sviluppato culminerà in una live performance eseguita nella sala 17 in una data e in un orario da concordare, nei primi mesi 2024.

La sua consolle e due casse saranno posizionate in prossimità di una delle due finestre dove è situata una presa elettrica e tale posizionamento non inficerà in alcun modo il normale deflusso del pubblico.

 

Il progetto sarà realizzato da Mus.e, MAD, nell’ambito della convenzione con SMA, con la collaborazione di BHMF (Black History Month Florence).

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"Agorà" di SADI
Credits: Francesco Tufano
"Agorà" di SADI

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Agorà

SADI

Installazione sonora site-specific permanente, Carcere duro

 

Agorà è un progetto di installazione sonora site-specific per il Carcere duro, realizzato in collaborazione con BHMF Black History Month Florence, e curato da Veronica Caciolli e Valentina Gensini. Il progetto è il vincitore a pari merito del bando per residenze d’artista di MAD Murate Art District nell’ottobre 2023 ed è un’opera del sound artist SADI di Firenze.

L’installazione Agorà rappresenta il risultato di una ricerca intensiva durata quattro mesi sulle memorie dei detenuti del carcere duro delle Murate. La ricerca ha coinvolto testimonianze orali di collaboratori come Valeria Muledda e Corrado Marcetti, nonché documenti provenienti dall’Archivio di Stato di Firenze, dall’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea, da Villa Romana, e da ricercatori come Pamela Giorgi ed Elena Gonnelli, oltre a risorse conservate da MAD.

Focalizza

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Agorà

SADI

Installazione sonora site-specific permanente, Carcere duro

 

Agorà è un progetto di installazione sonora site-specific per il Carcere duro, realizzato in collaborazione con BHMF Black History Month Florence, e curato da Veronica Caciolli e Valentina Gensini. Il progetto è il vincitore a pari merito del bando per residenze d’artista di MAD Murate Art District nell’ottobre 2023 ed è un’opera del sound artist SADI di Firenze.

L’installazione Agorà rappresenta il risultato di una ricerca intensiva durata quattro mesi sulle memorie dei detenuti del carcere duro delle Murate. La ricerca ha coinvolto testimonianze orali di collaboratori come Valeria Muledda e Corrado Marcetti, nonché documenti provenienti dall’Archivio di Stato di Firenze, dall’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea, da Villa Romana, e da ricercatori come Pamela Giorgi ed Elena Gonnelli, oltre a risorse conservate da MAD.

Focalizzandosi su un periodo di circa sessant’anni, dagli anni Venti agli anni Settanta del Novecento, la ricerca ha evidenziato una vasta gamma di figure antifasciste, tra cui Gaetano Salvemini, Hans Purrmann, Aldo Capitini, Carlo Levi e Alessandro Sinigaglia. Agorà intende far risuonare le idee, gli orientamenti e le lotte di queste figure, rappresentanti di una variegata minoranza resistente e dissidente, che hanno contribuito a plasmare la nostra comprensione del mondo.

Il carcere, originariamente uno spazio di negazione, è trasformato in un’Agorà, richiamando l’antica polis greca come luogo di democrazia, incontri religiosi, politici, commerciali e sociali. Questo progetto rappresenta una restituzione all’onore della libertà di pensiero, di genere, di origine e di religione, attraverso la celebrazione delle vite e delle idee di coloro che hanno resistito e dissentito in quegli anni cruciali della storia.

 

Il progetto è realizzato con il sostegno di Regione Toscana e Giovanisì e con il contributo di CR Firenze.

 

L’installazione è visibile al pubblico da giovedì 1 Febbraio 2024.

 

Grazie alla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze sono previste giornate di mediazione culturale da parte degli studenti del corso di Didattica dell’Arte nel periodo febbraio-maggio 2024.

 

Per maggiori informazioni:
055 2476873
info.mad@musefirenze.it

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