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Jay Wolke
Progetto RIVA 2021
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Progetto RIVA 2021
Anziché utilizzare tecniche fotografiche tradizionali, il fotografo americano Jay Wolke si è servito di un piccolo scanner portatile ad alta definizione per scansionare diverse superfici e trame, che ha poi combinato e post-prodotto in una sintesi caleidoscopica. Invertendo i rapporti tra micro e macro, l’autore ha restituito questa indagine delle piccole cose su un formato inedito e monumentale,
che traduce piccoli particolari in grandi e lunghi banner verticali. Wolke usa un sistema combinatorio che riesce a tenere insieme le diverse anime dell’Arno, tra cartoline in vendita sui ponti del turismo, licheni sul cemento delle rive, icone legate all’immaginario e alla storia del fiume, piante e fiori sulle sponde. Cinque le parole chiave da lui scelte in relazione ai soggetti aggregati nelle cinque opere: Arno flow, Arno bridge, Arno love, Arno flood, Arno restore (Il corso del fiume Arno, Ponte sull’Arno, Amore per l’Arno, L’alluvione, La riqualificazione delle sponde
Anziché utilizzare tecniche fotografiche tradizionali, il fotografo americano Jay Wolke si è servito di un piccolo scanner portatile ad alta definizione per scansionare diverse superfici e trame, che ha poi combinato e post-prodotto in una sintesi caleidoscopica. Invertendo i rapporti tra micro e macro, l’autore ha restituito questa indagine delle piccole cose su un formato inedito e monumentale,
che traduce piccoli particolari in grandi e lunghi banner verticali. Wolke usa un sistema combinatorio che riesce a tenere insieme le diverse anime dell’Arno, tra cartoline in vendita sui ponti del turismo, licheni sul cemento delle rive, icone legate all’immaginario e alla storia del fiume, piante e fiori sulle sponde. Cinque le parole chiave da lui scelte in relazione ai soggetti aggregati nelle cinque opere: Arno flow, Arno bridge, Arno love, Arno flood, Arno restore (Il corso del fiume Arno, Ponte sull’Arno, Amore per l’Arno, L’alluvione, La riqualificazione delle sponde dell’Arno, 2016).
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Promosso dalla Associazione MUS.E sotto la direzione artistica di Valentina Gensini
Nel 2016, in occasione dei 50 anni dall’alluvione dell’Arno, RIVA si è concentrata sulla città di Firenze con l’obiettivo di sensibilizzare le buone pratiche e gli atteggiamenti nei confronti del territorio e delle tematiche ambientali attraverso la pratica artistica. Oltre ai tre grandi fotografi internazionali Jay Wolke, Arno Rafael Minkkinen, Massimo Vitali, coinvolti con la curatela di Studio Marangoni, gli artisti coinvolti nel progetto sono stati Bernard Fort con Tempo Reale, Radio Papesse, Studio ++, Francesco Pellegrino, Fotoromanzo Italiano, che hanno realizzato opere inedite su commissione: installazioni site-specific sulle rive del fiume, workshop, mostre e conferenze sull’Arno e presso MAD Murate Art District. Tra gli interventi site specific permanenti e tuttora visitabili c’è il Terzo Giardino, a cura del collettivo Studio ++: 10mila metri quadrati sull’Arno restituiti alla città, un labirinto verde che richiama nel proprio nome la metafora del
Nel 2016, in occasione dei 50 anni dall’alluvione dell’Arno, RIVA si è concentrata sulla città di Firenze con l’obiettivo di sensibilizzare le buone pratiche e gli atteggiamenti nei confronti del territorio e delle tematiche ambientali attraverso la pratica artistica. Oltre ai tre grandi fotografi internazionali Jay Wolke, Arno Rafael Minkkinen, Massimo Vitali, coinvolti con la curatela di Studio Marangoni, gli artisti coinvolti nel progetto sono stati Bernard Fort con Tempo Reale, Radio Papesse, Studio ++, Francesco Pellegrino, Fotoromanzo Italiano, che hanno realizzato opere inedite su commissione: installazioni site-specific sulle rive del fiume, workshop, mostre e conferenze sull’Arno e presso MAD Murate Art District. Tra gli interventi site specific permanenti e tuttora visitabili c’è il Terzo Giardino, a cura del collettivo Studio ++: 10mila metri quadrati sull’Arno restituiti alla città, un labirinto verde che richiama nel proprio nome la metafora del paesaggista Gilles Clément, che spiega come la vegetazione abbandonata presente nei “residui dell’organizzazione razionale dell’uomo” sia una straordinaria riserva di biodiversità e potenziale evolutivo.
Fotografo
Jay Wolke vive e lavora a Chicago, Illinois. Personali a lui dedicate sono state organizzate presso l’Art Institute di Chicago, il St. Louis Art Museum, Harvard University, la California Museum of Photography, e la Galleria Primo Piano di Napoli. Tra le varie collezioni permanenti che espongono sue fotografie vi sono il Museum of Modern Art, New York, il Whitney Museum of American Art, New York, l’Art Institute of Chicago e il Museo di San Francisco di arte moderna. Dal 1981 è docente di fotografia e arte in varie università. Dal 1992-1999 è stato Coordinatore della laurea in Documentary Photography presso l’Istituto di Design (IIT). Nel 1999-2000 è stato responsabile della “Art and Graduate Studies” presso Studio Art Centers International di Firenze. Attualmente è docente di Fotografia presso la Columbia College di Chicago, ha ricoperto anche la carica di presidente del dipartimento di Arte e Design anche nei periodi 2000-2005 e 2008-2014. Wolke ha ricevuto borse di stu
Jay Wolke vive e lavora a Chicago, Illinois. Personali a lui dedicate sono state organizzate presso l’Art Institute di Chicago, il St. Louis Art Museum, Harvard University, la California Museum of Photography, e la Galleria Primo Piano di Napoli. Tra le varie collezioni permanenti che espongono sue fotografie vi sono il Museum of Modern Art, New York, il Whitney Museum of American Art, New York, l’Art Institute of Chicago e il Museo di San Francisco di arte moderna. Dal 1981 è docente di fotografia e arte in varie università. Dal 1992-1999 è stato Coordinatore della laurea in Documentary Photography presso l’Istituto di Design (IIT). Nel 1999-2000 è stato responsabile della “Art and Graduate Studies” presso Studio Art Centers International di Firenze. Attualmente è docente di Fotografia presso la Columbia College di Chicago, ha ricoperto anche la carica di presidente del dipartimento di Arte e Design anche nei periodi 2000-2005 e 2008-2014. Wolke ha ricevuto borse di studio e premi dalla National Endowment for the Arts, l’Arts Council Illinois, Focus Infinity Fund and the Ruttenberg Arts Foundation. Wolke ha conseguito il suo B.F.A. in Printmaking / Illustrazione presso la Washington University, St. Louis, e un M.S. in Fotografia presso l’Istituto di Design, Illinois Institute of Technology, Chicago. Ha pubblicato alcune monografie come “All Around the House: Photographs of American- Jewish Communal Life” (Art Institute of Chicago, 1998), “Along the Divide: Photographs of the Dan Ryan Expressway” (Center for American Places, 2004) e “Architecture of Resignation: Photographs from the Mezzogiorno” (Center for American Places, 2011). Le sue fotografie sono apparse in numerose pubblicazioni tra cui il New York Times Magazine, Doubletake, Architectural Record, Newsweek, Fortune, e il Village Voice.
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Progetto RIVA
Mostra fotografica di Massimo Vitali, Arno Rafael Minkkinen e Jay Wolke A cura di Fondazione Studio Marangoni
Arno immaginario Collettivo si è configurato come un triplice lavoro fotografico sull’Arno che da settembre a novembre 2016 ha coinvolto fotografi locali, fotografi internazionali e giovani fotografi. Il progetto si sviluppa sul rapporto tra Firenze e il suo elemento naturale più importante, il fiume, e restituisce una ricostruzione collettiva dell’immaginario intorno ad esso, attraverso tre momenti espositivi distinti. La mostra conclusiva ha visto la partecipazione di tre grandi fotografi internazionali. Arno Minkkinen, Massimo Vitali e Jay Wolke hanno interpretato la città di Firenze attraverso la sua spina dorsale, l’Arno, e hanno prodotto una serie di lavori inediti. Focus della ricerca di Arno Minkkinen è il paesaggio antropomorfizzato e il rapporto tra la figura umana e l’elemento dell’acqua. Un sistema combinatorio che tiene insieme a livello visivo le div
Mostra fotografica di Massimo Vitali, Arno Rafael Minkkinen e Jay Wolke A cura di Fondazione Studio Marangoni
Arno immaginario Collettivo si è configurato come un triplice lavoro fotografico sull’Arno che da settembre a novembre 2016 ha coinvolto fotografi locali, fotografi internazionali e giovani fotografi. Il progetto si sviluppa sul rapporto tra Firenze e il suo elemento naturale più importante, il fiume, e restituisce una ricostruzione collettiva dell’immaginario intorno ad esso, attraverso tre momenti espositivi distinti. La mostra conclusiva ha visto la partecipazione di tre grandi fotografi internazionali. Arno Minkkinen, Massimo Vitali e Jay Wolke hanno interpretato la città di Firenze attraverso la sua spina dorsale, l’Arno, e hanno prodotto una serie di lavori inediti. Focus della ricerca di Arno Minkkinen è il paesaggio antropomorfizzato e il rapporto tra la figura umana e l’elemento dell’acqua. Un sistema combinatorio che tiene insieme a livello visivo le diverse anime del fiume è, invece, al centro della produzione di Jay Wolke, mentre Massimo Vitali guarda alla relazione tra i cittadini e il fiume come momento aggregazione.
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