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LE COSMICOMICHE

cura di Catalyst

Il titolo della raccolta deriva dalla giustapposizione di due termini: cosmico e comico (riferendosi al temine inglese “comics”) e narrano, in una sorta di fantascienza al contrario, la storia dell’origine dell’universo, di nebulose, di meteoriti, di cristalli, di tempeste solari; il tutto attraverso i ricordi di Qfwfq, protagonista di quel mondo assieme alla sua incredibile parentela. Suggestioni scientifiche che si trasformano in visioni fantastiche, una scrittura che fa ricorso alle immagini, tipica del mito, che Calvino fa rinascere dal linguaggio più lontano da ogni immagine visuale come quello della scienza d’oggi.

Evento a cura di Catalyst, compagnia e scuola di teatro. Regia di Riccardo Rombi; con: Vincenzo De Caro, Riccardo Rombi, Giorgia Calandrini, Francesca Mancini, Marco Mangiantini, Dafne Tinti.

 

Per informazioni e prenotazioni 
Catalyst 055 841237
teatrocorsini@gmail.compromozione@catalyst.it



Il titolo della raccolta deriva dalla giustapposizione di due termini: cosmico e comico (riferendosi al temine inglese “comics”) e narrano, in una sorta di fantascienza al contrario, la storia dell’origine dell’universo, di nebulose, di meteoriti, di cristalli, di tempeste solari; il tutto attraverso i ricordi di Qfwfq, protagonista di quel mondo assieme alla sua incredibile parentela. Suggestioni scientifiche che si trasformano in visioni fantastiche, una scrittura che fa ricorso alle immagini, tipica del mito, che Calvino fa rinascere dal linguaggio più lontano da ogni immagine visuale come quello della scienza d’oggi.

Evento a cura di Catalyst, compagnia e scuola di teatro. Regia di Riccardo Rombi; con: Vincenzo De Caro, Riccardo Rombi, Giorgia Calandrini, Francesca Mancini, Marco Mangiantini, Dafne Tinti.

 

Per informazioni e prenotazioni 
Catalyst 055 841237
teatrocorsini@gmail.compromozione@catalyst.it

LE COSMICOMICHE

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Bando residenza d'artista

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ECMA Session Fiesole

Giovedì 20 luglio avrà luogo il terzo e ultimo appuntamento degli ensemble dell’European Chamber Music Academy Session Fiesole. Un’Azione scenica su “Die Sieben Letzten Worte Unseres Erlösers Am Kreuze” di Haydn, da un’idea di Alexander Lonquich per il Quartetto Alioth, che si sta perfezionando presso la Scuola con il Cuarteto Casals e Heime Müller.

Nel 1787 Haydn metteva a punto la versione per quartetto d’archi delle Sette Parole, composte l’anno prima per un organico orchestrale in occasione delle celebrazioni del Venerdì Santo nella cattedrale di Cadice. La prima esecuzione aveva destato una grande impressione nell’autore, con la chiesa rivestita di drappi neri, una sola lampada al centro e il celebrante che dopo aver pronunciato ognuna delle sette parole si prostrava davanti all’altare, mentre la musica riempiva lo spazio sacro. La struttura dell’opera richiama una
sacra rappresentazione, ed è per questo che intorno alle Sette Parole si è pensato di

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Giovedì 20 luglio avrà luogo il terzo e ultimo appuntamento degli ensemble dell’European Chamber Music Academy Session Fiesole. Un’Azione scenica su “Die Sieben Letzten Worte Unseres Erlösers Am Kreuze” di Haydn, da un’idea di Alexander Lonquich per il Quartetto Alioth, che si sta perfezionando presso la Scuola con il Cuarteto Casals e Heime Müller.

Nel 1787 Haydn metteva a punto la versione per quartetto d’archi delle Sette Parole, composte l’anno prima per un organico orchestrale in occasione delle celebrazioni del Venerdì Santo nella cattedrale di Cadice. La prima esecuzione aveva destato una grande impressione nell’autore, con la chiesa rivestita di drappi neri, una sola lampada al centro e il celebrante che dopo aver pronunciato ognuna delle sette parole si prostrava davanti all’altare, mentre la musica riempiva lo spazio sacro. La struttura dell’opera richiama una
sacra rappresentazione, ed è per questo che intorno alle Sette Parole si è pensato di costruire una vera e propria azione teatrale.

L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria inviando una mail a relazioniesterne@scuolamusica.fiesole.fi.it.

 

 

Per informazioni

055 2476873

info.mad@musefirenze.it

ECMA Session Fiesole

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Marco Di Costanzo

Regista, autore e attore

È regista, autore e attore teatrale. Da circa vent’anni porta avanti un percorso di ricerca focalizzato sulla direzione degli attori, sul rapporto tra poietica e forme sceniche, sulla creazione in ensemble, sul rapporto tra teatro e società. Si forma con O. Melnik a Firenze e si specializza con A. Vasil’ev, A. Mnouchkine, Y. Lebreton, P. Byland. Nel 2006 fonda il Teatro dell’Elce, nucleo di produzione di cui è direttore artistico. Conduce periodicamente laboratori di creazione teatrale ed è direttore artistico della sezione “Teatro” dell’Estate Fiesolana dal 2013 al 2016.

È regista, autore e attore teatrale. Da circa vent’anni porta avanti un percorso di ricerca focalizzato sulla direzione degli attori, sul rapporto tra poietica e forme sceniche, sulla creazione in ensemble, sul rapporto tra teatro e società. Si forma con O. Melnik a Firenze e si specializza con A. Vasil’ev, A. Mnouchkine, Y. Lebreton, P. Byland. Nel 2006 fonda il Teatro dell’Elce, nucleo di produzione di cui è direttore artistico. Conduce periodicamente laboratori di creazione teatrale ed è direttore artistico della sezione “Teatro” dell’Estate Fiesolana dal 2013 al 2016.

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Uomini da poco | Teatro dell'Elce
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Uomini da poco | Teatro dell'Elce

di Hans Petter Blad
traduzione Cristina Falcinella
regia Marco Di Costanzo
con Domenico Cucinotta e Stefano Parigi
suono Andrea Pistolesi
scene Eva Sgrò
costumi Laura Dondoli
produzione Teatro dell’Elce
con il sostegno di Regione Toscana, Comune di Firenze
residenze artistiche Teatri d’Imbarco E.T.S. e Associazione Atto Due nell’ambito del progetto art. 43 M.I.C. e Regione Toscana in collaborazione con Elsinor/Teatro Cantiere Florida










di Hans Petter Blad
traduzione Cristina Falcinella
regia Marco Di Costanzo
con Domenico Cucinotta e Stefano Parigi
suono Andrea Pistolesi
scene Eva Sgrò
costumi Laura Dondoli
produzione Teatro dell’Elce
con il sostegno di Regione Toscana, Comune di Firenze
residenze artistiche Teatri d’Imbarco E.T.S. e Associazione Atto Due nell’ambito del progetto art. 43 M.I.C. e Regione Toscana in collaborazione con Elsinor/Teatro Cantiere Florida

Uomini da poco | Teatro dell'Elce

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63° Festival dei Popoli
63° Festival dei Popoli

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63° Festival dei Popoli

Realizzati da registe e registi provenienti dalle migliori scuole di cinema europee, dieci film che ci spingono a immaginare le strade possibili del cinema del reale negli anni a venire, a sondarne le correnti sotterranee e gli sguardi inattesi.

Realizzati da registe e registi provenienti dalle migliori scuole di cinema europee, dieci film che ci spingono a immaginare le strade possibili del cinema del reale negli anni a venire, a sondarne le correnti sotterranee e gli sguardi inattesi.

63° Festival dei Popoli

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Florence Korea Film Fest

Obiettivo del Festival, oltre alla cooperazione culturale ed istituzionale tra l’Italia e la Corea, è la promozione del seducente universo culturale coreano attraverso la lente d’ingrandimento del grande schermo, delle esposizioni d’arte e dei convegni.

Tra prime visioni e classici contemporanei, il festival, unico nel suo genere in tutta Italia, offre documentari, cortometraggi, film e ampie retrospettive sui principali registi della cinematografia coreana, con la partecipazione degli stessi autori. Dal 2007 l’Associazione promuove, oltre al Cinema Coreano in Italia, anche il cinema italiano in Corea del Sud, collaborando con i maggiori festival del paese alla programmazione nei loro palinsesti di retrospettive e rassegne dei protagonisti del nostro cinema.

Il Florence Korea Film Fest ha firmato un Memorandum d’intesa con uno dei più importanti festival coreani JIFF – Jeonju International Film Festival. Il Festival collabora anche con il BIFF – Busan International F

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Obiettivo del Festival, oltre alla cooperazione culturale ed istituzionale tra l’Italia e la Corea, è la promozione del seducente universo culturale coreano attraverso la lente d’ingrandimento del grande schermo, delle esposizioni d’arte e dei convegni.

Tra prime visioni e classici contemporanei, il festival, unico nel suo genere in tutta Italia, offre documentari, cortometraggi, film e ampie retrospettive sui principali registi della cinematografia coreana, con la partecipazione degli stessi autori. Dal 2007 l’Associazione promuove, oltre al Cinema Coreano in Italia, anche il cinema italiano in Corea del Sud, collaborando con i maggiori festival del paese alla programmazione nei loro palinsesti di retrospettive e rassegne dei protagonisti del nostro cinema.

Il Florence Korea Film Fest ha firmato un Memorandum d’intesa con uno dei più importanti festival coreani JIFF – Jeonju International Film Festival. Il Festival collabora anche con il BIFF – Busan International Film Festival, primo festival della Corea e il più importante festival dell’Asia.

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Il diario popolare (2020)

Progetto RIVA 2021

Il diario popolare (2020)

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Il diario popolare (2020)

Progetto RIVA 2021

Il diario popolare (2020) è un archivio di memorie collettive costruito da cittadini che, attraverso la condivisione di interviste, ricordi e documenti, creano un museo dell’immateriale legato alla propria città. È qui presentato il capitolo riguardante l’Arno, composto dalle memorie sul fiume della comunità fiorentina, raccolte in videoregistrazioni e ettuate presso MAD, e da ricordi spontanei liberamente raccolti sul sito web.

Vuoi partecipare inviando il tuo racconto? Registrati seduto davanti a un muro bianco, poggiando il cellulare in orizzontale su un supporto stabile e invia il materiale a info.mad@musefirenze.it.
Lo condivideremo su ildiariopopolare.it.




Il diario popolare (2020) è un archivio di memorie collettive costruito da cittadini che, attraverso la condivisione di interviste, ricordi e documenti, creano un museo dell’immateriale legato alla propria città. È qui presentato il capitolo riguardante l’Arno, composto dalle memorie sul fiume della comunità fiorentina, raccolte in videoregistrazioni e ettuate presso MAD, e da ricordi spontanei liberamente raccolti sul sito web.

Vuoi partecipare inviando il tuo racconto? Registrati seduto davanti a un muro bianco, poggiando il cellulare in orizzontale su un supporto stabile e invia il materiale a info.mad@musefirenze.it.
Lo condivideremo su ildiariopopolare.it.


Il diario popolare (2020)

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Lo Spazio Felice. Negli studi di sette artiste in Toscana

Proiezione di un lavoro video, con la partecipazione delle artiste coinvolte nel progetto. 

E’ un lavoro video di Margherita Abbozzo presentato in anteprima a MAD Murate Art District nell’ambito del festival L’Eredità delle Donne 2019 e proiettato sui canali social MAD il 5 dic 2020 durante la Giornata del Contemporaneo.

Lo Spazio Felice racconta 7 incontri con 7 artiste di generazioni diverse che lavorano oggi in Toscana. Il video ci porta nel cuore dei loro studi a scoprire quegli spazi privati e non normalmente accessibili dove il lavoro nasce e si sviluppa.  Esplora anche cosa voglia dire essere donne artiste oggi. Pittura, scultura, musica, fotografia, fashion, multimedia, performance: raccoglie le storie di AlessandraJane, Silvia Bolognesi,  Luciana Majoni, Donatella Mei, Janet Mullarney, Letizia Renzini e Virginia Zanetti.  Insieme raccontano 7 modi di essere artiste oggi in Toscana.

A cura di Margherita Abbozzo, un’artista visiva che vive e lavora a Firenze.
Proiezione di un lavoro video, con la partecipazione delle artiste coinvolte nel progetto.


E’ un lavoro video di Margherita Abbozzo presentato in anteprima a MAD Murate Art District nell’ambito del festival L’Eredità delle Donne 2019 e proiettato sui canali social MAD il 5 dic 2020 durante la Giornata del Contemporaneo.

Lo Spazio Felice racconta 7 incontri con 7 artiste di generazioni diverse che lavorano oggi in Toscana. Il video ci porta nel cuore dei loro studi a scoprire quegli spazi privati e non normalmente accessibili dove il lavoro nasce e si sviluppa.  Esplora anche cosa voglia dire essere donne artiste oggi. Pittura, scultura, musica, fotografia, fashion, multimedia, performance: raccoglie le storie di AlessandraJane, Silvia Bolognesi,  Luciana Majoni, Donatella Mei, Janet Mullarney, Letizia Renzini e Virginia Zanetti.  Insieme raccontano 7 modi di essere artiste oggi in Toscana.

A cura di Margherita Abbozzo, un’artista visiva che vive e lavora a Firenze.
Proiezione di un lavoro video, con la partecipazione delle artiste coinvolte nel progetto.

Lo Spazio Felice. Negli studi di sette artiste in Toscana

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La 7a edizione del Firenze Film Corti Festival

La 7a edizione del Firenze Film Corti Festival si sposta sul web: la  trasmissione sul sito del Festival di tutti e 35 i cortometraggi in concorso sarà on streaming gratuito sul sito firenzefilmcortifestival.com/festival-online

Alcuni ospiti, tra cui Alessandro Haber, Jesus Garcés Lambert, Elisabetta Pandimiglio, Wilma Labate, Gianluca Arcopinto, lasceranno un loro contributo, con videomessaggi di saluto e riflessione.
Sono inoltre previsti talk a distanza, come per il regista Giacomo Campiotti.

La 7a edizione del Firenze Film Corti Festival si sposta sul web: la  trasmissione sul sito del Festival di tutti e 35 i cortometraggi in concorso sarà on streaming gratuito sul sito firenzefilmcortifestival.com/festival-online

Alcuni ospiti, tra cui Alessandro Haber, Jesus Garcés Lambert, Elisabetta Pandimiglio, Wilma Labate, Gianluca Arcopinto, lasceranno un loro contributo, con videomessaggi di saluto e riflessione.
Sono inoltre previsti talk a distanza, come per il regista Giacomo Campiotti.

I locali MAD sono sottoposti a sanificazione e le postazioni prevedono distanziamento secondo le normative anti-Covid19.
L’accesso è consentito solo con mascherina.

 

La rassegna dedicata all’universo del cortometraggio in programma dal 27 al 30 ottobre a MAD – Murate Art District e alla Limonaia di Villa Strozzi.

Sarà un’edizione molto attenta al racconto dello stato dell’arte dell’industria del cinema duramente colpita dal Covid-19, con un occhio di riguardo verso q



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La 7a edizione del Firenze Film Corti Festival si sposta sul web: la  trasmissione sul sito del Festival di tutti e 35 i cortometraggi in concorso sarà on streaming gratuito sul sito firenzefilmcortifestival.com/festival-online

Alcuni ospiti, tra cui Alessandro Haber, Jesus Garcés Lambert, Elisabetta Pandimiglio, Wilma Labate, Gianluca Arcopinto, lasceranno un loro contributo, con videomessaggi di saluto e riflessione.
Sono inoltre previsti talk a distanza, come per il regista Giacomo Campiotti.

I locali MAD sono sottoposti a sanificazione e le postazioni prevedono distanziamento secondo le normative anti-Covid19.
L’accesso è consentito solo con mascherina.

 

La rassegna dedicata all’universo del cortometraggio in programma dal 27 al 30 ottobre a MAD – Murate Art District e alla Limonaia di Villa Strozzi.

Sarà un’edizione molto attenta al racconto dello stato dell’arte dell’industria del cinema duramente colpita dal Covid-19, con un occhio di riguardo verso quelle produzioni che si distinguono per il loro taglio autoriale, innovativo e contemporaneo”.
La Direttrice artistica e regista Teresa Paoli

In questa 7a edizione 35 cortometraggi in programma provenienti da 17 paesi diversi.
Incontri, proiezioni, eventi speciali nel pieno rispetto delle norme anti-contagio.

Tra i registi invitati anche Giacomo Campiotti, il regista sarà protagonista di un incontro intitolato “Il valore delle storie”(venerdì 30 ottobre ore 17:30, Limonaia di Villa Strozzi). Un’occasione per parlare di cinema, televisione, racconto audiovisivo, partendo dal suo percorso artistico, e dalla sua ricerca di storie di senso da portare sullo schermo. Già aiuto regista di Mario Monicelli, ha lavorato con Ermanno Olmi e ha firmato il film candidato ai Golden Globes come miglior film straniero “Come due coccodrilli”. Ha diretto serie italiane e internazionali per la televisione come “Zivago” con Keira Knightley e Sam Neil, “Giuseppe Moscati”, “Non è mai troppo tardi”, “Liberi di scegliere”, “Ognuno è perfetto”. È il regista della serie cult “Braccialetti Rossi”. In questo momento sta lavorando ad una nuova produzione sulla storia di Chiara Lubich.

A Campiotti si aggiunge la regista Wilma Labate, al Firenze Film Corti Festival con  “Arrivederci Saigon” (28 ottobre, ore 21 – Limonaia di Villa Strozzi) il film che racconta l’incredibile storia delle Stars, la giovanissima band italiana che dalla provincia toscana viene spedita inaspettatamente in Vietnam, a suonare nelle basi militari americane.

Nella stessa giornata – alla presenza del regista Giovanni Guidelli – la proiezione del cortometraggio realizzato col sostegno Bando Personalità illustri della Regione Toscana “Farinata: La Tredicesima Notte” e la proiezione di “Scuola Calcio”, film del collettivo Mina. Gianluca Arcopinto, produttore e organizzatore di più di cento film, e figura di riferimento del cinema indipendente italiano e la regista Elisabetta Pandimiglio, ne hanno curato la direzione artistica e saranno presenti al festival.

Da segnalare anche l’evento “Fare Cinema d’arte, con la proiezione del film “Io, Leonardo” e l’incontro con il regista Jesus Garces Lambert, che nel 2018 ha diretto il film “Caravaggio – L’anima e il sangue”, documentario più visto in sala nella storia del cinema italiano.

Per il secondo anno consecutivo il Firenze Film Corti Festival focalizza la sua attenzione sulle opere dei giovani. Attraverso la sezione del Festival denominata “Concorso Spazio giovani“, riservata agli studenti delle Accademie, delle Università, delle Scuole di cinema e degli Istituti superiori, sono pervenute opere di estremo interesse. Le opere finaliste potranno essere apprezzate via streaming giovedì 29 ottobre. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Firenze

Per maggiori informazioni: firenzefilmcortifestival.com

 

I premi assegnati dalla giuria finale presieduta da Emanuela Mascherini e composta da Federico Berti (giornalista, scrittore di cinema), Simona De Simone/Nuanda Sheridan (regista), Stefano Mutolo (co-fondatore CNA Cinema e distributore) e Marta Savina (regista e sceneggiatrice):

Miglior Film di Finzione

IT’S ME di Andrea Casaseca
Per la capacità di raccontare in maniera matura il tema del bullismo, con un sapiente utilizzo di un valido cast di attori, mettendo in scena la linea sottile che separa l’innocenza dalla crudeltà.

Miglior regia. 

ATLAS di Maciej Kawalski
Per la regia ambiziosa e ben consapevole che dirige attori e sceglie inquadrature in maniera chirurgica a creare un’opera di matura consapevolezza del cinema breve.

Miglior opera prima

LOSING SIGHT di Jorgo Kokkinidis
Per la chiara e netta grammatica visiva fondata su un’attenta composizione delle inquadrature, l’uso dei colori e della luce, in un linguaggio documentaristico.

Miglior sceneggiatura

EXAM di Sonia K. Hadad
Per la capacità di rendere interessante e avvincente una narrativa apparentemente semplice, senza mai banalizzare le sfumature emotive della protagonista.

Miglior attore

Riccardo De Filippis
nel corto IL PRIMO GIORNO DI MATILDE di Rosario Capozzolo

Per il talento e la capacità di esprimere tutte le inquietudini nascoste nell’animo del personaggio protagonista, nel suo giorno più difficile.

Miglior attrice

Lucrezia Guidone
nel corto SOFFIO di Nicola Ragone
Per la grande abilità di dare voce ad un personaggio senza l’uso della parola. Gli ultimi cento passi di una donna che va incontro all’ultimo soffio di vita

Miglior documentario

IL RITRATTO DI MIA MADRE di Tavo Ruiz
Per il coraggio di andare fino in fondo su un tema doloroso, quasi respingente, ma essenziale da portare all’attenzione del pubblico. Per la qualità artistica e tecnica e per la rara capacità di descrivere  l’intero arco narrativo dei personaggi, mostrando non solo il dramma sanitario ed esistenziale al centro del racconto, ma anche la soluzione allo stesso.

Miglior film di animazione

LA GIOSTRA DI NINA di Valerio Berruti
Per la delicatezza, l’originalità dello sguardo e la maestria nell’uso dell’animazione, con un magico equilibrio costruito evitando eccessi di minimalismo, facili trucchi retorici e soluzioni narrative espositive.

Miglior Film Sperimentale

PANDEMIA di Yiannis Biliris
Per aver affrontato un tema di grande attualità da una particolare prospettiva. Per aver trasformato la quotidianità in un’opera dal forte impatto visivo, suggellandola con una colonna sonora perfettamente in grado di esaltarne il significato.

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Le sceneggiature premiate

Primo premio a FORGIVE ISMAIL di Mirza Ekinovic
Ambientato in un campo di rifugiati, per l’urgenza del tema trattato e l’eleganza nello sviluppo del racconto e dei suoi personaggi che non scadono mai nel banale o nello stereotipato.

Secondo premio a PORTRAIT OF A MEXICANA POET IN IOWA CITY di James Fitzmaurice
Per la capacità di restituire con sagacia, complessità e senso dell’intrattenimento la tempesta perfetta dell’incontro di menti eccellenti come Kurt Vonnegut e Raymond Carver in un momento di svolta della letteratura occidentale e del modo di raccontare enormi cambiamenti storici e sociali.

Terzo premio a LO SFRATTO di Tiziana Cristiano
Per la pulizia e la delicatezza con cui viene trattato il tema degli ultimi in maniera comica e surreale.

Menzione a NO FLY BIRD di Ivan Drago
Per l’originalità dell’idea e la delicatezza nel presentare una narrativa che si presta perfettamente ad un’animazione, con un occhio di riguardo per i più piccoli.

Menzione a EMMA SULLA RIVA DEL FIUME di Gianluca Papadia
Per aver saputo mettere al centro del racconto, l’affascinante mondo della pittura, con una abile alternanza spazio temporale. Un piccolo grande “mosaico” che coinvolge fino all’ultima sequenza.

Menzione a PAPPAGALLO BLUES di Milena Cappabianca
Per la delicatezza con cui racconta le nuances delle relazioni e dei sentimenti, utilizzando la musica come un contrappunto intessuto nella struttura stessa della storia.

Premio speciale ELENA BERTOLDI va  a SOTTO IL CIELO DI SPAGNA di Lidia Popolano
Per la maniacale ricostruzione storica di una pagina poco affrontata della nostra storia come la partecipazione italiana alla Guerra Civile Spagnola, inscritta nei canoni classici e solidi del racconto storico popolare tipico del cinema e della fiction italiana.

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Le Menzioni speciali dell’Associazione Rive Gauche – Festival

Menzione Sceneggiatura:

THE SHELL di Hakal Unal. 
The shell è un viaggio a ritroso da parte di una pittrice di mezza età non sposata ed essenzialmente dedita alla madre. Viene per tutti il momento di fare i conti con se stesso, col proprio passato e con i conflitti interiori sopiti, ma non repressi. Il modo col quale viene descritta la storia di Shell è impeccabile ed un ritratto nel quale tutti possono ritrovarsi.

Menzioni  Film:

IL VESTITO di Massimo Ravallese
Apparentemente si potrebbe dire “storie di ordinaria immigrazione”. Ma in realtà Rive Gauche – Festival ha ravvisato, nel lavoro di Massimo Ravallese, una profondità di accenti e di toni e una dialettica serrata tra personaggi, chelo rendono sicuramente meritevole di una menzione speciale.

TO HER di Jacopo Ardolino 
una menzione speciale per il modo del tutto particolare e convincente col quale il film tratta il mito di Orfeo ed Euridice.
Infatti l’Autore, con coraggio e originalità sperimentale, conferisce al film una svolta determinata dall’incontro do Orfeo con il pittore e traccia un esito del film brillantemente conseguenziale.

IL QUADRO ALLE TUE SPALLE di Frida Bruno
L’Associazione ha trovato veramente interessante l’impianto psicologico che è alla base di questo film. L’autore, Frida Bruno, è riuscita a dare alla storia una scrittura cinematografica ad un tempo lineare e complessa: una storia, che si innesta nel tragico background del protagonista, che lascia interessanti interrogativi nella testa dello spettatore, assolvendo così ad uni dei compiti che, in genere, il cinema dovrebbe sempre tenere presente.

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Il programma

Martedì 27 Ottobre
15:30 INTRODUZIONE AL FESTIVAL

16:00 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO
Anna, Dekel Berenson, Ucraina, 15 min.
A picture in the 21st century, Stefan Pecher, Austria, 4:21 min. Deaf love, Michele Bertini Malgarini, Italia, 15 min.
The Role, Farnoosh Samadi, Iran, 11:51 min.
Retratos de Mi madre, Tavo Ruiz, Messico, 11 min.
Newyork Rhapsody, Salvatore D’alia, USA, 14 min.
Tono Menor, Ivan Sainz Pardon, Spagna, 11 min.

18:00 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO
Umbrella dance for Hong Kong, Wong King Fai, Hong Kong, 15 min. Making men, Antoine Paier, Belgio, 19:41 min.
Exam, Sonia k Hadad, Iran, 15 min.
Soffio, Nicola Rangone, Italia, 9:41 min.
Pandemia, Yannis Biliris, 4 min.
In the night, Tibault Buccellato, USA, 6 min

Mercoledì 28 Ottobre
15:00 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO

15:00 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO
Proiezione dei film finalisti del Concorso Spazio Giovani 2020.
Them, Robin Lochman, Germania, 15 min.
Materia Celeste, Andrea, Gatopoulos, Italia, 15 min. Coming Back Sunny, Noriko Yuasa, Giappone, 15 min. Danke Aus, Luca Amhofer, Austria, 06:48 min.
Depot Asmara, Beatrice Möller, Eritrea, 25 min.
Fifteen, Sébastien Blanc, UK, 15 min.

17:00 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO
Il vestito, Massimo Ravallese, Italia, 15 min.
Extrasezon, Ioachim Stroe, Romania, 20 min.
Losing Sight, Jorgo Kokkinidis, Belgio, 36:08 min.

Giovedi 29 Ottobre
15:00 PROIEZIONE STREAMING OPERE FINALISTE DEL PREMIO CINEMATOGRAFICO SPAZIO GIOVANI 2020

18:00 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO
Luce, Ciro Apicella, USA, 11 min.
I Resign, Jay Mohanm, USA, 7 min.
It’s me, Andrea Casaseca, Spagna, 11:34 min. Il terzo atto, Petrasso, Italia, 11:25 min.
La Giostra di Nina, Valerio Berruti, Italia, 11 min. Xy, Anna Karín Lárusdóttir, Islanda, 15:57 min. Delitto Naturale, Valentina Bertuzzi, Italia, 15 min.

Venerdì 30 Ottobre
09:30 CONCORSO SCENEGGIATURE / SCREENPLAY CONTEST

14:30 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO
Il quadro alle tue spalle, Frida Bruno, Italia, 18 min.
Song Sparrow, Farzaneh Omidvarnia, Iran-DK, 12 min. Apocalypse, Andrea Cecconati, Italia, 19:12 min.
To Her, Jacopo Ardolino, Italia, 13 min.
Atlas, Maciej Matthew Kawalski, Polonia, 30 min.
Il primo giorno di Matilde, Rosario Capozzolo, Italia, 9:55 min.

 

LE SEDI DEL 7° FIRENZE FILMCORTI FESTIVAL:

MURATE ART DISTRICT – Piazza delle Murate
LIMONAIA DI VILLA STROZZI – Via Pisana 77
ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE – Via Ricasoli 66

 

Scopri il programma completo >>

***

Il Festival è organizzato dall’Associazione Rive Gauche
Presidente: Marino Demata
Presidente del Firenze Film Corti Festival: Francesco Grifoni
Direttrice artistica del 7° Firenze Film Corti Festival: Teresa Paoli
Presidente della Giuria del 7° Firenze Film Corti Festival: Emanuela Mascherini
Vicepresidente del Firenze Film Corti Festival: Maria Rosaria Perill

Sono partner del Firenze Film Corti Festival:
MiBACT, Consiglio Regionale della Toscana, Fondazione Sistema Toscana, Comune di Firenze, Mus.e, MAD – Murate Art District, Accademia Belle Arti di Firenze, The Animattikon Project, INKTIP, Hollywood screenings Film Festival, Edinburgh Short Film Festival, Piemonte DocuMenteur FilmFest, Blue Danube FilmFestival.

LA STRUTTURA DEL FESTIVAL 2020
Presidente Rive Gauche – Festival: Marino Demata
Presidente 7FFF: Francesco Grifoni
Vice Presidente 7FFF: Maria Rosaria Perilli
Direttrice Artistica 7FFF: Teresa Paoli

LA GIURIA
Presidente Giuria 7FFF: Emanuela Mascherini
Federico Berti
Simona De Simone
Stefano Mutolo
Marta Savina

IL COMITATO SCIENTIFICO ARTISTICO
Massimo Becattini
Mimmo Calopresti
Valentina Gensini
Claudio Rocca

La 7a edizione del Firenze Film Corti Festival

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Casey Kaufmann

Regista

E’ un giornalista americano cresciuto a Firenze che ha lavorato in più di trenta paesi per Al Jazeera English, il World Food Programme, Sky Italia e APTN. Nel 2010 ha ricevuto il prestigioso “Concentra’s video journalism Breaking News Award” per un reportage dalla Striscia di Gaza, mentre nel 2013 ha vinto il CINE Golden Eagle Award per un documentario sulla separazione del Sud Sudan dal Nord. Ha recentemente lasciato il Qatar per vivere in Italia e lavorare sui film “Inside a Box” e “The Killer and The Butterfly.” A Murate Art District ha concluso i due docufilm The Things we keer e Butterfly durante la residenza d’asrtista con Alessandro Cassigoli

E’ un giornalista americano cresciuto a Firenze che ha lavorato in più di trenta paesi per Al Jazeera English, il World Food Programme, Sky Italia e APTN. Nel 2010 ha ricevuto il prestigioso “Concentra’s video journalism Breaking News Award” per un reportage dalla Striscia di Gaza, mentre nel 2013 ha vinto il CINE Golden Eagle Award per un documentario sulla separazione del Sud Sudan dal Nord. Ha recentemente lasciato il Qatar per vivere in Italia e lavorare sui film “Inside a Box” e “The Killer and The Butterfly.” A Murate Art District ha concluso i due docufilm The Things we keer e Butterfly durante la residenza d’asrtista con Alessandro Cassigoli

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Parola di Artista, Le Opere e i Giorni | Casey Kaufmann, regista

Con la rubrica #LeOpereeiGiorni abbiamo invitato artisti, curatori e intellettuali a condividere riflessioni sul loro lavoro e sul momento attuale.
Oggi lasciamo la parola a Casey Kaufmann, regista

Parola di Artista, Le Opere e i Giorni
Casey Kaufmann, regista
Parola di Artista, Le Opere e i Giorni | Casey Kaufmann, regista

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Alessandro Cassigoli

Regista

è un regista italiano che ha riscosso negli ultimi anni diversi riconoscimenti a livello internazionale fra cui il primo premio al Full Frame (Stati Uniti), Dok Leipzig (Germania), Documenta Madrid (Spagna) e molti altri. Dal 2007 collabora con il canale televisivo “arte” per il quale ha realizzato 8 documentari. Il suo ultimo film “La Deutsche Vita” è stato distribuito nei cinema di tutta la Germania ed è stato proiettato per ben 3 mesi continuativi a Berlino. Adesso si è recentemente trasferito di nuovo in Italia per poter lavorare sui suoi due prossimi film “Inside a Box” e “The Killer and The Butterfly.” A Murate Art District ha concluso i due docufilm The Things we keer e Butterfly durante la residenza d’asrtista con Casey Kaufmann

è un regista italiano che ha riscosso negli ultimi anni diversi riconoscimenti a livello internazionale fra cui il primo premio al Full Frame (Stati Uniti), Dok Leipzig (Germania), Documenta Madrid (Spagna) e molti altri. Dal 2007 collabora con il canale televisivo “arte” per il quale ha realizzato 8 documentari. Il suo ultimo film “La Deutsche Vita” è stato distribuito nei cinema di tutta la Germania ed è stato proiettato per ben 3 mesi continuativi a Berlino. Adesso si è recentemente trasferito di nuovo in Italia per poter lavorare sui suoi due prossimi film “Inside a Box” e “The Killer and The Butterfly.” A Murate Art District ha concluso i due docufilm The Things we keer e Butterfly durante la residenza d’asrtista con Casey Kaufmann

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Parola di Artista, Le Opere e i Giorni | Alessandro Cassigoli, regista

Con la rubrica #LeOpereeiGiorni abbiamo invitato artisti, curatori e intellettuali a condividere riflessioni sul loro lavoro e sul momento attuale.
Oggi lasciamo la parola a Alessandro Cassigoli, regista

Parola di Artista, Le Opere e i Giorni
Alessandro Cassigoli, regista
Parola di Artista, Le Opere e i Giorni | Alessandro Cassigoli, regista

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L'arte prende casa nelle scuole

Residenza d'artista nelle scuole

Le aule (non utilizzate) diventano atelier e gli artisti offrono laboratori gratuiti ai ragazzi
Il progetto ideato da MAD Murate Art District in collaborazione con l’Assessorato all’istruzione del Comune di Firenze e Regione Toscana, è partito per l’anno scolastico 2018/2019 all’Istituto comprensivo Oltrarno e all’Istituto comprensivo Poliziano. I primi due artisti coinvolti sono stati Rossella Liccione e Francesco Pellegrino

A novembre 2018 ha inaugurato un importante progetto pilota di collaborazione tra artisti del territorio e gli istituti scolastici fiorentini partendo da un progetto della Associazione MUS.E con l’Istituto Comprensivo Oltrarno (Dirigente prof.ssa Paola Salmoiraghi), promosso dal Comune di Firenze (Direzione Istruzione).

L’iniziativa ha visto le strutture scolastiche mettere a disposizione un’aula non utilizzata per accogliere un artista contemporaneo che lavora quotidianamente a scuola. L’artista ospitato, ha offerto un laboratorio gratuito


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Le aule (non utilizzate) diventano atelier e gli artisti offrono laboratori gratuiti ai ragazzi
Il progetto ideato da MAD Murate Art District in collaborazione con l’Assessorato all’istruzione del Comune di Firenze e Regione Toscana, è partito per l’anno scolastico 2018/2019 all’Istituto comprensivo Oltrarno e all’Istituto comprensivo Poliziano. I primi due artisti coinvolti sono stati Rossella Liccione e Francesco Pellegrino

A novembre 2018 ha inaugurato un importante progetto pilota di collaborazione tra artisti del territorio e gli istituti scolastici fiorentini partendo da un progetto della Associazione MUS.E con l’Istituto Comprensivo Oltrarno (Dirigente prof.ssa Paola Salmoiraghi), promosso dal Comune di Firenze (Direzione Istruzione).

L’iniziativa ha visto le strutture scolastiche mettere a disposizione un’aula non utilizzata per accogliere un artista contemporaneo che lavora quotidianamente a scuola. L’artista ospitato, ha offerto un laboratorio gratuito per gli studenti dell’Istituto coinvolgendo di settimana in settimana classi diverse. Il progetto intendeva creare una situazione virtuosa di scambio tra scuole e artisti. Le strutture scolastiche che hanno messo a disposizione aule non utilizzate come studi d’artista, hanno accolto l’artista selezionato ad abitare quotidianamente la scuola e offrire un laboratorio settimanale gratuito per gli studenti.

La condivisione di spazi e ambienti ha creato una relazione tra artista e “abitanti della scuola” siano essi alunni, personale docente, di segreteria o collaboratori scolastici, dando vita ad una piccola comunità sperimentale aperta ad esperienze laboratoriali altamente innovative. Tali esperienze laboratoriali sono state guidate, seguite e monitorate da Mus.e, che ha supportato e incoraggiato progetti inediti e sperimentali.

Durante l’anno scolastico 2019/2020 il progetto è stato implementato portando a cinque il numero delle scuole coinvolte. MAD ha proposto cinque diverse residenze:

Rossella Liccione presso l’Istituto Comprensivo Poliziano
Francesco Pellegrino presso l’Istituto Comprensivo Oltrarno
Fosca presso l’Istituto Comprensivo Pirandello
Casey Kaufmann e Alessandro Cassigoli presso L’Istituto Comprensivo Vespucci
Torrick Ablack, in arte Toxic presso la Scuola Secondaria di primo grado “Dino Compagni”

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Firenze e Regione Toscana nell’ambito di Toscanaincontemporanea 2018 e Toscanaincontemporanea 2019, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio Firenze.

L'arte prende casa nelle scuole

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L'arte prende casa nelle scuole | Alessandro Cassigoli & Casey Kaufmann

Residenza d'artista nelle scuole di Alessandro Cassigoli e Casey Kaufmann

Ognuno è un piccolo film

E’ quasi sempre la storia di una persona ad essere al centro di un film, di un documentario o di un reportage televisivo.
Ma come si filma una persona e come la si racconta attraverso lo strumento del video?
Lo scopo del workshop è stato quello di realizzare un breve filmato che raccontasse un personaggio scelto appositamente insieme agli alunni. Inizialmente sono stati mostrati alcuni brevi esempi di reportage realizzati dai docenti del workshop, e sono state fornite alcune nozioni basilari di filmmaking, dopodichè i partecipanti sono stati divisi in tante piccole troupe ognuna delle quali ha avuto l’obbiettivo di filmare una determinata persona.
Il workshop è stato condotto da Casey Kauffman e Alessandro Cassigoli vincitori con il documentario “Butterfly” del Globo d’ Oro 2019, assegnato dall’Associazione Stampa Estera in Italia, come miglior film documentario italiano dell’anno.




Ognuno è un piccolo film

E’ quasi sempre la storia di una persona ad essere al centro di un film, di un documentario o di un reportage televisivo.
Ma come si filma una persona e come la si racconta attraverso lo strumento del video?
Lo scopo del workshop è stato quello di realizzare un breve filmato che raccontasse un personaggio scelto appositamente insieme agli alunni. Inizialmente sono stati mostrati alcuni brevi esempi di reportage realizzati dai docenti del workshop, e sono state fornite alcune nozioni basilari di filmmaking, dopodichè i partecipanti sono stati divisi in tante piccole troupe ognuna delle quali ha avuto l’obbiettivo di filmare una determinata persona.
Il workshop è stato condotto da Casey Kauffman e Alessandro Cassigoli vincitori con il documentario “Butterfly” del Globo d’ Oro 2019, assegnato dall’Associazione Stampa Estera in Italia, come miglior film documentario italiano dell’anno.

L'arte prende casa nelle scuole | Alessandro Cassigoli & Casey Kaufmann

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Giacomo Bogani

attore, inQuanto Teatro

inQuanto teatro è una compagnia fondata a Firenze nel 2010. Realizza spettacoli, laboratori e progetti sul territorio, con un approccio multidisciplinare che punta a mettere in comunicazione le diverse competenze artistiche. Sia che si tratti di presentare uno spettacolo che di condurre un laboratorio, l’obiettivo è lo stesso. Coltivare e trasmettere una maggiore consapevolezza espressiva, nella convinzione che questa sia uno strumento fondamentale di comprensione del mondo e partecipazione, in particolare per le giovani generazioni.

Nei suoi progetti la compagnia ha coinvolto e continua a coinvolgere giovani professionisti (dalla grafica alla scrittura, passando per la composizione musicale, la fotografia e la video arte) integrando il loro contributo al lavoro del nucleo artistico, formato da: Giacomo Bogani (regista, attore e formatore) Andrea Falcone (scrittore), Floor Robert (coreografa e performer).

inQuanto teatro vince il premio Scenario Infanzia nel 2018, e ottiene negli

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inQuanto teatro è una compagnia fondata a Firenze nel 2010. Realizza spettacoli, laboratori e progetti sul territorio, con un approccio multidisciplinare che punta a mettere in comunicazione le diverse competenze artistiche. Sia che si tratti di presentare uno spettacolo che di condurre un laboratorio, l’obiettivo è lo stesso. Coltivare e trasmettere una maggiore consapevolezza espressiva, nella convinzione che questa sia uno strumento fondamentale di comprensione del mondo e partecipazione, in particolare per le giovani generazioni.

Nei suoi progetti la compagnia ha coinvolto e continua a coinvolgere giovani professionisti (dalla grafica alla scrittura, passando per la composizione musicale, la fotografia e la video arte) integrando il loro contributo al lavoro del nucleo artistico, formato da: Giacomo Bogani (regista, attore e formatore) Andrea Falcone (scrittore), Floor Robert (coreografa e performer).

inQuanto teatro vince il premio Scenario Infanzia nel 2018, e ottiene negli anni vari riconoscimenti in prestigiosi concorsi nazionali (vincitore del Bando SIAE Sillumina nel 2017, finalista al Premio DNA di Romaeuropa Festival nel 2016, vincitore del Bando Giovani Artisti per Dante di Ravenna Festival nel 2015, vincitore del bando Giovani in Scena nel 2013, Menzione della Giuria al Premio Scenario 2011, finalista al Premio Scenario Infanzia nel 2010), e importanti collaborazioni come quelle con Kinkaleri, La Piccionaia, il Teatro di Rifredi, Associazione Muse e Le Murate Pac. Dal 2014 partecipa con proposte originali alle attività culturali del Comune di Firenze, realizzando eventi per la rassegna Estate fiorentina.

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Amelia Umuhire

Video artista, regista

Amelia Umuhire, nata nel 1991 a Kigali in Ruanda, vive come artista e regista a Berlino. Nel 2015 ha scritto e girato la sua prima serie web, Polyglot, in cui segue con la sua macchina fotografica giovani artisti ruandesi “sradicati” a Londra e Berlino. La serie è stata proiettata in numerosi festival, tra cui il Festival D’Angers, il Tribeca Film Festival e il Geneva International Film Festival, dove è stata nominata Best International Web Series nel 2015. Il suo cortometraggio Mugabo è un cortometraggio sperimentale ambientato a Kigali: esplora la questione di come tornare in patria e come affrontare il passato. Nel 2017 è stato premiato come miglior film sperimentale al Blackstar Film Festival ed è attualmente in tournée in festival in Nord America e, tra gli altri, proiettato al MOCA di Los Angeles, all’MCA Chicago, all’Ann Arbor Film Festival e allo Smithsonian African American Film Festival. Nel 2018 Amelia Umuhire ha prodotto il lungometraggio radiofo

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Amelia Umuhire, nata nel 1991 a Kigali in Ruanda, vive come artista e regista a Berlino. Nel 2015 ha scritto e girato la sua prima serie web, Polyglot, in cui segue con la sua macchina fotografica giovani artisti ruandesi “sradicati” a Londra e Berlino. La serie è stata proiettata in numerosi festival, tra cui il Festival D’Angers, il Tribeca Film Festival e il Geneva International Film Festival, dove è stata nominata Best International Web Series nel 2015. Il suo cortometraggio Mugabo è un cortometraggio sperimentale ambientato a Kigali: esplora la questione di come tornare in patria e come affrontare il passato. Nel 2017 è stato premiato come miglior film sperimentale al Blackstar Film Festival ed è attualmente in tournée in festival in Nord America e, tra gli altri, proiettato al MOCA di Los Angeles, all’MCA Chicago, all’Ann Arbor Film Festival e allo Smithsonian African American Film Festival. Nel 2018 Amelia Umuhire ha prodotto il lungometraggio radiofonico Vaterland per la stazione radio tedesca Deutschlandfunk Kultur. Racconta la storia di suo padre Innocent Seminega da giovane studente, insegnante, marito e padre fino alla sua morte per mano degli estremisti hutu. Nel febbraio di quest’anno Umuhire ha tenuto la sua prima mostra personale a Decad Berlin.

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Maria Elena Gattuso

Regista e attrice

Maria Elena Gattuso è attrice e regista, direttrice della compagnia italo-francese PerBacco

Maria Elena Gattuso è attrice e regista, direttrice della compagnia italo-francese PerBacco

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Butterfly, un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman

La proiezione del film Butterfly, la cui fase di montaggio e post-produzione è stata effettuata proprio durate una nostra residenza d’artista dei due giovani registi Cassigoli e Kaufmann.

Un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman
Prodottto da Indyca con RaiCinema, Mibac, Regione Piemonte, Campania, Toscana.
Distribuito da Istituto Luce Cinecittà

Un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman
Prodottto da Indyca con RaiCinema, Mibac, Regione Piemonte, Campania, Toscana.
Distribuito da Istituto Luce Cinecittà

“Uno dei film più ricchi di umanità e veri del nostro cinema recente” Sole24Ore
“Piccolo gioiello rosselliniano” Avvenire
“Altro che ‘Million Dollar Baby’, Irma Testa è Butterfly” La Repubblica
“Cinema solido che penetra nella realtà” Taxidriver

Globo d’oro 2019 miglior film documentario italiano dell’anno

La storia di formazione di Irma, seguita intimamente dai sedici ai diciannove anni, attraverso gioie, speranze e una dura sconfitta che cambierà lei e la sua vita.

Irma a soli sedici anni lascia la sua Torre Annunziata per trasferirsi stabilmente nella desolata pianura alle pendici di Assisi. Lì, fra le mura del centro federale pugilistico, potrà coltivare il suo talento innato per la boxe. Tre allenamenti al giorno, niente scuola, niente amici, niente mamma e fratelli






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Un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman
Prodottto da Indyca con RaiCinema, Mibac, Regione Piemonte, Campania, Toscana.
Distribuito da Istituto Luce Cinecittà

“Uno dei film più ricchi di umanità e veri del nostro cinema recente” Sole24Ore
“Piccolo gioiello rosselliniano” Avvenire
“Altro che ‘Million Dollar Baby’, Irma Testa è Butterfly” La Repubblica
“Cinema solido che penetra nella realtà” Taxidriver

Globo d’oro 2019 miglior film documentario italiano dell’anno

La storia di formazione di Irma, seguita intimamente dai sedici ai diciannove anni, attraverso gioie, speranze e una dura sconfitta che cambierà lei e la sua vita.

Irma a soli sedici anni lascia la sua Torre Annunziata per trasferirsi stabilmente nella desolata pianura alle pendici di Assisi. Lì, fra le mura del centro federale pugilistico, potrà coltivare il suo talento innato per la boxe. Tre allenamenti al giorno, niente scuola, niente amici, niente mamma e fratelli ma un solo obbiettivo: vincere l’oro olimpionico. Due anni dopo le tanto agognate Olimpiadi di Rio sono alle porte: il clan azzurro punta tutto su Irma, mentre per la famiglia della ragazza e la comunità di Torre i sogni di gloria sembrano poter finalmente diventare realtà. In appena otto minuti però, il mondo della ragazza crolla. La più matura atleta francese sconfigge Irma che, in mondovisione, piange a dirotto.
Al ritorno a Torre Annunziata Irma mostra la sua fragilità tra smarrimento e senso di colpa per le aspettative deluse poi, lentamente, si abbandona a quella vita normale che non ha mai vissuto: i pomeriggi con le amiche fumando sigarette, le uscite di notte e un progetto di viaggio all’altro capo della Terra. Il pugilato sembra ormai un lontano ricordo. Con il passare del tempo Irma affronta i problemi familiari che da troppo tempo si portava dietro, recupera il rapporto con il fratello più piccolo che rischia di smarrirsi tra le strade di Torre, prova a spiegarsi con la madre stanca che spera in un’altra vita per la figlia. Su tutti, veglia la dolcezza attenta del Maestro Lucio, il suo vecchio allenatore, unica figura paterna nella vita di Irma.
Quando ormai la ragazza sembra aver trovato un equilibrio, il pugilato sembra lanciare ad Irma un ultimo richiamo.
Cosa deciderà di fare Irma?
Quella a cui si assiste è la storia di un’adolescente che, come tante altre, è in cerca della propria strada; un film di formazione che trova la sua forza in un’ avvincente arco narrativo, nella presenza magnetica di Irma e in una forma filmica ibrida che partendo dalla realtà e da un assetto documentaristico ci proietta in una dimensione strettamente cinematografica che colloca “Butterfly” all’altezza dei migliori film di finzione.

  • Globo d’oro 2019 miglior film documentario italiano dell’anno
  • Vincitore TRT Festival Turchia 2019
  • Premio del pubblico FIDADOC Marocco 2019
  • Premio del pubblico al Laceno d’oro Italia2018
  • Menzione speciale Molise Film Festival Italia  2019

Siamo sempre stati affascinati dai film di sport, competizione, sfida. Oltre al gesto atletico e la tecnica siamo attratti dal romanticismo, la tensione e l’emozione che ogni storia di sport porta con se. Siamo entrambe cresciuti con personaggi come Rocky, il Jake la Motta di “Toro scatenato”, Maradona, restando sempre affascinati dalle loro bizzarre traiettorie di vita. Nei vicoli di Torre Annunziata, nella palestra polverosa del vecchio maestro Lucio, nello sguardo di Irma e nella parabola di Pietro abbiamo ritrovato certi paradigmi di quello “standard” di storie che ci hanno sempre affascinato. Per di più con Irma ci troveremo a filmare e vivere quello che sarà un periodo fondamentale della sua vita e di  conseguenza pieno di emozioni. Ecco il riuscire a raccontare le emozioni dei nostri personaggi sarà il nostro obbiettivo primario.  Siamo molto coscienti del fatto che stiamo avendo a che fare uno “standard classico” nella storia del cinema: la storia di pugilato. Vogliamo riuscire a sfruttare la parte positiva di un tipo di storia con cui il pubblico si riesce a relazionare con facilità per poi inserire l’imprevisto, il nuovo e lo stupefacente del nostro racconto.”  Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman

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Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman lavorano insieme dal 2015 e ad oggi hanno co-diretto due lungometraggi. Il primo, “The Things We Keep” (Francia, 2017), prodotto da Yuzu Productions con Arte e Al Jazeera ha avuto la sua premiere al Biografilm 2018 dove ha vinto il premio del pubblico nella competizione internazionale. Il loro secondo lungometraggio “Butterfly” (Italia, 2018), prodotto da Indyca e RaiCinema, è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma 2018 nella sezione Alice nella città ed è uscito nei cinema di tutta Italia nell’Aprile del 2019 distribuito da Istituto Luce Cinecittà. Il film ha partecipato ad alcuni dei principali festival internazionali e nel Giugno del 2019 si è aggiudicato il “Globo d’oro” come miglior film documentario italiano dell’anno.

Butterfly, un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman

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Butterfly

Un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman
Prodottto da Indyca con RaiCinema, Mibac, Regione Piemonte, Campania, Toscana.
Distribuito da Istituto Luce Cinecittà
Globo d’oro 2019 miglior film documentario italiano dell’anno
Vincitore TRT Festival Turchia 2019
Premio del pubblico FIDADOC Marocco 2019
Premio del pubblico al Laceno d’oro Italia2018
Menzione speciale Molise Film Festival Italia 2019

Butterfly, un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman
Butterfly

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THE THINGS WE KEEP – LE COSE CHE RESTANO, un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman

Il film prodotto durante la residenza artistica presso Murate Art District, presentato a giugno al Biografilm Festival di Bologna dove ha vinto il premio del pubblico nella competizione internazionale.
Si dice che il più nobile dei sentimenti sia l’amicizia.
Lo sanno bene Alessandro, aspirante filmmaker, e Casey, reporter per Al Jazeera. Dopo essersi conosciuti nella Città Eterna, Casey è sempre stato in giro per il mondo in cerca di storie da immortalare con la videocamera. Eppure, nonostante la distanza, i due buoni amici non si sono mai davvero allontanati

Si dice che il più nobile dei sentimenti sia l’amicizia.
Lo sanno bene Alessandro, aspirante filmmaker, e Casey, reporter per Al Jazeera. Dopo essersi conosciuti nella Città Eterna, Casey è sempre stato in giro per il mondo in cerca di storie da immortalare con la videocamera. Eppure, nonostante la distanza, i due buoni amici non si sono mai davvero allontanati: anzi, è stato proprio “Ale” a conservare negli anni il prezioso materiale raccolto da Casey.  Attraverso il loro rapporto, dalla convivenza romana alle videochiamate su Skype, “Le cose che restano” è un film autentico, un inno all’amicizia che s’insinua fra le pagine della storia contemporanea e dimostra che, di fronte a un legame sincero, non ci sono confini impossibili da superare.

Il film è stato finanziato dalla Yuzu Productions di Parigi in collaborazione con  “arte” , “aljazeera” e il “CNC (centre national du cinema)”. La sua anteprima mondiale è avvenuta lo scorso Giugno al Biografilm F


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Si dice che il più nobile dei sentimenti sia l’amicizia.
Lo sanno bene Alessandro, aspirante filmmaker, e Casey, reporter per Al Jazeera. Dopo essersi conosciuti nella Città Eterna, Casey è sempre stato in giro per il mondo in cerca di storie da immortalare con la videocamera. Eppure, nonostante la distanza, i due buoni amici non si sono mai davvero allontanati: anzi, è stato proprio “Ale” a conservare negli anni il prezioso materiale raccolto da Casey.  Attraverso il loro rapporto, dalla convivenza romana alle videochiamate su Skype, “Le cose che restano” è un film autentico, un inno all’amicizia che s’insinua fra le pagine della storia contemporanea e dimostra che, di fronte a un legame sincero, non ci sono confini impossibili da superare.

Il film è stato finanziato dalla Yuzu Productions di Parigi in collaborazione con  “arte” , “aljazeera” e il “CNC (centre national du cinema)”. La sua anteprima mondiale è avvenuta lo scorso Giugno al Biografilm Festival di Bologna nella sezione competitiva internazionale dove si è aggiudicato il premio del pubblico. In seguito passa in rassegna ai festival: Raindance (Londra), Napa Valley Film Festival (California), Festival Interferences (Lione), Traces de vie (Clermont-Ferrand) e dal prossimo Marzo verrà proiettato in diverse scuole francesi come parte del programma “Telemaques”. Sono in corso proiezioni evento nei cinema delle maggiori città italiane, la prossima sarà l’11 Febbraio a Bologna al cinema Europa.

THE THINGS WE KEEP – LE COSE CHE RESTANO, un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman

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THE THINGS WE KEEP – LE COSE CHE RESTANO, un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman

Il film prodotto durante la residenza artistica presso Murate Art District

Presentato a giugno al Biografilm Festival di Bologna dove ha vinto il premio del pubblico nella competizione internazionale.

THE THINGS WE KEEP – LE COSE CHE RESTANO
un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman
THE THINGS WE KEEP – LE COSE CHE RESTANO, un film di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman

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5a edizione del Firenze Film Corti Festival

Oltre 350 sono stati i film corti giunti da tutto il mondo che hanno partecipato alla Selection per la IV edizione di “Firenze FilmCorti International Festival”, il concorso organizzato  dall’Associazione Rive Gauche –  ArteCinema con sede a Firenze affiliata a Fedic (Federazione Italiana Cineclub).

L’obiettivo della manifestazione è quello di promuovere la conoscenza, l’incontro, il confronto e la collaborazione tra i giovani registi: il progetto, dopo la fase di selezione, si avvia adesso verso la conclusione.

Le finali si svolgeranno nelle giornate di sabato 1 luglio nella sede de Murate Art District in piazza delle Murate, e di domenica 2 luglio al Museo Novecento, dove alle ore 20 nel Chiostro avverrà anche la premiazione dei film vincitori.

Un festival sempre più internazionale, quello organizzato dall’Associazione Rive Gauche – ArteCinema, comprovato anche dal  successo dello scorso anno, con la vittoria del regista italiano Enrico Le Pera (quest’anno

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Oltre 350 sono stati i film corti giunti da tutto il mondo che hanno partecipato alla Selection per la IV edizione di “Firenze FilmCorti International Festival”, il concorso organizzato  dall’Associazione Rive Gauche –  ArteCinema con sede a Firenze affiliata a Fedic (Federazione Italiana Cineclub).

L’obiettivo della manifestazione è quello di promuovere la conoscenza, l’incontro, il confronto e la collaborazione tra i giovani registi: il progetto, dopo la fase di selezione, si avvia adesso verso la conclusione.

Le finali si svolgeranno nelle giornate di sabato 1 luglio nella sede de Murate Art District in piazza delle Murate, e di domenica 2 luglio al Museo Novecento, dove alle ore 20 nel Chiostro avverrà anche la premiazione dei film vincitori.

Un festival sempre più internazionale, quello organizzato dall’Associazione Rive Gauche – ArteCinema, comprovato anche dal  successo dello scorso anno, con la vittoria del regista italiano Enrico Le Pera (quest’anno Presidente della Giuria), che ha girato completamente in America il suo film “Lulù and the right words” . L’edizione precedente ha visto la partecipazione di film di grandi autori.

Un nome su tutti quello di Sharon Stone, produttrice e attrice di un film sull’Olocausto, premio Speciale della Giuria del Festival, a questo il link è possibile vedere il messaggio. (https://rivegauche-filmecritica.com/2016/11/25/iii-firenze-film-corti-festival-al-film-di-sharon-stone-sullolocausto-il-gran-premio-speciale-della-giuria/)

Questa edizione del Festival, oltre alla sezione dedicata ai “FilmCorti in Concorso” (17 finalisti), prevede per la prima volta quella per i “Directorial Debuts”, la sezione dedicata alle opere prime di registi esordienti (7 film in finale), e quella per le “Sceneggiature inedite” (10 script finalisti su oltre 100 inviati).

Ecco l’elenco dei premi che verranno assegnati nel corso della manifestazione: ·

per la sezione “FilmCorti in concorso”,
Premio per il miglior film, Premio per la migliore regia, Premio per la migliore sceneggiatura, Premio migliore attrice, Premio miglior attore, Premio migliore colonna sonora, Premio speciale della critica, Premio al film dal migliore valore produttivo;

per la sezione “Directorial Debuts”: Premio per la miglior opera prima, secondo e terzo Premio opere prime;

per la sezione “Sceneggiature inedite” Premio alla migliore sceneggiatura inedita, secondo e terzo Premio alle migliori sceneggiature per corti e lungometraggi.

Rive Gauche – ArteCinema, l’associazione e la rassegna al Museo Novecento
Rive Gauche è una libera associazione per la diffusione della cultura cinematografica e oltre all’ organizzazione del “Firenze FilmCorti International Festival” si è particolarmente specializzata nella ricerca di film di grande qualità mai proiettati in Italia, per offrirli in anteprima al proprio pubblico.

La rassegna di cinema viene riproposta anche quest’anno col titolo significativo “Inediti di autore”: per il secondo anno consecutivo a partire da

domenica 9 luglio avrà infatti luogo al Museo Novecento la rassegna cinematografica dedicata ai grandi registi e ai grandi film inediti in Italia. Pellicole, spesso anche molto recenti, che non hanno avuto alcuna circolazione nel nostro Paese, pur trattandosi di capolavori.
Il pubblico fiorentino, unico in Italia, avrà perciò anche quest’anno il privilegio di vedere film solitamente non disponibili.
Tra gli autori segnaliamo Xavier Dolan, Jim Jarmush, Andrzej Żuławski, Paul Schrader, Jia Zhangke e molte altre punte emergenti del cinema internazionaleIV Firenze FilmCorti International Festival Programma del Festival

Sabato 1 luglio – Murate Art District
Ore 10   Concorso Sceneggiature “Il ritorno” di Edda Valentini “Le viscere della follia” di Cristina Boracchi, Patrizia Finetti e Chiara Rossi “Napoleone awaening2 di Mark Axelrod “Reptil” di Francesco Colangelo “Il giovanotto col garofano rosso” di Marco Cacioppo
Ore 12  Directorial Debuts Last round (IT 09’) di Maro Cioni The block (CH 10’) di Nadine Boller Orchids never die (FR 27’) di Olivia Martinez de la Grange
Ore 14  Concorso Sceneggiature Gli occhi della pineta di Alberto De Santis e Livio Dorascenzi May ’68 di Duffy Hecht Luna rossa a Genova di Elena Bertoldi Il diario di Ugo Muccini di Roberto Merlino Il miglior nemico dell’uomo di Gabriella Montanari
Ore 16 Directorial Debuts Silence (Australia 14’) di Dejan Mrkic Pasapalabra ( IT/SP 04’) di Andrea Testini Other world ( Ger. 11’) di Sandro Japaridze
Ore 17 Film in Concorso Our nice Saturday’s nights ( IT ’24) di Davide Cancila Recall ( Hun 19’) di Daniel Reich La Misericordia di Firenze ( IT 17’) di Riccardo Valesi Goliath ( FR 18’) di Loich Barchè

Domenica 2 luglio – Museo Novecento – Altana
Ore 10 Film in Concorso The transfer (Isr 22’) di Michael Grudsky Oppressione ( IT 16’) di Alessio Del Donno Su Entu ( IT 11’) di Stefano Clari Bellissima ( IT 11’) di Alessandro Capitani Cloud Kumo ( Jap 14’) di Yvonne Ng Kamchatka ( IT 17’) di Mario Alessandro Paolelli
Ore 14.30 Film in Concorso Il sogno d’Or ( IT 14’) di Simone Rabassini Pyjama suicide (FR 05’) di Ruby Cicero e Arsene Chabrier Driven ( CH 09’) di Johannes Bachmann Crash ( China 21’) di Hong Heng Fai Polis Nea ( IT 16’) di Pierluigi Ferrandini The border ( UK 24’) di Norman Tamkivi In fila ( IT 04’) di Enzo Recchia e Fabio Romanelli Directorial Debuts Shadow ( Kor 18’) di Jae Won Jung

Museo Novecento – Chiostro Ore 20.00 Premiazione e proiezione dei film vincitori

5a edizione del Firenze Film Corti Festival

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Negotiating Amnesia, intervista a Alesandra Ferrini

Firenze, Festival dei Popoli, 3 Dicembre 2015.
Vittorio Iervese intervista Alessandra Ferrini, regista di "Negotiating Amnesia " . Web Tv a cura di Eleonora Guerri e Nicola Leone.

Festival dei Popoli 2015 - Interview with Alessandra Ferrini
Negotiating Amnesia, intervista a Alesandra Ferrini

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NEGOTIATING AMNESIA

La mostra, nata in collaborazione con il 56°Festival dei Popoli - Festival Internazionale del Film documentario -e l’Archivio Alinari, riflette su un capitolo buio della storia italiana: il colonialismo in Africa Orientale. Tramite la produzione di un essay film, l’artista Alessandra Ferrini rivela l’indagine sul retaggio dell’invasione italiana in Africa e quale sia, oggi, la percezione di questo passaggio storico, troppo spesso sottovalutato nella memoria collettiva. Lo studio delle immagini dell’Archivio Alinari, dei monumenti legati al colonialismo e dei libri di scuola adottati dal 1946 in poi, sono al centro del progetto, che comprende anche un’installazione testimone del processo di ricerca palesando le diverse strategie di memoria e amnesia sia pubbliche, che private. Concepita come un work-in-progress, la mostra propone inoltre attività laboratoriali indirizzate agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori, invitati a produrre materiale visivo e testuale che entrerà a far parte del progetto. La mostra è a cura di Livia Dubon.

Negotiating Amnesia è un film-saggio basato su una ricerca condotta presso l’Archivio Alinari e la Biblioteca Nazionale di Firenze. Si concentra sulla guerra d’Etiopia del 1935-36 e sull’eredità della spinta fascista e imperiale in Italia. Attraverso interviste, immagini d’archivio e l’analisi dei libri di testo delle scuole superiori utilizzati in Italia dal 1946, il film si muove attraverso diversi aneddoti storici e personali, modalità e tecnologie di rappresentazione.

Organizzato in quattro capitoli (Patrimonio vs Memoria; Fotografia vs Memoria; Monumenti vs Memoria; Educazione vs Memoria) mira a rivelare la memoria controversa e le politiche razziste caratteristiche di questo periodo storico e delle sue conseguenze, mentre espone le strategie pubbliche e personali del ricordare. Il film è inteso come una performance di un processo di auto-insegnamento, prendendo coscienza delle manipolazioni e dei silenzi intrinseci in questa storia – al fin

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Negotiating Amnesia è un film-saggio basato su una ricerca condotta presso l’Archivio Alinari e la Biblioteca Nazionale di Firenze. Si concentra sulla guerra d’Etiopia del 1935-36 e sull’eredità della spinta fascista e imperiale in Italia. Attraverso interviste, immagini d’archivio e l’analisi dei libri di testo delle scuole superiori utilizzati in Italia dal 1946, il film si muove attraverso diversi aneddoti storici e personali, modalità e tecnologie di rappresentazione.

Organizzato in quattro capitoli (Patrimonio vs Memoria; Fotografia vs Memoria; Monumenti vs Memoria; Educazione vs Memoria) mira a rivelare la memoria controversa e le politiche razziste caratteristiche di questo periodo storico e delle sue conseguenze, mentre espone le strategie pubbliche e personali del ricordare. Il film è inteso come una performance di un processo di auto-insegnamento, prendendo coscienza delle manipolazioni e dei silenzi intrinseci in questa storia – al fine di riflettere sulla responsabilità personale e collettiva verso la violenza coloniale.

Nella sua prima iterazione, Negotiating Amnesia è stato presentato al 56°Festival dei Popoli, Festival Internazionale del Cinema Documentario (nov-dic 2015, Firenze) come mostra collaterale che ha avuto luogo al MAD Murate Art District (Firenze). La mostra ha presentato il film accanto all’installazione Notes on Historical Amnesia, che ha mostrato il processo di ricerca ed è stata concepita come una risorsa di apprendimento da attivare e trasformare attraverso una serie di laboratori con gli studenti delle scuole superiori.

Il film è stato decostruito per esplorare il suo potenziale pedagogico. La maggior parte delle superfici sono state dipinte con vernice lavagna in modo che gli studenti potessero intervenire su di esse. Attraverso un pacchetto per insegnanti e un workshop, sono stati introdotti ai metodi di analisi delle immagini e dei testi, al fine di fornire loro gli strumenti per avvicinarsi e decostruire le pratiche storiche e documentarie in modo critico.

Per la Giornata del Rifugiato – Negoziare l’Amnesia e Radio Ghetto: due cortometraggi di Alessandra Ferrini su Memorie e Presenti Colonial

 

NEGOTIATING AMNESIA

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Negotiating Amnesia

Negotiating Amnesia' è un film-saggio basato su una ricerca condotta presso l'Archivio Alinari e la Biblioteca Nazionale di Firenze. Si concentra sulla guerra d'Etiopia del 1935-36 e sull'eredità della spinta fascista e imperiale in Italia. Attraverso interviste, immagini d'archivio e l'analisi dei libri di testo delle scuole superiori utilizzati in Italia dal 1946, il film si muove attraverso diversi aneddoti storici e personali, modalità e tecnologie di rappresentazione.

“Negotiating Amnesia”, dir. Alessandra Ferrini, 2015 (ita subs)
Negotiating Amnesia

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