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Mad propone mostre, incontri, performance e workshop centrati sulle tematiche ed i linguaggi artistici del contemporaneo, con un taglio fortemente interdisciplinare. Lo Spazio Riviste e le Residenze per artisti si offrono come luogo di aggiornamento e formazione. MAD è un centro di ricerca e produzione artistica per la città e sulla città.
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Ila Beka
Video artist
Laureato in architettura, si è diplomato allo IUAV di Venezia e all’École nationale supérieure d’architecture de Paris-Belleville studiando con Aldo Rossi, Manfredo Tafuri, Vittorio Gregotti, Massimo Cacciari, Bernardo Secchi, Ugo La Pietra e Henri Ciriani.
Come regista ha cominciato realizzando una serie di 168 microfilm per la Universal Studio, poi divenuti famosi anche come i Millimetraggi di Ila Bêka, con i quali ha vinto il Festival du Film Très Court di Parigi, il Premio Massimo Troisi e il festival Maremetraggio di Trieste.
In seguito ai Millimetraggi ha prodotto e realizzato una lunga serie di cortometraggi, fra cui I have seen my mother dancing in the clouds, vincitore del Torino Film Festival e selezionato dalla Academy Award di Los Angeles per partecipare agli Oscar come miglior cortometraggio italiano, In Utero, vincitore del Jameson Award per il migliore cortometraggio europeo e presentato in selezione ufficiale alla Semaine de la
Laureato in architettura, si è diplomato allo IUAV di Venezia e all’École nationale supérieure d’architecture de Paris-Belleville studiando con Aldo Rossi, Manfredo Tafuri, Vittorio Gregotti, Massimo Cacciari, Bernardo Secchi, Ugo La Pietra e Henri Ciriani.
Come regista ha cominciato realizzando una serie di 168 microfilm per la Universal Studio, poi divenuti famosi anche come i Millimetraggi di Ila Bêka, con i quali ha vinto il Festival du Film Très Court di Parigi, il Premio Massimo Troisi e il festival Maremetraggio di Trieste.
In seguito ai Millimetraggi ha prodotto e realizzato una lunga serie di cortometraggi, fra cui I have seen my mother dancing in the clouds, vincitore del Torino Film Festival e selezionato dalla Academy Award di Los Angeles per partecipare agli Oscar come miglior cortometraggio italiano, In Utero, vincitore del Jameson Award per il migliore cortometraggio europeo e presentato in selezione ufficiale alla Semaine de la Critique del Festival di Cannes, e Buongiorno, vincitore di oltre 60 film festival internazionali.
Nel 2003 fonda la casa di produzione BekaFilms con la quale ha prodotto e diretto il suo primo lungometraggio Quodlibet, presentato in selezione ufficiale al Festival del film Locarno, oltre a altri numerosi documentari e video d’artista.
Dal 2005 collabora con Louise Lemoine, con la quale ha creato la piattaforma creativa e di ricerca Bêka&Partners.
Definiti dal New York Times “figure culto nel mondo dell’architettura europea”, Ila Bêka e Louise Lemoine concentrano la loro ricerca sulla sperimentazione di nuove forme narrative e cinematografiche legate all’architettura contemporanea e alla città. Attraverso la loro opera mettono in discussione, attraverso uno sguardo soggettivo, dissacrante ed ironico, l’idealizzazione nella rappresentazione dell’architettura, esaltandone al contempo la vulnerabilità, la vitalità e la bellezza.
Koolhaas Houselife, realizzato nel 2008 e co-diretto da Louise Lemoine è stato acclamato dalla critica internazionale come “il film cult dell’architettura”.
Negli ultimi anni ha presentato i suoi film e tenuto delle conferenze sulla sua attività di ricerca presso alcune istituzioni culturali internazionali e prestigiose università come la Biennale di Venezia (2008, 2010, 2014), MoMA (New-York), Metropolitan Museum of Art (New-York), Centre Pompidou (Parigi), Palais de Tokyo (Parigi), Barbican Art Gallery (Londra), Canadian Centre for Architecture (Montréal), NAi (Rotterdam, NL), MAXXI (Roma), SALT (Istanbul), Harvard GSD e Architectural Association School of Architecture (Londra), Mextropoli (Mexico).
L’intera opera di Ila Bêka & Louise Lemoine (16 film) è stata acquisita nel 2016 dal MoMA Museum of Modern Art di New York ed è entrata a far parte della sua collezione permanente. L’acquisizione dell’intera produzione di un artista ancora vivente ed attivo è un evento estremamente raro.
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