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Associazione Impresa

Impresa è un’associazione culturale che opera nel campo dello spettacolo e dell’arte, fondata nel 2015 da Flavia Pezzo e Fulvio Cauteruccio. In 9 anni annovera progetti realizzati per Estate Fiorentina e per Napoli Teatro Festival a cui si aggiunge, nel 2023 Open City Scandicci.

Per “Estate Fiorentina” nel 2015 ha riportato in scena lo spettacolo pluripremiato dalla critica e prodotto dalla Rai “Roccu u stortu” messo in scena al Semi Ottagono delle Murate. Nel 2017 ha realizzato per “Estate Fiorentina” uno spettacolo dal titolo “Ellepi”.

Sempre nel 2017 Impresa ha partecipato al Napoli Teatro Festival, diretto da Ruggero Cappuccio, che ha prodotto lo spettacolo “Acqua, viaggio nell’ Horcynus Orca” tratto dal romanzo di Stefano D’ Arrigo, dove Fulvio Cauteruccio ha curato la regia ed ha interpretato il protagonista.

Nel 2018 per “Estate Fiorentina” ha messo in scena un primo studio in forma di reading concerto su “La notte poco prima delle foreste” d

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Impresa è un’associazione culturale che opera nel campo dello spettacolo e dell’arte, fondata nel 2015 da Flavia Pezzo e Fulvio Cauteruccio. In 9 anni annovera progetti realizzati per Estate Fiorentina e per Napoli Teatro Festival a cui si aggiunge, nel 2023 Open City Scandicci.

Per “Estate Fiorentina” nel 2015 ha riportato in scena lo spettacolo pluripremiato dalla critica e prodotto dalla Rai “Roccu u stortu” messo in scena al Semi Ottagono delle Murate. Nel 2017 ha realizzato per “Estate Fiorentina” uno spettacolo dal titolo “Ellepi”.

Sempre nel 2017 Impresa ha partecipato al Napoli Teatro Festival, diretto da Ruggero Cappuccio, che ha prodotto lo spettacolo “Acqua, viaggio nell’ Horcynus Orca” tratto dal romanzo di Stefano D’ Arrigo, dove Fulvio Cauteruccio ha curato la regia ed ha interpretato il protagonista.

Nel 2018 per “Estate Fiorentina” ha messo in scena un primo studio in forma di reading concerto su “La notte poco prima delle foreste” di B. M. Koltès realizzato alle Murate presso le Mus.E con musiche originali composte ed eseguite dal vivo da due giovani musicisti.

Nel 2019 per “Estate Fiorentina” ha realizzato lo spettacolo “Emigranti Cià cià cià” nei cinque quartieri della città di Firenze, monologo diretto e interpretato da Fulvio Cauteruccio. Nel 2020 per “Inverno Fiorentino” ha messo in scena on line lo spettacolo “Cuore” di S. Casesi, di cui Fulvio Cauteruccio era regista e, con Flavia Pezzo, interprete.

Nel 2021 per “Estate Fiorentina” Impresa ha realizzato in prima assoluta la lettura scenica del testo “Homo Pandemicus” nato come monologo, interpretato a due voci per la Rassegna e successivamente pubblicato come romanzo nel 2022.

Nel 2023 ha debuttato con lo spettacolo “Family Affairs” regia di Fulvio Cauteruccio con Flavia Pezzo, uno studio sulla figura mitologica sofoclea di Ismene, sorella di Antigone e figlia di Edipo. Lo spettacolo è andato in scena per Estate Fiorentina e successivamente è divenuto una Produzione della Compagnia Krypton.

L’ Associazione, per i corsi di formazione per allievi attori, collabora con il MAD Murate Art District alle Murate di Firenze.

Dal 2024 Fulvio Cauteruccio è uscito dall’associazione e Flavia Pezzo ne è diventata Presidente: contemporaneamente l’Associazione, mantenendo pienamente gli intenti e gli obiettivi dei soci fondatori, ha visto una riorganizzazione con un gruppo interamente al femminile.

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Quizás

Indagine sull’esistenza

di e con Flavia Pezzo

a cura di Associazione Impresa

 

Partendo da Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, Flavia Pezzo e Massimo Bevilacqua danno voce ai due personaggi “non parlanti” delle pièce originale, il giovinetto e la bambina, che sono trasportati nel tempo che viviamo, in attesa ancora dell’arrivo dell’autore. I due, speranzosi di poter finalmente nascere alla vita, rivendicano con forza debordante e divertito fare provocatorio il proprio desiderio di esistere.

In uno spazio delimitato ma libero da regole e schematizzazioni, gli attori-personaggi si interrogano con gli spettatori su cosa significhi esistere, vivere, morire, scegliere la forma della propria presenza nel mondo, in una girandola continua di azioni in cui tutti sono protagonisti.

Lo spettacolo, attraverso la poetica di Pirandello, che permettere di trovare dentro le parole altre interpretazioni e altre possibilità, vuole esse

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Quizás

Indagine sull’esistenza

di e con Flavia Pezzo

a cura di Associazione Impresa

 

Partendo da Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, Flavia Pezzo e Massimo Bevilacqua danno voce ai due personaggi “non parlanti” delle pièce originale, il giovinetto e la bambina, che sono trasportati nel tempo che viviamo, in attesa ancora dell’arrivo dell’autore. I due, speranzosi di poter finalmente nascere alla vita, rivendicano con forza debordante e divertito fare provocatorio il proprio desiderio di esistere.

In uno spazio delimitato ma libero da regole e schematizzazioni, gli attori-personaggi si interrogano con gli spettatori su cosa significhi esistere, vivere, morire, scegliere la forma della propria presenza nel mondo, in una girandola continua di azioni in cui tutti sono protagonisti.

Lo spettacolo, attraverso la poetica di Pirandello, che permettere di trovare dentro le parole altre interpretazioni e altre possibilità, vuole essere anche un originale, a tratti irriverente, omaggio al grande scrittore e drammaturgo.

 

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Fulvio Cauteruccio

Attore

Fulvio Cauteruccio si è formato negli anni ’80 alla Bottega Teatrale di Firenze, diretta da Vittorio Gassman.

È stato membro dai primi anni ’90 e per oltre 20 anni della Compagnia Krypton, dove curava e dirigeva anche il Laboratorio Teatrale presso il Teatro Studio di Scandicci. Tra i suoi Spettacoli più celebri, “Roccu U Stortu” di cui è stato regista e interprete, giudicato tra i migliori spettacoli nel 2001 e prodotto da Rai2 per “Palcoscenico”, “Finale di partita” di Samuel Beckett, “Uno Nessuno Centomila” di Luigi Pirandello, “Porcile” di Pasolini che nel 2016 gli è valso una candidatura al Premio “Le Maschere del Teatro” come migliore attore non protagonista. Nel 2013, dopo essersi separato dai Krypton, ha proseguito la sua attività attoriale e registica collaborando con importanti Teatri italiani, ed ha fondato nel 2015 insieme a Flavia Pezzo la sua Associazione Culturale “Impresa” con la quale realizza sia progetti di formazione che produzi

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Fulvio Cauteruccio si è formato negli anni ’80 alla Bottega Teatrale di Firenze, diretta da Vittorio Gassman.

È stato membro dai primi anni ’90 e per oltre 20 anni della Compagnia Krypton, dove curava e dirigeva anche il Laboratorio Teatrale presso il Teatro Studio di Scandicci. Tra i suoi Spettacoli più celebri, “Roccu U Stortu” di cui è stato regista e interprete, giudicato tra i migliori spettacoli nel 2001 e prodotto da Rai2 per “Palcoscenico”, “Finale di partita” di Samuel Beckett, “Uno Nessuno Centomila” di Luigi Pirandello, “Porcile” di Pasolini che nel 2016 gli è valso una candidatura al Premio “Le Maschere del Teatro” come migliore attore non protagonista. Nel 2013, dopo essersi separato dai Krypton, ha proseguito la sua attività attoriale e registica collaborando con importanti Teatri italiani, ed ha fondato nel 2015 insieme a Flavia Pezzo la sua Associazione Culturale “Impresa” con la quale realizza sia progetti di formazione che produzioni teatrali.

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Laboratorio di formazione per attori

Residenza d'artista di Fulvio Cauteruccio

Strutturato come residenza d’artista, Fulvio Cauteruccio ha dato vita ad un laboratorio di formazione per attori nell’inverno del 2019 che, una volta portato a termine, vedrà la messa in scena di uno spettacolo aperto alla cittadinanza.

Sul modello della “Bottega Teatrale” di Vittorio Gassman, in cui Fulvio Cauteruccio si è formato, e grazie all’esperienza maturata come Direttore del “Laboratorio di cultura teatrale e dell’attore” presso il Teatro Studio di Scandicci, punto di riferimento per la formazione di giovani attori, il percorso didattico prevede che gli allievi sperimentino la propria capacità espressiva e lo spazio scenico attraverso esercizi individuali e di gruppo. A dirigere le lezioni sono, oltre a Fulvio Cauteruccio, attori professionisti.

Grazie ad una call lanciata da Murate Art District è stata offerta una Borsa di Studio per la partecipazione gratuita al laboratorio. Ad un candidato meritevole è stata quindi data la possibilità di acquis

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Strutturato come residenza d’artista, Fulvio Cauteruccio ha dato vita ad un laboratorio di formazione per attori nell’inverno del 2019 che, una volta portato a termine, vedrà la messa in scena di uno spettacolo aperto alla cittadinanza.

Sul modello della “Bottega Teatrale” di Vittorio Gassman, in cui Fulvio Cauteruccio si è formato, e grazie all’esperienza maturata come Direttore del “Laboratorio di cultura teatrale e dell’attore” presso il Teatro Studio di Scandicci, punto di riferimento per la formazione di giovani attori, il percorso didattico prevede che gli allievi sperimentino la propria capacità espressiva e lo spazio scenico attraverso esercizi individuali e di gruppo. A dirigere le lezioni sono, oltre a Fulvio Cauteruccio, attori professionisti.

Grazie ad una call lanciata da Murate Art District è stata offerta una Borsa di Studio per la partecipazione gratuita al laboratorio. Ad un candidato meritevole è stata quindi data la possibilità di acquisire nuove esperienze attraverso un programma vario e strutturato, sostenuto dall’insegnamento di attori professionisti.

Gli argomenti generali del corso sono:

Elementi di base della recitazione
Movimento ed espressione corporea
Dizione, uso della voce e tecniche vocali
Improvvisazione
Lettura ed analisi del testo teatrale

Le lezioni si tengono presso Murate Art District a cadenza settimanale ogni lunedì sera e hanno durata di 2 ore ciascuna

Laboratorio di formazione per attori

Questo contenuto appare solo nell' archivio.

Emigranti cià cià cià

Residenza d'artista di Fulvio Cauteruccio

Emigranti cià cià cià è un monologo, scritto a due mani da Fulvio Cauteruccio e Giuseppe Mazza, che racconta le vicissitudini di un emigrante siciliano strappato prematuramente ai propri affetti e ai propri sogni e provato durante una residenza d’artista presso Murate Art District nell’estate del 2019.

Giuseppe, protagonista e narratore della storia, avrebbe voluto diventare “attore di arte drammatica” ed invece si ritrova a lavorare in un ufficio postale in un isolato paese del Trentino Alto Adige.
Con estrema leggerezza Giuseppe, oramai vecchio ed in pensione, racconta la storia della sua vita, partendo dai giorni da studente nella Sicilia sudorientale appena uscita dalle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale. Pian piano il riso iniziale diventerà amaro, nel momento in cui la narrazione delle vicende di Giuseppe porterà a comprendere la tragicità di chi ha lasciato la propria casa per ritrovarsi in luoghi spesso ostili e di chi per poter sperare in un futu

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Emigranti cià cià cià è un monologo, scritto a due mani da Fulvio Cauteruccio e Giuseppe Mazza, che racconta le vicissitudini di un emigrante siciliano strappato prematuramente ai propri affetti e ai propri sogni e provato durante una residenza d’artista presso Murate Art District nell’estate del 2019.

Giuseppe, protagonista e narratore della storia, avrebbe voluto diventare “attore di arte drammatica” ed invece si ritrova a lavorare in un ufficio postale in un isolato paese del Trentino Alto Adige.
Con estrema leggerezza Giuseppe, oramai vecchio ed in pensione, racconta la storia della sua vita, partendo dai giorni da studente nella Sicilia sudorientale appena uscita dalle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale. Pian piano il riso iniziale diventerà amaro, nel momento in cui la narrazione delle vicende di Giuseppe porterà a comprendere la tragicità di chi ha lasciato la propria casa per ritrovarsi in luoghi spesso ostili e di chi per poter sperare in un futuro migliore è stato costretto a rinunciare a tutto ciò che possiede.

Lo spettacolo ripercorre alcuni punti focali della storia d’Italia (l’Unità d’Italia, la migrazione dal sud al nord, la tragedia dei minatori italiani a Marcinelle) e si pone l’intento di far sorgere nello spettatore una domanda: come è possibile che gli italiani abbiano dimenticato che i loro padri ed i loro nonni siano emigrati in tutto il mondo? Perché si vuole negare aiuto a chi percorre strade di terra e di mare in cerca di accoglienza e di un futuro?

Emigranti cià cià cià, messo in scena dall’Associazione Culturale Impresa Fulvio Cauteruccio, vuole essere un manifesto dell’accoglienza come atto di umanità e come dovere di uno stato democratico e civile.

Emigranti cià cià cià

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