Third Space
From March 9th to April 9th 2023
OPENArchival Platform
Publications
Direttore Artistico MAD Murate Art District
Valentina Gensini è storica dell’arte e curatrice. Dopo il lavoro in sovrintendenza presso Palazzo Pitti, e le collaborazioni con la Scuola di specializzazione in storia dell’arte dell’università di Siena, ha lavorato come consulente per la Fondazione Palazzo Strozzi, dove ha co-curato Green Platform. Arte Ecologia Sostenibilità (CCCStrozzina, 2009). Ha co-curato il progetto espositivo e il catalogo Novecento Sedotto. il fascino del seicento tra le due guerre (villa Bardini 2010). Ha diretto la sezione Arti Visive del Festival Fabbrica Europa (2012). Per Mus.e, è Responsabile dell’area contemporaneo, ha fondato e diretto il Museo Novecento (2014-2017) e Le Murate. Progetti Arte Contemporanea (2014-2019), che attualmente dirige con il nuovo progetto MAD Murate Art District. È fondatrice e direttore artistico del Progetto RIVA, un progetto pluriennale di arte pubblica internazionale sul tema della progettazione ecosostenibile ed ecosofica. E’ autrice di saggi,
Valentina Gensini è storica dell’arte e curatrice. Dopo il lavoro in sovrintendenza presso Palazzo Pitti, e le collaborazioni con la Scuola di specializzazione in storia dell’arte dell’università di Siena, ha lavorato come consulente per la Fondazione Palazzo Strozzi, dove ha co-curato Green Platform. Arte Ecologia Sostenibilità (CCCStrozzina, 2009). Ha co-curato il progetto espositivo e il catalogo Novecento Sedotto. il fascino del seicento tra le due guerre (villa Bardini 2010). Ha diretto la sezione Arti Visive del Festival Fabbrica Europa (2012). Per Mus.e, è Responsabile dell’area contemporaneo, ha fondato e diretto il Museo Novecento (2014-2017) e Le Murate. Progetti Arte Contemporanea (2014-2019), che attualmente dirige con il nuovo progetto MAD Murate Art District. È fondatrice e direttore artistico del Progetto RIVA, un progetto pluriennale di arte pubblica internazionale sul tema della progettazione ecosostenibile ed ecosofica. E’ autrice di saggi, cataloghi e volumi tra cui Video d’artista. La video-arte dalle origini a oggi, Polistampa 2011; Nuclei vitali, Pacini Editore 2015, Global Identities. postcolonial and cross-cultural narratives, Mousse, 2019; Musei, pubblici, tecnologie, Pisa University Press, 2020; Il Novecento: dalle collezioni civiche al museo, Skirà 2021; Firenze Novecento, Skirà 2022.
Questione di Accessibilità, Valentina Gensini
Texts by: Patrizia Asproni, Lucia Cataldo, Maria Vittoria Marini Clarelli, Alberto Del Bimbo, Irene Di Ruscio, Perla Gianni Falvo, Vincenza Ferrara, Alessandra Ferrini, Manuela Fusi, Valentina Gensini, Antonella Guidazzoli, Anna Maria Marras, Paolo Mazzanti, Elena Mazzi, Sarah Dominique Orlandi, Robert Pettena, Cesare Pietroiusti, Alfredo Pirri, Antonia Silvaggi, Anna Soffici, Maria Rosa Sossai, Francesca Velani, Valentina Zucchi
A cura di Valentina Gensini
The theme of the centrality of the public and its involvement in the use and interpretation of the museum has finally stimulated generations of reserchers to re-read this device also in the light of new cognitive sensitivities; the focus on Audience Development and Public Engagement addressed the discussion in an exclusive way, so much so as to represent a mantra that the most lively technicians and experts, sometimes pushed to consider the public as a consumer, awaited.
Texts by: Patrizia Asproni, Lucia Cataldo, Maria Vittoria Marini Clarelli, Alberto Del Bimbo, Irene Di Ruscio, Perla Gianni Falvo, Vincenza Ferrara, Alessandra Ferrini, Manuela Fusi, Valentina Gensini, Antonella Guidazzoli, Anna Maria Marras, Paolo Mazzanti, Elena Mazzi, Sarah Dominique Orlandi, Robert Pettena, Cesare Pietroiusti, Alfredo Pirri, Antonia Silvaggi, Anna Soffici, Maria Rosa Sossai, Francesca Velani, Valentina Zucchi
The theme of the centrality of the public and its involvement in the use and interpretation of the museum has finally stimulated generations of reserchers to re-read this device also in the light of new cognitive sensitivities; the focus on Audience Development and Public Engagement addressed the discussion in an exclusive way, so much so as to represent a mantra that the most lively technicians and experts, sometimes pushed to consider the public as a consumer, awaited.
Texts by: Patrizia Asproni, Lucia Cataldo, Maria Vittoria Marini Clarelli, Alberto Del Bimbo, Irene Di Ruscio, Perla Gianni Falvo, Vincenza Ferrara, Alessandra Ferrini, Manuela Fusi, Valentina Gensini, Antonella Guidazzoli, Anna Maria Marras, Paolo Mazzanti, Elena Mazzi, Sarah Dominique Orlandi, Robert Pettena, Cesare Pietroiusti, Alfredo Pirri, Antonia Silvaggi, Anna Soffici, Maria Rosa Sossai, Francesca Velani, Valentina Zucchi
di Antonio Capestro e Leonardo Zaffi
Presentato il 23 ottobre 2018 presso MAD Murate Art District, il libro documenta, attraverso il racconto di alcune esperienze sui temi dell’allestimento, dell’installazione, dell’esposizione condotte in collaborazione dai due autori, un’attività di ricerca e di formazione più ampia sul progetto delle piccole architetture effimere e temporanee. Il tema comune di riferimento per tutte queste esperienze è la valorizzazione dei contenuti scientifici e culturali che trovano la loro espressione attraverso eventi, convegni, mostre d’arte e architettura, installazioni. Il volume offre due possibili spunti di riflessione sul tema delle relazioni che s’instaurano fra spazi effimeri e contesti storici attraverso il progetto per prefigurare un ulteriore layer di senso sullo sfondo durevole di architettura e città e individuare una specifica dimensione più costruttiva del temporaneo dove i percorsi ideativi si connettono strettamente agli aspetti apparentemente più tecnici legati
Presentato il 23 ottobre 2018 presso MAD Murate Art District, il libro documenta, attraverso il racconto di alcune esperienze sui temi dell’allestimento, dell’installazione, dell’esposizione condotte in collaborazione dai due autori, un’attività di ricerca e di formazione più ampia sul progetto delle piccole architetture effimere e temporanee. Il tema comune di riferimento per tutte queste esperienze è la valorizzazione dei contenuti scientifici e culturali che trovano la loro espressione attraverso eventi, convegni, mostre d’arte e architettura, installazioni. Il volume offre due possibili spunti di riflessione sul tema delle relazioni che s’instaurano fra spazi effimeri e contesti storici attraverso il progetto per prefigurare un ulteriore layer di senso sullo sfondo durevole di architettura e città e individuare una specifica dimensione più costruttiva del temporaneo dove i percorsi ideativi si connettono strettamente agli aspetti apparentemente più tecnici legati alla realizzazione. Sono documentati cinque progetti che si legano al tema del patrimonio storico e culturale: quattro a Firenze nel Centro storico tutelato dall’Unesco e uno nel Palazzo Podestarile di Montelupo fiorentino. I progetti rappresentano esempi applicativi di un percorso di ricerca strettamente collegato alle attività didattiche del Laboratorio di Architettura e Autocostruzione del Dipartimento di Architettura di Firenze del quale gli stessi autori sono stati fondatori e sono attuali responsabili.
This content is avaiable only in this archive.
Edited by Valentina Gensini, Anna Triandafillydo.
Texts by Veronica Caciolli, Jasper Chalcraft, Nick Dines, Livia Dubon Bohlig, Daria Filardo, Valentina Gensini, Matteo Innocenti, Jeremie Molho, Monica Sassatelli, Justin Randolph Thompson and Janine Gaelle Djeudi, Anna Triandafyllidou.
Available in:
Curated by Valentina Gensini
“Dark room. The frame of a boat hangs, suspended. A cascade of light fibres flows downwards and the wires are arranged on the ground, like the tentacles of a motionless Medusa, beyond time limits.” Amongst the protagonists of the international art scene, Adrian Paci uses a straightforward language
lacking rhetoric in investigating the human condition with refined formal synthesis.
In his works migration, which he experienced in the first person, is sublimated into universal research on the indefinite nature of the human being and on the complexity of social, political and cultural dynamics intrinsic to contemporary life. The project Di queste luci si serviraÌ la notte (Lights to Serve the Night) underlines the ability to narrate our times and describes the perpetual transit of man, assimilated to the continuous flow of water and its cathartic power.
“Dark room. The frame of a boat hangs, suspended. A cascade of light fibres flows downwards and the wires are arranged on the ground, like the tentacles of a motionless Medusa, beyond time limits.” Amongst the protagonists of the international art scene, Adrian Paci uses a straightforward language
lacking rhetoric in investigating the human condition with refined formal synthesis.
In his works migration, which he experienced in the first person, is sublimated into universal research on the indefinite nature of the human being and on the complexity of social, political and cultural dynamics intrinsic to contemporary life. The project Di queste luci si serviraÌ la notte (Lights to Serve the Night) underlines the ability to narrate our times and describes the perpetual transit of man, assimilated to the continuous flow of water and its cathartic power.
This content is avaiable only in this archive.
patrimoni inattesi
riusare per valorizzare ex-carceri: pratiche e progetti per un patrimonio difficile
This content is avaiable only in this archive.