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L'arte prende casa nelle scuole

Residenza d'artista nelle scuole

Le aule (non utilizzate) diventano atelier e gli artisti offrono laboratori gratuiti ai ragazzi
Il progetto ideato da MAD Murate Art District in collaborazione con l’Assessorato all’istruzione del Comune di Firenze e Regione Toscana, è partito per l’anno scolastico 2018/2019 all’Istituto comprensivo Oltrarno e all’Istituto comprensivo Poliziano. I primi due artisti coinvolti sono stati Rossella Liccione e Francesco Pellegrino

A novembre 2018 ha inaugurato un importante progetto pilota di collaborazione tra artisti del territorio e gli istituti scolastici fiorentini partendo da un progetto della Associazione MUS.E con l’Istituto Comprensivo Oltrarno (Dirigente prof.ssa Paola Salmoiraghi), promosso dal Comune di Firenze (Direzione Istruzione).

L’iniziativa ha visto le strutture scolastiche mettere a disposizione un’aula non utilizzata per accogliere un artista contemporaneo che lavora quotidianamente a scuola. L’artista ospitato, ha offerto un laboratorio gratuito


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Le aule (non utilizzate) diventano atelier e gli artisti offrono laboratori gratuiti ai ragazzi
Il progetto ideato da MAD Murate Art District in collaborazione con l’Assessorato all’istruzione del Comune di Firenze e Regione Toscana, è partito per l’anno scolastico 2018/2019 all’Istituto comprensivo Oltrarno e all’Istituto comprensivo Poliziano. I primi due artisti coinvolti sono stati Rossella Liccione e Francesco Pellegrino

A novembre 2018 ha inaugurato un importante progetto pilota di collaborazione tra artisti del territorio e gli istituti scolastici fiorentini partendo da un progetto della Associazione MUS.E con l’Istituto Comprensivo Oltrarno (Dirigente prof.ssa Paola Salmoiraghi), promosso dal Comune di Firenze (Direzione Istruzione).

L’iniziativa ha visto le strutture scolastiche mettere a disposizione un’aula non utilizzata per accogliere un artista contemporaneo che lavora quotidianamente a scuola. L’artista ospitato, ha offerto un laboratorio gratuito per gli studenti dell’Istituto coinvolgendo di settimana in settimana classi diverse. Il progetto intendeva creare una situazione virtuosa di scambio tra scuole e artisti. Le strutture scolastiche che hanno messo a disposizione aule non utilizzate come studi d’artista, hanno accolto l’artista selezionato ad abitare quotidianamente la scuola e offrire un laboratorio settimanale gratuito per gli studenti.

La condivisione di spazi e ambienti ha creato una relazione tra artista e “abitanti della scuola” siano essi alunni, personale docente, di segreteria o collaboratori scolastici, dando vita ad una piccola comunità sperimentale aperta ad esperienze laboratoriali altamente innovative. Tali esperienze laboratoriali sono state guidate, seguite e monitorate da Mus.e, che ha supportato e incoraggiato progetti inediti e sperimentali.

Durante l’anno scolastico 2019/2020 il progetto è stato implementato portando a cinque il numero delle scuole coinvolte. MAD ha proposto cinque diverse residenze:

Rossella Liccione presso l’Istituto Comprensivo Poliziano
Francesco Pellegrino presso l’Istituto Comprensivo Oltrarno
Fosca presso l’Istituto Comprensivo Pirandello
Casey Kaufmann e Alessandro Cassigoli presso L’Istituto Comprensivo Vespucci
Torrick Ablack, in arte Toxic presso la Scuola Secondaria di primo grado “Dino Compagni”

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Firenze e Regione Toscana nell’ambito di Toscanaincontemporanea 2018 e Toscanaincontemporanea 2019, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio Firenze.

L'arte prende casa nelle scuole

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Rossella Liccione

Artista visivo

Rossella Liccione vive ed opera a Firenze presso il suo laboratorio artistico, collaborando con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, affiancando i docenti nella Scuola di decorazione, dove ha conseguito il diploma Accademico di I livello in decorazione e successiva specializzazione di II livello in “Arti Visive e Discipline dello Spettacolo” ed un Master in Textile. L’Artista elabora un linguaggio di geometrie irregolari che sfruttano la luce e la trasparenza per esaltare l’intensità del colore.

Rossella Liccione vive ed opera a Firenze presso il suo laboratorio artistico, collaborando con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, affiancando i docenti nella Scuola di decorazione, dove ha conseguito il diploma Accademico di I livello in decorazione e successiva specializzazione di II livello in “Arti Visive e Discipline dello Spettacolo” ed un Master in Textile. L’Artista elabora un linguaggio di geometrie irregolari che sfruttano la luce e la trasparenza per esaltare l’intensità del colore.

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L'arte prende casa nelle scuole | Rossella Liccione

Residenza d'artista nelle scuole di Rossella Liccione

Rossella Liccione durante la propria residenza d’artista a scuola ha lavorato con i ragazzi ed i docenti dell’Istituto Comprensivo Oltrarno durante l’anno scolastico 2018/2019 e presso l’Istituto Comprensivo Poliziano durante l’anno scolastico 2019/2020.

‘Emozione = Identità, è stato il titolo scelto per questo progetto di residenza d’artista. Vi è il tentativo, in questa esperienza, di riappropriarsi del proprio io, ovvero, io allievo emozionandomi comunico le diverse sensazioni, attraverso i colori le forme e le infinite combinazioni, interagendo con un materiale palpabile, facile da lavorare, come il pvc. Attraverso questo processo creativo, emerge il singolo “allievo” con le sue caratteristiche, la sua creatività, così da riconoscersi ed identificarsi attraverso tale espressione, per poter essere “se stessi” in mezzo al gruppo, per condividere il proprio elaborato, ed essere parte integrando del lavoro di squadra. I canali scelti per q

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Rossella Liccione durante la propria residenza d’artista a scuola ha lavorato con i ragazzi ed i docenti dell’Istituto Comprensivo Oltrarno durante l’anno scolastico 2018/2019 e presso l’Istituto Comprensivo Poliziano durante l’anno scolastico 2019/2020.

‘Emozione = Identità, è stato il titolo scelto per questo progetto di residenza d’artista. Vi è il tentativo, in questa esperienza, di riappropriarsi del proprio io, ovvero, io allievo emozionandomi comunico le diverse sensazioni, attraverso i colori le forme e le infinite combinazioni, interagendo con un materiale palpabile, facile da lavorare, come il pvc. Attraverso questo processo creativo, emerge il singolo “allievo” con le sue caratteristiche, la sua creatività, così da riconoscersi ed identificarsi attraverso tale espressione, per poter essere “se stessi” in mezzo al gruppo, per condividere il proprio elaborato, ed essere parte integrando del lavoro di squadra. I canali scelti per questa esperienza sono stati “i sensi”, punto focale di tutto il processo creativo, indipendenti dalle materie coinvolte per svolgere i laboratori con i ragazzi della scuola Machiavelli. La particolarità dell’esperienza è stata quella di lavorare con le diverse materie, così da allargare i punti di vista e comprendere che da una singola esperienza di emozioni, pensieri, il lavoro unico e personale di ogni allievo, apre a nuovi mondi. Un semplice elaborato di forme e colori può diventare una melodia, può esprimersi attraverso la poesia, combinare con le regole della matematica, esprimersi con un’altra lingua, etc…etc…. La sperimentazione di coinvolgere le diverse materie scolastiche, nell’attività creativa, ha dato risultati molto positivi. Semplicemente meraviglioso, lo stupore dei ragazzi nel vedere, che ciò di cui avevo esposto verbalmente all’inizio, di questa straordinaria esperienza, è stato possibile realizzarlo, e soprattutto che i principali attori erano loro. L’esperienza laboratoriale è cominciata ascoltando la musica, con gli occhi chiusi, per potersi emozionare, ed esprimere tale sensazione attraverso i colori e le sue combinazioni, creando svariate forme con il pvc, dando un nome o un titolo a ciascun elaborato. L’esperienza “si conclude” con la performance della “Campana della Vita”, gioco performativo, svolto nel giardino della scuola, dove ogni singolo allievo indossava degli auricolari, con gli occhi chiusi, e ascoltando la musica, doveva attraversare sette quadrati di diverso materiale, simulando il gioco della campana. In questo processo si attivano e prendono vita tutti i sensi: dall’udito al tatto alla vista, e inconsciamente, quando siamo in uno stato di pace interiore e serenità e gratificazione si attivano anche “l’olfatto e il gusto”, l’immaginazione, crea sogni, e ci porta in uno stato di sazietà, e dove l’aria che respiriamo ha il profumo della bellezza e dell’armonia’. Rossella Liccione

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