Repose and Resist
15th February - 30th March 2024
OPENMAD
INGRATE ETS PRESENTA
audio/video, 18 minuti circa
Mercoledì 21 marzo ore 17:30
Questa Partitura audiovideo per un’opera futura prende le mosse dagli studi intorno alla morte alla coscienza e al fine vita indagati durante il primo corso di specializzazione postuniversitario multidisciplinare dell’Università di Pisa relativo a questi temi. Il lavoro rappresenta, quindi, una sintesi aperta, artistica e transdisciplinare degli insegnamenti del percorso di studio, e vuole essere al contempo una traccia/partitura per un lavoro di teatro musicale e un primo spunto di riflessione e ispirazione per nuovi percorsi di cura e di ampliamento epistemologico e spirituale sul tema della morte.
Il cortometraggio audio-video, in cui immagini testi e musica si integrano in un racconto dalla narrativa espansa, include alcune scene (le “sepolture”) dalla performance Dreams About Dying presentata nel 2023 da Marta Capaccioli e Lucrezia Palandri: una tessitu
INGRATE ETS PRESENTA
audio/video, 18 minuti circa
Mercoledì 21 marzo ore 17:30
Questa Partitura audiovideo per un’opera futura prende le mosse dagli studi intorno alla morte alla coscienza e al fine vita indagati durante il primo corso di specializzazione postuniversitario multidisciplinare dell’Università di Pisa relativo a questi temi. Il lavoro rappresenta, quindi, una sintesi aperta, artistica e transdisciplinare degli insegnamenti del percorso di studio, e vuole essere al contempo una traccia/partitura per un lavoro di teatro musicale e un primo spunto di riflessione e ispirazione per nuovi percorsi di cura e di ampliamento epistemologico e spirituale sul tema della morte.
Il cortometraggio audio-video, in cui immagini testi e musica si integrano in un racconto dalla narrativa espansa, include alcune scene (le “sepolture”) dalla performance Dreams About Dying presentata nel 2023 da Marta Capaccioli e Lucrezia Palandri: una tessitura gestuale incarnata, reinterpretata e ricomposta per La grande occasione.
“La grande occasione” nella cultura tibetana è la morte, considerata non come una fine ma come un passaggio, un trasferimento verso livelli di coscienza sconosciuti ed espansi, verso una dimensione completa ed ineffabile di cui la vita è semplice preparazione. Tuttavia, al di là del rimosso progressivamente operato dalla società occidentale, che vede il suo apice nel ventesimo secolo (il secolo breve, ma anche il secolo del sé, citando rispettivamente Eric Hobsbawm e Alan Curtis), dove la morte è assimilata principalmente alla malattia, al dolore, alla violenza e alla mancanza, nel nuovo millennio gli studi sulla coscienza da un punto di vista fisico, filosofico, sociale e spirituale stanno operando una rivoluzione profonda e carsica, ancora non assimilata dal mainstream e dagli approcci riduzionisti (e tanto meno dai sistemi politici), che ci conduce a riconsiderare l’umanità, la vita e la morte in una possibile relazione ampliata, rivista e corretta con la natura e il trascendente, oltre il logos e fuori dal sé.
Questo lavoro di INGRATE ETS propone un dialogo e tenta di aprire un piccolo varco critico e poetico in questa direzione.
Claudia Roselli is visual and performative artist and urban researcher.
She searches, with her body and senses, to understand and discover inner dimensions of places and to deepen
knowledge related to humans, nature and contemporary society. Claudia started her research on art and urbanity
in 2002, when she was student at the Faculty of Architecture in Florence and performer in contemporary
theater. Together with five other Italian artists, she founded an art collective named Svarnet.
The interest in the city and its public spaces, considered not only as social interactive zones but also as possible
art spaces, became evident during this experience, when together with other artists, she began to investigate the
difference between open-air and closed spaces of creation and art presentation. Svarnet, to express his new
poetic, performed on the street roundabouts and in particular neighborhoods – in Prato, Milan and Florence -.
After this experience Claudia Roselli continued to deep
Claudia Roselli is visual and performative artist and urban researcher.
She searches, with her body and senses, to understand and discover inner dimensions of places and to deepen
knowledge related to humans, nature and contemporary society. Claudia started her research on art and urbanity
in 2002, when she was student at the Faculty of Architecture in Florence and performer in contemporary
theater. Together with five other Italian artists, she founded an art collective named Svarnet.
The interest in the city and its public spaces, considered not only as social interactive zones but also as possible
art spaces, became evident during this experience, when together with other artists, she began to investigate the
difference between open-air and closed spaces of creation and art presentation. Svarnet, to express his new
poetic, performed on the street roundabouts and in particular neighborhoods – in Prato, Milan and Florence -.
After this experience Claudia Roselli continued to deepen this research field, in her PhD at the University of
Architecture in Florence ( Department of Urban and Territorial Planning ) and at the School of Planning and
Architecture in Delhi. During her PhD she acted in a double role as urban researcher and artist, learning how to
develop dialogues using photography, video, performance and participatory art action planning.
Interested in human ecology, on the phenomenon of resilience and urban changes and on the contemporary
transformative landscapes between urban and rural zones. Aware of the importance of sociality and culture, she
is always careful about international human rights. Also deeply interested in sacredness and ritual, she has been
teaching yoga since 2009. Through yoga she deepens awareness, concentration, sensitivity, positive thoughts
and inner vision. This practice is very important for her, as work and discipline to discover potentials and go
beyond mental limitation.
In 2022 she followed the course of Photo Story at the Studio Marangoni Foundation, held by the TerraProject
collective.
In her work she cooperates with the local community, other artists and researchers from various disciplines.
Among others, she worked with: Sarai, Raqs Media Collective, Khoj Art Residency, Urbz Mumbai, Unbox
Festival, Ecosistema Urbano, SI Fest Off, Ramdom (Default 13), OMNE (Osservatorio Mobile Nord Est), Le
Murate Progetti Arte Contemporanea, Tempo Reale, University of Florence, Fundación´ace para el Arte
Contemporáneo, Larnaca Art Biennial, Addis Video Art Festival.
All’interno del ciclo di conferenze Dal rito al teatro
Conferenza di Daniela Sacco
a cura di Francesco Gori e Benedetta Bronzini
Per maggiori informazioni
055 2476873
info.mad@musefirenze.it
All’interno del ciclo di conferenze Dal rito al teatro
Conferenza di Daniela Sacco
a cura di Francesco Gori e Benedetta Bronzini
Per maggiori informazioni
055 2476873
info.mad@musefirenze.it
a cura di SMILE Toscana
in collaborazione con Proteo Fare Sapere Toscana
per la rassegna Una lotta senza tempo
Nel vuoto prodotto dal neoliberismo, il femminismo anticapitalista può consentirci di superare l’attuale crisi e traghettarci verso un nuovo modello di società che abbia un differente orientamento di classe e un ethos radicale e trasformativo.
Avvicinarsi al femminismo, oggi, significa assumere un paradigma anticapitalista e farsi promotori e promotrici di un cambiamento che passa dal linguaggio, dal ripensamento dei sistemi di potere e della lotta di classe, dalla lettura dei dati in chiave di genere,ecc., per proporre narrazioni e azioni capaci di superare le disuguaglianze e garantire una piena libertà di tutt*.
Da questa necessità nasce questo ciclo di conferenze che hanno l’obiettivo, come suggerisce il titolo, di avvicinare al femmini
a cura di SMILE Toscana
in collaborazione con Proteo Fare Sapere Toscana
per la rassegna Una lotta senza tempo
Nel vuoto prodotto dal neoliberismo, il femminismo anticapitalista può consentirci di superare l’attuale crisi e traghettarci verso un nuovo modello di società che abbia un differente orientamento di classe e un ethos radicale e trasformativo.
Avvicinarsi al femminismo, oggi, significa assumere un paradigma anticapitalista e farsi promotori e promotrici di un cambiamento che passa dal linguaggio, dal ripensamento dei sistemi di potere e della lotta di classe, dalla lettura dei dati in chiave di genere,ecc., per proporre narrazioni e azioni capaci di superare le disuguaglianze e garantire una piena libertà di tutt*.
Da questa necessità nasce questo ciclo di conferenze che hanno l’obiettivo, come suggerisce il titolo, di avvicinare al femminismo a partire dai temi sociali che la politica femminista rilegge e attualizza, dando la priorità alle vite delle persone e alle connessioni sociali, anziché al profitto.
Con l’aiuto di esperte femministe analizzeremo, in seguito a un’analisi introduttiva sugli attuali paradigmi femministi e sulle radici psicosociali delle disuguaglianze di genere, il tema del linguaggio,dei dati, del potere e della lotta di classe.
sabato 9 marzo 2024, ore 21:00
MAD Murate Art District – Piazza delle Murate, Firenze
libero con prenotazione obbligatoria inviando una mail
Culmine e conclusione della settimana fiesolana di ECMA Pro – Musethica è il concerto che il Motus Quartet terrà insieme al violista Avri Levitan, co-fondatore e direttore artistico di Musethica che si inserisce nelle attività del percorso formativo ECMA Pro, di cui la Scuola fa parte come membro dell’ECMA (European Chamber Music Academy).
sabato 9 marzo 2024, ore 21:00
MAD Murate Art District – Piazza delle Murate, Firenze
libero con prenotazione obbligatoria inviando una mail
Culmine e conclusione della settimana fiesolana di ECMA Pro – Musethica è il concerto che il Motus Quartet terrà insieme al violista Avri Levitan, co-fondatore e direttore artistico di Musethica che si inserisce nelle attività del percorso formativo ECMA Pro, di cui la Scuola fa parte come membro dell’ECMA (European Chamber Music Academy).
Lorenzo Milano ed Ernesto Balucci: attualità di una lezione
Presentazione del Quaderno speciale di “Testimonianze” realizzato nell’ambito della Festa della Toscana 2023
mercoledì 6 marzo 2024 ore 17:00, Sala Ketty La Rocca
Lorenzo Milano ed Ernesto Balucci: attualità di una lezione
Presentazione del Quaderno speciale di “Testimonianze” realizzato nell’ambito della Festa della Toscana 2023
mercoledì 6 marzo 2024 ore 17:00, Sala Ketty La Rocca
Direzione artistica di Patrizia Menichelli | collaborazione di Angela Trentanovi
in collaborazione con MAD Murate Art District
Il progetto, dedicato agli studenti delle scuole superiori, ha come priorità tematica di intervento la cittadinanza attiva, lo spirito di iniziativa e creatività. La macro –azione sarà diretta verso l’impegno civico, la partecipazione e pari opportunità generazionali attraverso il teatro e avrà luogo nel carcere duro delle murate. Per il biennio 2023-2025 la proposta è stata inserita nel programma di Le Chiavi della Città del Comune di Firenze.
Direzione artistica di Patrizia Menichelli | collaborazione di Angela Trentanovi
in collaborazione con MAD Murate Art District
Il progetto, dedicato agli studenti delle scuole superiori, ha come priorità tematica di intervento la cittadinanza attiva, lo spirito di iniziativa e creatività. La macro –azione sarà diretta verso l’impegno civico, la partecipazione e pari opportunità generazionali attraverso il teatro e avrà luogo nel carcere duro delle murate. Per il biennio 2023-2025 la proposta è stata inserita nel programma di Le Chiavi della Città del Comune di Firenze.
Presentazione catalogo del progetto
29 febbraio 2024 ore 17:30
Il progetto fotografico dedicato alle r/esidenze delle attività operaie manifatturiere è stato ideato da La C.I.A. Cooperativa di Comunità. Tre luoghi, tre realtà, tre visioni, un’unica importanza: la resistenza del lavoro sull’Appennino. Un lavoro corale che spiega, attraverso immagini, dall’impressione all’espressione, il visibile e l’invisibile delle attività manifatturiere ed operaie locali raccolto in un unico catalogo fotografico.
«Che cosa è la fotografia se non verità momentanea, verità di un momento che contraddice altre verità di altri momenti?», è la domanda di Leonardo Sciascia riportata alla mente da Federica Montevecchi nel catalogo di “AAA Manifatture”, una nuovo progetto dedicato alle “r/esistenze del lavoro”, nello specifico quelle delle attività operaie manifatturiere, nei paesi di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio.
L’iniziativa v
Presentazione catalogo del progetto
29 febbraio 2024 ore 17:30
Il progetto fotografico dedicato alle r/esidenze delle attività operaie manifatturiere è stato ideato da La C.I.A. Cooperativa di Comunità. Tre luoghi, tre realtà, tre visioni, un’unica importanza: la resistenza del lavoro sull’Appennino. Un lavoro corale che spiega, attraverso immagini, dall’impressione all’espressione, il visibile e l’invisibile delle attività manifatturiere ed operaie locali raccolto in un unico catalogo fotografico.
«Che cosa è la fotografia se non verità momentanea, verità di un momento che contraddice altre verità di altri momenti?», è la domanda di Leonardo Sciascia riportata alla mente da Federica Montevecchi nel catalogo di “AAA Manifatture”, una nuovo progetto dedicato alle “r/esistenze del lavoro”, nello specifico quelle delle attività operaie manifatturiere, nei paesi di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio.
L’iniziativa vede il coinvolgimento dei lavoratori di realtà quali la Copser di Firenzuola, La Fabbrica dei Marroni di Marradi, oltre alla Meccanica RC e l’Elettromeccanica Misileo di Palazzuolo sul Senio, ed è la naturale continuazione di “Archivio Appennino-R/Esistenze” (Strategia Fotografia 2020), che andava ad indagare com’è ancora esistere e resistere nei luoghi dell’Alto Mugello.
Grazie alle immagini di Giancarlo Barzagli, Ilaria Di Biagio e Franco Guardascione si vuole indagare su un altro tipo di resistenza, ossia il lavoro manifatturiero, grazie al quale i tre comuni interessati (Marradi, Palazzuolo sul Senio e Firenzuola) riescono ancora a sopravvivere.
Modera l’evento Chiara Ruberti alla presenza della curatrice del catalogo Claudia Paladini.
Allenamento fisico, analisi del gesto e improvvisazione condotto da Paolo Mereu.
Laboratorio permanente per allenare e riflettere sui linguaggi del corpo; aperto a tutti coloro che hanno interesse a coltivare una educazione fisica e abbiano il desiderio di esplorare le potenzialità che possono
generarsi.
Un luogo che vuole tutelare le diversità dei linguaggi nate da una autentica necessità individuale.
Allenamento fisico, analisi del gesto e improvvisazione condotto da Paolo Mereu.
Laboratorio permanente per allenare e riflettere sui linguaggi del corpo; aperto a tutti coloro che hanno interesse a coltivare una educazione fisica e abbiano il desiderio di esplorare le potenzialità che possono
generarsi.
Un luogo che vuole tutelare le diversità dei linguaggi nate da una autentica necessità individuale.
China project
China Project, the multi-year project of artist residencies for Italian artists in China and Chinese artists in Italy, was reactivated last December with new artists selected for a residency period in Chongqing, at the campus of the Sichuan Fine Arts Institute as part of the RIVA Project, curated and directed by Valentina Gensini, in collaboration with Zhong Art International and Sichuan Fine Arts Institute.
The artists selected in 2023 are Leone Contini and photographers Edoardo Delille and Giulia Piermartiri.
The work of photographers Edoardo Delille and Giulia Piermartiri stems from important questions about the future geography that the new generations will face. Due to climate change, the world map has undergone radical transformations, and from here arises the need for the two photographers to show the future through the photographic medium. The Atlas of the World project stems from these fundamental questions. Based on a study
China project
China Project, the multi-year project of artist residencies for Italian artists in China and Chinese artists in Italy, was reactivated last December with new artists selected for a residency period in Chongqing, at the campus of the Sichuan Fine Arts Institute as part of the RIVA Project, curated and directed by Valentina Gensini, in collaboration with Zhong Art International and Sichuan Fine Arts Institute.
The artists selected in 2023 are Leone Contini and photographers Edoardo Delille and Giulia Piermartiri.
The work of photographers Edoardo Delille and Giulia Piermartiri stems from important questions about the future geography that the new generations will face. Due to climate change, the world map has undergone radical transformations, and from here arises the need for the two photographers to show the future through the photographic medium. The Atlas of the World project stems from these fundamental questions. Based on a study conducted in the United Nations databases, the two photographers have searched for landscapes that could represent these changes, combining the photographic technique of superimposition with the projection of images from a slide projector. Scenes of real life merge with projected landscapes, thus making climate change perceptible, becoming a metaphor for a not-too-distant future. The China Project adds a new chapter on Sichuan and the floods in southern China.
Unexpected Landscapes in Daxuecheng is part of a flow of research that Leone Contini has been carrying out for years, about forms of peri-urban and interstitial agriculture, starting from the Prato-Florentine plain, his neighbourhood, where omnipresent Chinese vegetable gardens are subjected to media controversy, despite their fundamental role in incrementing bio-diversity and new knowledge. Urban agriculture in the university district of Daxuecheng, located on the outer edges of the Chongquing megalopolis, is also a contested and in some cases prohibited (but tolerated) practice, although for completely different reasons. In both cases the rural practices of urban farmers respond to fundamental needs, and assert an unexpected landscape. Contini’s encounter with both the urban and agricultural dimensions of Chongquing and Sichuan stimulated his research on emerging rural landscapes, landscapes in the making, in contrast to landscapes that we could define as hegemonic and fully codified.
FRANCESCA DEL MORO, poetessa e traduttrice
ADRIANA MARIA SOLDINI, scrittrice e narratrice d’arte
–
installazione Agire la soglia di FEDERICA GONNELLI
FRANCESCA DEL MORO, poetessa e traduttrice
ADRIANA MARIA SOLDINI, scrittrice e narratrice d’arte
–
installazione Agire la soglia di FEDERICA GONNELLI
Conversation with Eve Tagny
In dialogue with Justin Randolph Thompson
The artist Eve Tagny, one of the artists of the exhibition Repose and Resist will be in dialogue with the director of Black History Month Florence discussing her interdisciplinary practice and her relationship with rest and healing. Tagny’s practice combines embodied movement with videos and sculptural installations, focusing on connections between touch and forms of mourning in relation to nature and the earth.
For more information:
055 2476873
info.mad@musefirenze.it
Conversation with Eve Tagny
In dialogue with Justin Randolph Thompson
The artist Eve Tagny, one of the artists of the exhibition Repose and Resist will be in dialogue with the director of Black History Month Florence discussing her interdisciplinary practice and her relationship with rest and healing. Tagny’s practice combines embodied movement with videos and sculptural installations, focusing on connections between touch and forms of mourning in relation to nature and the earth.
For more information:
055 2476873
info.mad@musefirenze.it
University by Design
University by Design is a program of meetings with excellence in architecture research and teaching structured around the investigation of the topic of studying architecture abroad.
The program is the result of a collaboration between the architecture programs of Daniel and Gayle D’Aniello Syracuse University in Florence, California State University International Programs Italy and Kent State University Florence.
University by Design
University by Design is a program of meetings with excellence in architecture research and teaching structured around the investigation of the topic of studying architecture abroad.
The program is the result of a collaboration between the architecture programs of Daniel and Gayle D’Aniello Syracuse University in Florence, California State University International Programs Italy and Kent State University Florence.
Lezioni di Design, il format di incontri, mostre, dibattiti ideato dallo storico del design Vanni Pasca e da Pierluigi Bemporad, Presidente di Selfhabitat Cultura, è giunto alla sua 16° edizione.
È promosso dall’Associazione Selfhabitat Cultura con ISIA Firenze e Fondazione Architetti e la partnership di MAD Murate Art District, Comune di Firenze, Museo Horne, Fondazione Michelucci, ADI Toscana, Fondazione Cesifin, Dipartimento di Architettura Università di Firenze.
La curatrice del progetto è Patrizia Scarzella, Architetto e giornalista.
Lezioni di Design, il format di incontri, mostre, dibattiti ideato dallo storico del design Vanni Pasca e da Pierluigi Bemporad, Presidente di Selfhabitat Cultura, è giunto alla sua 16° edizione.
È promosso dall’Associazione Selfhabitat Cultura con ISIA Firenze e Fondazione Architetti e la partnership di MAD Murate Art District, Comune di Firenze, Museo Horne, Fondazione Michelucci, ADI Toscana, Fondazione Cesifin, Dipartimento di Architettura Università di Firenze.
La curatrice del progetto è Patrizia Scarzella, Architetto e giornalista.
curated by BHMF
Repose and Resist is a group exhibition that examines rest and healing in relation to Black cultural production. The works from these artists look at care for the body and for the spirit as a gesture of recognition of fatigue and exhaustion that is a part of the lives of so many in the cultural scene, where the division between professional and personal life is nearly non existent. The framing of sculptural, video and panting gestures that become forms of collective care take over the spaces of the Murate with its history of Spirituality and reclusion. The works are indicators of practices that we may engage in towards replenished energies and focus akin to the resting of the earth between planting seasons.
This exhibition is expanded through exchange and methodologies that emerged through a retreat, which took place in Giverny, France as a collaboration between The Recovery Plan and the Terra Foundat
curated by BHMF
Repose and Resist is a group exhibition that examines rest and healing in relation to Black cultural production. The works from these artists look at care for the body and for the spirit as a gesture of recognition of fatigue and exhaustion that is a part of the lives of so many in the cultural scene, where the division between professional and personal life is nearly non existent. The framing of sculptural, video and panting gestures that become forms of collective care take over the spaces of the Murate with its history of Spirituality and reclusion. The works are indicators of practices that we may engage in towards replenished energies and focus akin to the resting of the earth between planting seasons.
This exhibition is expanded through exchange and methodologies that emerged through a retreat, which took place in Giverny, France as a collaboration between The Recovery Plan and the Terra Foundation for American Art.
This sharing of the methodologies of the Recovery Plan provides the backdrop for a layered meditation on rest and repose in relation to resistance. The exhibition is an invitation to the viewer to slow down, to rest and to recognize bodily and spiritual needs. The exhibition is accompanied by a public program of talks,
performances and workshops.
The opening will take place on thursday 15th at 6 p.m.
For more information:
055 2476873
info.mad@musefirenze.it
Residenza d'Artista di Claudia Roselli
Claudia Roselli ricercatrice urbana ed artista, nel 2015, ha cominciato un nuovo progetto nella città di Firenze.
Si tratta di un progetto visuale narrativo immerso nella contemporaneità della vita urbana fiorentina. Il progetto è cominciato con la frequentazione da parte dell’artista della Moschea ed in particolare del gruppo delle donne che lì, si incontrano settimanalmente. Claudia ha costruito una relazione di fiducia con l’Imam Elzir Izzedin, parallelamente a questo ha anche iniziato un dialogo con la Comunità Ebraica, passando attraverso la visita della Sinagoga in via Carlo Farini, situata nello stesso quartiere della Moschea. La particolare coesistenza di luoghi di fede così diversi in un’aerea così ristretta della città ha generato, nel tempo, atmosfere molto particolari ed ha stimolato in lei riflessioni relativamente ai dialoghi possibili tra le due comunità. I luoghi di culto, di entrambe
le comunità, sono stati il punto di partenza per l’analisi
Claudia Roselli ricercatrice urbana ed artista, nel 2015, ha cominciato un nuovo progetto nella città di Firenze.
Si tratta di un progetto visuale narrativo immerso nella contemporaneità della vita urbana fiorentina. Il progetto è cominciato con la frequentazione da parte dell’artista della Moschea ed in particolare del gruppo delle donne che lì, si incontrano settimanalmente. Claudia ha costruito una relazione di fiducia con l’Imam Elzir Izzedin, parallelamente a questo ha anche iniziato un dialogo con la Comunità Ebraica, passando attraverso la visita della Sinagoga in via Carlo Farini, situata nello stesso quartiere della Moschea. La particolare coesistenza di luoghi di fede così diversi in un’aerea così ristretta della città ha generato, nel tempo, atmosfere molto particolari ed ha stimolato in lei riflessioni relativamente ai dialoghi possibili tra le due comunità. I luoghi di culto, di entrambe
le comunità, sono stati il punto di partenza per l’analisi di questa nuova realtà urbana di incontro tra diverse umanità ed etnie. Il quartiere di Sant’Ambrogio è cambiato con la presenza della Moschea – soprattutto durante il periodo estivo del Ramadan – quando nugoli di credenti, dopo la fine della preghiera della sera, attraversano le sue strade per poi riversarsi nell’intera città. La Sinagoga ebraica, situata nella stessa area, ha storia e presenza molto più antiche per il quartiere stesso e la città. La Sinagoga ha giorni e orari di preghiera diversi dalla Moschea, e la comunità ebraica ha anche altri punti attrattivi nello stesso quartiere, per esempio: l’asilo, la scuola elementare ed il ristorante kosher, situati nei pressi della Sinagoga. Punti di attrazione, e non solo religiosa, sono presenti nel quartiere anche per la comunità musulmana: la macelleria halal ed altri piccoli negozi. Questa prossimità territoriale tra le due spazialità collegate con la diversa ritualità religiosa delle comunità ha stimolato nell’artista una riflessione sull’uso e la condivisione degli spazi urbani da parte di persone e gruppi diversissimi tra loro ed anche sulla loro interazione con la città, i suoi abitanti e le loro abitudini locali. E’ un esempio unico in Italia e forse anche in Europa. Con il tempo, l’artista, ha pensato di interessarsi non più soltanto ai luoghi di incontro religioso, delle comunità non cattoliche, alle loro preghiere ed al loro credo, ma
anche di ascoltare i ritmi delle diverse comunità, le loro domande ed alcune storie individuali e particolari. Ha prodotto, due video (2015): uno in dialogo con l’Imam Elzir Izzedin ed uno in dialogo con Rabbino della Sinagoga Fiorentina Joseph Levi. Dialoghi informali dove si narra la situazione delle comunità nel presente, a Firenze, e dove si affrontano tematiche legate alla città, con un occhio particolare alla parte femminile della comunità. Dopo i dialoghi con le due guide spirituali, ha continuato i suoi incontri dedicandosi alle donne delle due comunità. Durante il 2016 infatti ha cominciato un dialogo sulle diverse ritualità – in particolare quelle femminili – connesse con le due diverse culture e le due diverse religioni. Ha scattato una serie di immagini, delle quali nove sono state esposte nella mostra del 2016 alle Murate. La selezione particolare proviene dallo studio della relazione tra la donna, il luogo sacro della preghiera e la ritualità dei gesti e delle conoscenze connesse alla propria cultura di origine, vissuta in un altro paese ( con tutto quello che questo comporta ). Le foto della comunità islamica, presentano infatti la Moschea di Firenze, di Borgo Allegri, nella sua zona di preghiera generica ed anche nell’area riservata alla preghiera delle sole donne che è frequentata il venerdì. Le foto della comunità ebraica mostrano invece una donna in un rituale domestico: la preparazione del pane tradizionale del Sabato Ebraico chiamato challah.
Claudia Roselli approfondirà ancora il suo progetto, creando altre narrazioni: in seguito alla costruzione di una trama relazionale con persone appartenenti alle due comunità, continuando a sviluppare un lavoro che comprenda la partecipazione artistica di entrambe le comunità. L’artista con questo lavoro vuole approfondire i suoi studi sul corpo e la sacralità.
Studio già cominciato e poi continuato in “Sacred Bodies” ( video, 2011, 2013, 2016, 2023 ) e “Things that cannot be said” ( video, Delhi, 2014 ).
In questo caso l’approfondimento, che comprende anche una prima fase di analisi urbana e di analisi culturale, è dedicato anche all’osservazione delle differenze socio-antropologiche ed alle loro diverse ritualità ed espressività, connesse con le comunità partecipanti al progetto stesso.
Le relazioni culturali molto serie sviluppate dall’artista, con valenza socioculturale tesa all’integrazione ed al dialogo sono state istituzionalizzate nel caso della comunità Islamica Fiorentina, dalla consegna del Patrocinato Morale ottenuto ad Ottobre 2015, e nel caso della comunità Ebraica, dalla consegna del Patrocinato Morale ottenuto a Dicembre 2015 (sino al passaggio di ruolo del Rabbino allora in carica).
A Giugno 2017, l’artista ha vinto anche il bando residenza KATE, borsa di studio /residenza per continuare il progetto, c/o Tempo Reale, insieme a Nicola Di Croce ricercatore urbano e musicista, invitato a partecipare a questa seconda fase della ricerca. Nella ricerca, è stato sviluppato un lavoro sui paesaggi sonori volto al termine a Marzo 2020.
Projection of film
08 FEBBRAIO / 18:00
MURATE ART DISTRICT
America Non C’è (Italy, 2022, 77 min) is a film that tells the daily life and life experiences of a group of young Italians of African descent, the day after the protests
organized in support of the BLM movement in America and the rest of the world.
After the screening there will be a video Q&A with the director Davide Marchesi.
For more information:
055 2476873
info.mad@musefirenze.it
Projection of film
08 FEBBRAIO / 18:00
MURATE ART DISTRICT
America Non C’è (Italy, 2022, 77 min) is a film that tells the daily life and life experiences of a group of young Italians of African descent, the day after the protests
organized in support of the BLM movement in America and the rest of the world.
After the screening there will be a video Q&A with the director Davide Marchesi.
For more information:
055 2476873
info.mad@musefirenze.it
da febbraio a giugno 2024, tutti i lunedì 20-22.30h
Questo laboratorio a più tappe si rivolge contemporaneamente a professionisti o semi-professionisti e a tutti coloro che sentono il desiderio di avvicinarsi per la prima volta all’indagine sul movimento, partendo da motori fisici oltre che dal pensiero di poter trattare il proprio corpo come materia modellabile e sperimentabile alla stregua stessa di come gli artisti visivi si approcciano alle materie e agli elementi che decidono di lavorare.
Il percorso sarà basato sulle linee guida del più recente lavoro dell’artista, Claudia Catarzi, di ricerca e creazione, e verrà incentrato sullo studio in contatto, sui concetti di peso, di massa e di forma che arriva ad assumere il corpo. Partendo da esercizi di riscaldamento semplici, la proposta sarà di esplorare sistemi di struttura a due o più corpi alla volta, per trovare nuove possibilità di movimento ma sempre in reci
da febbraio a giugno 2024, tutti i lunedì 20-22.30h
Questo laboratorio a più tappe si rivolge contemporaneamente a professionisti o semi-professionisti e a tutti coloro che sentono il desiderio di avvicinarsi per la prima volta all’indagine sul movimento, partendo da motori fisici oltre che dal pensiero di poter trattare il proprio corpo come materia modellabile e sperimentabile alla stregua stessa di come gli artisti visivi si approcciano alle materie e agli elementi che decidono di lavorare.
Il percorso sarà basato sulle linee guida del più recente lavoro dell’artista, Claudia Catarzi, di ricerca e creazione, e verrà incentrato sullo studio in contatto, sui concetti di peso, di massa e di forma che arriva ad assumere il corpo. Partendo da esercizi di riscaldamento semplici, la proposta sarà di esplorare sistemi di struttura a due o più corpi alla volta, per trovare nuove possibilità di movimento ma sempre in reciproca interdipendenza.
Questo laboratorio vuole stimolare a un modo possibile di approcciare la danza, è una porta di ingresso per trovarsi in un viaggio co-creato, dove il risultato è la somma di due o più persone, due o più corpi, due o più intenzioni.
È una via quindi per allontanarsi momentaneamente dal pensiero dell’essere sempre “centrali”, per immaginarsi in un tempo limitato dell’esperienza, parte di un nuovo organismo realizzato in collaborazione.
In ultima analisi, pur rimanendo un viaggio condiviso, questo percorso è un’esperienza che attraverso lo studio in relazione collabora contemporaneamente a creare una fortissima consapevolezza del movimento individuale ed arricchisce quindi il proprio bagaglio personale nutrendolo da dentro.
OBIETTIVI:
Parallelamente quindi usare questi strumenti come input per sviluppare la propria indagine e lasciare l’intuizione guidare le proprie scoperte.
La proposta è aperta a danzatori, attori, musicisti, professionisti e amatori del movimento e a tutti coloro che sono interessati a sperimentare e prendere coscienza del proprio corpo e delle sue potenzialità.
Per info e iscrizioni: organizzazione.catarzi@gmail.com
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