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Nic[o] Brierre Aziz

Nic[o] Brierre Aziz is a Haitian-New Orleanian interdisciplinary artist and curator born and raised in New Orleans, LA.

His current practice is deeply community focused and rooted around the utilization of underdiscussed personal and collective histories to reimagine the future. His work is also very centered around the Caribbean Diaspora and he is very interested in Blackness as an experience, construct and capitalist tool. He has worked extensively leading community engaged projects throughout New Orleans with entities such as the Office of Mayor Mitch Landrieu, Antenna, The Joan Mitchell Center, the Arts Council of New Orleans, Prospect and most recently the New Orleans Museum of Art. He is also the manager of the Haitian Cultural Legacy Collection, a collection of over 400 artworks started by his maternal grandfather in 1944. He has contributed to publications such as HuffPost, Terremoto and Hyperallergic and his work has been featured by The Oxford American, The Associated Press a

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Nic[o] Brierre Aziz is a Haitian-New Orleanian interdisciplinary artist and curator born and raised in New Orleans, LA.

His current practice is deeply community focused and rooted around the utilization of underdiscussed personal and collective histories to reimagine the future. His work is also very centered around the Caribbean Diaspora and he is very interested in Blackness as an experience, construct and capitalist tool. He has worked extensively leading community engaged projects throughout New Orleans with entities such as the Office of Mayor Mitch Landrieu, Antenna, The Joan Mitchell Center, the Arts Council of New Orleans, Prospect and most recently the New Orleans Museum of Art. He is also the manager of the Haitian Cultural Legacy Collection, a collection of over 400 artworks started by his maternal grandfather in 1944. He has contributed to publications such as HuffPost, Terremoto and Hyperallergic and his work has been featured by The Oxford American, The Associated Press and The Alternative UK. He is also the recipient of several artist residencies and fellowships and most recently was selected as a 2020 Andy Warhol Foundation Curatorial Fellow and a 2021 Joan Mitchell Center Artist-in-Residence. He obtained a Bachelor of Arts degree from Morehouse College, a Master of Science degree from The University of Manchester (UK) and will be pursuing a Master of Fine Arts Degree with a concentration in Sculpture from the Yale University School of Art starting in Fall 2023.

SADI

SADI/Sam Barreto Cardoso Bertoldi, musicista sound-artist che condivide il suo lavoro dal 2007. Nasce come percussionista e polistrumentista.
Nel periodo tra il 2007 e il 2012 ha collaborato come turnista con diverse etichette discografiche italiane ed europee, spaziando dal pop, rock e jazz alla musica elettronica sperimentale.
Compone musica sperimentale/ambientale e glitch per installazioni di arte contemporanea e performance di danza sfruttando il sistema surround della diffusione del suono.
La sua ispirazione è la natura e crea i suoi progetti artistici e concettuali, sia contemporanei che astratti, invitandoli a immergersi in un mondo di sogni surreali, sperimentando errori tecnologici, trame di suoni ambientali e interpolazioni di ritmi interrotti.
Ricercatore della percezione sonora del sistema cognitivo-emozionale ed eco-sistemico dei condizionamenti. Impegnato attivamente nella composizione di colonne sonore per spettacoli e produzioni di danza contemporanea, teatro contempo



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SADI/Sam Barreto Cardoso Bertoldi, musicista sound-artist che condivide il suo lavoro dal 2007. Nasce come percussionista e polistrumentista.
Nel periodo tra il 2007 e il 2012 ha collaborato come turnista con diverse etichette discografiche italiane ed europee, spaziando dal pop, rock e jazz alla musica elettronica sperimentale.
Compone musica sperimentale/ambientale e glitch per installazioni di arte contemporanea e performance di danza sfruttando il sistema surround della diffusione del suono.
La sua ispirazione è la natura e crea i suoi progetti artistici e concettuali, sia contemporanei che astratti, invitandoli a immergersi in un mondo di sogni surreali, sperimentando errori tecnologici, trame di suoni ambientali e interpolazioni di ritmi interrotti.
Ricercatore della percezione sonora del sistema cognitivo-emozionale ed eco-sistemico dei condizionamenti. Impegnato attivamente nella composizione di colonne sonore per spettacoli e produzioni di danza contemporanea, teatro contemporaneo, installazioni d’arte in musei e gallerie d’arte e collabora con artisti della scena musicale nazionale e internazionale sia per l’esecuzione dal vivo che per l’arrangiamento discografico.

Available in:

Associazione Impresa

Impresa è un’associazione culturale che opera nel campo dello spettacolo e dell’arte, fondata nel 2015 da Flavia Pezzo e Fulvio Cauteruccio. In 9 anni annovera progetti realizzati per Estate Fiorentina e per Napoli Teatro Festival a cui si aggiunge, nel 2023 Open City Scandicci.

Per “Estate Fiorentina” nel 2015 ha riportato in scena lo spettacolo pluripremiato dalla critica e prodotto dalla Rai “Roccu u stortu” messo in scena al Semi Ottagono delle Murate. Nel 2017 ha realizzato per “Estate Fiorentina” uno spettacolo dal titolo “Ellepi”.

Sempre nel 2017 Impresa ha partecipato al Napoli Teatro Festival, diretto da Ruggero Cappuccio, che ha prodotto lo spettacolo “Acqua, viaggio nell’ Horcynus Orca” tratto dal romanzo di Stefano D’ Arrigo, dove Fulvio Cauteruccio ha curato la regia ed ha interpretato il protagonista.

Nel 2018 per “Estate Fiorentina” ha messo in scena un primo studio in forma di reading concerto su “La notte poco prima delle foreste” d

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Impresa è un’associazione culturale che opera nel campo dello spettacolo e dell’arte, fondata nel 2015 da Flavia Pezzo e Fulvio Cauteruccio. In 9 anni annovera progetti realizzati per Estate Fiorentina e per Napoli Teatro Festival a cui si aggiunge, nel 2023 Open City Scandicci.

Per “Estate Fiorentina” nel 2015 ha riportato in scena lo spettacolo pluripremiato dalla critica e prodotto dalla Rai “Roccu u stortu” messo in scena al Semi Ottagono delle Murate. Nel 2017 ha realizzato per “Estate Fiorentina” uno spettacolo dal titolo “Ellepi”.

Sempre nel 2017 Impresa ha partecipato al Napoli Teatro Festival, diretto da Ruggero Cappuccio, che ha prodotto lo spettacolo “Acqua, viaggio nell’ Horcynus Orca” tratto dal romanzo di Stefano D’ Arrigo, dove Fulvio Cauteruccio ha curato la regia ed ha interpretato il protagonista.

Nel 2018 per “Estate Fiorentina” ha messo in scena un primo studio in forma di reading concerto su “La notte poco prima delle foreste” di B. M. Koltès realizzato alle Murate presso le Mus.E con musiche originali composte ed eseguite dal vivo da due giovani musicisti.

Nel 2019 per “Estate Fiorentina” ha realizzato lo spettacolo “Emigranti Cià cià cià” nei cinque quartieri della città di Firenze, monologo diretto e interpretato da Fulvio Cauteruccio. Nel 2020 per “Inverno Fiorentino” ha messo in scena on line lo spettacolo “Cuore” di S. Casesi, di cui Fulvio Cauteruccio era regista e, con Flavia Pezzo, interprete.

Nel 2021 per “Estate Fiorentina” Impresa ha realizzato in prima assoluta la lettura scenica del testo “Homo Pandemicus” nato come monologo, interpretato a due voci per la Rassegna e successivamente pubblicato come romanzo nel 2022.

Nel 2023 ha debuttato con lo spettacolo “Family Affairs” regia di Fulvio Cauteruccio con Flavia Pezzo, uno studio sulla figura mitologica sofoclea di Ismene, sorella di Antigone e figlia di Edipo. Lo spettacolo è andato in scena per Estate Fiorentina e successivamente è divenuto una Produzione della Compagnia Krypton.

L’ Associazione, per i corsi di formazione per allievi attori, collabora con il MAD Murate Art District alle Murate di Firenze.

Dal 2024 Fulvio Cauteruccio è uscito dall’associazione e Flavia Pezzo ne è diventata Presidente: contemporaneamente l’Associazione, mantenendo pienamente gli intenti e gli obiettivi dei soci fondatori, ha visto una riorganizzazione con un gruppo interamente al femminile.

Available in:

Flavia Pezzo

Flavia Pezzo si è formata con la Compagnia Krypton presso il “Laboratorio Teatrale e dell’Attore” del Teatro Studio di Scandicci diretto da Fulvio Cauteruccio.

E’ attrice dal 2010, con la partecipazione in numerosi progetti con la Compagnia Krypton tra i quali “Dino Campana un poeta in fuga” “Crash Troades”; il lavoro più recente la vede protagonista del monologo “Ismene” di Ghiannis Ritsos con la regia di Fulvio Cauteruccio, Produzione Teatro Studio Krypton, ora in tournèe nei teatri italiani.

Nel 2015 è cofondatrice dell’Associazione Impresa e con essa ha prodotto e interpretato performance e spettacoli dal vivo principalmente per la Rassegna “Estate Fiorentina”. Nell’associazione si occupa anche della gestione organizzativa dei progetti e della gestione di corsi di formazione per allievi attori dove è anche docente. Nel novembre 2023 ha assunto la Presidenza di Impresa, creando un team interamen

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Flavia Pezzo si è formata con la Compagnia Krypton presso il “Laboratorio Teatrale e dell’Attore” del Teatro Studio di Scandicci diretto da Fulvio Cauteruccio.

E’ attrice dal 2010, con la partecipazione in numerosi progetti con la Compagnia Krypton tra i quali “Dino Campana un poeta in fuga” “Crash Troades”; il lavoro più recente la vede protagonista del monologo “Ismene” di Ghiannis Ritsos con la regia di Fulvio Cauteruccio, Produzione Teatro Studio Krypton, ora in tournèe nei teatri italiani.

Nel 2015 è cofondatrice dell’Associazione Impresa e con essa ha prodotto e interpretato performance e spettacoli dal vivo principalmente per la Rassegna “Estate Fiorentina”. Nell’associazione si occupa anche della gestione organizzativa dei progetti e della gestione di corsi di formazione per allievi attori dove è anche docente. Nel novembre 2023 ha assunto la Presidenza di Impresa, creando un team interamente al femminile.

 

Available in:

Quizás

Indagine sull’esistenza

di e con Flavia Pezzo

a cura di Associazione Impresa

 

Partendo da Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, Flavia Pezzo e Massimo Bevilacqua danno voce ai due personaggi “non parlanti” delle pièce originale, il giovinetto e la bambina, che sono trasportati nel tempo che viviamo, in attesa ancora dell’arrivo dell’autore. I due, speranzosi di poter finalmente nascere alla vita, rivendicano con forza debordante e divertito fare provocatorio il proprio desiderio di esistere.

In uno spazio delimitato ma libero da regole e schematizzazioni, gli attori-personaggi si interrogano con gli spettatori su cosa significhi esistere, vivere, morire, scegliere la forma della propria presenza nel mondo, in una girandola continua di azioni in cui tutti sono protagonisti.

Lo spettacolo, attraverso la poetica di Pirandello, che permettere di trovare dentro le parole altre interpretazioni e altre possibilità, vuole esse

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Quizás

Indagine sull’esistenza

di e con Flavia Pezzo

a cura di Associazione Impresa

 

Partendo da Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, Flavia Pezzo e Massimo Bevilacqua danno voce ai due personaggi “non parlanti” delle pièce originale, il giovinetto e la bambina, che sono trasportati nel tempo che viviamo, in attesa ancora dell’arrivo dell’autore. I due, speranzosi di poter finalmente nascere alla vita, rivendicano con forza debordante e divertito fare provocatorio il proprio desiderio di esistere.

In uno spazio delimitato ma libero da regole e schematizzazioni, gli attori-personaggi si interrogano con gli spettatori su cosa significhi esistere, vivere, morire, scegliere la forma della propria presenza nel mondo, in una girandola continua di azioni in cui tutti sono protagonisti.

Lo spettacolo, attraverso la poetica di Pirandello, che permettere di trovare dentro le parole altre interpretazioni e altre possibilità, vuole essere anche un originale, a tratti irriverente, omaggio al grande scrittore e drammaturgo.

 

Available in:

All’interno della mostra di Maree Clarke

due workshop per bambini

 

Maree Clarke è un’artista indigena australiana la cui arte rievoca e celebra costantemente le tradizioni ancestrali delle comunità indigene del sud est dell’Australia. In occasione della mostra Welcome to Barerarerungar MAD propone due workshop per i più piccoli.

 

All’interno della mostra di Maree Clarke

due workshop per bambini

 

Maree Clarke è un’artista indigena australiana la cui arte rievoca e celebra costantemente le tradizioni ancestrali delle comunità indigene del sud est dell’Australia. In occasione della mostra Welcome to Barerarerungar MAD propone due workshop per i più piccoli.

 

Available in:

The Promise of the Rainbow Never Came: Dialogue

with Katrina Andry e Nic[o] Brierre Aziz

July, thursday 18th at 5:30 p.m.

 

In collaboration with Soul of Nations, The Recovery Plan, Murate Art District, SRISA, Villa Romana e Il Bisonte.

The Promise of the Rainbow Never Came: Dialogue

with Katrina Andry e Nic[o] Brierre Aziz

July, thursday 18th at 5:30 p.m.

 

In collaboration with Soul of Nations, The Recovery Plan, Murate Art District, SRISA, Villa Romana e Il Bisonte.

Katrina Andry

Katrina Andry (b. 1981, New Orleans, LA, USA) challenges the ideology of individualism by examining inequalities and resulting degradation as the result of our color-based prejudices. She argues the belief in individualism allows Americans to turn a blind eye to inequality, suggesting barriers to well-being lie with the individual and not also within our social structures, in spite of documentation of the collective experiences of these groups and data on outcomes of disfavored groups.

Andry earned an MFA in Printmaking from Louisiana State University, Baton Rouge, LA. She has participated in exhibitions at the New Orleans Museum of Art, the Katonah Museum of Art in Katonah, NY, and Marc Straus Gallery, New York, NY, as well as had solo exhibitions at The Halsey Institute in Charleston, SC and the Hammonds House Museum in Atlanta, GA. In 2021, Andry was a participating artist in Prospect.5. Andry’s work can be found in the prominent art collections of 21C Museum, Saint Louis, MO, the

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Katrina Andry (b. 1981, New Orleans, LA, USA) challenges the ideology of individualism by examining inequalities and resulting degradation as the result of our color-based prejudices. She argues the belief in individualism allows Americans to turn a blind eye to inequality, suggesting barriers to well-being lie with the individual and not also within our social structures, in spite of documentation of the collective experiences of these groups and data on outcomes of disfavored groups.

Andry earned an MFA in Printmaking from Louisiana State University, Baton Rouge, LA. She has participated in exhibitions at the New Orleans Museum of Art, the Katonah Museum of Art in Katonah, NY, and Marc Straus Gallery, New York, NY, as well as had solo exhibitions at The Halsey Institute in Charleston, SC and the Hammonds House Museum in Atlanta, GA. In 2021, Andry was a participating artist in Prospect.5. Andry’s work can be found in the prominent art collections of 21C Museum, Saint Louis, MO, the Petrucci Family Foundation, the New Orleans Museum of Art, Union College, and the Ogden Museum of Southern Art in New Orleans, LA. Andry currently lives and works in New Orleans where she maintains a studio.

 

Riflessi di Tremenda Presenza

Margherita Landi

17 luglio ore 18:00

 

All’interno di SITE DANCE, programma artistico a cura di Compagnia degli Istanti, Riflessi di Tremenda Presenza di Margherita Landi è una performance che omaggia le Elegie Duinesi di Maria Rilke e la presenza dell’invisibile. La coreografa comunica tramite il sistema del “Landi’s Cube” e i visori VR con i performer in scena, i quali a loro volta contribuiscono al processo di creazione.

Attraverso la Mixed Reality Landi ha costruito un linguaggio visivo che offre la possibilità di dirigere la performance in tempo reale, senza limitare la libertà creativa dei danzatori. Un dialogo tra coreografa, performer e tecnologia in cui non vi è gerarchia ma collaborazione.

Riflessi di Tremenda Presenza

Margherita Landi

17 luglio ore 18:00

 

All’interno di SITE DANCE, programma artistico a cura di Compagnia degli Istanti, Riflessi di Tremenda Presenza di Margherita Landi è una performance che omaggia le Elegie Duinesi di Maria Rilke e la presenza dell’invisibile. La coreografa comunica tramite il sistema del “Landi’s Cube” e i visori VR con i performer in scena, i quali a loro volta contribuiscono al processo di creazione.

Attraverso la Mixed Reality Landi ha costruito un linguaggio visivo che offre la possibilità di dirigere la performance in tempo reale, senza limitare la libertà creativa dei danzatori. Un dialogo tra coreografa, performer e tecnologia in cui non vi è gerarchia ma collaborazione.

Notti coreane di cinema e musica con K-Music

a Firenze dal 18 al 31 luglio

Ritornano le serate estive proposte dal Florence Korea Film Fest, la rassegna dedicata alla cinematografia sudcoreana, unica in Italia: dal 18 al 23 luglio, in programma sei proiezioni presso MAD Murate Art District, poi il 24 e 31 luglio doppio appuntamento con “Apriti Cinema” al Piazzale degli Uffizi.

Notti coreane di cinema e musica con K-Music

a Firenze dal 18 al 31 luglio

Ritornano le serate estive proposte dal Florence Korea Film Fest, la rassegna dedicata alla cinematografia sudcoreana, unica in Italia: dal 18 al 23 luglio, in programma sei proiezioni presso MAD Murate Art District, poi il 24 e 31 luglio doppio appuntamento con “Apriti Cinema” al Piazzale degli Uffizi.

Enrico Gusella

Enrico Gusella, laurea in D.A.M.S. -Arti visive- all’Università degli Studi di Bologna, si è perfezionato in “La circolazione dell’opera d’arte: tra cultura, tutela e investimento” all’Università di Brescia. Critico delle arti, è stato professore a contratto per l’insegnamento di Storia della Fotografia e delle Arti Visive all’Università Ca’ Foscari di Venezia; cultore della materia per l’insegnamento di Storia dell’Arte moderna all’Università di Verona. Borsista per seminari di estetica, giornalismo e antropologia all’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli e all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, ed è membro del «LISaV» – Laboratorio Internazionale di Semiotica a Venezia.

Si è specializzato in “Raccontare la verità. Come informare promuovendo una società inclusiva” – Corso di Alta Formazione istituito da Università di Padova e Federazione nazionale Stampa italiana, e in “Etica pubblica” all’Università

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Enrico Gusella, laurea in D.A.M.S. -Arti visive- all’Università degli Studi di Bologna, si è perfezionato in “La circolazione dell’opera d’arte: tra cultura, tutela e investimento” all’Università di Brescia. Critico delle arti, è stato professore a contratto per l’insegnamento di Storia della Fotografia e delle Arti Visive all’Università Ca’ Foscari di Venezia; cultore della materia per l’insegnamento di Storia dell’Arte moderna all’Università di Verona. Borsista per seminari di estetica, giornalismo e antropologia all’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli e all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, ed è membro del «LISaV» – Laboratorio Internazionale di Semiotica a Venezia.

Si è specializzato in “Raccontare la verità. Come informare promuovendo una società inclusiva” – Corso di Alta Formazione istituito da Università di Padova e Federazione nazionale Stampa italiana, e in “Etica pubblica” all’Università di Trieste.

Ha curato oltre 230 mostre tra le quali Mimmo Jodice; Eugene Smith; Tina Modotti; Vittorio Storaro; Gianni Berengo Gardin; Mario Giacomelli; Giovanni Chiaramonte; Passaggi a Nord Est; Albert Steiner; Buby Durini for Joseph Beuys; Douglas Kirkland; Dieci fotografi d’oro. Ideatore di convegni e seminari sulle arti visive: Il Fotogiornalismo contemporaneo; Dell’imperfezione; Del Senso; La camera oscura. Storia ed estetica della fotografia; Wim Wenders. L’occhio in movimento.

Si occupa di storia e critica delle arti, semiotiche e poetiche del paesaggio. E’ giornalista-pubblicista.

Available in:

Enrico Gusella

Sulla fotografia e oltre

Edito da Silvana Editoriale in collaborazione con Fondazione Alberto Peruzzo

 

Presentazione del libro di Enrico Gusella “Sulla fotografia e oltre” in cui racconta i grandi interpreti della fotografia e le loro storie. Una narrazione di ampio respiro in una nuova edizione aggiornata

 
Una storia, o meglio una serie di storie sulla fotografia, sugli interpreti e i protagonisti dall’Ottocento ai giorni nostri. È questo, e molto altro ancora, la nuova edizione del libro Sulla fotografia e oltre di Enrico Gusella, pubblicato da Silvana Editoriale con la Fondazione Alberto Peruzzo, in una nuova edizione aggiornata (532 pagine, 135 immagini a colori e in bianco e nero) che sarà presentato in Sala Ketty La Rocca presso MAD Murate Art District mercoledì 10 luglio alle ore 17,30.

 
Critico delle arti, attento studioso della fotografia, in questo libro Enrico Gusella ci accompagna in un viaggio oltre l’immagine fotogr


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Enrico Gusella

Sulla fotografia e oltre

Edito da Silvana Editoriale in collaborazione con Fondazione Alberto Peruzzo

 

Presentazione del libro di Enrico Gusella “Sulla fotografia e oltre” in cui racconta i grandi interpreti della fotografia e le loro storie. Una narrazione di ampio respiro in una nuova edizione aggiornata

 
Una storia, o meglio una serie di storie sulla fotografia, sugli interpreti e i protagonisti dall’Ottocento ai giorni nostri. È questo, e molto altro ancora, la nuova edizione del libro Sulla fotografia e oltre di Enrico Gusella, pubblicato da Silvana Editoriale con la Fondazione Alberto Peruzzo, in una nuova edizione aggiornata (532 pagine, 135 immagini a colori e in bianco e nero) che sarà presentato in Sala Ketty La Rocca presso MAD Murate Art District mercoledì 10 luglio alle ore 17,30.

 
Critico delle arti, attento studioso della fotografia, in questo libro Enrico Gusella ci accompagna in un viaggio oltre l’immagine fotografica: un percorso narrativo lungo il quale sono indagati fatti artistici e fotografici, i rapporti fra testo e immagine, fra cultura e società. Un excursus che investe autori e contesti della fotografia, ma anche i diversi generi che costituiscono l’arcipelago fotografico: dal paesaggio all’architettura, dai corpi e i ritratti all’astrazione passando per le collezioni, la letteratura e la sociologia. Nasce così una geografia della narrazione fotografica tesa ad approfondire le diverse visioni dei protagonisti della nuova scena artistica contemporanea, ma anche di una fotografia storica e storicizzata.

Il volume si apre con un’intervista del 1995 a Mimmo Jodice – di cui è in corso una grande mostra a Firenze a Villa Bardini – dedicata, allora, alla sua mostra Tempo interiore, e alla sua città natale, Napoli. E sono proprio le città e i paesaggi a caratterizzare questo appassionato libro con la nutrita sezione dal titolo Paesaggi. Oltre duecento pagine che scandagliano i territori del nostro Paese e del mondo: dalle metropoli e le periferie di Gabriele Basilico (Milano: Ritratti di fabbriche, Beirut) alle geometrie astratte e cromatiche di Franco Fontana, il lirismo spirituale di Giovanni Chiaramonte, la “fotografia del no” in Mario Cresci.  Nadar,  Werner Bischof, Henri Cartier-Bresson,  Berenice Abbott, Inge Morath, Luigi Ghirri, Thomas Struth, Josphef Beuys nelle fotografie di Buby Durini, Sebastião Salgado, Vittorio Storaro, Elio Ciol, Fulvio Roiter, Elliot Erwitt, Walter Niedermayr, Italo Zannier, Ugo Mulas, Luca Campigotto, George Tatge, Raffaello Bassotto, Olivo Barbieri, Maurizio Galimberti, Luca Chistè, proseguono l’intensa sequenza.

A caratterizzare questa nuova edizione di Silvana Editoriale, sono due nuovi capitoli dal titolo “fotografia e letteratura” e “fotografia e società” – quale documento e analisi delle dinamiche della nostra società come l’affaire Capa sul miliziano colpito a morte, Ronaldo Schemidt in Venezuela o le città all’epoca del coronavirus. In questa ampia sezione si indaga la fotografia quale funzione di una narratività che trova nella letteratura alcuni dei più suggestivi esempi quali Roma-Pompei di Gianni Berengo Gardin e Aurelio Amendola, Steve McCurry e le polaroid stories di Wim Wenders.

 

Available in:

NO EXPLANATION NEEDED

Curated by Giada Matteini/WADE and Vangeline
Created and interpreted by Vangeline with the artists of WADE

 

Vangeline will lead a five-day WORKSHOP on Butoh, Sensuality, and the Nervous System with the support of mindful practices by Giada Matteini.

The week will culminate in a free performance: a feminist representation of moving bodies of all genders, who are passionate against the oppression of prescribed and limited identities.

 

WADE’s research and artistic impact:

WADE is a female led not-for-profit arts organization born with the desire to bring awareness to gender-based violence and to highlight the power of art in playing a critical role in civil society. WADE supports various strategies for the representation of women in the art world and by exploring mindful and holistic practices for female bodies in dance and life.

The company offers numerous points of entry into art and activism through educational programs and curated festivals in the


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NO EXPLANATION NEEDED

Curated by Giada Matteini/WADE and Vangeline
Created and interpreted by Vangeline with the artists of WADE

 

Vangeline will lead a five-day WORKSHOP on Butoh, Sensuality, and the Nervous System with the support of mindful practices by Giada Matteini.

The week will culminate in a free performance: a feminist representation of moving bodies of all genders, who are passionate against the oppression of prescribed and limited identities.

 

WADE’s research and artistic impact:

WADE is a female led not-for-profit arts organization born with the desire to bring awareness to gender-based violence and to highlight the power of art in playing a critical role in civil society. WADE supports various strategies for the representation of women in the art world and by exploring mindful and holistic practices for female bodies in dance and life.

The company offers numerous points of entry into art and activism through educational programs and curated festivals in the US and Europe.

Available in:

Mérida Urquía

Attrice

Attrice e regista teatrale. Pedagogo e manager, di origine cubana, residente in Colombia dal 1994. Lic. In Storia dell’Arte presso l’Università dell’Avana. Fondatore e direttore del Festival Internazionale del Teatro La Flor del Actor, con sede a Bogotà, un omaggio ad attori e attrici con una carriera creativa e pedagogica con più di 35 anni sul palco, 3 edizioni (2018-2020-2022) . Fondatore e direttore del progetto pedagogico “Los Rechazados”, laboratorio di formazione gratuita per attori, con sede a Bogotà, rivolto a giovani con risorse limitate, senza titolo universitario e/o non ammessi a programmi formali di arti dello spettacolo, con 8 edizioni (2016-2023). Ha iniziato come attrice nel 1986 al Teatro Universitario de la Habana, mentre era studentessa della Laurea in Storia dell’Arte. Nel 1988, insieme a Ricardo Muñoz Caravaca e altri giovani artisti, fonda a Cienfuegos, Cuba, il gruppo Teatro A Cuestas, con una formazione di recitazione e una conc

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Attrice e regista teatrale. Pedagogo e manager, di origine cubana, residente in Colombia dal 1994. Lic. In Storia dell’Arte presso l’Università dell’Avana. Fondatore e direttore del Festival Internazionale del Teatro La Flor del Actor, con sede a Bogotà, un omaggio ad attori e attrici con una carriera creativa e pedagogica con più di 35 anni sul palco, 3 edizioni (2018-2020-2022) . Fondatore e direttore del progetto pedagogico “Los Rechazados”, laboratorio di formazione gratuita per attori, con sede a Bogotà, rivolto a giovani con risorse limitate, senza titolo universitario e/o non ammessi a programmi formali di arti dello spettacolo, con 8 edizioni (2016-2023). Ha iniziato come attrice nel 1986 al Teatro Universitario de la Habana, mentre era studentessa della Laurea in Storia dell’Arte. Nel 1988, insieme a Ricardo Muñoz Caravaca e altri giovani artisti, fonda a Cienfuegos, Cuba, il gruppo Teatro A Cuestas, con una formazione di recitazione e una concezione del gruppo ispirata all’Odin Teatret. Dal 1996 al 2012 è stata attrice dell’Ensamblaje Teatro de Colombia. Nel 2012 fonda il gruppo Mi Compañía Teatro a Bogotá. Nel corso di 37 anni di carriera artistica ha partecipato a 32 spettacoli professionali e ha costruito un ventaglio di personaggi ampio e versatile, partecipando con le sue opere e laboratori formativi in vari paesi dell’America Latina, Europa e Asia, come Cuba, Colombia, Ecuador, Perù, Cile, Argentina, Paraguay, Venezuela, Brasile, Messico, Spagna, Italia, Francia, Danimarca, Norvegia, Svezia, Ungheria e Corea del Sud.
Attualmente ha tre mostre personali: MADRE CORAJE (diretta da Ricardo Muñoz, ispirato al classico di Bertolt Brecht), LA EXTRANJERA (regia e drammaturgia propria) e FLOR DE MARMOL, uno spettacolo in coproduzione con Nordisk Teaterlaboratorium, Danimarca, diretto di Else Marie Laukvik (Odin Teatret).
Come responsabile di progetti teatrali, ha ricevuto, in più occasioni, incentivi, borse di studio, residenze e sostegno finanziario dai programmi di concertazione e incentivi per la cultura del Ministero della Cultura della Colombia e dell’Istituto Distrettuale delle Arti di Bogotá.
Nel maggio 2023 è stata invitata all’ISTA (Scuola Internazionale di Teatro Antropologico) a Pecsvarod e Budapest-Ungheria, come partecipante e ha rappresentato la Colombia come attrice nello spettacolo “Anastasis” presentato in anteprima alle Olimpiadi del Teatro di Budapest, (Teatro Nazionale di Budapest) sotto la direzione di Eugenio Barba con la partecipazione di 80 artisti provenienti da 26 paesi.

Available in:

FLOR DE MÁRMOL

 

Regia: Else Marie Laukvik-Odín Teatret
Attrice: Mérida Urquía- Mi Compañía Teatro, Colombia
Drammaturgia: Mérida Urquía

 

Va in scena nella Sala Ketty La Rocca lo spettacolo personale creato dall’attrice cubano-colombiana Mérida Urquía, sotto la direzione dell’attrice norvegese-danese Else Marie Laukvik, fondatrice dell’Odín Teatret, coprodotto dal gruppo colombiano Mi Compañía Teatro e il Nordisk Teaterlaboratorium/Odín Teatret/ Danimarca.

 



FLOR DE MÁRMOL

 

Regia: Else Marie Laukvik-Odín Teatret
Attrice: Mérida Urquía- Mi Compañía Teatro, Colombia
Drammaturgia: Mérida Urquía

 

Va in scena nella Sala Ketty La Rocca lo spettacolo personale creato dall’attrice cubano-colombiana Mérida Urquía, sotto la direzione dell’attrice norvegese-danese Else Marie Laukvik, fondatrice dell’Odín Teatret, coprodotto dal gruppo colombiano Mi Compañía Teatro e il Nordisk Teaterlaboratorium/Odín Teatret/ Danimarca.

 

Available in:

MADÌ

ARTE E MUSICA CON ESTEBAN EITLER

progetto a cura di Paolo Zampini e Giovanna Uzzani

 

Mercoledì 3 e martedì 16 luglio 2024 va in scena il doppio evento dedicato al musicista e compositore Esteban Eitler e al suo coinvolgimento nelle ricerche del movimento d’avanguardia MADÌ, attivo fra America Latina ed Europa nel secondo Dopoguerra.

Il progetto è nato a seguito delle ricerche del flautista Paolo Zampini, già direttore del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, che hanno condotto alla riscoperta di un nucleo di musiche originali e inedite di Esteban Eitler. La ricerca si è ampliata grazie allo studio degli esiti paralleli nelle arti visive che Giovanna Uzzani, docente e storica dell’arte, ha condotto, mettendo a fuoco la convergenza di esperienze fra musica, arte, poesia, dagli anni ’40 ai ‘60 del secolo scorso, in un filo rosso che arriva al presente in atto.

Entrambi gli spettacoli sono arricchiti dal contributo Interactive live video di Alfonso Belfiore

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MADÌ

ARTE E MUSICA CON ESTEBAN EITLER

progetto a cura di Paolo Zampini e Giovanna Uzzani

 

Mercoledì 3 e martedì 16 luglio 2024 va in scena il doppio evento dedicato al musicista e compositore Esteban Eitler e al suo coinvolgimento nelle ricerche del movimento d’avanguardia MADÌ, attivo fra America Latina ed Europa nel secondo Dopoguerra.

Il progetto è nato a seguito delle ricerche del flautista Paolo Zampini, già direttore del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, che hanno condotto alla riscoperta di un nucleo di musiche originali e inedite di Esteban Eitler. La ricerca si è ampliata grazie allo studio degli esiti paralleli nelle arti visive che Giovanna Uzzani, docente e storica dell’arte, ha condotto, mettendo a fuoco la convergenza di esperienze fra musica, arte, poesia, dagli anni ’40 ai ‘60 del secolo scorso, in un filo rosso che arriva al presente in atto.

Entrambi gli spettacoli sono arricchiti dal contributo Interactive live video di Alfonso Belfiore, che elabora un flusso di immagini raccolte tra i materiali fotografici originali dei viaggi di Esteban Eitler, dalle foto di famiglia, dai suoi dipinti, foto, disegni. Una traccia che affiora dalla memoria, segni di una vita che si riflettono nel contrappunto interattivo con la sua stessa musica. I live visual sono eseguiti in tempo reale e interagiscono con la musica avvalendosi di tecnologie digitali e di un software appositamente realizzato.

Non è che il primo atto di un percorso che viene presentato in prima assoluta, grazie a Murate Art District, centro di ricerca e attento osservatorio del Comune d Firenze, centrato sulle tematiche ed i linguaggi artistici del contemporaneo, con taglio interdisciplinare.

La presentazione fiorentina si accresce di significato, a fronte della storica presenza nel 1955 del gruppo MADI, e con lui di Eitler, presso GALLERIA NUMERO, di Fiamma Vigo, attenta osservatrice dei movimenti delle avanguardie internazionali e protagonista della vita artistica nella Firenze del dopoguerra.

 

I due recital e le ricerche che li hanno preparati sono state rese possibili, in questa prima assoluta fiorentina, grazie alla generosa collaborazione degli eredi di Esteban Eitler, in particolare di Kitta Eitler, così come di Gisèle Grahe Ortrun , Yvonne Zehner, Daniela Fugellie; relativamente al gruppo Madi si ringraziano Piergiorgio Zangara, Paola Silvia Ubiali, Zsuzsa Dardai, che si sono adoperati per inviare ai curatori il prezioso materiale di studio. A tutti loro i più sentiti ringraziamenti.

Infine si ringraziano i fratelli Zanobini per l’aiuto che daranno per rallegrare in un brindisi le due serate.

 

Coro Millecolori

da Scampia a Firenze

 

Il coro CONfusion, diretto da Benedetta Manfriani, si inserisce da quest’anno nella Rete Nazionale dei Cori Interculturali, coordinata dagli etnomusicologi Luciana Manca, Serena Facci e Alessandro Portelli.

Durante il Primo Festival Nazionale dei Cori interculturali “Babelebab”, tenutosi lo scorso ottobre a Scampia-Napoli, è nata una forte sintonia con il coro “Coro Millecolori” dei bambini di Scampia.

Da questo incontro, e dal dialogo di Benedetta Manfriani con la direttrice MAD Valentina Gensini, è nato il desiderio di aprire una collaborazione, tradotto in una residenza artistica per i giovanissimi artisti, accolta da MAD con entusiasmo. I giovani molto talentuosi del coro “Multicolori” hanno, infatti, estremo bisogno di fare esperienze fuori da Scampia, per radicarsi sempre di più nell’attività corale a contatto con altri ambienti, cosa che li porterà – auspicabilmente – fuori dalle situazioni di estr

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Coro Millecolori

da Scampia a Firenze

 

Il coro CONfusion, diretto da Benedetta Manfriani, si inserisce da quest’anno nella Rete Nazionale dei Cori Interculturali, coordinata dagli etnomusicologi Luciana Manca, Serena Facci e Alessandro Portelli.

Durante il Primo Festival Nazionale dei Cori interculturali “Babelebab”, tenutosi lo scorso ottobre a Scampia-Napoli, è nata una forte sintonia con il coro “Coro Millecolori” dei bambini di Scampia.

Da questo incontro, e dal dialogo di Benedetta Manfriani con la direttrice MAD Valentina Gensini, è nato il desiderio di aprire una collaborazione, tradotto in una residenza artistica per i giovanissimi artisti, accolta da MAD con entusiasmo. I giovani molto talentuosi del coro “Multicolori” hanno, infatti, estremo bisogno di fare esperienze fuori da Scampia, per radicarsi sempre di più nell’attività corale a contatto con altri ambienti, cosa che li porterà – auspicabilmente – fuori dalle situazioni di estrema marginalizzazione e dal contatto quotidiano con con povertà e criminalità organizzata.

Available in:

Florencing with the Arts

Memory of Omens

tuesday, June 25th

at 6:00 and 6:45 p.m

 

Memory of Omens reimagines the myth of Orpheus through a feminist lens, drawing inspiration from Alda Merini’s poem “The Presence of Orpheus” and RIVA, a multifaceted artistic project promoted by the MUS.E Association and developed by Murate Art District under the artistic direction of Valentina Gensini.

Florencing with the Arts

Memory of Omens

tuesday, June 25th

at 6:00 and 6:45 p.m

 

Memory of Omens reimagines the myth of Orpheus through a feminist lens, drawing inspiration from Alda Merini’s poem “The Presence of Orpheus” and RIVA, a multifaceted artistic project promoted by the MUS.E Association and developed by Murate Art District under the artistic direction of Valentina Gensini.

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Partendo dal concetto di Pietas, etimologicamente e radicalmente inteso, il progetto intende esplorare la genesi di questa modalità dell’essere, da sempre legata al femminile, e ora più che mai necessaria per la stessa sopravvivenza della specie.

In omaggio alle grandi opere della classicità fiorentina (Cimabue, Michelangelo, Donatello), passando per Fabio Valle e Marina Abramovich, la rappresentazione iconoclasta di Matrioska propone un viaggio immaginifico tra gli stadi dell’essere attraverso la lente obliqua della complessità e della storia, alla ricerca di una nuova femminilità e di un vero Rinascimento.

Abstract

Il progetto, nato dalla collaborazione delle due artiste fiorentine Benedetta Manfriani e Umi Carroy, prevede uno studio di ricerca, approfondimento fonti e costruzione materiale di scena, strutturato, durante i tre mesi del percorso di residenza, per l’elaborazione e la realizzazione della performance multidisciplinare finale. Un lavoro che, prendendo spunto d

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Partendo dal concetto di Pietas, etimologicamente e radicalmente inteso, il progetto intende esplorare la genesi di questa modalità dell’essere, da sempre legata al femminile, e ora più che mai necessaria per la stessa sopravvivenza della specie.

In omaggio alle grandi opere della classicità fiorentina (Cimabue, Michelangelo, Donatello), passando per Fabio Valle e Marina Abramovich, la rappresentazione iconoclasta di Matrioska propone un viaggio immaginifico tra gli stadi dell’essere attraverso la lente obliqua della complessità e della storia, alla ricerca di una nuova femminilità e di un vero Rinascimento.

Abstract

Il progetto, nato dalla collaborazione delle due artiste fiorentine Benedetta Manfriani e Umi Carroy, prevede uno studio di ricerca, approfondimento fonti e costruzione materiale di scena, strutturato, durante i tre mesi del percorso di residenza, per l’elaborazione e la realizzazione della performance multidisciplinare finale. Un lavoro che, prendendo spunto dall’iconografia classica della Donna/Mater dell’immaginario collettivo, e in omaggio ad alcuni capolavori simbolo della città, indaga le ombre inespresse del sé e i processi di apprendimento e ricostruzione negati dalla storia.

Lo spettatore viene invitato a risalire agli albori cosmici dell’essere e  insieme guidato a riflettere sulla propria immagine. Il lavoro di Pietas vuole celebrare la vitae rispondere all’esigenza di onorare le grandi donne che ci hanno preceduto e che camminano con noi.

1) La performance installativa finale vede protagonisti sulla scena, oltre alle due attrici/musiciste in qualità di performers, alcuni strumenti scenici espressamente costruiti come parte integrante della rappresentazione, aprendo un dialogo articolato su differenti livelli di memoria, tra l’immaginifico, l’immaginario e lo spirito che anima il presente:

God Was (Is) A Woman

2) Parallelamente allo studio di ricerca, durante la residenza saranno realizzate e messe in scena  alcune pillole collaterali al progetto per un totale di 4 preview (nell’intento di uno sviluppo successivo al progetto di residenza, ma in stretta continuità col medesimo). Le preview saranno distribuite lungo un percorso sonoro e spazialmente ben definito, in luoghi particolarmente significativi, con l’obiettivo di stimolare negli spettatori una intima confessione tra sé e sé.

Photo Credits: Giampaolo Becherini

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Ogni corpo, ogni espressione

Corso coreutico inclusivo

Nell’ambito del Programma WELFARE CULTURALE 2024, di Fondazione CR Firenze, MUS.E e VERSILIADANZA presentano il Progetto

“OGNI CORPO, OGNI ESPRESSIONE”: percorso coreutico professionale inclusivo

 

 

Il progetto, attraverso una serie di interventi basati su pratiche artistiche declinate con attenzione alle necessità di artisti con disabilità intellettiva e/o visiva, si articola in diverse tipologie di discipline: coreografia, danza, voce e musica.

Il corso prevede un massimo di 24 borse di studio dedicate a giovani e adulti con disabilità intellettiva, trisomia 21, ipovedenti e non vedenti, amanti delle arti performative con o senza esperienze pregresse, e un massimo di 16 borse di studio dedicate a caregiver, operatori sanitari, operatori sociali, educatori che affiancano abitualmente persone con disabilità. Al termine della selezione verranno formati un corso misto per principianti e un corso misto avanzato, per chi ha già confidenza con almeno una delle discipl

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Nell’ambito del Programma WELFARE CULTURALE 2024, di Fondazione CR Firenze, MUS.E e VERSILIADANZA presentano il Progetto

“OGNI CORPO, OGNI ESPRESSIONE”: percorso coreutico professionale inclusivo

 

 

Il progetto, attraverso una serie di interventi basati su pratiche artistiche declinate con attenzione alle necessità di artisti con disabilità intellettiva e/o visiva, si articola in diverse tipologie di discipline: coreografia, danza, voce e musica.

Il corso prevede un massimo di 24 borse di studio dedicate a giovani e adulti con disabilità intellettiva, trisomia 21, ipovedenti e non vedenti, amanti delle arti performative con o senza esperienze pregresse, e un massimo di 16 borse di studio dedicate a caregiver, operatori sanitari, operatori sociali, educatori che affiancano abitualmente persone con disabilità. Al termine della selezione verranno formati un corso misto per principianti e un corso misto avanzato, per chi ha già confidenza con almeno una delle discipline praticate.

Il percorso formativo, che impegnerà i borsisti per l’intero anno scolastico, si terrà presso MAD Murate Art District, piazza delle Murate, Firenze, ogni sabato mattina – dal 5 ottobre 2024 al 31 maggio 2025 – con eccezione dei giorni festivi 2 novembre 2024, 21 e 28 dicembre 2024, 4 gennaio 2025, 19 e 26 aprile 2025.

 

Coreografia, sensorialità e danza, voce e musica, sono questi gli ambiti che verranno esplorati dai partecipanti durante le lezioni, tenute da docenti e artisti con alle spalle una lunga esperienza di insegnamento a persone con disabilità. In “cattedra” l’artista sonora e musicista Agnese Banti, la coreografa, danzatrice e psicologa Marta Bellu, la ricercatrice e performer Angela Burico, i danzatori Laura Lucioli, Camilla Guarino, Giuseppe Comuniello, la pedagogista, cantante, artista interdisciplinare Benedetta Manfriani e il compositore, performer e tecnico del suono Francesco Toninelli che grazie alle loro capacità e competenze, condurranno una serie di interventi basati su pratiche artistiche declinate con attenzione alle necessità di artisti con disabilità intellettiva o visiva e loro caregiver.

 

La presentazione pubblica del progetto si terrà presso MAD Murate Art District mercoledì 4 settembre 2024 alle ore 17.30.

 

Il corso, generalmente tenuto a porte chiuse, potrà prevedere momenti aperti al pubblico.

Il calendario e le giornate aperte saranno confermati e comunicati con anticipo.

 

Ogni corpo, ogni espressione

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Benedetta Manfriani, cantante e artista visiva, nel 2016 fonda il coro interculturale CONfusion che tuttora dirige.
CONfusion è da quest’anno nella Rete Nazionale dei Cori Interculturali, coordinata  dagli etnomusicologi Luciana Manca, Serena Facci e Alessandro Portelli. Durante il Primo Festival Nazionale dei Cori interculturali “Babelebab”, tenutosi lo scorso ottobre a Scampia-Napoli, è nata una forte sintonia con il coro “Coro Millecolori” dei bambini di Scampia. Da questo incontro, e dal dialogo di Benedetta Manfriani con la direttrice MAD Valentina Gensini, è nato il desiderio di aprire una collaborazione, tradotto in una residenza artistica per i giovanissimi artisti, accolta da MAD con entusiasmo. I giovani molto talentuosi del  coro “Multicolori” hanno, infatti, estremo bisogno di fare esperienze fuori da Scampia, per radicarsi sempre di più nell’attività corale a contatto con altri ambienti, cosa che li porterà – auspicabilmente – fuori
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Benedetta Manfriani, cantante e artista visiva, nel 2016 fonda il coro interculturale CONfusion che tuttora dirige.
CONfusion è da quest’anno nella Rete Nazionale dei Cori Interculturali, coordinata  dagli etnomusicologi Luciana Manca, Serena Facci e Alessandro Portelli. Durante il Primo Festival Nazionale dei Cori interculturali “Babelebab”, tenutosi lo scorso ottobre a Scampia-Napoli, è nata una forte sintonia con il coro “Coro Millecolori” dei bambini di Scampia. Da questo incontro, e dal dialogo di Benedetta Manfriani con la direttrice MAD Valentina Gensini, è nato il desiderio di aprire una collaborazione, tradotto in una residenza artistica per i giovanissimi artisti, accolta da MAD con entusiasmo. I giovani molto talentuosi del  coro “Multicolori” hanno, infatti, estremo bisogno di fare esperienze fuori da Scampia, per radicarsi sempre di più nell’attività corale a contatto con altri ambienti, cosa che li porterà – auspicabilmente – fuori dalle situazioni di estrema marginalizzazione e dal contatto quotidiano con con povertà e criminalità organizzata. Dal 24 al 28 giugno pv circa 15 giovani coristi saranno a Firenze in residenza artistica presso MAD Murate Art District per lavorare in modo intensivo sulla conoscenza del loro strumento: la voce.
La residenza, condotta insieme alla pianista e insegnante della scuola di musica di Fiesole Oumoulkhay Carroy, è volta ad esplorare le potenzialità espressive della voce, la voce come relazione e coralità, la relazione respiro/voce e corpo/voce, attraverso il gioco e l’improvvisazione. L’assessorato al welfare del comune di Firenze sostiene il progetto offrendo ai bambini tutti i pasti e l’accesso gratuito alle attività culturali dei Musei civici, che integrano la formazione musicale. La Misericordia di Firenze e la Madonnina del Grappa assicurano ai bambini e agli accompagnatori il pernottamento gratuito nelle loro strutture ricettive .
Il Coro Millecolori
Il Coro Millecolori è  sostenuto dall’Associazione “Millecolori” delle suore della Provvidenza e dalla Rettoria Santa Maria della Speranza dei padri Gesuiti, di Napoli-Scampia.
Si tratta di un coro interetnico di bambini, rom e napoletani, residenti nelle aree più a rischio di Scampia (Campo Rom, “case dei puffi”…), di età compresa tra i 7 e i 13 anni, frequentanti il “Centro Millecolori”, presente sul territorio da più di venti anni.
Il coro è uno dei Percorsi proposti dall’Associazione “Millecolori” per aiutare i bambini e i ragazzi ad acquisire competenze personali e professionali, modificare il loro ambiente sociale e migliorare la propria qualità di vita, ponendo l’attenzione sulle qualità positive e sulle risorse delle persone e non sulle loro mancanze.
E’ composto da voci bianche. Il Coro Millecolori costituisce un sostegno alla crescita umana e culturale dei bambini attraverso l’educazione alla bellezza in ambito musicale, al fine del recupero della dignità sociale, umana e spirituale ad essi sottratta dalla situazione di deprivazione in cui crescono, nonché un’occasione di crescita nell’integrazione tra etnie diverse e conviventi.
Condizione indispensabile per il canto corale è la socializzazione attraverso l’ascolto di sé e degli altri. La musica facilita la comunicazione, consente l’integrazione nel gruppo, ma anche il rinforzo dell’identità del singolo, l’emergere di sentimenti positivi originati dalla sensazione di appartenenza, aumentando l’autostima e la considerazione di sé stessi.
Obiettivo generale del progetto
L’impegno dei giovani nella musica, sin da bambini, si pone come un potente antidoto a tutte le povertà sopra menzionate.
Finalità del Coro Millecolori è far crescere nella formazione musicale e nell’integrazione i bambini rom e napoletani che vengono al Centro, in modo che abbiano:
Ø maggior consapevolezza dei propri talenti;
Ø maggior consapevolezza delle proprie tradizioni musicali;
Ø maggiore riconoscimento della propria dignità umana e sociale;
Ø consapevolezza che la musica costituisce, per chi lo vuole, un’opportunità di formazione e professionalizzazione (musica come studio specifico e professione);
Ø consapevolezza che l’impegno nella musica costituisce un’occasione di “salvezza” dai contesti criminali di provenienza.
Line up e concerti
Il coro è composto da circa 30 bambini, seguiti con passione da una direttrice di coro, il Maestro Filomena De Rosa, cantante jazz-blues, diplomata al conservatorio di Salerno e da alcuni insegnanti, tra cui Ciccio Merolla, già percussionista di Pino Daniele e direttore artistico del coro. La sua presenza garantisce credibilità e solidità al coro.
Repertorio: dopo aver lavorato su un repertorio gospel e, successivamente, elaborato e registrato due versioni “proprie” di noti canti natalizi, da gennaio 2022 il Coro Millecolori sta lavorando ad un repertorio proprio. I bambini stanno perfezionando alcuni brani originali, scritti e cantati in lingua napoletana – la loro lingua – supportati da alcune basi registrate dai bambini stessi e dai loro insegnanti in studio di registrazione: questa configurazione del coro rende i concerti e gli spostamenti più “snelli”, ed ha permesso al coro di effettuare il proprio primo tour (Milano, tre concerti in due giorni nell’estate 2023).

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Ascolto Poetico

21 giugno ore 15:00

 

La performance Ascolto Poetico © è un’idea originale nata nel 2023 dalla collaborazione tra ZERA e PossodopoPosso: è un’esperienza site-specific collettiva e inclusiva, che stimola la condivisione di racconti personali per trasformarli in atti creativi, in cui artisti e spettatori collaborano. L’esperienza prevede una serie di regole di attuazione basate su elementi simbolici, al fine di formare uno spazio protetto, che favorisce la nascita della creazione collettiva. Una struttura vuota cubica senza pareti funge da spazio scenico, che accoglie un narratore, scelto tra il pubblico, che condivide un racconto improvvisato, e 3 artisti che ascoltano e restituiscono una performance con i propri linguaggi espressivi; 21 spettatori seduti in cerchio intorno al cubo sono testimoni empatici e contribuiscono alla creazione collettiva; un’artista rimane esterno al cerchio e funge da facilitatore.

 

Per tutti, artisti, narratori,

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Ascolto Poetico

21 giugno ore 15:00

 

La performance Ascolto Poetico © è un’idea originale nata nel 2023 dalla collaborazione tra ZERA e PossodopoPosso: è un’esperienza site-specific collettiva e inclusiva, che stimola la condivisione di racconti personali per trasformarli in atti creativi, in cui artisti e spettatori collaborano. L’esperienza prevede una serie di regole di attuazione basate su elementi simbolici, al fine di formare uno spazio protetto, che favorisce la nascita della creazione collettiva. Una struttura vuota cubica senza pareti funge da spazio scenico, che accoglie un narratore, scelto tra il pubblico, che condivide un racconto improvvisato, e 3 artisti che ascoltano e restituiscono una performance con i propri linguaggi espressivi; 21 spettatori seduti in cerchio intorno al cubo sono testimoni empatici e contribuiscono alla creazione collettiva; un’artista rimane esterno al cerchio e funge da facilitatore.

 

Per tutti, artisti, narratori, spettatori, l’esperienza accade nel momento presente.

 

Prima delle repliche della performance condivisa (nei mesi di giugno, luglio e settembre), si propone una formazione specifica per gli artisti che desiderano partecipare all’esperienza: la formazione ha l’obiettivo di affinare la capacità di percepire, di entrare in un ascolto profondo e autentico, di fare esperienza di una restituzione poetica ripulita dal proprio ego. L’artista si allena a farsi tramite di storie non sue.

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LE MANTE

martedì 18 giugno

ore 18:00

 

Martedì 18 giugno sarà presentata una tappa del progetto LE MANTE – incursioni performative nel paesaggio urbano fra mercati e tramonti, progetto vincitore del Bando Estate Fiorentina 2024.

LE MANTE

martedì 18 giugno

ore 18:00

 

Martedì 18 giugno sarà presentata una tappa del progetto LE MANTE – incursioni performative nel paesaggio urbano fra mercati e tramonti, progetto vincitore del Bando Estate Fiorentina 2024.

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