SEVEN BY SEVEN
8 ott - 31 ott
OPENFEATURED
8 ott - 31 ott
OPENDISCOVER BY CATEGORIES
Il progetto
Mad propone mostre, incontri, performance e workshop centrati sulle tematiche ed i linguaggi artistici del contemporaneo, con un taglio fortemente interdisciplinare. Lo Spazio Riviste e le Residenze per artisti si offrono come luogo di aggiornamento e formazione. MAD è un centro di ricerca e produzione artistica per la città e sulla città.
DISCOVER
Dove Siamo
Ci puoi trovare in Piazza Delle Murate, Firenze
Telefono: 055 247 6873
info.mad@muse.comune.fi.it
QUICK LINKS
Archival Platform
ARTISTS
CURATOR
Author
Architects / designers
Artist Residence
RIVA Project
Project Categories
ARTISTS
CURATOR
Author
Architects / designers
Artist Residence
RIVA Project
Project Categories
Lucrezia Gabrieli
Danzatrice
Lucrezia Gabrieli è una danzatrice nata a Verona nel 1995. Frequenta gli studi professionali presso l’Opus Ballet (FI), I.D.A. (RA) e studia all’estero seguendo corsi aperti.
Nel 2016 danza in “LaborAzione – Corpo di donna” di Leonardo Diana; nel 2017 è selezionata per Biennale College e studia con Loris Petrillo.
Nel 2018 partecipa al “Festival Cinema e Donne” (Firenze), “Arte in Vetrina (Tolmezzo, Udine, Grado) e {Te}che (Finale Ligure); presenta “Millimetro cubo” in PiattaformaA35 Fabbrica Europa e Scenari Contemporeanei ed è una delle giovani coreografe del CIMD Incubatore (Milano).
Nel 2019 partecipa a “TURNING_Orlando’s version” di Alessandro Sciarroni e viene selezionata per la coreografia progetto “Anghiari Dance Hub 2019”; continua a studiare con laboratori di coreografi internazionali ed è interessati a spettacoli per luoghi non convenzionali.
Lucrezia Gabrieli è una danzatrice nata a Verona nel 1995. Frequenta gli studi professionali presso l’Opus Ballet (FI), I.D.A. (RA) e studia all’estero seguendo corsi aperti.
Nel 2016 danza in “LaborAzione – Corpo di donna” di Leonardo Diana; nel 2017 è selezionata per Biennale College e studia con Loris Petrillo.
Nel 2018 partecipa al “Festival Cinema e Donne” (Firenze), “Arte in Vetrina (Tolmezzo, Udine, Grado) e {Te}che (Finale Ligure); presenta “Millimetro cubo” in PiattaformaA35 Fabbrica Europa e Scenari Contemporeanei ed è una delle giovani coreografe del CIMD Incubatore (Milano).
Nel 2019 partecipa a “TURNING_Orlando’s version” di Alessandro Sciarroni e viene selezionata per la coreografia progetto “Anghiari Dance Hub 2019”; continua a studiare con laboratori di coreografi internazionali ed è interessati a spettacoli per luoghi non convenzionali.
This content is avaiable only in this archive.
Residenza di Lucrezia Gabrieli
Il progetto desiderava coinvolgere lo spettatore in un’esperienza visuale di astrazione della realtà.
L’interesse non è volto alla descrizione bensì a creare l’atmosfera, la sostanza, il peso sensibile di una porzione del reale. Prendendo ispirazione da Untitled (Blue, Yellow, Green on Red) di Mark Rothko e utilizzando il pretesto del codice cromatico, entriamo nel mondo delle idee, delle emozioni e dell’umanità. Si è esplorato il carattere individualista dell’uomo, il bisogno di scambio, la fiducia, il coraggio di delimitare uno spazio di interazione in cui giocare con l’equilibrio, il ritmo, la vicinanza.
La scarpa da punta è stata qui utilizzata non per nostalgia del passato ma con fini attuali: uno strumento che ancora può essere esplorato e, cambiandone l’approccio, utilizzato per cercare nuove possibilità di movimento in cui è semplice prolungamento del corpo.
Il progetto desiderava coinvolgere lo spettatore in un’esperienza visuale di astrazione della realtà.
L’interesse non è volto alla descrizione bensì a creare l’atmosfera, la sostanza, il peso sensibile di una porzione del reale. Prendendo ispirazione da Untitled (Blue, Yellow, Green on Red) di Mark Rothko e utilizzando il pretesto del codice cromatico, entriamo nel mondo delle idee, delle emozioni e dell’umanità. Si è esplorato il carattere individualista dell’uomo, il bisogno di scambio, la fiducia, il coraggio di delimitare uno spazio di interazione in cui giocare con l’equilibrio, il ritmo, la vicinanza.
La scarpa da punta è stata qui utilizzata non per nostalgia del passato ma con fini attuali: uno strumento che ancora può essere esplorato e, cambiandone l’approccio, utilizzato per cercare nuove possibilità di movimento in cui è semplice prolungamento del corpo.
This content is avaiable only in this archive.
Utilizzando il sito (chiudendo il banner, scorrendo la pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera) accetti implicitamente l'uso dei cookie tecnici e di profilazione (sia nostri, sia di terze parti) per migliorare la navigazione, analizzare il nostro traffico, personalizzare contenuti, annunci e funzionalità sui social media. Per saperne di più, consulta l'informativa completa.