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Enrico Gusella

Sulla fotografia e oltre

Edito da Silvana Editoriale in collaborazione con Fondazione Alberto Peruzzo

 

Presentazione del libro di Enrico Gusella “Sulla fotografia e oltre” in cui racconta i grandi interpreti della fotografia e le loro storie. Una narrazione di ampio respiro in una nuova edizione aggiornata

 
Una storia, o meglio una serie di storie sulla fotografia, sugli interpreti e i protagonisti dall’Ottocento ai giorni nostri. È questo, e molto altro ancora, la nuova edizione del libro Sulla fotografia e oltre di Enrico Gusella, pubblicato da Silvana Editoriale con la Fondazione Alberto Peruzzo, in una nuova edizione aggiornata (532 pagine, 135 immagini a colori e in bianco e nero) che sarà presentato in Sala Ketty La Rocca presso MAD Murate Art District mercoledì 10 luglio alle ore 17,30.

 
Critico delle arti, attento studioso della fotografia, in questo libro Enrico Gusella ci accompagna in un viaggio oltre l’immagine fotogr


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Enrico Gusella

Sulla fotografia e oltre

Edito da Silvana Editoriale in collaborazione con Fondazione Alberto Peruzzo

 

Presentazione del libro di Enrico Gusella “Sulla fotografia e oltre” in cui racconta i grandi interpreti della fotografia e le loro storie. Una narrazione di ampio respiro in una nuova edizione aggiornata

 
Una storia, o meglio una serie di storie sulla fotografia, sugli interpreti e i protagonisti dall’Ottocento ai giorni nostri. È questo, e molto altro ancora, la nuova edizione del libro Sulla fotografia e oltre di Enrico Gusella, pubblicato da Silvana Editoriale con la Fondazione Alberto Peruzzo, in una nuova edizione aggiornata (532 pagine, 135 immagini a colori e in bianco e nero) che sarà presentato in Sala Ketty La Rocca presso MAD Murate Art District mercoledì 10 luglio alle ore 17,30.

 
Critico delle arti, attento studioso della fotografia, in questo libro Enrico Gusella ci accompagna in un viaggio oltre l’immagine fotografica: un percorso narrativo lungo il quale sono indagati fatti artistici e fotografici, i rapporti fra testo e immagine, fra cultura e società. Un excursus che investe autori e contesti della fotografia, ma anche i diversi generi che costituiscono l’arcipelago fotografico: dal paesaggio all’architettura, dai corpi e i ritratti all’astrazione passando per le collezioni, la letteratura e la sociologia. Nasce così una geografia della narrazione fotografica tesa ad approfondire le diverse visioni dei protagonisti della nuova scena artistica contemporanea, ma anche di una fotografia storica e storicizzata.

Il volume si apre con un’intervista del 1995 a Mimmo Jodice – di cui è in corso una grande mostra a Firenze a Villa Bardini – dedicata, allora, alla sua mostra Tempo interiore, e alla sua città natale, Napoli. E sono proprio le città e i paesaggi a caratterizzare questo appassionato libro con la nutrita sezione dal titolo Paesaggi. Oltre duecento pagine che scandagliano i territori del nostro Paese e del mondo: dalle metropoli e le periferie di Gabriele Basilico (Milano: Ritratti di fabbriche, Beirut) alle geometrie astratte e cromatiche di Franco Fontana, il lirismo spirituale di Giovanni Chiaramonte, la “fotografia del no” in Mario Cresci.  Nadar,  Werner Bischof, Henri Cartier-Bresson,  Berenice Abbott, Inge Morath, Luigi Ghirri, Thomas Struth, Josphef Beuys nelle fotografie di Buby Durini, Sebastião Salgado, Vittorio Storaro, Elio Ciol, Fulvio Roiter, Elliot Erwitt, Walter Niedermayr, Italo Zannier, Ugo Mulas, Luca Campigotto, George Tatge, Raffaello Bassotto, Olivo Barbieri, Maurizio Galimberti, Luca Chistè, proseguono l’intensa sequenza.

A caratterizzare questa nuova edizione di Silvana Editoriale, sono due nuovi capitoli dal titolo “fotografia e letteratura” e “fotografia e società” – quale documento e analisi delle dinamiche della nostra società come l’affaire Capa sul miliziano colpito a morte, Ronaldo Schemidt in Venezuela o le città all’epoca del coronavirus. In questa ampia sezione si indaga la fotografia quale funzione di una narratività che trova nella letteratura alcuni dei più suggestivi esempi quali Roma-Pompei di Gianni Berengo Gardin e Aurelio Amendola, Steve McCurry e le polaroid stories di Wim Wenders.

 

Available in:

Avvicinarsi al femminismo

Ciclo di conferenze per capire come la politica femminista può cambiare la vita di tuttə

 

a cura di SMILE Toscana
in collaborazione con Proteo Fare Sapere Toscana
per la rassegna Una lotta senza tempo

 

Nel vuoto prodotto dal neoliberismo, il femminismo anticapitalista può consentirci di superare l’attuale crisi e traghettarci verso un nuovo modello di società che abbia un differente orientamento di classe e un ethos radicale e trasformativo.
Avvicinarsi al femminismo, oggi, significa assumere un paradigma anticapitalista e farsi promotori e promotrici di un cambiamento che passa dal linguaggio, dal ripensamento dei sistemi di potere e della lotta di classe, dalla lettura dei dati in chiave di genere,ecc., per proporre narrazioni e azioni capaci di superare le disuguaglianze e garantire una piena libertà di tutt*.
Da questa necessità nasce questo ciclo di conferenze che hanno l’obiettivo, come suggerisce il titolo, di avvicinare al femmini



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Avvicinarsi al femminismo

Ciclo di conferenze per capire come la politica femminista può cambiare la vita di tuttə

 

a cura di SMILE Toscana
in collaborazione con Proteo Fare Sapere Toscana
per la rassegna Una lotta senza tempo

 

Nel vuoto prodotto dal neoliberismo, il femminismo anticapitalista può consentirci di superare l’attuale crisi e traghettarci verso un nuovo modello di società che abbia un differente orientamento di classe e un ethos radicale e trasformativo.
Avvicinarsi al femminismo, oggi, significa assumere un paradigma anticapitalista e farsi promotori e promotrici di un cambiamento che passa dal linguaggio, dal ripensamento dei sistemi di potere e della lotta di classe, dalla lettura dei dati in chiave di genere,ecc., per proporre narrazioni e azioni capaci di superare le disuguaglianze e garantire una piena libertà di tutt*.
Da questa necessità nasce questo ciclo di conferenze che hanno l’obiettivo, come suggerisce il titolo, di avvicinare al femminismo a partire dai temi sociali che la politica femminista rilegge e attualizza, dando la priorità alle vite delle persone e alle connessioni sociali, anziché al profitto.
Con l’aiuto di esperte femministe analizzeremo, in seguito a un’analisi introduttiva sugli attuali paradigmi femministi e sulle radici psicosociali delle disuguaglianze di genere, il tema del linguaggio,dei dati, del potere e della lotta di classe.

 

 

Los Muertos / I nostri morti

di ZimmerFrei

 

Film documentari, performance, percorsi sonori: da lungo tempo il collettivo ZimmerFrei si interessa di microstoria, archivi privati e racconti orali. Proprio a Firenze un anno fa è iniziata una loro ricerca che coinvolge sia vivi che morti, quei morti che sono ancora attivi nel presente perché hanno cose da fare, faccende da sbrigare, questioni da risolvere e oggetti da consegnare.

 

La regista Anna de Manincor, in dialogo con la performer e artista Maria Caterina Frani, racconta il percorso del progetto De Los Muertos/I nostri morti, raccogliendo la proposta di Aldo Capitini nel suo testo fondamentale del 1966, La compresenza dei morti e dei viventi, e il recente Au bonheurs des morts della filosofa belga Vinciane Despret: essendo tutti quanti compresenti nella stessa storia, per convivere con quei morti che non se ne vanno, invece che scacciarli potremmo allora adottarli. L’incontro è un’occasione per scambiar

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Los Muertos / I nostri morti

di ZimmerFrei

 

Film documentari, performance, percorsi sonori: da lungo tempo il collettivo ZimmerFrei si interessa di microstoria, archivi privati e racconti orali. Proprio a Firenze un anno fa è iniziata una loro ricerca che coinvolge sia vivi che morti, quei morti che sono ancora attivi nel presente perché hanno cose da fare, faccende da sbrigare, questioni da risolvere e oggetti da consegnare.

 

La regista Anna de Manincor, in dialogo con la performer e artista Maria Caterina Frani, racconta il percorso del progetto De Los Muertos/I nostri morti, raccogliendo la proposta di Aldo Capitini nel suo testo fondamentale del 1966, La compresenza dei morti e dei viventi, e il recente Au bonheurs des morts della filosofa belga Vinciane Despret: essendo tutti quanti compresenti nella stessa storia, per convivere con quei morti che non se ne vanno, invece che scacciarli potremmo allora adottarli. L’incontro è un’occasione per scambiare storie ed esperienze con chi a sua volta frequenta i trapassati e si fa tramite dei loro lasciti e domande ancora aperte.

L’incontro avrà luogo giovedì 14 dicembre alle ore 17:30.

 

Per maggiori informazioni
055 2476873
info.mad@musefirenze.it

All’interno del ciclo di conferenze Dal rito al teatro

Figli di Apollo e di Dioniso: sciamanismo greco e misteri bacchici

Conferenza del prof. Angelo Tonelli
Introduzione di Francesco Gori

 

Divinità in apparenza opposte – armonia e dismisura, forma e caos, logos e pathos, luce e ombra – Apollo e Dioniso sono in verità segretamente uniti dal sacro vincolo della “divina follia”. È nella trance apollinea e nell’estasi dionisiaca, infatti, che gli uomini possono trascendere il tempo e lo spazio attingere all’Uno da cui tutto proviene, al di là dei limiti della propria esistenza individuale. Parleremo di pratiche di trance ed estasi che sono all’origine della nostra civiltà e che sono sopravvissute, seppure in forma parziale e talvolta inconsapevole, nel teatro e nelle arti performative.
Dal Rito al Teatro è un ciclo di conferenze incentrato sul rapporto tra teatro, mito e ritualità in epoca contemporanea, temi indagati in un’ottica interdisc


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All’interno del ciclo di conferenze Dal rito al teatro

Figli di Apollo e di Dioniso: sciamanismo greco e misteri bacchici

Conferenza del prof. Angelo Tonelli
Introduzione di Francesco Gori

 

Divinità in apparenza opposte – armonia e dismisura, forma e caos, logos e pathos, luce e ombra – Apollo e Dioniso sono in verità segretamente uniti dal sacro vincolo della “divina follia”. È nella trance apollinea e nell’estasi dionisiaca, infatti, che gli uomini possono trascendere il tempo e lo spazio attingere all’Uno da cui tutto proviene, al di là dei limiti della propria esistenza individuale. Parleremo di pratiche di trance ed estasi che sono all’origine della nostra civiltà e che sono sopravvissute, seppure in forma parziale e talvolta inconsapevole, nel teatro e nelle arti performative.
Dal Rito al Teatro è un ciclo di conferenze incentrato sul rapporto tra teatro, mito e ritualità in epoca contemporanea, temi indagati in un’ottica interdisciplinare. L’iniziativa è a cura dell’Associazione Genius Loci Performance, e nasce in dialogo con la sua ricerca artistica di che si sviluppa a MAD, attraverso il laboratorio di Teatro Rituale ed una serie di masterclass di performing arts tenute da maestri di fama internazionale.

 

Per maggiori informazioni
055 2476873
info.mad@musefirenze.it

 

Available in:

Memoria de la materia

Artist Talk

Giovedì 28 settembre alle ore 17:30 avrà luogo l’Artist Talk dal titolo La Memoria de la materia, progetto svolto in residenza al MAD e al Museo Eduardo Sívori di Buenos Aires, vincitore di Italian Council 2022.

L’artista Mariana Ferratto, ora di nuovo in residenza al MAD, dialoga con il critico e curatore d’arte Angel Moya Garcia.

 

Per maggiori informazioni
055 2476873
info.mad@musefirenze.it



Giovedì 28 settembre alle ore 17:30 avrà luogo l’Artist Talk dal titolo La Memoria de la materia, progetto svolto in residenza al MAD e al Museo Eduardo Sívori di Buenos Aires, vincitore di Italian Council 2022.

L’artista Mariana Ferratto, ora di nuovo in residenza al MAD, dialoga con il critico e curatore d’arte Angel Moya Garcia.

 

Per maggiori informazioni
055 2476873
info.mad@musefirenze.it

Memoria de la materia

Available in:

Nel frattempo un libro

Campagna promossa dall’Associazione di Volontariato Penitenziario, dal Polo universitario penitenziario dell’Università di Firenze e dall’associazione Scioglilibro ed ha lo scopo di arricchire le collezioni delle biblioteche penitenziarie.

Leggere Sorvegliare e punire
di Michel Foucault nel 2021
(in collaborazione con Libreria Kuthà)

Nel 1971 lo storico, sociologo e filosofo francese interpretava il carcere come luogo simbolo dell’esercizio del potere nella società occidentale.
Cosa dice il testo ai lettori odierni?
Che tracce se ne trovano nel Complesso monumentale delle Murate di Firenze?

Ne parlano:

Sandro Landucci, Università di Firenze. Dipartimento di scienze politiche e sociali
Valentina Gensini, Direttore artistico Murate Art District

Incontro on line https://meet.jit.si/Nelfrattempounlibro

Mostra delle cartoline scritte dai detenuti e illustrate da Scioglilibro
https://www.behance.net/gallery/110133579/Nel-frattempo-un-libro







Leggere Sorvegliare e punire
di Michel Foucault nel 2021
(in collaborazione con Libreria Kuthà)

Nel 1971 lo storico, sociologo e filosofo francese interpretava il carcere come luogo simbolo dell’esercizio del potere nella società occidentale.
Cosa dice il testo ai lettori odierni?
Che tracce se ne trovano nel Complesso monumentale delle Murate di Firenze?

Ne parlano:

Sandro Landucci, Università di Firenze. Dipartimento di scienze politiche e sociali
Valentina Gensini, Direttore artistico Murate Art District

Incontro on line https://meet.jit.si/Nelfrattempounlibro

Mostra delle cartoline scritte dai detenuti e illustrate da Scioglilibro
https://www.behance.net/gallery/110133579/Nel-frattempo-un-libro

Nel frattempo un libro

Available in:

Denis Santachiara

Architetto e Designer

Denis Santachiara, nato nel 1950 a Campagnola, in provincia di reggio Emilia, inizia la sua attività di designer nel 1980 attratto dalle potenzialità poetico-linguistiche del mondo artificiale e delle nuove tecnologie e dai processi estetici che ne possono nascere in ambito industriale.
Realizza opere al confine tra arte e design che vengono fin da subito esposte alla Biennale di Venezia, a Documenta 8 di Kassel, alla Triennale di Milano e alla Quadriennale di Roma, per fare alcuni esempi.

Nel 1984 idea e cura la mostra-manifesto La Neomerce, il design dell’invenzione e dell’estasi artificiale che si tiene alla Triennale di Milano e al Centre Pompidou di Parigi e nel 1986 la mostra I Segni dell’Habitat presentata al Grand Palais di Parigi e al Berlage Museum di Amsterdam.

Tra il 1988 e il 1992 progetta, per il Ministero della Cultura Francese, gli interni della Certosa di Avignone e il Museo della magia a Blois. Nel 1993 firma gli arredi per la piazza di Toyam


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Denis Santachiara, nato nel 1950 a Campagnola, in provincia di reggio Emilia, inizia la sua attività di designer nel 1980 attratto dalle potenzialità poetico-linguistiche del mondo artificiale e delle nuove tecnologie e dai processi estetici che ne possono nascere in ambito industriale.
Realizza opere al confine tra arte e design che vengono fin da subito esposte alla Biennale di Venezia, a Documenta 8 di Kassel, alla Triennale di Milano e alla Quadriennale di Roma, per fare alcuni esempi.

Nel 1984 idea e cura la mostra-manifesto La Neomerce, il design dell’invenzione e dell’estasi artificiale che si tiene alla Triennale di Milano e al Centre Pompidou di Parigi e nel 1986 la mostra I Segni dell’Habitat presentata al Grand Palais di Parigi e al Berlage Museum di Amsterdam.

Tra il 1988 e il 1992 progetta, per il Ministero della Cultura Francese, gli interni della Certosa di Avignone e il Museo della magia a Blois. Nel 1993 firma gli arredi per la piazza di Toyama in Giappone e nel 1994- 95 gli interni dell’Art Hotel di Dresda.
Nel 1996 vince il Concorso Internazionale ZIP per la città di Saarbrucken; nello stesso anno cura l’allestimento della mostra The New Persona per la Biennale di Firenze.

Nel 1998 partecipa alla realizzazione di un nuovo sistema bancario telematico per le Assicurazioni Generali e lavora all’ideazione di ‘un animale ludico per bambini’, commissionatagli dal Ministero della Cultura Francese per le celebrazioni del 2000.

Nel 1999 riceve il Good Design Award dal Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design e nell’aprile 2000 vince il Design World.
Ha collaborato e tuttora collabora con aziende italiane e straniere per il design e la ricerca di nuovi prodotti. Tra le tante ricordiamo Artemide, Baleri Italia, Bang-Olufsen, BPT, Campeggi, De Padova, Fiat, Foscarini, Mandarina Duck, Marutomy, Montedison, La Murrina, Nintendo, Panasonic, Rosenthal, Sector No Limits, Snia Viscosa, Superga, Swatch, Vitra, ZERODISEGNO.

I suoi oggetti sono esposti al Moma di New York, al Musée des Arts Decoratifs del Louvre di Parigi, al National Museum of Modern Art di Tokio, al Philadelphia Museum e al Vitra Museum di Berlino.

Massimo Morisi

Professore ordinario di Scienza dell’amministrazione

 

Dal 1995 è professore ordinario di Scienza dell’amministrazione presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Firenze, dopo avere insegnato nelle Università di Catania, Messina, Madrid, Parigi, Barcellona, svolgendo attività didattica in particolare nelle discipline di analisi delle politiche pubbliche e relative tecniche di valutazione.

Ha tenuto lezioni e seminari in numerosi atenei italiani ed europei. Si è occupato di studi parlamentari, di governo e politiche locali, di policy making comunitario (U.E.), del ruolo della magistratura nei sistemi politici contemporanei, dell’evoluzione dei sistemi amministrativi nelle democrazie contemporanee, dei processi di formazione e messa in opera delle politiche comunitarie in materia di reti infrastrutturali e nell’ambito dei sistemi economici locali in prospettiva comparata.

E’ – insieme a Paolo Caretti – coordinatore del Centro per gli Studi e le Ricerche parlamentari e coordinatore d

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Dal 1995 è professore ordinario di Scienza dell’amministrazione presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Firenze, dopo avere insegnato nelle Università di Catania, Messina, Madrid, Parigi, Barcellona, svolgendo attività didattica in particolare nelle discipline di analisi delle politiche pubbliche e relative tecniche di valutazione.

Ha tenuto lezioni e seminari in numerosi atenei italiani ed europei. Si è occupato di studi parlamentari, di governo e politiche locali, di policy making comunitario (U.E.), del ruolo della magistratura nei sistemi politici contemporanei, dell’evoluzione dei sistemi amministrativi nelle democrazie contemporanee, dei processi di formazione e messa in opera delle politiche comunitarie in materia di reti infrastrutturali e nell’ambito dei sistemi economici locali in prospettiva comparata.

E’ – insieme a Paolo Caretti – coordinatore del Centro per gli Studi e le Ricerche parlamentari e coordinatore del relativo Seminario annuale per aspiranti funzionari parlamentari, promosso dall’Università di Firenze, dalla Camera dei deputati e dal Senato della Repubblica. E’ membro del comitato editoriale della Rivista “Teoria politica”, del Comitato scientifico della Rivista Italiana di Scienza della politica, del Comitato scientifico della Rivista di Analisi delle politiche pubbliche, del Comitato scientifico del Master in analisi delle politiche pubbliche del Corep (Consorzio per la ricerca e l’educazione permanente) di Torino, del Centro interuniversitario sulla giustizia e la cittadinanza, del Centro di documentazione europea dell’Università di Firenze, del Dottorato in Scienza della politica dell’Istituto Superiore di Scienze Umane.

E’ stato altresì direttore del Laboratorio per il dialogo sociale, istituzione creata per favorire le politiche di concertazione nell’area metropolitana fiorentina.
E’ stato membro di numerose commissioni di valutazione strategica della prestazione dirigenziale e delle politiche pubbliche correlate. Nell’area della valutazione e progettazione delle politiche pubbliche locali, ha partecipato a gruppi di studio inerenti la funzionalità di enti territoriali italiani e stranieri e di aziende operanti nell’area delle public utilities, con specifico riferimento alle strategie di governo del territorio, alle modalità di pianificazione strategica, alle programmazioni infrastrutturali e ai relativi processi attuativi.

E’ promotore e presidente del Corso di laurea in Scienze di governo e dell’amministrazione presso la facoltà di Scienze politiche “Cesare Alfieri” dell’Università degli studi di Firenze.
E’ stato visiting professor all’Università Autonoma di Barcellona, all’Univertà Complutense di Madrid, all’Università di Celaya in Mexico. E’ stato docente stabile della scuola di alta formazione amministrativa – Spisa – dell’Università di Bologna e alla Scuola superiore della Pubblica Amministrazione di Roma. Collabora alle pagine toscane de “la Repubblica” per l’analisi e la discussione delle politiche pubbliche locali.

In collaborazione con le Facoltà di Agraria, Architettura, Ingegneria, Scienze politiche, Lettere e Filosofia e in collaborazione con l’Istituto di Scienze Umane, ha promosso e coordina il master annuale postuniversitario di secondo livello denominato “Scuola di governo del territorio Alberto Predieri. Teorie, tecniche e politiche per l’azione pubblica locale”.

Dal primo agosto 2007 è stato nominato dal Presidente della regione Toscana, garante per la comunicazione e la partecipazione nel governo del territorio in Toscana ai sensi della legge regionale 1/2005 e al fine di assistere l’amministrazione regionale nella messa in opera del Piano di indirizzo territoriale entrato in vigore il 24 luglio 2007.

Gabriele Paqui

Politecnico di Milano

Nato a Milano il 18 Febbraio 1965 Tel. ufficio (c/o DAStU – Politecnico di Milano) 02/23995486 Fax 02/23995435 E-mail: gabriele.pasqui@polimi.it Titoli di studio e professionali Laurea in Discipline Economiche e Sociali presso l’Università Commerciale “L. Bocconi” di Milano Laurea in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano Dottorato in Politiche Pubbliche del Territorio presso il Dipartimento di Analisi Economica e Sociale del Territorio all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia Incarichi accademici Direttore del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano Delegato del Rettore del Politecnico di Milano per le politiche di responsabilità sociale dell’Ateneo Professore Ordinario nell’area disciplinare di Tecnica e Pianificazione Urbanistica Ex Presidente del Corso di studi triennale in Urbanistica e del Corso di studi magistrale in Urban Planning and Policy Design del Politecnico di Milano Membro della Faculty de

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Nato a Milano il 18 Febbraio 1965 Tel. ufficio (c/o DAStU – Politecnico di Milano) 02/23995486 Fax 02/23995435 E-mail: gabriele.pasqui@polimi.it Titoli di studio e professionali Laurea in Discipline Economiche e Sociali presso l’Università Commerciale “L. Bocconi” di Milano Laurea in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano Dottorato in Politiche Pubbliche del Territorio presso il Dipartimento di Analisi Economica e Sociale del Territorio all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia Incarichi accademici Direttore del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano Delegato del Rettore del Politecnico di Milano per le politiche di responsabilità sociale dell’Ateneo Professore Ordinario nell’area disciplinare di Tecnica e Pianificazione Urbanistica Ex Presidente del Corso di studi triennale in Urbanistica e del Corso di studi magistrale in Urban Planning and Policy Design del Politecnico di Milano Membro della Faculty del Dottorato in Architettura, Città, Design – curriculum in Pianificazione territoriale e politiche pubbliche del territorio dello IUAV. Incarichi scientifici e attività di ricerca Responsabile scientifico della consulenza al Comune di Milano per la definizione di linee di intervento per la trasformazione degli scali ferroviari dimessi basate sul riconoscimento dell’apporto progettuale delle comunità locali nell’ambito della redazione dell’AdP sugli scali (2013-2017) Responsabile scientifico, con Ilaria Valente, dell’incarico di consulenza “Padiglione Intesa Sanpaolo Milano: localizzare, abitare e attuare la trasformazione”, finanziato da Intesa Sanpaolo (2016- 2017) Responsabile scientifico della consulenza ad Eupolis Lombardia “Collaborazione per attività di studio, ricerca e supporto tecnico-scientifico sui processi di costituzione della Città Metropolitana di Milano (2016). Responsabile e curatore del II Rapporto annuale di Urban@it – Centro Nazionale di Studi per le Politiche Urbane, sul tema “Le agende urbane delle città italiane” (2016) Responsabile scientifico dell’incarico di consulenza “PavilionUniCredit/Milano: rapporti con la città e spazialità plurali”, finanziato da Unicredit (2015-2016) Responsabile scientifico dell’incarico di consulenza ad Assolombarda sul tema “Istituzioni di governo metropolitano, ruolo delle business community e processi di pianificazione strategica”, finanziato da Assolombarda (2015) Responsabile scientifico dell’incarico di consulenza al Comune di Milano “Ascolto attivo e partecipazione della cittadinanza nel processo di trasformazione dell’Ambito di Trasformazione Urbana di Bovisa” (2014-2015) Responsabile della ricerca “L’abitare difficile: un progetto pilota di coesione sociale e rigenerazione urbana per via Catullo a Milano”, finanziata con i Fondi 5×1000 del Politecnico di Milano (2014-2016) 2 Responsabile dell’incarico di consulenza alla revisione del Piano programmatico dei Cimiteri del Comune di Milano (2014-2015) Responsabile del Pilot Project’ per il Comune di Torino, finalizzato all’elaborazione di una strategia territoriale dell’area metropolitana torinese – Progetto: City Regions – “Increasing the competitiveness of city regions through integrated urban-rural development” (2014) Responsabile dell’incarico di ricerca per Assolombarda sul tema “Istituzioni di governo metropolitano, ruolo delle business community e processi di pianificazione strategica” (2014) Responsabile scientifico della consulenza al Comune di Milano per il supporto alle attività connesse alla costruzione della Conferenza sul decentramento (2012-2013) Responsabile scientifico dell’attività di rigenerazione urbana promossa dal Comune di Cinisello Balsamo nell’ambito del quartiere Crocetta. (2012-2013) Responsabile scientifico (con M. Bolocan) della redazione del Master Plan “Piattaforma produttiva pedemontana” per la Provincia di Varese (2010) Membro del gruppo di lavoro del Consorzio METIS del Politecnico di Milano per la valutazione dei PIT della Regione Puglia (Coordinatore Prof. B. Dente) (2010-2011) Responsabile scientifico (con F. Infussi) per la redazione del Master Plan delle aree militari del Comune di Piacenza

(2009/2010) Responsabile scientifico della ricerca “Valutazione dei piani strategici delle città italiane” finanziata dalla ReCS (2009/2010) Consulente della Commissione Europea per la valutazione dei Fondi strutturali nel settore trasporti (2008) Coordinatore (con il Prof. M. Bolocan) della ricerca “Nord Ovest Milano” finanziata dalla Fondazione Cariplo (2008-2010) Membro dell’Unità di ricerca di Milano nell’ambito della ricerca Prin “I territori della città in trasformazione: innovazione nelle descrizioni e nelle politiche” (coordinatore Prof. A. Balducci) Coordinatore per il Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano dell’attività di ricerca “Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Ob.2”, coordinata da IReR (2005-2006) Coordinatore operativo del gruppo di lavoro del Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano nell’ambito della Convenzione con la Provincia di Milano per l’attività di pianificazione strategica (progetto “Città di città”, coordinatore scientifico A. Balducci) (2005-2008) Coordinatore per il Consorzio Metis del progetto di accompagnamento e formazione per i PISL della Regione Lombardia realizzato nell’ambito del progetto Sprint Centro Nord (2005) Membro del Comitato scientifico del Progetto Sprint – Sostegno alla Progettazione Integrata nelle Regioni del Centro Nord coordinato dal Formez (2004-2005) Ricercatore nel programma Cofin 2002 “Capitale sociale, reti di governance e innovatività delle politiche a scala metropolitana (coordinatore B. Dente) (2003-2004) Coordinatore per il Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano del progetto di ricerca realizzato per il Formez “Osservatorio delle Agenzie locali di sviluppo” (2003-2004) Coordinatore per il Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano di una attività di ricerca dell’Istituto Regionale di Ricerca sulla programmazione negoziata in Lombardia (2003-2004) Coordinatore (con P.C. Palermo) dell’attività di ricerca sulla progettazione territoriale integrata realizzata per il Formez nell’ambito del progetto Sprint (2002-2003)

David Palterer

Architetto e Designer

David Palterer nasce ad Haifa nel 1949 e si laurea in architettura a Firenze dove tuttora vive e lavora. È professore incaricato per il corso di Progettazione Architettonica al Politecnico di Milano. Ha insegnato Design Industriale per il prodotto d’arredo alla Facoltà di architettura di Firenze. È Accademico Corrispondente all’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze e membro della Commissione Urbanistica del Comune di Scandicci (FI) dal novembre 2004. Recentemente ha progettato il restauro e l’ampliamento del Teatro Niccolini di San Casciano (Fi), il restauro del nuovo museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore a Firenze, il restauro del Teatro Manzoni (per il Comune di Calenzano), un parco per gli uccelli a Tel Aviv, un ristorante italiano a Mito (Giappone). Si occupa di progetti che spaziano dalla scala territoriale a quella urbana sino al progetto di interni per il quale sviluppa, da anni, componenti d’arredo con le più importanti industrie italiane del set

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David Palterer nasce ad Haifa nel 1949 e si laurea in architettura a Firenze dove tuttora vive e lavora. È professore incaricato per il corso di Progettazione Architettonica al Politecnico di Milano. Ha insegnato Design Industriale per il prodotto d’arredo alla Facoltà di architettura di Firenze. È Accademico Corrispondente all’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze e membro della Commissione Urbanistica del Comune di Scandicci (FI) dal novembre 2004. Recentemente ha progettato il restauro e l’ampliamento del Teatro Niccolini di San Casciano (Fi), il restauro del nuovo museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore a Firenze, il restauro del Teatro Manzoni (per il Comune di Calenzano), un parco per gli uccelli a Tel Aviv, un ristorante italiano a Mito (Giappone). Si occupa di progetti che spaziano dalla scala territoriale a quella urbana sino al progetto di interni per il quale sviluppa, da anni, componenti d’arredo con le più importanti industrie italiane del settore. La sua ricerca sul design si differenzia in due momenti distinti: una sperimentazione metodologica e formale applicata ad esperienze come “Riflessioni” e ad una serie di “pezzi unici”, ed il rapporto con importanti aziende, sia nella produzione industriale che in quella d’avanguardia, nel campo del vetro, ceramica, marmo, illuminazione e accessori per l’arredamento. È art director dell’azienda Up Group di Massa. Alcuni di questi oggetti fanno parte delle collezioni permanenti di importanti gallerie e musei. I suoi lavori sono presenti nella stampa specializzata internazionale e sulla sua opera sono stati pubblicato volumi per le Edizioni L’Archivolto di Milano (1997) e la collana “Architetti” della Vallecchi di Firenze (2002).

La sua ricerca sul design si differenzia in due ben distinti momenti: una sperimentazione metodologica e formale sull’oggetto a “reazione poetica”, applicata successivamente ad esperienze come “Riflessioni” (Edizioni Galleria Colombari) e ad una serie di pezzi unici, ed il rapporto con importanti aziende, sia nella produzione industriale che in quella d’avanguardia, nel campo del vetro (Daum, Vilca), ceramica (Toscoceramica, Gabbianelli, Ceramiche Bardelli), marmo (Up Group, Decorarmi, La Perla Marmi), illuminazione (Artemide) e accessori per l’arredamento (Acerbis International, Zanotta, Driade, Draenert Studio, Arzberg, Ritzenhoff, e altre). Alcuni di questi oggetti fanno parte delle collezioni permanenti di importanti gallerie e musei come il Kunstegerwerbe Museum di Vienna, l’Umeleckoprümyslové Museum di Praga, l’lsrael Museum di Gerusalemme, l’Het Kruithuis di Den-Bosch, il Musée des Beaux Arts di Montréal, la Civica Galleria d’Arte Moderna a Gallarate, il Fonds National d’Art Contemporain – Ministère de la Culture di Parigi, il Chicago Athenaeum, il Künstmuseum di Düsseldorf, Regione Autonoma Valle d’Aosta, il Corning Museum of Glass di New York, Museo dei Lumi di Casale Monferrato. Riconoscimenti 1981 1° premio “L’interno dopo la forma dell’utile” alla Triennale di Milano 1996 Red Point for high design quality al concorso “Design Innovations 1996” di Westfalia (Germania) per l’azienda Arzberg (decoro “Flying Object) 2003 Good Design Awards, Chigago Athenaeum, Chicago (sedia “Piccolino” prod. Draenert Studio, Germania)

Paolo Deganello

Architetto e Designer

Laureato in Architettura a Firenze nel ’66, ha iniziato la sua attività di progettista nel ’63 con la collaborazione di Massimo Morozzi al restauro di Orsanmichele a Firenze per conto della Sovrintendenza ai Monumenti. e dal’63 al’72 ha progettato ( con l.Arch.L.G.Boccia) tutti gli strumenti urbanistici del Comune di Calenzano (Fi). Appena laureato ha fondato a Firenze con A.Branzi, G.Corretti e M.Morozzi, lo studio di Architettura Radicale”Archizoom Associati”. Tutta l’opera di questo studio è stata pubblicata nel 2007 nel libro Electa : Roberto Gargiani “Archizoom Associati 1966-74”. Tutti i progetti di questo studio sono stati donati su richiesta di Arturo Carlo Quintavalle al CSAC dell’Universitá di Parma e con questi materiali sono state fatte, a cura di R.Gargiani, una mostra antologica al Politecnico di Losanna (Maggio2010) e un’altra per iniziativa dell’assessorato all’urbanistica del comune di Firenze all”Ospedale d

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Laureato in Architettura a Firenze nel ’66, ha iniziato la sua attività di progettista nel ’63 con la collaborazione di Massimo Morozzi al restauro di Orsanmichele a Firenze per conto della Sovrintendenza ai Monumenti. e dal’63 al’72 ha progettato ( con l.Arch.L.G.Boccia) tutti gli strumenti urbanistici del Comune di Calenzano (Fi). Appena laureato ha fondato a Firenze con A.Branzi, G.Corretti e M.Morozzi, lo studio di Architettura Radicale”Archizoom Associati”. Tutta l’opera di questo studio è stata pubblicata nel 2007 nel libro Electa : Roberto Gargiani “Archizoom Associati 1966-74”. Tutti i progetti di questo studio sono stati donati su richiesta di Arturo Carlo Quintavalle al CSAC dell’Universitá di Parma e con questi materiali sono state fatte, a cura di R.Gargiani, una mostra antologica al Politecnico di Losanna (Maggio2010) e un’altra per iniziativa dell’assessorato all’urbanistica del comune di Firenze all”Ospedale degli Innocenti” a Firenze (Settembre 2010). Il libro “Paolo Deganello, As rasoes do meu projecto radical” pubblicato a cura di Maria Milano, dall ’ ESAD e dall comune di Matosinhos (sett.2009) è la ricostruzione autobiografica, riferita ad ogni sua opera fino al 2009.

Progetti di architettura restauro e recupero edilizio: Restauro di Orsammichele (‘65-67), restauro del Teatro di Montecarotto (An)(’72); casa Porto a Catania (’71); restauro e ristrutturazione ed arredo di casa colonica a Varano (An) (’80-84;’98-’99); ristrutturazione e arredo con sistemazione di piccola piazza antistante, in Rossliglasse, nel centro storico di Zurigo (‘83); ristrutturazione e arredo ( con sistema di arredo da lui progettato) di negozio Stefanel in via Calimala nel centro storico di Firenze (’90); restauro e ristrutturazione residenziale di cascina ottocentesca sul Lago d’Iseo (’97-2001) Nel ‘ 98 ha realizzato due negozi di Art Decò nel centro storico di Verona (Domus 805), e nel 2001 la sala ristorante per dirigenti della Società Aventis a Lainate. E’ stata inaugurata nell’ottobre 2008 la prima parte di una grande cantina di 5000 mq interamente interrata per la produzione di vino a Can Rafols dels Caus in Spagna ( Experimenta 62 ) La completa realizzazione del progetto, relativa alle attivitá di resort annessa alla cantina e ancora in corso.

Progetti di disegno industriale: nel settore dell’arredamento per: Cassina, Marcatrè, Driade, Planula, Ycami Collection,Venini,LaMurrina,Cidue,Zanotta,Tribu'(Fr),Artelano(Fr),VitraEdition(Ch), SteelCase(U.S.) nel settore della moda ha realizzato con Archizoom prodotti di “Dressing Design” e per Stefanel un “sistema di arredo per negozi in franchising ” prodotto in serie. Per il progetto Duets, coordinato da Maria Milano, parte dell’iniziativa “Arts on Chairs” a Paredes 2012 (Portugal), ha progettato per Manoel De Oliveira la sedia “Intemporal” in cinque copie realizzate da Viriato, interamente costruita con materiali naturali, dall’aprile 2014 esposta nella Triennale Design Museum Settima edizione di Milano.

Mostre: 14°,15°,16°,17°,18°, Triennale di Milano, “Nouvelles Tendences” al Centre Pompidou di Parigi (’87); “Documenta 8” a Kassel (’87); istallazione nell’ Ace Gallery di NewYork (2000) per la mostra “Exercise in Stile” alla Park Tower Hall-Ozone di Tokyo (2001) e molte altre. Nel settembre del 2012 è stata inaugurata nella Casa della Cultura di Paredes, la mostra “Design Maciço“ con un suo allestimento interamente fatto con trucioli di diversi materiali forniti da aziende del riciclo. Nel settembre 2019 è stata inaugurata la mostra “Abitare Italia: Icons of italian Design” alla prima Porto Design Biennale.

Mostre personali: alle gallerie Binnen e Van Krimpen di Amsterdam(’88), al JDC di Tokyo (’91) e al Clac di Cantù(‘02)

Attività didattica: Docente al Master di Design alla “Domus Academy”di Milano negli anni ’91 e ’92 , ha insegnato product design all’ISIA di Roma e di Firenze, e dal 2004 al 2011 è stato docente di Biodesign, alla SpecialisticainProductDesign,dell’ISIAdiFirenze.Hatenutoseminaridiprogettazione allaArchitectural Association ” di Londra (’71,’72,’74) , alla “Domus Academy ” di Milano (’90,’94 ), alla Hochschule der Bildenden Kunste Saar di Saarbrucken,(A.A:99/00/01) al Royal Art College di Londra (1997) all’IUAV di Venezia nei Workshop del 2010 e 2011. Dal 2008 al 2011 ha insegnato progettazione al corso di laurea in Design della facoltá di Architettura di Alghero. Ha fondato nel settembre del 2003 insieme ad altri, all’Isia di Firenze, lsiatelier, un centro di progettazione e ricerca che per tre anni si è dedicato esclusivamente al progetto di merci etiche ed ecocompatibili. Dal 2006 al 2013 è incaricato come “docente convidado” del corso di architettura degli interni, tenuto da Maria Milano, all ESAD di Matosinhos (PT). Attualmente tiene corsi di Ecodesign all’Isia di Firenze e Sustainable Design alla FIDI di Firenze

Pubblicazioni di articoli, saggi, interviste, libri: In, Rassegna, Casabella, Domus, Modo, Interni, Lotus, Quaderni del Progetto, Op.Cit, FlashArt, Sviluppo&Organizzazione, Architectured’Aujourd’hui(Fr), Cree(FR), Experimenta(Sp) Zehar (Sp), Design news(Jp) Form(D), Impackt, “Casa Amica”,”moder home”(HK), OfArch,Lib21, Pli *Arte e Design(Pt). Nel settembre 2019 è stato pubblicato il libro “Design politico” edito da Altreconomia.

Pubblicazioni sull’intera opera: Tutta l’opera dello studio Archizoom associati è stata pubblicata nel libro Electa : Roberto Gargiani “Archizoom Associati 1966-74”; l’opera di Paolo Deganello è pubblicata su “Paolo Deganello, As rasoes do meu projecto radical” pubblicato a cura di Maria Milano, dall ’ ESAD e dall comune di Matosinhos (sett.2009).

Opere in Archivi e Musei: Oltre che al CSAC sue opere fanno parte della collezzione del Victoria and Albert Museum e del Design Museum di Londra, del Museum of Modern Art di Toyama (Jp), del Denver Museum di Denver (U.S.), del “Vitra Design Museum”in Weil am Rhein (D), del “Mude” di Lisbona, del Museo del design della Triennale Milano.

Pippo Russo

Docente a contratto di sociologia all'Università degli Studi di Firenze

È docente a contratto di sociologia all’Università degli Studi di Firenze. Scrive per Domani, Calciomercato.com, Corriere dello Sport, Men on Wheels e Panenka (Spagna). Ha collaborato con Il manifesto, la Repubblica, Lettera43, Il Riformista, Il Fatto Quotidiano[1], Pubblico, il Corriere della Sera, Il Messaggero, l’Unità, Panorama, Bancada (Portogallo), Satisfiction.. Tiene sulla piattaforma WordPress il blog “Cercando Oblivia”.
Nicola Porro e Pippo Russo, Berlusconi and Other Matters: the Era of Football-Politics in Journal of Modern Italian Studies, Volume 5, n. 3, gennaio 2001
Pippo Russo e Annick Magnier, Sociologia dei sistemi urbani, Il Mulino, 2002, ISBN 88-15-08868-7 Pallonate. Tic, eccessi e strafalcioni del giornalismo sportivo italiano, Meltemi Editore, 2003, ISBN 88- 8353-260-0
Sport e società, Carocci Editore, 2004, ISBN 88-430-2998-3
L’invasione dell’Ultracalcio. Anatomia di uno sport mutante, Ombre Corte, 2005,



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È docente a contratto di sociologia all’Università degli Studi di Firenze. Scrive per Domani, Calciomercato.com, Corriere dello Sport, Men on Wheels e Panenka (Spagna). Ha collaborato con Il manifesto, la Repubblica, Lettera43, Il Riformista, Il Fatto Quotidiano[1], Pubblico, il Corriere della Sera, Il Messaggero, l’Unità, Panorama, Bancada (Portogallo), Satisfiction.. Tiene sulla piattaforma WordPress il blog “Cercando Oblivia”.
Nicola Porro e Pippo Russo, Berlusconi and Other Matters: the Era of Football-Politics in Journal of Modern Italian Studies, Volume 5, n. 3, gennaio 2001
Pippo Russo e Annick Magnier, Sociologia dei sistemi urbani, Il Mulino, 2002, ISBN 88-15-08868-7 Pallonate. Tic, eccessi e strafalcioni del giornalismo sportivo italiano, Meltemi Editore, 2003, ISBN 88- 8353-260-0
Sport e società, Carocci Editore, 2004, ISBN 88-430-2998-3
L’invasione dell’Ultracalcio. Anatomia di uno sport mutante, Ombre Corte, 2005, ISBN 88-87009-64-3
Il mio nome è Nedo Ludi, Baldini Castoldi Dalai editore, 2006, ISBN 88-8490-859-0
Memo, Baldini Castoldi Dalai editore, 2008, ISBN 88-6073-118-6
La memoria di pesci, Cult Editore, 2010, ISBN 978-88-6392-047-5
Siculospirina. 45 compresse di purissimo sicilianismo, 2010, Dario Flaccovio Editore, ISBN 978-88- 7758-924-8
Isabella Croce, Paolo Piani e Pippo Russo, Tempi supplementari. Le problematiche del dopo carriera per
i calciatori professionisti italiani, Franco Angeli, 2011, ISBN 978-88-568-3526-7
Vite in bilico. Venti storie (più una), prefazione di Susanna Camusso, postfazione di Enrico Rossi,
Firenze Leonardo, 2012, ISBN 978-88-6800-001-1
La tribù e il talento. Traiettorie della cittadinanza nell’epoca della globalizzazione, Ed,it, 2012, ISBN 978-88-97826-18-7
L’importo della ferita e altre storie. Frasi veramente scritte dagli autori italiani contemporanei. Faletti, Moccia, Volo, Pupo e altri casi della narrativa di oggi, Clichy, 2013, ISBN 978-88-6799-027-6
Gol di rapina. Il lato oscuro del calcio globale. Oligarchi, agenti monopolisti, fondi d’investimento: come l’economia parallela sta divorando l’ex gioco più bello del mondo, Clichy, 2014, ISBN 978-88-6799-111-2 Il tempo nuovo (?) di Matteo Renzi. I cento giorni della fiduciosa speranza dalla vittoria delle primarie
alla guida del Paese, Imprimatur editore, 2014, ISBN 978-88-6830-110-1
Moana Pozzi La santa peccatrice’, Clichy, 2015, ISBN 978-88-6799-189-1
Socrates l’irregolare del pallone, Clichy, 2016, ISBN 978-88-6799-246-1
M. l’orgia del potere. Controstoria di Jorge Mendes, il padrone del calcio globale, Clichy, 2016, ISBN 978-88-6799-277-5
Il fucile e la macchina da cucire. Per una storia sociale della cooperazione al consumo, Editpress,
2017, ISBN 978-88-97826-63-7
Nedo Ludi, Clichy, 2017, ISBN 978-88-6799-404-5
Filippide al pit stop. Performance e spettacolo nello sport postmoderno, Editpress, 2017, ISBN 978- 8897826-70-5
Christian Ruggiero e Pippo Russo (a cura di), Il calcio in tv. Storia, formati, ibridazioni, Lupetti,
2017, ISBN 9788868741921
Il primo sesso. Della superiorità estetica e morale della Milf, Clichy, 2018 ISBN 978-88-6799-471-7
Soldi e Pallone. Come è cambiato il calciomercato. Meltemi, 2018, ISBN 978-88-8353-824-7
Pietro Mennea. Più veloce del vento, Clichy, 2019, ISBN 978-88-6799-606-3

Annick Magnier

Università Europea Firenze

Born in Paris, 1952
1973: diplôme de l’Institut d’Etudes Politiques de Paris, Section Politique Economique et Sociale, with “Félicitations du Jury”
1973: licence en lettres modernes, Université de Paris X
1977: laurea in Scienze Politiche, Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze
2013: “abilitazione” as Full Professor in “Sociologia dei processi economici, del lavoro e dell’ambiente”

Main Teaching Acticity

1984-1998: Ricercatore Confermato in the Faculty of Political Science “Cesare Alfieri” in Sociology , and successively in Urban Sociology
1992- 1998: Incaricato of Urban Sociology, Faculty of Political Science “Cesare Alfieri”
1994- 1998: Incaricato of Urban and Rural Sociology, Faculty of Architecture, Florence

1997-2005: Holder of the “Permanent Course Jean Monnet” “Local Politics and European Integration” in the same Faculty
2000- : Professore Associato in Urban Sociology, Faculty of Politica







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Born in Paris, 1952
1973: diplôme de l’Institut d’Etudes Politiques de Paris, Section Politique Economique et Sociale, with “Félicitations du Jury”
1973: licence en lettres modernes, Université de Paris X
1977: laurea in Scienze Politiche, Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze
2013: “abilitazione” as Full Professor in “Sociologia dei processi economici, del lavoro e dell’ambiente”

Main Teaching Acticity

1984-1998: Ricercatore Confermato in the Faculty of Political Science “Cesare Alfieri” in Sociology , and successively in Urban Sociology
1992- 1998: Incaricato of Urban Sociology, Faculty of Political Science “Cesare Alfieri”
1994- 1998: Incaricato of Urban and Rural Sociology, Faculty of Architecture, Florence

1997-2005: Holder of the “Permanent Course Jean Monnet” “Local Politics and European Integration” in the same Faculty
2000- : Professore Associato in Urban Sociology, Faculty of Political Science “Cesare Alfieri”, Florence (“confermato” in 2003)

2004 – 2015 Steering Committee, Ph D Dottorato interuniversitario in Metodologia delle Scienze Sociali, promoted by the University of Florence and currently of the doctoral school in Scienze storico sociali into which it converged
2010- Jean Monnet Chairholder «La ville dans l’intégration européenne»

2014- Coordinator, Curriculum Studi Sociali, Bachelor Course in Scienze politiche, Scuola di Scienze Politiche “Cesare Alfieri”, Firenze
2015-2019 Chair, Master course in « Projecting and Managing Social Policies », Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, University of Florence

2017-2018 Coordinator, master (I level) in “Management dei servizi di accoglienza per migrant, profughi e richiedenti protezione”
Presently, in the Scuola di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” in Florence, teaches “Cities in the global arena” and “Territorial Analysis for Social Projecting”.

Maurizio Morandi

Professore ordinario di Urbanistica

Maurizio Morandi (1940) professore ordinario di Urbanistica in pensione vive e lavora a Roma e Firenze. Figlio di Riccardo Morandi, laureato in ingegneria edile a Roma La Sapienza e Libero docente in architettura e composizione architettonica, ha insegnato nella Facoltà di ingegneria di Trieste, nella Facoltà di architettura di Pescara, nella Post Graduation in Urbanistica presso l’Ecole Polytecnique di Algeri e nella Facoltà di architettura di Firenze, dove ha insegnato Analisi dei sistemi urbani e Urbanistica dal 1994 al 2013. Oltre alle numerose ricerche su diversi territori e città si è, negli ultimi anni, concentrato sul progetto urbano. Tra i libri pubblicati si ricordano: L’architetto. Origini e trasformazioni di un ruolo. CLUET 1978; Una trasformazione inconsapevole. Progetti per l’Abruzzo adriatico 1922-1942. Gangemi1992; La città vissuta. ALinea1996; Città e territorio: elementi di analisi. Alinea 1998; Progettare una strada, Progettare la città. La

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Maurizio Morandi (1940) professore ordinario di Urbanistica in pensione vive e lavora a Roma e Firenze. Figlio di Riccardo Morandi, laureato in ingegneria edile a Roma La Sapienza e Libero docente in architettura e composizione architettonica, ha insegnato nella Facoltà di ingegneria di Trieste, nella Facoltà di architettura di Pescara, nella Post Graduation in Urbanistica presso l’Ecole Polytecnique di Algeri e nella Facoltà di architettura di Firenze, dove ha insegnato Analisi dei sistemi urbani e Urbanistica dal 1994 al 2013. Oltre alle numerose ricerche su diversi territori e città si è, negli ultimi anni, concentrato sul progetto urbano. Tra i libri pubblicati si ricordano: L’architetto. Origini e trasformazioni di un ruolo. CLUET 1978; Una trasformazione inconsapevole. Progetti per l’Abruzzo adriatico 1922-1942. Gangemi1992; La città vissuta. ALinea1996; Città e territorio: elementi di analisi. Alinea 1998; Progettare una strada, Progettare la città. La via Emilia a Modena. ALinea2003; Fare centro. Meltemi 2004; Materiali per il progetto urbano EdA n. 5 2008

Negli ultimi anni ha organizzato convegni, pubblicato saggi e curato due volumi sulla diffusione insediativa, individuata come ambito urbanistico sul quale impostare progetti di riqualificazione ambientale: La città fuori dalla città. INU Edizioni 2012, Paesaggi in mutamento. Franco Angeli 2013

Lezioni di Design 2021 | “La città nuova e i suoi dilemmi” Marzo - Settembre 2021

A cura di Selfhabitat Cultura | Isia Firenze | Fondazione Cesifin “Alberto Predieri”
Lezioni e incontri attorno alle tematiche della trasformazione urbana  e della qualità dell’abitare   

Lezioni e dialoghi attorno a come sta cambiando e cambierà il nostro modo di vivere la città: …dentro, fuori e attraverso le mura di casa.

Ormai lo sappiamo bene. Da questo tunnel non usciremo come ne siamo entrati. Anzi, quando tenteremo di riattivare i precedenti “interruttori”, pochi potranno ancora funzionare nel modo con cui siamo cresciuti o invecchiati. Le relazioni tra noi e la città, tra i luoghi di lavoro e gli spazi del nostro stare insieme nelle piazze, nelle strade, così come del nostro convivere nelle nostre case, dentro e attorno alle nostre mura domestiche, ne risulterà cambiata. Per molti aspetti nel profondo. C’entra il nostro nuovo dipendere in toto o quasi dalla rete ma c’entra anche il bisogno di nuove forme di comunità e di vicinanza che essa, da sola, può agevolare ma non può sostituire. Un bisogno che è invece parte essenziale del nostro star bene o del nostro star male da soli, nel nostro intimo; e con gli altri, nei destini

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Lezioni e dialoghi attorno a come sta cambiando e cambierà il nostro modo di vivere la città: …dentro, fuori e attraverso le mura di casa.

Ormai lo sappiamo bene. Da questo tunnel non usciremo come ne siamo entrati. Anzi, quando tenteremo di riattivare i precedenti “interruttori”, pochi potranno ancora funzionare nel modo con cui siamo cresciuti o invecchiati. Le relazioni tra noi e la città, tra i luoghi di lavoro e gli spazi del nostro stare insieme nelle piazze, nelle strade, così come del nostro convivere nelle nostre case, dentro e attorno alle nostre mura domestiche, ne risulterà cambiata. Per molti aspetti nel profondo. C’entra il nostro nuovo dipendere in toto o quasi dalla rete ma c’entra anche il bisogno di nuove forme di comunità e di vicinanza che essa, da sola, può agevolare ma non può sostituire. Un bisogno che è invece parte essenziale del nostro star bene o del nostro star male da soli, nel nostro intimo; e con gli altri, nei destini che ci accomunano. Come persone e come cittadini dipendiamo dal “funzionamento” delle nostre città, così come dai modi in cui riusciamo ad abitarle e dalla cura che sappiamo riservare alle nostre case e ai nostri spazi privati e lavorativi … specchio della qualità dell’abitare che ci attendiamo da una città “degna”, per dirla con Giorgio Bassani, prima ancora che intelligente.
Di recente Ursula von der Leyen (Rivoluzione Bauhaus per l’Europa, in “la Stampa”, 15 ottobre 2020) ha rimarcato il bisogno di una nuova “cultura” dell’abitare, auspicando addirittura un nuovo Bauhaus. Ossia «…un movimento creativo e interdisciplinare che sviluppi norme estetiche e funzionali, in sintonia con le tecnologie di punta, l’ambiente e il clima», così come riuscì a fare il movimento Bauhaus che si diffuse in tutto il mondo partendo da Weimar perché gettò un nuovo ponte tra il mondo dell’arte e della cultura e le s de sociali dell’epoca: «Il primo Bauhaus ha dimostrato che l’industria e l’eccellenza nel design possono migliorare la vita quotidiana di milioni di persone. Il nuovo Bauhaus europeo deve innescare una dinamica analoga».
Ebbene, si muoveranno in tale direzione le “Lezioni di Design 2021” che Self Habitat Cultura, Isia, Fondazioni Cesi n “Alberto Predieri” hanno promosso e a cui una serie di associazioni professionali e culturali hanno aderito, rinnovando un appuntamento ormai classico dell’offerta culturale orentina, e che vogliono proporre alla città, agli studiosi, agli operatori e imprenditori che si interrogano sul futuro della città come “casa comune”.

Lezioni e dialoghi che assumono il design e le sue molteplici declinazioni culturali, tecniche, imprenditoriali, come la leva per una innovativa stagione di politiche pubbliche, di iniziative professionali e di processi di partecipazione civica a progetti urbani adeguati alla “grande trasformazione” che, ci piaccia o meno, è alle porte di casa.

Online su ISIADESIGN.FI.IT
Per ottenere il link ad ogni singola lezione sarà necessario registrarsi presso   www.isiadesign.fi.it

IL PROGRAMMA DEGLI INCONTRI:

8 marzo 2021 h. 17,30 |  ONLINE: ISIADESIGN.FI.IT
Download Design: Manutenzione straordinaria della cultura materiale,
Denis Santachiara Architetto e Designer
Introduce: Francesco Fumelli – Direttore Isia
Coordina: Giuseppe Furlanis –  Presidente  CNAM (Consiglio Nazionale dell’Alta Formazione Artistica e Musicale Ministero dell’Istruzione , Università e Ricerca)

12 Aprile 2021 h. 17,30
La città e il suo governo: tra piano, progetto e contingenza
Introduce e coordina: Massimo Morisi Università di Firenze
Massimo Morisi – Università degli studi di Firenze
Gabriele Pasqui – Politecnico di Milano

10 Maggio 2021 h. 17,30
La qualità dell’Abitare
Introduce e coordina: David Palterer – Politecnico Milano
Biagio Cisotti – Isia
Paolo Deganello – Architetto e Designer
David Palterer – Architetto e Designer
Davide Monopoli – Vitra 

7 Giugno 2021 17,30
La cittadinanza digitale
Introduce e coordina: Francesco Fumelli – Direttore Isia
Pippo Russo – Sociologo Unifi

Settembre 2021 h. 17,30
Il funzionamento della città tra architettura e design
Introduce e Coordina: Giuseppe Furlanis – CNAM
Annick Magnier – Università Europea Firenze
Maurizio Morandi – Ingegnere

 

25 novembre 2021 h. 17,30
Urbania. Il senso e le sfide dell’abitare tra mura domestiche e mura urbane
Incontro online con Stefano Boeri, architetto, urbanista e teorico dell’architettura

Interventi: Silvia Botti, Presidente della Fondazione Giovanni Michelucci di Fiesole, Giuseppe Furlanis, presidente del Tavolo tecnico nazionale per il Design del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Camilla Perrone, architetto e Direttore scientifico Laboratory of Critical Planning&Design, Massimo Morisi, già ordinario di Scienza politica e presidente del Corso di Laurea in Scienze Politiche e sociali dell’Università di Firenze.

 

Lezioni di Design 2021 | “La città nuova e i suoi dilemmi” Marzo - Settembre 2021

Available in:

La sfida del digitale per i musei: storytelling, pubblici e accessibilità | incontro online

Conferenza in diretta sulla pagina facebook del Museo Civico e del MAD Murate Art District, 17 febbraio 2021 ore 17.00

Il Museo Civico di Castelbuono in collaborazione con MAD Murate Art District presenta l’incontro “La sfida del digitale per i musei: storytelling, pubblici e accessibilità”, trasmesso in diretta sulla pagina facebook delle due istituzioni culturali, mercoledi 17 febbraio 2021 ore 17.00.

Un incontro con la partecipazione di:
Elisa Bonacini, esperta di comunicazione culturale con le nuove tecnologie,
Valentina Gensini
, direttore artistico MAD Murate Art District,
Maria Rosa Sossai, ricercatrice nel campo delle pratiche artistiche partecipative e delle politiche dell’educazione,
Laura Barreca, Direttrice del Museo Civico di Castelbuono.

La conversazione affronta da diverse prospettive scientifiche un tema con il quale i musei sono chiamati a confrontarsi in un momento storico come quello attuale. Appare ormai condivisa l’idea di un generale ripensamento della funzione dei musei e degli strumenti di divulgazione e promozione culturale, sia in rapporto alle diverse tipologie





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Il Museo Civico di Castelbuono in collaborazione con MAD Murate Art District presenta l’incontro “La sfida del digitale per i musei: storytelling, pubblici e accessibilità”, trasmesso in diretta sulla pagina facebook delle due istituzioni culturali, mercoledi 17 febbraio 2021 ore 17.00.

Un incontro con la partecipazione di:
Elisa Bonacini, esperta di comunicazione culturale con le nuove tecnologie,
Valentina Gensini
, direttore artistico MAD Murate Art District,
Maria Rosa Sossai, ricercatrice nel campo delle pratiche artistiche partecipative e delle politiche dell’educazione,
Laura Barreca, Direttrice del Museo Civico di Castelbuono.

La conversazione affronta da diverse prospettive scientifiche un tema con il quale i musei sono chiamati a confrontarsi in un momento storico come quello attuale. Appare ormai condivisa l’idea di un generale ripensamento della funzione dei musei e degli strumenti di divulgazione e promozione culturale, sia in rapporto alle diverse tipologie di pubblico, sia in relazione alla valorizzazione del patrimonio culturale. I Musei possono quindi farsi promotori di un nuovo formato di fruizione che permetta una maggiore inclusione e una migliore accessibilità al patrimonio culturale, anche in relazione all’orientamento fornito dalla Convenzione di Faro (2005).

Le istituzioni culturali, a cui è affidata per statuto la tutela, la valorizzazione, la produzione, la musealizzazione, e la divulgazione di beni materiali e immateriali, oggi affrontano la sfida della trasmissione del patrimonio culturale attraverso l’invenzione di nuovi linguaggi di comunicazione. Una riflessione che si estende anche al tema delle professionalità museali, e dei nuovi ambiti di sperimentazione come lo storytelling, i virtual tour, la partecipazione di più categorie sociali di pubblico, con l’adozione di un linguaggio meno tecnico e più comprensibile. Per determinare un impatto concreto sui visitatori il settore dell’innovazione tecnologica ha offerto negli ultimi decenni strumenti e possibilità di valorizzazione delle opere e del concetto di esperienza al museo.

Durante la conversazione saranno discussi e presentati con le autrici le recenti pubblicazioni di Elisa Bonacini I Musei e le forme dello Storytelling digitale, Aracne, 2020, e Valentina Gensini, Musei, Pubblici, Tecnologie, Pisa University Press, 2020.

La sfida del digitale per i musei: storytelling, pubblici e accessibilità | incontro online

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LA CITTÀ/LE CITTÀ

Quinto appuntamento del ciclo con Franco Tagliabue Volonté, fondatore insieme a Ida Origgi di ifdesign, sul tema “LO SPAZIO SOCIALE”.

Quinto appuntamento del ciclo con Franco Tagliabue Volonté, fondatore insieme a Ida Origgi di ifdesign, sul tema “LO SPAZIO SOCIALE”.

Introduce
Egidio Raimondi, OAF-Ordine degli Architetti PPC di Firenze

Presenta
Paolo Posarelli, CISDU-Centro Internazionale di Studi sul Disegno Urbano

Questo incontro costituisce l’avvio della seconda sessione del Ciclo che indaga sui temi delle possibili risposte e strategie da mettere in campo attraverso il progetto: lo spazio sociale come presidio attivo e filo conduttore degli interventi su cui applicare un’energia progettuale; il ruolo attivo della comunità che riaccende il fuoco della ‘domanda di città’ e partecipa alla sua riconfigurazione.

Con Franco Tagliabue Volontè parleremo di come l’emergenza sanitaria che ha travolto il mondo può rappresentare un’occasione imperdibile per ripensare lo spazio pubblico come espressione profonda della/e comunità che lo animano.
Un’occasione/rivoluzione per chi a vario titolo



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Quinto appuntamento del ciclo con Franco Tagliabue Volonté, fondatore insieme a Ida Origgi di ifdesign, sul tema “LO SPAZIO SOCIALE”.

Introduce
Egidio Raimondi, OAF-Ordine degli Architetti PPC di Firenze

Presenta
Paolo Posarelli, CISDU-Centro Internazionale di Studi sul Disegno Urbano

Questo incontro costituisce l’avvio della seconda sessione del Ciclo che indaga sui temi delle possibili risposte e strategie da mettere in campo attraverso il progetto: lo spazio sociale come presidio attivo e filo conduttore degli interventi su cui applicare un’energia progettuale; il ruolo attivo della comunità che riaccende il fuoco della ‘domanda di città’ e partecipa alla sua riconfigurazione.

Con Franco Tagliabue Volontè parleremo di come l’emergenza sanitaria che ha travolto il mondo può rappresentare un’occasione imperdibile per ripensare lo spazio pubblico come espressione profonda della/e comunità che lo animano.
Un’occasione/rivoluzione per chi a vario titolo interviene nel progetto e per chi ogni giorno ha il diritto/dovere di arricchire la sua esperienza in uno spazio sociale condiviso.

“Ha ancora senso parlare degli attributi fisici dello spazio pubblico nell’epoca dell’immateriale e della smart city, nel quadro degli sviluppi delle città del mondo, tra migrazioni totali e crisi ecologiche?

Come possono le tematiche ambientali condizionare gli spazi pubblici?

È sufficiente confidare nell’innesto salvifico della cosiddetta ‘quota verde’ all’interno delle nostre città o è necessario indagare con maggiore coscienza il significato dei termini ambiente, paesaggio, ecologia?

Come riflettere intorno agli antichi e nuovi rapporti tra gli spazi aperti e le comunità che li abitano?

Come è possibile riscattarsi dagli stereotipi di spazi pubblici che per anni hanno annichilito e annientato le istanze sociali e che non potranno più a lungo rappresentare il modello di spazio pubblico che ogni epoca reclama?”

Questo incontro costituisce l’avvio della seconda sessione del Ciclo LA CITTÀ/LE CITTÀ che indaga sui temi delle possibili risposte e strategie da mettere in campo attraverso il progetto:

  • lo spazio sociale come presidio attivo e filo conduttore degli interventi su cui applicare un’energia progettuale;
  • Il ruolo attivo della comunità che riaccende il fuoco della ‘domanda di città’ e partecipa alla sua riconfigurazione.

 

 

 

LA CITTÀ/LE CITTÀ

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LA CITTÀ/LE CITTÀ

LA CITTÀ/LE CITTÀ | Riprende il ciclo di conferenze on line iniziato nel 2020.
Quinto appuntamento del ciclo con Franco Tagliabue Volontè (IFdesign) sul tema “Lo Spazio Sociale”.

LA CITTÀ/LE CITTÀ

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Andrea Mi

Giornalista, musicista, architetto

ANDREA MI è stato docente universitario di Nuovi Media, giornalista, esperto di musica elettronica e di cinema sperimentale. Ha dedicato la sua vita alla pratica della Remix Culture, creando format interdisciplinari per festival, club, talk, radio e agenzie di comunicazione. Salentino di nascita, è vissuto a Firenze dall’inizio degli anni ’90 con l’avvio dei suoi studi in Architettura ed è nella sua città d’adozione che ha sviluppato il suo progetto di vita, contribuendo in modo fondamentale alla rinascita culturale della città. Da docente ha insegnato in prestigiosi Istituti come la Libera Accademia delle Belle Arti (LABA), l’Istituto Europeo di Design (IED), Fondazione Fotografia Modena, Fondazione Toscana Spettacolo, materie quali: Storia dell’Architettura Contemporanea, Teoria e metodo dei Mass Media Linguaggi Multimediali, Storia della Comunicazione Pubblicitaria, Management per la Cultura e lo Spettacolo. Ha contribuito alla progettazione di eventi culturale con

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ANDREA MI è stato docente universitario di Nuovi Media, giornalista, esperto di musica elettronica e di cinema sperimentale. Ha dedicato la sua vita alla pratica della Remix Culture, creando format interdisciplinari per festival, club, talk, radio e agenzie di comunicazione. Salentino di nascita, è vissuto a Firenze dall’inizio degli anni ’90 con l’avvio dei suoi studi in Architettura ed è nella sua città d’adozione che ha sviluppato il suo progetto di vita, contribuendo in modo fondamentale alla rinascita culturale della città. Da docente ha insegnato in prestigiosi Istituti come la Libera Accademia delle Belle Arti (LABA), l’Istituto Europeo di Design (IED), Fondazione Fotografia Modena, Fondazione Toscana Spettacolo, materie quali: Storia dell’Architettura Contemporanea, Teoria e metodo dei Mass Media Linguaggi Multimediali, Storia della Comunicazione Pubblicitaria, Management per la Cultura e lo Spettacolo. Ha contribuito alla progettazione di eventi culturale con diverse istituzioni internazionali, quali l’Istituto di Cultura italiana a Tirana e l’Ambasciata Olandese a Roma. Ha collaborato nell’ideazione e diretto festival dalla caratura internazionale che hanno riguardato la musica, le immagini, i media, come: Videominuto al Centro Pecci di Prato dal 1997-2007, Citymix all’interno di Fabbrica Europa, Streamfest: festival di cultura eco-digitale, Fosfeni: Musica: Elettronica e Arti Digitali. Da giornalista ha collaborato per quasi trent’anni con Controradio e ha scritto su diverse testate nazionali, tra cui Il Manifesto, Amarcord, Blow up.

 

7° Firenze FilmCorti Festival | Premio Cinematografico Spazio Giovani 2020

Dieci giovani registi in gara per la seconda edizione del Premio Cinematografico "Spazio Giovani": chi saranno i primi tre classificati? Lo scopriamo in diretta dalla Sala del Cenacolo dell'Accademia, dopo aver assistito alla proiezione di tutti i corti in gara. L'evento si svolge nell'ambito del 7° Firenze FilmCorti Festival.

7° Firenze FilmCorti Festival | Premio Cinematografico Spazio Giovani 2020
7° Firenze FilmCorti Festival | Premio Cinematografico Spazio Giovani 2020

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La 7a edizione del Firenze Film Corti Festival

La 7a edizione del Firenze Film Corti Festival si sposta sul web: la  trasmissione sul sito del Festival di tutti e 35 i cortometraggi in concorso sarà on streaming gratuito sul sito firenzefilmcortifestival.com/festival-online

Alcuni ospiti, tra cui Alessandro Haber, Jesus Garcés Lambert, Elisabetta Pandimiglio, Wilma Labate, Gianluca Arcopinto, lasceranno un loro contributo, con videomessaggi di saluto e riflessione.
Sono inoltre previsti talk a distanza, come per il regista Giacomo Campiotti.

La 7a edizione del Firenze Film Corti Festival si sposta sul web: la  trasmissione sul sito del Festival di tutti e 35 i cortometraggi in concorso sarà on streaming gratuito sul sito firenzefilmcortifestival.com/festival-online

Alcuni ospiti, tra cui Alessandro Haber, Jesus Garcés Lambert, Elisabetta Pandimiglio, Wilma Labate, Gianluca Arcopinto, lasceranno un loro contributo, con videomessaggi di saluto e riflessione.
Sono inoltre previsti talk a distanza, come per il regista Giacomo Campiotti.

I locali MAD sono sottoposti a sanificazione e le postazioni prevedono distanziamento secondo le normative anti-Covid19.
L’accesso è consentito solo con mascherina.

 

La rassegna dedicata all’universo del cortometraggio in programma dal 27 al 30 ottobre a MAD – Murate Art District e alla Limonaia di Villa Strozzi.

Sarà un’edizione molto attenta al racconto dello stato dell’arte dell’industria del cinema duramente colpita dal Covid-19, con un occhio di riguardo verso q



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La 7a edizione del Firenze Film Corti Festival si sposta sul web: la  trasmissione sul sito del Festival di tutti e 35 i cortometraggi in concorso sarà on streaming gratuito sul sito firenzefilmcortifestival.com/festival-online

Alcuni ospiti, tra cui Alessandro Haber, Jesus Garcés Lambert, Elisabetta Pandimiglio, Wilma Labate, Gianluca Arcopinto, lasceranno un loro contributo, con videomessaggi di saluto e riflessione.
Sono inoltre previsti talk a distanza, come per il regista Giacomo Campiotti.

I locali MAD sono sottoposti a sanificazione e le postazioni prevedono distanziamento secondo le normative anti-Covid19.
L’accesso è consentito solo con mascherina.

 

La rassegna dedicata all’universo del cortometraggio in programma dal 27 al 30 ottobre a MAD – Murate Art District e alla Limonaia di Villa Strozzi.

Sarà un’edizione molto attenta al racconto dello stato dell’arte dell’industria del cinema duramente colpita dal Covid-19, con un occhio di riguardo verso quelle produzioni che si distinguono per il loro taglio autoriale, innovativo e contemporaneo”.
La Direttrice artistica e regista Teresa Paoli

In questa 7a edizione 35 cortometraggi in programma provenienti da 17 paesi diversi.
Incontri, proiezioni, eventi speciali nel pieno rispetto delle norme anti-contagio.

Tra i registi invitati anche Giacomo Campiotti, il regista sarà protagonista di un incontro intitolato “Il valore delle storie”(venerdì 30 ottobre ore 17:30, Limonaia di Villa Strozzi). Un’occasione per parlare di cinema, televisione, racconto audiovisivo, partendo dal suo percorso artistico, e dalla sua ricerca di storie di senso da portare sullo schermo. Già aiuto regista di Mario Monicelli, ha lavorato con Ermanno Olmi e ha firmato il film candidato ai Golden Globes come miglior film straniero “Come due coccodrilli”. Ha diretto serie italiane e internazionali per la televisione come “Zivago” con Keira Knightley e Sam Neil, “Giuseppe Moscati”, “Non è mai troppo tardi”, “Liberi di scegliere”, “Ognuno è perfetto”. È il regista della serie cult “Braccialetti Rossi”. In questo momento sta lavorando ad una nuova produzione sulla storia di Chiara Lubich.

A Campiotti si aggiunge la regista Wilma Labate, al Firenze Film Corti Festival con  “Arrivederci Saigon” (28 ottobre, ore 21 – Limonaia di Villa Strozzi) il film che racconta l’incredibile storia delle Stars, la giovanissima band italiana che dalla provincia toscana viene spedita inaspettatamente in Vietnam, a suonare nelle basi militari americane.

Nella stessa giornata – alla presenza del regista Giovanni Guidelli – la proiezione del cortometraggio realizzato col sostegno Bando Personalità illustri della Regione Toscana “Farinata: La Tredicesima Notte” e la proiezione di “Scuola Calcio”, film del collettivo Mina. Gianluca Arcopinto, produttore e organizzatore di più di cento film, e figura di riferimento del cinema indipendente italiano e la regista Elisabetta Pandimiglio, ne hanno curato la direzione artistica e saranno presenti al festival.

Da segnalare anche l’evento “Fare Cinema d’arte, con la proiezione del film “Io, Leonardo” e l’incontro con il regista Jesus Garces Lambert, che nel 2018 ha diretto il film “Caravaggio – L’anima e il sangue”, documentario più visto in sala nella storia del cinema italiano.

Per il secondo anno consecutivo il Firenze Film Corti Festival focalizza la sua attenzione sulle opere dei giovani. Attraverso la sezione del Festival denominata “Concorso Spazio giovani“, riservata agli studenti delle Accademie, delle Università, delle Scuole di cinema e degli Istituti superiori, sono pervenute opere di estremo interesse. Le opere finaliste potranno essere apprezzate via streaming giovedì 29 ottobre. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Firenze

Per maggiori informazioni: firenzefilmcortifestival.com

 

I premi assegnati dalla giuria finale presieduta da Emanuela Mascherini e composta da Federico Berti (giornalista, scrittore di cinema), Simona De Simone/Nuanda Sheridan (regista), Stefano Mutolo (co-fondatore CNA Cinema e distributore) e Marta Savina (regista e sceneggiatrice):

Miglior Film di Finzione

IT’S ME di Andrea Casaseca
Per la capacità di raccontare in maniera matura il tema del bullismo, con un sapiente utilizzo di un valido cast di attori, mettendo in scena la linea sottile che separa l’innocenza dalla crudeltà.

Miglior regia. 

ATLAS di Maciej Kawalski
Per la regia ambiziosa e ben consapevole che dirige attori e sceglie inquadrature in maniera chirurgica a creare un’opera di matura consapevolezza del cinema breve.

Miglior opera prima

LOSING SIGHT di Jorgo Kokkinidis
Per la chiara e netta grammatica visiva fondata su un’attenta composizione delle inquadrature, l’uso dei colori e della luce, in un linguaggio documentaristico.

Miglior sceneggiatura

EXAM di Sonia K. Hadad
Per la capacità di rendere interessante e avvincente una narrativa apparentemente semplice, senza mai banalizzare le sfumature emotive della protagonista.

Miglior attore

Riccardo De Filippis
nel corto IL PRIMO GIORNO DI MATILDE di Rosario Capozzolo

Per il talento e la capacità di esprimere tutte le inquietudini nascoste nell’animo del personaggio protagonista, nel suo giorno più difficile.

Miglior attrice

Lucrezia Guidone
nel corto SOFFIO di Nicola Ragone
Per la grande abilità di dare voce ad un personaggio senza l’uso della parola. Gli ultimi cento passi di una donna che va incontro all’ultimo soffio di vita

Miglior documentario

IL RITRATTO DI MIA MADRE di Tavo Ruiz
Per il coraggio di andare fino in fondo su un tema doloroso, quasi respingente, ma essenziale da portare all’attenzione del pubblico. Per la qualità artistica e tecnica e per la rara capacità di descrivere  l’intero arco narrativo dei personaggi, mostrando non solo il dramma sanitario ed esistenziale al centro del racconto, ma anche la soluzione allo stesso.

Miglior film di animazione

LA GIOSTRA DI NINA di Valerio Berruti
Per la delicatezza, l’originalità dello sguardo e la maestria nell’uso dell’animazione, con un magico equilibrio costruito evitando eccessi di minimalismo, facili trucchi retorici e soluzioni narrative espositive.

Miglior Film Sperimentale

PANDEMIA di Yiannis Biliris
Per aver affrontato un tema di grande attualità da una particolare prospettiva. Per aver trasformato la quotidianità in un’opera dal forte impatto visivo, suggellandola con una colonna sonora perfettamente in grado di esaltarne il significato.

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Le sceneggiature premiate

Primo premio a FORGIVE ISMAIL di Mirza Ekinovic
Ambientato in un campo di rifugiati, per l’urgenza del tema trattato e l’eleganza nello sviluppo del racconto e dei suoi personaggi che non scadono mai nel banale o nello stereotipato.

Secondo premio a PORTRAIT OF A MEXICANA POET IN IOWA CITY di James Fitzmaurice
Per la capacità di restituire con sagacia, complessità e senso dell’intrattenimento la tempesta perfetta dell’incontro di menti eccellenti come Kurt Vonnegut e Raymond Carver in un momento di svolta della letteratura occidentale e del modo di raccontare enormi cambiamenti storici e sociali.

Terzo premio a LO SFRATTO di Tiziana Cristiano
Per la pulizia e la delicatezza con cui viene trattato il tema degli ultimi in maniera comica e surreale.

Menzione a NO FLY BIRD di Ivan Drago
Per l’originalità dell’idea e la delicatezza nel presentare una narrativa che si presta perfettamente ad un’animazione, con un occhio di riguardo per i più piccoli.

Menzione a EMMA SULLA RIVA DEL FIUME di Gianluca Papadia
Per aver saputo mettere al centro del racconto, l’affascinante mondo della pittura, con una abile alternanza spazio temporale. Un piccolo grande “mosaico” che coinvolge fino all’ultima sequenza.

Menzione a PAPPAGALLO BLUES di Milena Cappabianca
Per la delicatezza con cui racconta le nuances delle relazioni e dei sentimenti, utilizzando la musica come un contrappunto intessuto nella struttura stessa della storia.

Premio speciale ELENA BERTOLDI va  a SOTTO IL CIELO DI SPAGNA di Lidia Popolano
Per la maniacale ricostruzione storica di una pagina poco affrontata della nostra storia come la partecipazione italiana alla Guerra Civile Spagnola, inscritta nei canoni classici e solidi del racconto storico popolare tipico del cinema e della fiction italiana.

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Le Menzioni speciali dell’Associazione Rive Gauche – Festival

Menzione Sceneggiatura:

THE SHELL di Hakal Unal. 
The shell è un viaggio a ritroso da parte di una pittrice di mezza età non sposata ed essenzialmente dedita alla madre. Viene per tutti il momento di fare i conti con se stesso, col proprio passato e con i conflitti interiori sopiti, ma non repressi. Il modo col quale viene descritta la storia di Shell è impeccabile ed un ritratto nel quale tutti possono ritrovarsi.

Menzioni  Film:

IL VESTITO di Massimo Ravallese
Apparentemente si potrebbe dire “storie di ordinaria immigrazione”. Ma in realtà Rive Gauche – Festival ha ravvisato, nel lavoro di Massimo Ravallese, una profondità di accenti e di toni e una dialettica serrata tra personaggi, chelo rendono sicuramente meritevole di una menzione speciale.

TO HER di Jacopo Ardolino 
una menzione speciale per il modo del tutto particolare e convincente col quale il film tratta il mito di Orfeo ed Euridice.
Infatti l’Autore, con coraggio e originalità sperimentale, conferisce al film una svolta determinata dall’incontro do Orfeo con il pittore e traccia un esito del film brillantemente conseguenziale.

IL QUADRO ALLE TUE SPALLE di Frida Bruno
L’Associazione ha trovato veramente interessante l’impianto psicologico che è alla base di questo film. L’autore, Frida Bruno, è riuscita a dare alla storia una scrittura cinematografica ad un tempo lineare e complessa: una storia, che si innesta nel tragico background del protagonista, che lascia interessanti interrogativi nella testa dello spettatore, assolvendo così ad uni dei compiti che, in genere, il cinema dovrebbe sempre tenere presente.

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Il programma

Martedì 27 Ottobre
15:30 INTRODUZIONE AL FESTIVAL

16:00 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO
Anna, Dekel Berenson, Ucraina, 15 min.
A picture in the 21st century, Stefan Pecher, Austria, 4:21 min. Deaf love, Michele Bertini Malgarini, Italia, 15 min.
The Role, Farnoosh Samadi, Iran, 11:51 min.
Retratos de Mi madre, Tavo Ruiz, Messico, 11 min.
Newyork Rhapsody, Salvatore D’alia, USA, 14 min.
Tono Menor, Ivan Sainz Pardon, Spagna, 11 min.

18:00 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO
Umbrella dance for Hong Kong, Wong King Fai, Hong Kong, 15 min. Making men, Antoine Paier, Belgio, 19:41 min.
Exam, Sonia k Hadad, Iran, 15 min.
Soffio, Nicola Rangone, Italia, 9:41 min.
Pandemia, Yannis Biliris, 4 min.
In the night, Tibault Buccellato, USA, 6 min

Mercoledì 28 Ottobre
15:00 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO

15:00 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO
Proiezione dei film finalisti del Concorso Spazio Giovani 2020.
Them, Robin Lochman, Germania, 15 min.
Materia Celeste, Andrea, Gatopoulos, Italia, 15 min. Coming Back Sunny, Noriko Yuasa, Giappone, 15 min. Danke Aus, Luca Amhofer, Austria, 06:48 min.
Depot Asmara, Beatrice Möller, Eritrea, 25 min.
Fifteen, Sébastien Blanc, UK, 15 min.

17:00 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO
Il vestito, Massimo Ravallese, Italia, 15 min.
Extrasezon, Ioachim Stroe, Romania, 20 min.
Losing Sight, Jorgo Kokkinidis, Belgio, 36:08 min.

Giovedi 29 Ottobre
15:00 PROIEZIONE STREAMING OPERE FINALISTE DEL PREMIO CINEMATOGRAFICO SPAZIO GIOVANI 2020

18:00 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO
Luce, Ciro Apicella, USA, 11 min.
I Resign, Jay Mohanm, USA, 7 min.
It’s me, Andrea Casaseca, Spagna, 11:34 min. Il terzo atto, Petrasso, Italia, 11:25 min.
La Giostra di Nina, Valerio Berruti, Italia, 11 min. Xy, Anna Karín Lárusdóttir, Islanda, 15:57 min. Delitto Naturale, Valentina Bertuzzi, Italia, 15 min.

Venerdì 30 Ottobre
09:30 CONCORSO SCENEGGIATURE / SCREENPLAY CONTEST

14:30 PROIEZIONE FILM IN CONCORSO
Il quadro alle tue spalle, Frida Bruno, Italia, 18 min.
Song Sparrow, Farzaneh Omidvarnia, Iran-DK, 12 min. Apocalypse, Andrea Cecconati, Italia, 19:12 min.
To Her, Jacopo Ardolino, Italia, 13 min.
Atlas, Maciej Matthew Kawalski, Polonia, 30 min.
Il primo giorno di Matilde, Rosario Capozzolo, Italia, 9:55 min.

 

LE SEDI DEL 7° FIRENZE FILMCORTI FESTIVAL:

MURATE ART DISTRICT – Piazza delle Murate
LIMONAIA DI VILLA STROZZI – Via Pisana 77
ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE – Via Ricasoli 66

 

Scopri il programma completo >>

***

Il Festival è organizzato dall’Associazione Rive Gauche
Presidente: Marino Demata
Presidente del Firenze Film Corti Festival: Francesco Grifoni
Direttrice artistica del 7° Firenze Film Corti Festival: Teresa Paoli
Presidente della Giuria del 7° Firenze Film Corti Festival: Emanuela Mascherini
Vicepresidente del Firenze Film Corti Festival: Maria Rosaria Perill

Sono partner del Firenze Film Corti Festival:
MiBACT, Consiglio Regionale della Toscana, Fondazione Sistema Toscana, Comune di Firenze, Mus.e, MAD – Murate Art District, Accademia Belle Arti di Firenze, The Animattikon Project, INKTIP, Hollywood screenings Film Festival, Edinburgh Short Film Festival, Piemonte DocuMenteur FilmFest, Blue Danube FilmFestival.

LA STRUTTURA DEL FESTIVAL 2020
Presidente Rive Gauche – Festival: Marino Demata
Presidente 7FFF: Francesco Grifoni
Vice Presidente 7FFF: Maria Rosaria Perilli
Direttrice Artistica 7FFF: Teresa Paoli

LA GIURIA
Presidente Giuria 7FFF: Emanuela Mascherini
Federico Berti
Simona De Simone
Stefano Mutolo
Marta Savina

IL COMITATO SCIENTIFICO ARTISTICO
Massimo Becattini
Mimmo Calopresti
Valentina Gensini
Claudio Rocca

La 7a edizione del Firenze Film Corti Festival

Available in:

6a edizione del Firenze Film Corti Festival

Dal 30 maggio al 2 giugno e dal 16 al 19 ottobre a Murate Art Ditrict si svolgerà l’ormai tradizionale e sempre più atteso secondo appuntamento con il FilmCorti Festival a Firenze.
Giunto alla sua 6° edizione, e forte dei grandi successi delle precedenti edizioni, il Firenze FilmCorti Festival riapre al pubblico nella seconda sessione dedicata ai cartoni animati e film per le scuole, alle sceneggiature e ai film innovativi e sperimentali.

Dal 30 maggio al 2 giugno si svolgerà l’ormai tradizionale e sempre più atteso appuntamento con i film corti a Firenze.

Giunto alla sua 6° edizione, e forte dei grandi successi delle precedenti edizioni, il Firenze FilmCorti Festival si aprirà al pubblico giovedì 30 maggio mattina per proseguire fino a domenica 2 giugno, quando in serata saranno premiati i migliori film in concorso, prescelti dalla Giuria presieduta dal regista Mimmo Calopresti, su 700 film iscritti da tutto il mondo. Il primo elemento di novità è costituito dalla istituzione dello Spazio Giovani: una sezione inedita costruita in partnership con Murate Art District e Accademia di Belle Arti di Firenze, in cui, durante le 4 mattinate del Festival, giovani registi provenienti dall’Accademia e dalle scuole di cinema, potranno mostrare le loro opere al pubblico.

Altro elemento di novità assoluta è la proiezione del nuovo straordinario docufilm “Cantiere 2 agosto. Cronaca di una strage”, con la presenza

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Dal 30 maggio al 2 giugno si svolgerà l’ormai tradizionale e sempre più atteso appuntamento con i film corti a Firenze.

Giunto alla sua 6° edizione, e forte dei grandi successi delle precedenti edizioni, il Firenze FilmCorti Festival si aprirà al pubblico giovedì 30 maggio mattina per proseguire fino a domenica 2 giugno, quando in serata saranno premiati i migliori film in concorso, prescelti dalla Giuria presieduta dal regista Mimmo Calopresti, su 700 film iscritti da tutto il mondo. Il primo elemento di novità è costituito dalla istituzione dello Spazio Giovani: una sezione inedita costruita in partnership con Murate Art District e Accademia di Belle Arti di Firenze, in cui, durante le 4 mattinate del Festival, giovani registi provenienti dall’Accademia e dalle scuole di cinema, potranno mostrare le loro opere al pubblico.

Altro elemento di novità assoluta è la proiezione del nuovo straordinario docufilm “Cantiere 2 agosto. Cronaca di una strage”, con la presenza degli autori e delle più importanti cariche istituzionali del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna e della Regione Toscana.
Nel corso della prima serata, sarà consegnato ad Angelo Tantaro, vice Presidente del Festival, il prestigioso premio “Tatiana Pavlova 2019”  per i meriti della rivista Diari di cineclub, di cui è Direttore.
Il Festival sarà un’occasione importante per incontri, dibattiti, visioni con ospiti di grande prestigio, da David Riondino, ai registi Matteo Belli, Paolo Sassanelli, Antonietta De Lillo, che presenteranno le loro opere più recenti in prima visione in Toscana e che saranno introdotti dalla nuova Direttrice Artistica del Festival, l’attrice e regista Cristina Puccinelli 

PROGRAMMA DEGLI EVENTI SPECIALI MAGGIO

  Giovedì 30 maggio
15.00  Incontro su “Cinema e altre arti visuali” con la partecipazione di Valentina Gensini, Direttrice Artistica de Murate Art District, Claudio Rocca Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Firenze Marino Demata Presidente del Firenze FilmCorti Festival

17.30 Panel CNA cinema e audiovisivo, Toscana e CNA agroalimentare Dialogo tra settori per la valorizzazione del territorio 20.00 Consegna Premio Nazionale “Tatiana Pavlova 2019” a Diari di Cineclub. Riconoscimento Nazionale per la Divulgazione dell’Arte Contemporanea

20.30 David Riondino presenta  “Corti di carta. Digressione su sonetti, strambotti e affini”. 

Venerdì 31 maggio  
18.30 “Voci-Volto” incontro col regista Matteo Belli sulla voce dell’attore.

20.30 Proiezione del Docufilm “Cantiere 2 agosto. Cronaca di una strage” alla presenza di Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea legislativa Emilia-Romagna, Matteo Belli, regista, Cinzia Venturoli, storica, Paolo Bolognesi, Presidente dell’Associazione  Parenti delle vittime Eugenio Giani, Presidente del Consiglio della Regione Toscana, Stefania Ippoliti Presidente Italia Film Commission, Valentina  Gensini, Direttrice Artistica de Le Murate. Progetti Arte Contemporanea.    

Sabato 1 giugno
18.30 Proiezione de film “Il signor Rotpeter” di Antonietta De Lillo con la partecipazione della regista

20.30     Proiezion del film lungometraggio “Due piccoli italiani” di Paolo Sassanelli con la partecipazione del regista 20.31

Domenica 2 giugno
17.00 Incontro con il Festival di Edimburgo, proiezione dei film fuori concorso dal Festival di Edimburgo

18.00 Incontro col regista Mimmo Calopresti, Presidente della Giuria del 6° Firenze FilmCorti Festival

20.00 Sul palco, in Piazza de Le Murate, la Cerimonia delle Premiazioni e a seguire spettacolo musicale con il gruppo Nuove Trasparenze.

La giuria che ha selezionato i film in vista della partecipazione alla sessione autunnale è stata composta da Paola Dei, scrittrice e psicoterapeuta, Oronzo Luciano Vittorio Ricci, pittore, Ruben Chaviano, violinista, Vittoria Angela Romei, pittrice. Inoltre l’architetta e scrittrice Alessandra Cotoloni, la scrittrice Giulia Zoppi, il poli strumentista Stefano Macrillò, lo scrittore e critico letterario Francesco Ricci e un nome del cinema come Giacomo De Bastiani. Saranno presenti il 18 ottobre durante e premiazioni della sezione dei film sperimentali.

Due le menzioni speciali che il Festival ha deciso di assegnare in modo eccezionale in questa edizione. La prima per i Video d’Arte viene assegnata a Nicola Raffaetà per il cortometraggio Equilibrio e la seconda lezione speciale per il Book Trailer a Francesco Grifoni per I signori del silenzio. 

Il terzo posto del podio è di  In brief di Carlo Perissi
L’autore riesce a trattare il tema grandioso dell’evoluzione attraverso le linee essenziali di un poetico sguardo, che da una parte narra il macrocosmico ciclo di vita dell’universo e dall’altra affianca il microcosmico battito di ciglia dell’esistenza simbolica delle tre generazioni, battito che ha in se il senso dell’amore. Il linguaggio ha potuto contare su una fotografia emblematica e un commento musicale che ha saputo presentare la tradizione e l’innovazione attraverso l’utilizzo della sonorità antica del santur, strumento di origine mediorientale, affiancato da un uso non invadente dei suoni tecnologici.”

Il secondo premio va a Antonio La Camera, presente assieme a Francesco Sottile, che ha interpretato il ruolo del protagonista centrale e creato le musiche del film, per Nel ritrovo del silenzio.
La struttura (quiete-rottura delle quiete- ricomposizione della quiete), il ritmo (ora pausato, ora vertiginoso), la potenza espressionistica delle immagini (ad esempio il sangue che dai timpani scende sul collo, ad esempio l’indistinta confusione del centro cittadino), la musica che asseconda alla perfezione la narrazione visiva. Tutto, ma proprio tutto, concorre a fare di Nel ritrovo del silenzio, una intensa e riuscitissima testimonianza artistica della condizione dell’uomo moderno.

primo classificato, il coreano Takeshi Kushida, per il suo lavoro Koe/Voice.
La giuria ha ritenuto infatti di assegnare il primo premio assoluto al film Koe/Voice “perché il regista ha dato vita a un film delicato che colpisce per le sue immagini che ti entrano dentro e ti inchiodano davanti a quelle sensazioni di musicalità. Un inno al valore dell’ascolto, al ritrovare un silenzio interiore inteso nella sua accezione più bella e ampia. La necessità di ritrovare se stessi dentro un mondo caotico, colmo di rumore e veloce. Ritrovare la piacevolezza dell’ascolto di se stessi.”

 

Il programma degli incontri:

16 ottobre ore 10.00 – 15.00
Animazione e film delle scuole

Animazione. In concorso:
To my children – Shwan Dler Qaradaki – min. 20,00
Dodici minuti di pioggia – IT – Fabio Teriaca – min. 05,58
Il bisonte – IT – Diego Piacenti – min. 03,05
Paper Kite – Bulg. – min. 08,00
SugarLove – IT – Laura Luchetti – min. 09,00
The nap – IT – Adolfo di Molfetta –min. 08,15
Time in the forest – Mex – Juan Paulin – min. 06,33

Film realizzati dalle scuole:
Cambia_menti – Secondaria di primo gr. Dante Alighieri – Modugno (Bari) – min.10,00
Enea e Didone – Primaria Rodari – Cecina (LI) – min. 19,58
La nascita di Roma – Primaria Rodari Cecina (Li) – min. 20,00
Elia & il capo – IT Anel Syzdykova – FRame School – min. 04,14

Film dal Festival Animattikon di Cipro (Fuori concorso)
Disappear – NL – Hndrikus De Vaan – min. 04,07
May be it’s me – Cyp. – Dimiytri Simou – min. 06,10

Proclamazione dei vincitori e premiazioni

17 ottobre ore 15.00 – 20.00
Programma Sceneggiature finaliste

Illustrazione delle sceneggiature e Intervista con gli autori:

Don – IT – Alberto Battistutti
Ferretti brothers vs Real Madrid – IT – Roberto Costantini e Luca Labarile
From the face of an angel – USA – Frank Vespe
Ascolta come batte forte il tuo cuore – IT – Giuseppe Rasi
Hisack Henderson – IT – Fabio Quatela
Al termine della notte – IT – Daniel Coffaro
La matematica dell’eco – IT – Davide Lo Schiavo
La strada segnata – IT – Michele Iovine
Brennhausen – USA – Diana Cignoni
Farfallina bella e bianca – IT – Chiara Rossi
Come l’impronta di un quadro – IT – Lidia Popolano
Cronaca nera per le muse – IT – Alma Carrano
Anatomy of a Crime Scene – USA – Candice Delevante
Il prezzo – IT – Raffaele Putorti
Italians without a cause – IT – Lucia Braccalenti
Koko – Usa – J Scott Vajner & Anjani K Pandey
La venditrice di stoffe – IT – Daniela Giordano
Made in America – USA – B K (Anonimo)
Ogni cosa deve finire – IT – Matteo Mantero
House of Jade – Usa – Tomek P. Chenczke)
Mind the gap – IT – Gianluca Papadia
No man’s land – UK – Tom Canning
Rabbit still hiding – Tur – Hakan Ünal
Sabato – IT – Cristina Toccafondi
Say nothing – Usa – Jon Freda
Supermarket love story – IT – Mark Petrasso
The butterfly – IT – Lorenzo Breschi
The Haunting of Reactor Five – USA – Robert Cox

Ore 19.30 – Proclamazione dei vincitori e premiazioni

18 ottobre ore 15.00 – 20:00
Programma Film Innovativi e Sperimentali

ore 15.00 – Proiezioni Film in concorso:

Connecting… – Ger. – Stefan Ghedina – min. 17,28
A bad habit – IT – Luca D’Onofrio – min. 04,52
Before you go – IT – Laura Pellegrini – min. 03,45
I signori del silenzio – IT – Francesco Grifoni – min. 3,51
In brief – IT – Carlo Petrassi – min. 06,32
Kaleidoscape – IT – Daniele Pauletto – min. 06,08
Koe/Voice – Jap. – Takeshi Kushida – 09,00
Firstly T – Pol. – Jacek Jędrzejczak – min. 04,12
Hate dialogues – Ger. – Rupert Jorg – min. 04,33
Equilibrio – IT – Nicola Raffaetà – min. 09,43

Ore 16.30 – Proiezione fuori concorso
Il sole si riprese il giorno – IT – Alessandro Fiero – min. 17,01

Ore 17.00 – Proiezioni Film in concorso
Memoria Data – Usa/IT – Lori Felker – min. 12,00
Merry go round – UKR – Ihor Podolchak – min.
Patient 1642 – Usa – Tommaso Frangini – min. 04,45
Phosphens – Bel. – Frank Ravel – min. 05,00
Portrait – Usa – Robert Peche – min. 0,52
Le porte – IT – Antonio D’Aquila – min. 15,25
Medium rare – IT – Luca Cioci – min. 04,35
Nel ritrovo del silenzio – IT – Antonio La Camera – min. 06.05
Transience – Colum. – David Barrera – min. 27,00
Orpheus and Eurydice – IT – Lorenzo Breschi – min. 01.00

Ore 19.30 Proclamazione dei vincitori . Premiazioni.

6a edizione del Firenze Film Corti Festival

Available in:

Giovanni Bartolozzi

Architect

Giovanni Bartolozzi, is an architect and designer who carries out his activities in Florence and Milan. He is co-founder of studio Fabbricanove in Florence, with which he recently built the headquarters of the Milano Luiss Hub and the new Auditorium of the B.C.C. of San Cataldo (CL). He heads the Architectural Design II Lab at the Faculty of architecture of Florence. In 2008 he founded ‘Soqquadro Design’, a line of self-produced design that has collaborated with various companies and produces prototypes. He has written for numerous journals, among which L’architetto italiano, Anark, Paesaggio Urbano, and Opere. He recently curated for Giunti T.V.P. Editori the info-sheets and texts on modern and contemporary architecture of the volume ‘ART PLUS 5’. In 2013 he published the book Leonardo Ricci. Nuovi modelli urbani, for Quodlibet Macerata.

Giovanni Bartolozzi, is an architect and designer who carries out his activities in Florence and Milan. He is co-founder of studio Fabbricanove in Florence, with which he recently built the headquarters of the Milano Luiss Hub and the new Auditorium of the B.C.C. of San Cataldo (CL). He heads the Architectural Design II Lab at the Faculty of architecture of Florence. In 2008 he founded ‘Soqquadro Design’, a line of self-produced design that has collaborated with various companies and produces prototypes. He has written for numerous journals, among which L’architetto italiano, Anark, Paesaggio Urbano, and Opere. He recently curated for Giunti T.V.P. Editori the info-sheets and texts on modern and contemporary architecture of the volume ‘ART PLUS 5’. In 2013 he published the book Leonardo Ricci. Nuovi modelli urbani, for Quodlibet Macerata.

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Città_Patrimonio e Progetto

Ciclo triennali di incontri organizzato da UD-Laboratorio di Urban Design del DIDA UNIFI

L’iniziativa rientrava in un ciclo di incontri tematici CITTÀ_PATRIMONIO E PROGETTO programmati per il triennio 2018/2020. L’intero ciclo è stato finalizzato ad esplorare le sfide che il Patrimonio architettonico-urbano-paesaggistico pone in chiave contemporanea e come affrontarle attraverso il Progetto nelle sue diverse e possibili declinazioni. La convergenza di questi temi si basa sulla consapevolezza che la salvaguardia e la valorizzazione del Patrimonio come eredità culturale possano contribuire al benessere e alla qualità della vita in città. Il ciclo di incontri è stato attivato in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018 che promuoveva il patrimonio culturale come risorsa sostenibile per rafforzare il senso di appartenenza e i valori identitari da condividere in uno spazio comune europeo.

 

Il tema del primo incontro, tenutosi il 16 maggio 2018 presso MAD, dal titolo “Piazze minori nel centro storico di Firenze”, riguardava quell’insieme

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L’iniziativa rientrava in un ciclo di incontri tematici CITTÀ_PATRIMONIO E PROGETTO programmati per il triennio 2018/2020. L’intero ciclo è stato finalizzato ad esplorare le sfide che il Patrimonio architettonico-urbano-paesaggistico pone in chiave contemporanea e come affrontarle attraverso il Progetto nelle sue diverse e possibili declinazioni. La convergenza di questi temi si basa sulla consapevolezza che la salvaguardia e la valorizzazione del Patrimonio come eredità culturale possano contribuire al benessere e alla qualità della vita in città. Il ciclo di incontri è stato attivato in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018 che promuoveva il patrimonio culturale come risorsa sostenibile per rafforzare il senso di appartenenza e i valori identitari da condividere in uno spazio comune europeo.

 

Il tema del primo incontro, tenutosi il 16 maggio 2018 presso MAD, dal titolo “Piazze minori nel centro storico di Firenze”, riguardava quell’insieme di piazze situate all’interno del tessuto storicizzato fiorentino che, nonostante il loro valore di posizione, versano in una condizione di residualità. A causa di una serie di fenomeni, più volte sottolineati dall’UNESCO (gentrification, mobilità non sostenibile, incuria ed abbandono), queste “piazze minori” il più delle volte sono escluse dai circuiti di maggior interesse turistico, culturale e commerciale anche perché, più in generale, sono occupate impropriamente da funzioni incompatibili con la vita ed i desiderata dei propri abitanti, residenti ma anche city users e turisti. Per questi motivi si trasformano da luoghi di relazione in luoghi marginali, aree prive di ruolo, sottoutilizzate o degradate che, in quanto tali diventano non-luoghi. La finalità dell’iniziativa è quella di fare un focus su queste tematiche riflettendo su come leggere, reinterpretare, rigenerare, progettare e ripensare questo fondamentale sistema, vitale per il tessuto urbano del centro storico fiorentino (e non solo).

Hanno partecipato Valentina Gensini – Direttore Artistico. MAD Murate Art District, Saverio Mecca – Direttore DIDA, Antonio Capestro – UNIFI, Patrizia Laudati – Directeur Adjoint Laboratoire DeVisu. Université de Valenciennes et du Hainaut-Cambrésis, Franco Mancuso – ANCSA Associazione Nazionale Centri Storici Artistici, Marisa Fantin – INU Istituto Nazionale di Urbanistica, Florian Nepravishta – FAU Faculty of Architecture and Urbanism, Tirana, Oberdan Armanni – già Presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Q1 del Comune di Firenze, Khaldoun Zreik – Digital Humanities Department | University Paris 8, France, Maria Concetta Zoppi – UNIFI, Gabriele Nannetti – MiBACT Soprintendenza ABAP FI-PT-PO, Fabio Capanni – UNIFI.

 

Il tema del secondo incontro del ciclo Città Patrimonio e Progetto è stato Arno tra permanenza ed effimero, che si è svolto il 4 marzo 2019 presso MAD.

A diversi anni dall’alluvione Firenze inizia a recuperare il rapporto con il suo fiume stringendo nuove alleanze con la città ed il territorio. Dopo gli anni siglati da una cultura della paura, dopo le commemorazioni per il cinquantenario per ricordare ed imparare dal tragico evento del ’66, oggi Firenze ha smesso di volgere le spalle al suo fiume. Si va affermando una nuova consapevolezza che questa vitale presenza naturalistica possa ancora essere una “risorsa” da ripensare, con diverse declinazioni, all’interno di uno scenario propositivo e implementabile nel tempo. L’iniziativa, rileggendo la complessa relazione tra la città ed il suo fiume, attiverà un dibattito su come progettare un nuovo rapporto, tra permanenza ed effimero, per una rinnovata cultura e visione dell’Arno.

Hanno partecipato Valentina Gensini-Direttore Artistico MAD Murate Art District, Antonio Capestro-Direttore Scientifico UD-Laboratorio di Urban Design del DIDA, Patrizia Laudati-Directeur Adjoint Laboratoire DeVisu. Université de Valenciennes et du Hainaut-Cambrésis, Cinzia Palumbo-Direttore CISDU-Centro Internazionale di Studi sul Disegno Urbano, Oberdan Armanni- CISDU, Jessica Carione, Mattia Locci, Roberto Melosi, Andrea Puri, Aida Riahi, Gabriele Salimbeni, Simone Barbi-DIDA, Milena Blagojevic, Angela Fiorelli, Vanessa Stella, Diana Marcela Torres

 

Il terzo incontro si è svolto il 16 maggio 2019 e ha avuto come titolo Patrimonio tra materiale e immateriale traccia / simbolo / trasmissione.

La giornata studio intendeva far emergere gli elementi epistemologici, teorici e metodologici, necessari per superare la dicotomia materialità/immaterialità esistente nei differenti approcci, sia scientifici che operativi, sul patrimonio. Il postulato teorico più innovativo alla base delle strategie di salvaguardia del patrimonio, a partire dalla Convenzione Unesco del 2003, è il superamento della separazione tra i concetti di materialità e d’immaterialità. Questa dualità del patrimonio architettonico e urbano, tra l’aspetto visibile delle forme materiali ed il loro rinvio a dei riferimenti immateriali – al non visibile, al senso – può essere declinata secondi tre dimensioni: – La dimensione storica: Le forme dell’architettura sono le tracce del passato, le tracce cristallizzate, nella pietra, della storia della società e della cultura che le hanno prodotte; – La dimensione sincronica: Ogni forma è percepita come un segno “in praesentia” come un simbolo portatore di significati, di senso, e di valori identitari, corrispondenti a un momento preciso della loro vita; – La dimensione proiettiva: Le forme dell’architettura sono artefatti, di cui bisognerà garantire la durabilità fisica e semantica, da trasmettere alle generazioni future.

Hanno partecipato Valentina Gensini-Direttore Artistico MAD Murate Art District, Carlo Francini-Responsabile ufficio UNESCO Comune di Firenze, Antonio Capestro-Direttore Scientifico di UD Laboratorio di Urban Design | DIDA, Patrizia Laudati-Directeur Adjoint Laboratoire De Vusu Universitè Plytecnique Hauts De France, Francoise Albertini-Universitè de Corse, Vincent Becue-Universitè de Mons, Pascal Lardellier-Universitè de Bourgogne, Franco Mancuso-IUAV – Istituto Universitario di Architettura di Venezia, Sylvie Merviel-Universitè Polytechnique Hauts de France, Cinzia Palumbo-CISDU Centro Internazionale Studi Didegno Urbano, Alessandro Rinaldi-DIDA Università degli Studi di Firenze, Daniel Schmitt-Universitè Plytecnique Hauts de France, Ulisse Tramonti-DIDA Università degli Studi di Firenze; In videoconferenza Marc Mequignon-Universitè Touluse 3, Jean-Pierre Migno-Univesitè Toulouse 3.

 

Città_Patrimonio e Progetto

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Chiara de' Rossi

Architect and Co-Founder and Scientific Coordinator of LWCircus

Architect | Phd in Development, Restoration and Design. Architect and PhD ICAR 19 Development, Restoration and Design in Archeological and Ambient areas gained in University of Rome La Sapienza. She has coordinated several contemporary art installations in Rome – Sant’Alessio Historical Garden with Fondazione Roma arte e Musei. She has designed Nora’s Archeological park in Sardinia and several public works in Rome, Bari, Cagliari. She is Co-Founder and Scientific Coordinator of LWCircus, the Italian – Mexican Operative Shared Program born in the 2016 and focused on experimental modalities in searching new strategies for sustainable urban and rural development on sensitive natural areas and the revitalization of cultural landscapes inside Mediterranean and the developing Countries.

Architect | Phd in Development, Restoration and Design. Architect and PhD ICAR 19 Development, Restoration and Design in Archeological and Ambient areas gained in University of Rome La Sapienza. She has coordinated several contemporary art installations in Rome – Sant’Alessio Historical Garden with Fondazione Roma arte e Musei. She has designed Nora’s Archeological park in Sardinia and several public works in Rome, Bari, Cagliari. She is Co-Founder and Scientific Coordinator of LWCircus, the Italian – Mexican Operative Shared Program born in the 2016 and focused on experimental modalities in searching new strategies for sustainable urban and rural development on sensitive natural areas and the revitalization of cultural landscapes inside Mediterranean and the developing Countries.

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Annacaterina Piras

Architect and Co-Founder and Scientific Coordinator of LWCircus

Annacaterina Piras is architect and cartographer and has a PhD in Landscape Architecture gained at the Alghero School of Architecture, University of Sassari (2011). She obtained the first degree in Architecture at the Florence School of Architecture (1999). Since 2004 she has coordinated several international operative workshops, experimenting shared practices in urban interventions trough the art medium as a vehicle for the redevelopment of open spaces, with the collaboration of local artists, communities and cultural foundations, as Museo Nivola, Orani (2004) and Fondazione Stazione dell’arte, Ulassai (2006). During last years she collaborated with different Universities, Foundations and Cultural Institutions, such as the Cornell University in Rome (2009), the Master in Landscape Architecture of Barcelona at ETSAB_UPC (2010), the Bauhaus Dessau Foundation (2011), the RMIT University, School of Architecture and Design, Melbourne (2013-19), the ENSP, Ecole nationale supérieure du Pa

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Annacaterina Piras is architect and cartographer and has a PhD in Landscape Architecture gained at the Alghero School of Architecture, University of Sassari (2011). She obtained the first degree in Architecture at the Florence School of Architecture (1999). Since 2004 she has coordinated several international operative workshops, experimenting shared practices in urban interventions trough the art medium as a vehicle for the redevelopment of open spaces, with the collaboration of local artists, communities and cultural foundations, as Museo Nivola, Orani (2004) and Fondazione Stazione dell’arte, Ulassai (2006). During last years she collaborated with different Universities, Foundations and Cultural Institutions, such as the Cornell University in Rome (2009), the Master in Landscape Architecture of Barcelona at ETSAB_UPC (2010), the Bauhaus Dessau Foundation (2011), the RMIT University, School of Architecture and Design, Melbourne (2013-19), the ENSP, Ecole nationale supérieure du Paysage, Versailles (2013-14-15-16), the Universidad Marista, Merida (2016), the Chinese Universities of SCUA, SCUT, GAFA in Guangzhou and PKU, Beijing (2017), the UHM, University of Hawaii at Manoa (2017), Tonji and Jiao Tong University in Shanghai (2018), TURENSCAPE Academy (from 2018). From 2009, She coordinated several workshops for the II Level Master in Mediterranean Landscape Urbanism, at the Alghero School of Architecture, University of Sassari, where she worked as Academic Coordinator for the second edition of the Master MMLU (2014-2015). She has been Co-Founder and scientific coordinator for the first six editions (2011-2016) of LandWorks-Sardinia. She is Co-Founder and Scientific Coordinator of LWCircus, the Italian – Mexican Operative Shared Program born in the 2016 and focused on experimental modalities in searching new strategies for sustainable urban and rural development on sensitive natural areas and the revitalization of cultural landscapes inside Mediterranean and the developing Countries. She has been juror at the World Landscape Architecture Award 2019 and has been nominated for the American Academy in Rome Italian Fellowships 2019-2020.

LWCircus

Italian – Mexican Operative Shared Program

LWCircus is the Italian – Mexican Operative Shared Program born in the 2016, following to a critical rereading of the guide lines delineated along the pluriannual experience of coordination inside of successful international operative programs and looking for a systematization of alternative methodologies based on social practices and an improvement of tools and devices, able to give life to long term process in term of sustainable development and responsible valorization. The Program focuses specifically on experimental modalities in searching new strategies for sustainable urban and rural development on sensitive natural areas and territories under transition (anthropologic, socio-economic and environmental aspects), together with a responsible valorization of cultural landscapes inside Mediterranean and the developing Countries.

LWCircus is the Italian – Mexican Operative Shared Program born in the 2016, following to a critical rereading of the guide lines delineated along the pluriannual experience of coordination inside of successful international operative programs and looking for a systematization of alternative methodologies based on social practices and an improvement of tools and devices, able to give life to long term process in term of sustainable development and responsible valorization. The Program focuses specifically on experimental modalities in searching new strategies for sustainable urban and rural development on sensitive natural areas and territories under transition (anthropologic, socio-economic and environmental aspects), together with a responsible valorization of cultural landscapes inside Mediterranean and the developing Countries.

Kazuhiro Ishiyama

Visual artist

He lives and works in Yamagata, Japan. He graduated at the Tokyo University of the Arts, (formerly, Tokyo National University of Fine Arts and Music), where He received M.F.A. of Inter Media Art course in 2008, Japan. In 2009 He Joined Niigata Water and Land Art Festival 2009 Niigata, Japan, selected by Fram KITAGAWA.
Also “No man’ s land” Ambassade de France au Japan, Tokyo, Japan in 2009-2010, directed by the Franch embassy. After Joined Tokyo Midtown Award 2010, Tokyo Midtown, Tokyo, Japan in 2010, He received a grant Shou Foundation (private) from Okayama Japan. With the grant traveled around Asia to study the source of own my culture, especially Animism, Shinto-ism and Buddhism for a year, 2013. Back to Japan and Founded a studio and an art production corporation, in Yamagata in 2014.
Awards and Grants are Second place for Graduated Exhibition Tokyo University of the Arts 2008, Tokyo Midtown Award 2010, Shou foundation 2011, International Photography award 2012,PX3, etc. In

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He lives and works in Yamagata, Japan. He graduated at the Tokyo University of the Arts, (formerly, Tokyo National University of Fine Arts and Music), where He received M.F.A. of Inter Media Art course in 2008, Japan. In 2009 He Joined Niigata Water and Land Art Festival 2009 Niigata, Japan, selected by Fram KITAGAWA.
Also “No man’ s land” Ambassade de France au Japan, Tokyo, Japan in 2009-2010, directed by the Franch embassy. After Joined Tokyo Midtown Award 2010, Tokyo Midtown, Tokyo, Japan in 2010, He received a grant Shou Foundation (private) from Okayama Japan. With the grant traveled around Asia to study the source of own my culture, especially Animism, Shinto-ism and Buddhism for a year, 2013. Back to Japan and Founded a studio and an art production corporation, in Yamagata in 2014.
Awards and Grants are Second place for Graduated Exhibition Tokyo University of the Arts 2008, Tokyo Midtown Award 2010, Shou foundation 2011, International Photography award 2012,PX3, etc. In 2016, joined ARCHITECTURE BIENNALE 2016 at Japanese Pavilion in Venice, Italy, cooperation with SHINGO MASUDA and OTUBO KATSUHISA.

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Manfredi Leone

Professor of Landscape Architecture at the Department of Architecture of the University of Palermo.

Manfredi LEONE, has a Ph.D. and is Professor of Landscape Architecture at the Department of Architecture of the University of Palermo. He is Director of LandLab PA, research group and community that developes landscape design based in Sicily.
Landscaper and architectural designer, he is Vice-president at the Sicily Section of the Italian Landscape Architects Association, AIAPP. He is Founder and Board member of I-ASLA, Italian Academic Society of Landscape Architecture.
He is one of the authors of the Parco Uditore in Palermo, has to his credit numerous interventions on landscape and the built envinronment and participations in urban planning designs. He is author of several publications and has been Visiting Professor in the USA, Australia, Spain, Argentina. At the University of Palermo he is director of the Laboratory of Landscape Architecture and he teaches also Architectural Design.
Board Member of the Erasmus Plus European Research Network for Sustainable Management of Cultural La


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Manfredi LEONE, has a Ph.D. and is Professor of Landscape Architecture at the Department of Architecture of the University of Palermo. He is Director of LandLab PA, research group and community that developes landscape design based in Sicily.
Landscaper and architectural designer, he is Vice-president at the Sicily Section of the Italian Landscape Architects Association, AIAPP. He is Founder and Board member of I-ASLA, Italian Academic Society of Landscape Architecture.
He is one of the authors of the Parco Uditore in Palermo, has to his credit numerous interventions on landscape and the built envinronment and participations in urban planning designs. He is author of several publications and has been Visiting Professor in the USA, Australia, Spain, Argentina. At the University of Palermo he is director of the Laboratory of Landscape Architecture and he teaches also Architectural Design.
Board Member of the Erasmus Plus European Research Network for Sustainable Management of Cultural Landscapes. Along many years he has been developing research topics on various landscape themes, with a focus on the theme of coastal landscape, landscape of defenses, hydraulic landscape and public space. Most of his works are focused on low cost and low impact technologies. He won national prizes for landscape architecture and architectural design projects. He has been Team Leader during the first ChinaLab018 at TURENSCAPE Academy in Xixinan, Anhui Province, China and Team Leader during second edition of ArnoLab019 in Florence.

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Sandra Piesik

Architect

Sandra Piesik is an award-winning architect, author and researcher specialising in technology development and transfer as well as the implementation of global sustainable legislation. She is the founder of 3 ideas Ltd and a Visiting Professor at the UCL Global Institute for Prosperity, initiator of several RD&D groups and consortia including HABITAT Coalition.
She is collaborating with the Paris Committee on Capacity Building of The United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC), CTCN, UNCCD, UN-HABITAT on The Guiding Principles for Urban-Rural Linkages for Advancing Integrated Territorial Development, The Global Centre on Adaptation (GCA) and the European Space Agency.
Her published work includes Arish: Palm-Leaf Architecture (Thames & Hudson 2012) and she is the general editor of the encyclopaedia, HABITAT: Vernacular Architecture for a Changing Planet (Thames & Hudson, Abrams Books, Flammarion, Editions Detail and Blume, 2017).

This encyclopaedia



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Sandra Piesik is an award-winning architect, author and researcher specialising in technology development and transfer as well as the implementation of global sustainable legislation. She is the founder of 3 ideas Ltd and a Visiting Professor at the UCL Global Institute for Prosperity, initiator of several RD&D groups and consortia including HABITAT Coalition.
She is collaborating with the Paris Committee on Capacity Building of The United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC), CTCN, UNCCD, UN-HABITAT on The Guiding Principles for Urban-Rural Linkages for Advancing Integrated Territorial Development, The Global Centre on Adaptation (GCA) and the European Space Agency.
Her published work includes Arish: Palm-Leaf Architecture (Thames & Hudson 2012) and she is the general editor of the encyclopaedia, HABITAT: Vernacular Architecture for a Changing Planet (Thames & Hudson, Abrams Books, Flammarion, Editions Detail and Blume, 2017).

This encyclopaedia is the first contemporary global review of vernacular architecture carried out in the past twenty years. The culmination of years of specialist research, it gathers together an international team of more than one hundred and forty leading experts from fifty counties across a diverse range of disciplines to examine what the traditions of vernacular architecture, and its regional craftspeople around the world, can teach us about creating a more sustainable future.

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Elena Barthel

Adjunct Professor at Auburn University School of Architecture Rural Studio

Elena Barthel is graduated in architecture (University of Florence 2000), member of the Institute of Architects of Florence (2001) and PhD at the Department of Urban Planning (University of Florence 2010).
She taught Urban design thesis studio (Planning Department, Florence School of Architecture 2001-8) and Architecture Design Studio at the Architectural Association in London (2006-7). In 2008, for the Architectural Association, she co-designed the ‘Hooke Park Design & Make Strategic Plan’: a ‘on the ground’ program, developed in consultation with West Dorset local Perish and Planning Authorities. The project focused on the ethical, social, environmental, and economic impact of the design and built program on both, the London based AA institution, and the local rural community in Hooke. Since 2012, the Design & Make program has been teaching students from all over the world.
She is currently Adjunct Professor at Auburn University School of Architecture Rural Studio: a

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Elena Barthel is graduated in architecture (University of Florence 2000), member of the Institute of Architects of Florence (2001) and PhD at the Department of Urban Planning (University of Florence 2010).
She taught Urban design thesis studio (Planning Department, Florence School of Architecture 2001-8) and Architecture Design Studio at the Architectural Association in London (2006-7). In 2008, for the Architectural Association, she co-designed the ‘Hooke Park Design & Make Strategic Plan’: a ‘on the ground’ program, developed in consultation with West Dorset local Perish and Planning Authorities. The project focused on the ethical, social, environmental, and economic impact of the design and built program on both, the London based AA institution, and the local rural community in Hooke. Since 2012, the Design & Make program has been teaching students from all over the world.
She is currently Adjunct Professor at Auburn University School of Architecture Rural Studio: a community based, design and build program located in west Alabama where she has been working full time as Assistant professor from 2008 until 2016.
During this period, She run the Rural Studio Farm: a prototypical homestead as a laboratory for organic farming and passive architecture strategies.

Since 2008, she has been lecturing in architecture programs and different venues from Tel Aviv Eco Week, Quito Biennale, Rhode Island School of Design, University of Alabama, Bergen and Amsterdam School of Architecture, Helsinki Art Museum, Turin Polytechnic, University of Roma 3, Trento University of Engineering Milan Polytechnic, Florence School of Architecture, Syracuse and California State University.
In 2014 she co-authored ‘Rural Studio at twenty: Designing and Building in Hale County, Alabama, published by Princeton Architectural Press. In 2018 and 2019 she published the articles ‘Thinnings’ (Harvard Magazine 04/2018) and ‘Taking off’ (Lotus 03/19).
In 2016 with Rural Studio, she co-designed “Forum” for the exhibit “Architecture as art”, at the Milan Triennale and the ‘Theatre of the useful’ for the XV Venice Biennale “Report from the front”, both installations produced zero waste emphasizing on a responsible everyday use of resources.
In 2017, in collaboration with Andrew Freear and Studio Tempi, she won the Jury Prize for the project ‘1 City, 1 Landscape: Re-Call’ in San Giovanni Valdarno.
With the Comunità di Base delle Piagge, and the comune di Fiesole she is currently working on the design of participated community public spaces.
In 2018 she was part of the SIAT YOUNG 2018 competition jury in Turin.

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Dermot Foley

Architect

Director and Principal Landscape Architect with Dermot Foley Landscape Architects (DFLA), with over 20 years experience. He is a horticulturalist and landscape architect, having trained at the National Botanic Gardens before studying landscape architecture. He established the practice in 2001 and was awarded Europe 40-Under-40 in 2010. With multiple awards for landscape design, landscape research and landscape conservation his clients include Kennedy Wilson, Castlethorn Construction, Laing O’Rourke, Park Developments, Bennett Construction, SIAC, CIE, Dublin City Council, Cork County Council, NUI Maynooth, HSE, Glanbia, English Partnerships, London School of Economics and Kingston University. He has experience of projects with external works budgets of up to €11m and has completed public realm projects with external works budgets of up to €2.5m. Dermot is an Assistant Professor at University College Dublin (UCD) and lectures internationally. He initiated the EU FP7-funded (€6.7m

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Director and Principal Landscape Architect with Dermot Foley Landscape Architects (DFLA), with over 20 years experience. He is a horticulturalist and landscape architect, having trained at the National Botanic Gardens before studying landscape architecture. He established the practice in 2001 and was awarded Europe 40-Under-40 in 2010. With multiple awards for landscape design, landscape research and landscape conservation his clients include Kennedy Wilson, Castlethorn Construction, Laing O’Rourke, Park Developments, Bennett Construction, SIAC, CIE, Dublin City Council, Cork County Council, NUI Maynooth, HSE, Glanbia, English Partnerships, London School of Economics and Kingston University. He has experience of projects with external works budgets of up to €11m and has completed public realm projects with external works budgets of up to €2.5m. Dermot is an Assistant Professor at University College Dublin (UCD) and lectures internationally. He initiated the EU FP7-funded (€6.7m) research project on Resilient Cities in 2011, titled TURAS, with 25 EU research partners. He edited the practice book Artifice, which is the first comprehensive publication on contemporary Irish landscape architecture. His researched includes Urban Resilience, Sustainable Drainage Systems, Historic Studies and Venturous Practice. In 2016 he was an ‘Adapt-r’ Scholar with the Royal Melbourne Institute of Technology. Current projects include the Curragh Racecourse, Bridgefoot Street Public Park, the Paul Marshall Building at LSE and Kingston University.

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Giuseppina Carla Romby

Full professor in History of Architecture

Professor in History of Architecture, Architecture Faculty , Florence,Italy; she teaches History of Architecture and Country at the Florence Letter and Philosophy  Faculty.

Studies mainly in the history of the city and the country, particularly  referred to the Middle Ages and Modern Times (especially Tuscan and Florentine Areas).

Apart from scientific  studies, related pubblications and participation in national and international metings, since 1988 an intense collaboration  as been carried ont with regional and municipal land authorities towards the realization of museum systems and structures and the protection of the cultural heritage.

Professor in History of Architecture, Architecture Faculty , Florence,Italy; she teaches History of Architecture and Country at the Florence Letter and Philosophy  Faculty.

Studies mainly in the history of the city and the country, particularly  referred to the Middle Ages and Modern Times (especially Tuscan and Florentine Areas).

Apart from scientific  studies, related pubblications and participation in national and international metings, since 1988 an intense collaboration  as been carried ont with regional and municipal land authorities towards the realization of museum systems and structures and the protection of the cultural heritage.

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Elisabetta Bianchessi

Architect

Elisabetta Bianchessi is a licensed architect trained at Faculdade de Arquitectura Lisboa – Escuela Tecnica Superior de Arquitectura de Madrid – Politecnico di Milano (with honneurs) She was awarded with a PhD in Landscape Design at Escola Tecnica Superior d’Arquitectura de Barcelona – Escuela Tecnica Superior de Arquitectura de Madrid (with honneurs) She has been teaching Landscape Design at Politecnico di Milano and Accademia Belle Arti Brescia (2003-2013), and She is Ideator and Founder of the Paesaggi Straordinari – Master in Landscape Design and Public Art, at Politecnico di Milano and NABA Nuova Accademia Belle Arti Milano (2007-2013). Since 2013, She is Scientific Director of Summer School – Bergamo Landscape and Garden Institute and Visiting Professor at the Master in World Natural Heritage Management Unesco – STEP scuola del paesaggio e del territorio Trento. In 2008 she ideated and founded T12-Lab Action-Research Agency for Social Design and Public Space. Ide

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Elisabetta Bianchessi is a licensed architect trained at Faculdade de Arquitectura Lisboa – Escuela Tecnica Superior de Arquitectura de Madrid – Politecnico di Milano (with honneurs) She was awarded with a PhD in Landscape Design at Escola Tecnica Superior d’Arquitectura de Barcelona – Escuela Tecnica Superior de Arquitectura de Madrid (with honneurs) She has been teaching Landscape Design at Politecnico di Milano and Accademia Belle Arti Brescia (2003-2013), and She is Ideator and Founder of the Paesaggi Straordinari – Master in Landscape Design and Public Art, at Politecnico di Milano and NABA Nuova Accademia Belle Arti Milano (2007-2013). Since 2013, She is Scientific Director of Summer School – Bergamo Landscape and Garden Institute and Visiting Professor at the Master in World Natural Heritage Management Unesco – STEP scuola del paesaggio e del territorio Trento. In 2008 she ideated and founded T12-Lab Action-Research Agency for Social Design and Public Space. Ideator and President of Verdi Acque (since 2013), no profit association which mission is sustaining the living conditions of river habitats and their communities. She also serves as Honorary Fellow of Liveinslums ngo (since 2011), being scientific director of operations in their projects about sustainable agricultural habitats in urban megalopolis. She collaborates with the Landscape Study Center – Verbania Landscape Museum.

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ArnoLab019

Progetto RIVA

L’Associazione LWCircus, in collaborazione con la Direzione Artistica delle Murate, nell’ambito del progetto RIVA, palinsesto che promuove ricerche alternative commissionando interventi artistici incentrati sul fiume Arno, ha presentato il secondo appuntamento primaveriale della serie di seminari e Open Talks ILARKS, ideati per ampliare e promuovere il dibattito all’interno della disciplina sull’utilizzo di pratiche performative e linguaggi multimediali nella progettazione, valorizzazione e attivazione dei paesaggi culturali contemporanei, coinvolgendo architetti, paesaggisti, artisti e designer, attivisti, curatori antropologi ed editori, chiamati a dare il loro contributo in merito.

L’Associazione LWCircus, in collaborazione con la Direzione Artistica delle Murate, nell’ambito del progetto RIVA, palinsesto che promuove ricerche alternative commissionando interventi artistici incentrati sul fiume Arno, ha presentato il secondo appuntamento primaveriale della serie di seminari e Open Talks ILARKS, ideati per ampliare e promuovere il dibattito all’interno della disciplina sull’utilizzo di pratiche performative e linguaggi multimediali nella progettazione, valorizzazione e attivazione dei paesaggi culturali contemporanei, coinvolgendo architetti, paesaggisti, artisti e designer, attivisti, curatori antropologi ed editori, chiamati a dare il loro contributo in merito.

ArnoLab019

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Michelangelo Pistoletto

Visual artist

Michelangelo Pistoletto was born in Biella in 1933. He began to exhibit his work in 1955 and in 1960 he had his first solo show at Galleria Galatea in Turin. An inquiry into self-portraiture characterizes his early work. In the two-year period 1961-1962 made the first Mirror Paintings, which directly include the viewer and real time in the work, and open up perspective, reversing the Renaissance perspective that had been closed by the twentieth-century avant-gardes. These works quickly brought Pistoletto international acclaim, leading, in the sixties, to one-man shows in important galleries and museums in Europe and the United States. The Mirror Paintings are the foundation of his subsequent artistic output and theoretical thought.
In 1965 and 1966 he produced a set of works entitled Minus Objects, considered fundamental to the birth of Arte Povera, an art movement of which Pistoletto was an animating force and a protagonist. In 1967 he began to work outside traditional exhibition spac

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Michelangelo Pistoletto was born in Biella in 1933. He began to exhibit his work in 1955 and in 1960 he had his first solo show at Galleria Galatea in Turin. An inquiry into self-portraiture characterizes his early work. In the two-year period 1961-1962 made the first Mirror Paintings, which directly include the viewer and real time in the work, and open up perspective, reversing the Renaissance perspective that had been closed by the twentieth-century avant-gardes. These works quickly brought Pistoletto international acclaim, leading, in the sixties, to one-man shows in important galleries and museums in Europe and the United States. The Mirror Paintings are the foundation of his subsequent artistic output and theoretical thought.
In 1965 and 1966 he produced a set of works entitled Minus Objects, considered fundamental to the birth of Arte Povera, an art movement of which Pistoletto was an animating force and a protagonist. In 1967 he began to work outside traditional exhibition spaces, with the first instances of that “creative collaboration” he developed over the following decades by bringing together artists from different disciplines and diverse sectors of society.
In 1975-76 he presented a cycle of twelve consecutive exhibitions, Le Stanze, at the Stein Gallery in Turin. This was the first of a series of complex, year-long works called “time continents”. Others are White Year (1989) and Happy Turtle (1992).
In 1978, in a show in Turin, Pistoletto defined two main directions his future artwork would take: Division and Multiplication of the Mirror and Art Takes On Religion. In the early eighties he made a series of sculptures in rigid polyurethane, translated into marble for his solo show in 1984 at Forte di Belvedere in Florence. From 1985 to 1989 he created the series of “dark” volumes called Art of Squalor. During the nineties, with Project Art and with the creation in Biella of Cittadellarte – Fondazione Pistoletto and the University of Ideas, he brought art into active relation with diverse spheres of society with the aim of inspiring and producing responsible social change. In 2003 he won the Venice Biennale’s Golden Lion for Lifelong Achievement. In 2004 the University of Turin awarded him a laurea honoris causa in Political Science. On that occasion the artist announced what has become the most recent phase of his work, Third Paradise.
In 2007, in Jerusalem, he received the Wolf Foundation Prize in the Arts, “for his constantly inventive career as an artist, educator and activist whose restless intelligence has created prescient forms of art that contribute to fresh understanding of the world.”
In 2010 he wrote the essay The Third Paradise, published in Italian, English, French and German. In 2012 he started promoting the Rebirth-day, first worldwide day of rebirth, celebrated every year on 21st December with initiatives taking place all around the world.
In 2013 the Louvre in Paris hosted his personal exhibition Michelangelo Pistoletto, année un – le paradis sur terre. In this same year he received the Praemium Imperiale for painting, in Tokyo.
In May 2015 he received a degree honoris causa from the Universidad de las Artes of Havana in Cuba. In the same year he realizes a work of big dimensions, called Rebirth, situated in the park of the Palais des Nations in Geneva, headquarters of the UN.
In 2017 the text written by Michelangelo Pistoletto Ominitheism and Demopraxy. Manifesto for a regeneration of society was published.
Between 2018 and 2020 the activity of the Third Paradise has further intensified, in particular through the development of an international network of Embassies and Forums. In these same years he has been particularly active in various South American countries, with personal exhibitions and a series of initiatives linked to the Third Paradise.

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Viaggio a Firenze nel segno del Terzo Paradiso

Presentazione del libro "Ominiteismo e Demopraxia. Per una rigenerazione della società" di Michelangelo Pistoletto

Michelangelo Pistoletto – Viaggio a Firenze nel segno del Terzo Paradiso a cura di MAD Murate Art District, Accademia di Belle Arti di Firenze, Associazione Nottola di Minerva, Chiarelettere e Cittadellarte

 

A MAD Murate Art District un appuntamento con Manifesto per una rigenerazione della società: dialogo tra Michelangelo Pistoletto, Lorenzo Fazio, direttore editoriale di Chiarelettere, e Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto.

Michelangelo Pistoletto ha presentato il 1 aprile 2019 il suo libro “Ominiteismo e Demopraxia. Per una rigenerazione della società” (Chiarelettere editore srl), un manuale per una trasformazione responsabile della società che apre una preziosa occasione di dialogo: esercitata da ognuno nelle piccole occupazioni del quotidiano, ed accolta come pratica di ogni piccola comunità, la demopraxia potrà ispirare relazioni più complesse all’interno della società civile e della dialettica tra artisti, cittadini,

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Michelangelo Pistoletto – Viaggio a Firenze nel segno del Terzo Paradiso a cura di MAD Murate Art District, Accademia di Belle Arti di Firenze, Associazione Nottola di Minerva, Chiarelettere e Cittadellarte

 

A MAD Murate Art District un appuntamento con Manifesto per una rigenerazione della società: dialogo tra Michelangelo Pistoletto, Lorenzo Fazio, direttore editoriale di Chiarelettere, e Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto.

Michelangelo Pistoletto ha presentato il 1 aprile 2019 il suo libro “Ominiteismo e Demopraxia. Per una rigenerazione della società” (Chiarelettere editore srl), un manuale per una trasformazione responsabile della società che apre una preziosa occasione di dialogo: esercitata da ognuno nelle piccole occupazioni del quotidiano, ed accolta come pratica di ogni piccola comunità, la demopraxia potrà ispirare relazioni più complesse all’interno della società civile e della dialettica tra artisti, cittadini, imprenditori, giovani in formazione.

La due giorni dedicata al grande artista internazionale è proseguita e si è conclusa martedì 2 aprile  2019 all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove il maestro Pistoletto ha tenuto una lectio magistralis rivolta agli studenti e aperta anche al pubblico esterno. In seguito la presentazione del restauro dell’opera monumentale “Dietrofront”, a cura del restauratore Alberto Casciani e dei tecnici del CNR Cristiano Riminesi, Fabio Tarani e Rachele Manganelli Del Fa.

Un appuntamento presentato nell’ambito del Progetto Riva diretto da Valentina Gensini, e del programma triennale IDENTITIES Leggere il contemporaneo realizzato dall’Associazione Culturale La Nottola di Minerva in collaborazione con Mus.e, MAD Murate Art District per il Comune di Firenze.

Viaggio a Firenze nel segno del Terzo Paradiso

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Viaggio a Firenze nel segno del Terzo Paradiso

Presentazione del libro "Ominiteismo e Demopraxia. Per una rigenerazione della società" di Michelangelo Pistoletto

Viaggio a Firenze nel segno del Terzo Paradiso

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Vanni Pasca

Presidente di AIS/Design

Vanni Pasca (Giovanni Pasca Raymondi), laureato in architettura, professore ordinario di Storia del design, dal 1998 al 2008 è stato Presidente del Corso di laurea triennale in design e del Corso magistrale in design per l’area mediterranea a Palermo, dove è stato anche Coordinatore del dottorato di ricerca in Disegno industriale . Nel 2008-09 è docente a Milano di Progettisti contemporanei al Politecnico, poi di Design allo IULM di Milano e all’ISIA di Firenze. È Honorary Professor del SID (Società Italiana del Design) dove ha tenuto una lectio magistralis nel 2019. È autore di numerosi libri tra cui “Manuale di storia del design”, Silvana ed., Milano 2019 (con D. Dardi). Dirige la collana di libri Design per l’editore Lupetti/Editori di comunicazione. Ha fondato e diretto il magazine online padjournal.net, già palermodesign.it, con il quale ha promosso nel 2008 e nel 2010 i concorsi internazionali Design Mediterraneo (con mostra e convzaegno a Istanbul e Barcellona

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Vanni Pasca (Giovanni Pasca Raymondi), laureato in architettura, professore ordinario di Storia del design, dal 1998 al 2008 è stato Presidente del Corso di laurea triennale in design e del Corso magistrale in design per l’area mediterranea a Palermo, dove è stato anche Coordinatore del dottorato di ricerca in Disegno industriale . Nel 2008-09 è docente a Milano di Progettisti contemporanei al Politecnico, poi di Design allo IULM di Milano e all’ISIA di Firenze. È Honorary Professor del SID (Società Italiana del Design) dove ha tenuto una lectio magistralis nel 2019. È autore di numerosi libri tra cui “Manuale di storia del design”, Silvana ed., Milano 2019 (con D. Dardi). Dirige la collana di libri Design per l’editore Lupetti/Editori di comunicazione. Ha fondato e diretto il magazine online padjournal.net, già palermodesign.it, con il quale ha promosso nel 2008 e nel 2010 i concorsi internazionali Design Mediterraneo (con mostra e convzaegno a Istanbul e Barcellona). Ha diretto il free magazine Design Review, editore Zerocento, Palermo. Ha curato mostre in Brasile, Istanbul, Barcellona, Verona, Palermo, Triennale di Milano ecc. È presidente di AIS/Design dalla sua fondazione. È docente per chiara fama al Politecnico di Milano.

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Lucia Pietroni

Architetto e PO di Disegno Industriale presso la SAAD di UNICAM

Architetto, PhD in Progettazione Ambientale, PO di Disegno Industriale presso la SAAD di UNICAM, dove è stata Coordinatore del CdL in Disegno Industriale e Ambientale (2011-15), Direttore del Master in Eco-design (2007-14) e dove ora è Referente del CV in Design per l’innovazione del Dottorato in Architettura, Design, Urbanistica. Socio fondatore della SID; Vice-presidente e poi Presidente di ADI Delegazione Marche Abruzzo e Molise (2011-18); dal 2013 è Presidente di EcodesignLab Srl, spin off di UNICAM. Ambiti di ricerca: Design sostenibile e bio-ispirato; processi d’innovazione guidati dal design.

Architetto, PhD in Progettazione Ambientale, PO di Disegno Industriale presso la SAAD di UNICAM, dove è stata Coordinatore del CdL in Disegno Industriale e Ambientale (2011-15), Direttore del Master in Eco-design (2007-14) e dove ora è Referente del CV in Design per l’innovazione del Dottorato in Architettura, Design, Urbanistica. Socio fondatore della SID; Vice-presidente e poi Presidente di ADI Delegazione Marche Abruzzo e Molise (2011-18); dal 2013 è Presidente di EcodesignLab Srl, spin off di UNICAM. Ambiti di ricerca: Design sostenibile e bio-ispirato; processi d’innovazione guidati dal design.

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Jacopo Mascitti

Architetto e designer

Architetto e Designer, Assegnista di ricerca in Disegno Industriale della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” dell’Università di Camerino. Parte del team di EcodesignLab è uno spin off universitario dell’Università di Camerino, cioè un’impresa che nasce dalla ricerca. Il team è formato da professori e ricercatori, esperti di design per la sostenibilità ambientale, di eco-innovazione di prodotto e di materiali innovativi, giovani designer diplomati al Master in “Eco-design & Eco-innovazione” attivato dalla Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” dell’Università di Camerino.

Architetto e Designer, Assegnista di ricerca in Disegno Industriale della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” dell’Università di Camerino. Parte del team di EcodesignLab è uno spin off universitario dell’Università di Camerino, cioè un’impresa che nasce dalla ricerca. Il team è formato da professori e ricercatori, esperti di design per la sostenibilità ambientale, di eco-innovazione di prodotto e di materiali innovativi, giovani designer diplomati al Master in “Eco-design & Eco-innovazione” attivato dalla Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” dell’Università di Camerino.

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RIVA Project 2019

Promoted by the MUS.E Association under the artistic direction of Valentina Gensini

In 2019, the RIVA Project further explored its international focus through lectures and workshops. Of particular importance was the lecture held at MAD by Michelangelo Pistoletto, in partnership with the Academy of Fine Arts of Florence, as well as the conferences curated by LWCircus, and the cycle of encounters curated by Prof. Antonio Capestro, with the collaboration of CISDU and the University of Florence. The constant maintenance of the Terzo Giardino fluvial park continued, likewise its guided visits organised by the Mus.e. Association. The partnership programme with Zhong Art International was intensified and two professors from the Academy of Fine Arts of Sichuan spent a period of residency at Murate Art District. These events strengthened the process to the final goal: a grand pluriannual exhibit initially scheduled for 2020 and then postponed to 2021 due to the restrictions imposed to contrast the Covid-19 pandemic.

In 2019, the RIVA Project further explored its international focus through lectures and workshops. Of particular importance was the lecture held at MAD by Michelangelo Pistoletto, in partnership with the Academy of Fine Arts of Florence, as well as the conferences curated by LWCircus, and the cycle of encounters curated by Prof. Antonio Capestro, with the collaboration of CISDU and the University of Florence. The constant maintenance of the Terzo Giardino fluvial park continued, likewise its guided visits organised by the Mus.e. Association. The partnership programme with Zhong Art International was intensified and two professors from the Academy of Fine Arts of Sichuan spent a period of residency at Murate Art District. These events strengthened the process to the final goal: a grand pluriannual exhibit initially scheduled for 2020 and then postponed to 2021 due to the restrictions imposed to contrast the Covid-19 pandemic.

RIVA Project 2019

Available in:

Lezioni di design

Ciclo di conferenze

Lezioni di Design: un ciclo di conferenze aperte, nato nel 2012, sui grandi temi del design organizzato dall’ISIA di Firenze insieme a A/I/S/Design Associazione italiana storici del design, Selfhabitat Cultura e in collaborazione con Muse, MAD Murate Art District, Museo Horne, DIDA, dipartimento di architettura, Università degli studi di Firenze, ADI Associazione per il disegno industriale – delegazione toscana, Fondazione Architetti Firenze e Ordine degli Architetti PPC, che riconosce crediti formativi per gli architetti partecipanti.

Nel 2019 hanno partecipato alle lezioni Luigi Nepi, Jacopo Mascitti, Lucia Pietroni, Giulio Cappellini, Rodrigo Rodriguez, Sergio Givone, introdotti da Vanni Pasca, founder e past president di AIS/Design.

Lezioni di Design: un ciclo di conferenze aperte, nato nel 2012, sui grandi temi del design organizzato dall’ISIA di Firenze insieme a A/I/S/Design Associazione italiana storici del design, Selfhabitat Cultura e in collaborazione con Muse, MAD Murate Art District, Museo Horne, DIDA, dipartimento di architettura, Università degli studi di Firenze, ADI Associazione per il disegno industriale – delegazione toscana, Fondazione Architetti Firenze e Ordine degli Architetti PPC, che riconosce crediti formativi per gli architetti partecipanti.

Nel 2019 hanno partecipato alle lezioni Luigi Nepi, Jacopo Mascitti, Lucia Pietroni, Giulio Cappellini, Rodrigo Rodriguez, Sergio Givone, introdotti da Vanni Pasca, founder e past president di AIS/Design.

Lezioni di design

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Henri Bava

Architect

Born in Tunisia and raised between Tunisia and Paris, Henri Bava started his studies with a degree in plant biology from Paris-Orsay University. Showing a keen interest in the living world but from different perspectives, he enrolled afterwards in the École Nationale Supérieure du Paysage (ENSP) in Versailles in 1980, following at the same time a stage design course at the Jacques Lecoq École Internationale de Théâtre in Paris. He graduated as DPLG landscape designer in 1984 with Michel Corajoud as supervisor, and worked for one year in his agency in Paris. In 1986, with his current associates, he founded Agence Ter. Just three years after obtaining his degree, he returned to the ENSP Versailles as a teacher, in parallel to his professional activities, for a period of ten years. As of 1989, after the departure of Michel Hössler for French Guyana, he headed the Agence Ter office in Paris together with Olivier Philippe. From 1993 to 1997, he combined this with work as a State Consu

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Born in Tunisia and raised between Tunisia and Paris, Henri Bava started his studies with a degree in plant biology from Paris-Orsay University. Showing a keen interest in the living world but from different perspectives, he enrolled afterwards in the École Nationale Supérieure du Paysage (ENSP) in Versailles in 1980, following at the same time a stage design course at the Jacques Lecoq École Internationale de Théâtre in Paris. He graduated as DPLG landscape designer in 1984 with Michel Corajoud as supervisor, and worked for one year in his agency in Paris. In 1986, with his current associates, he founded Agence Ter. Just three years after obtaining his degree, he returned to the ENSP Versailles as a teacher, in parallel to his professional activities, for a period of ten years. As of 1989, after the departure of Michel Hössler for French Guyana, he headed the Agence Ter office in Paris together with Olivier Philippe. From 1993 to 1997, he combined this with work as a State Consultant Landscape Designer for the DDE of the Eure County. Henri Bava was elected president of the French Landscape Federation, a position held between 1996 and 1998.
It was at this time that he initiated his work in Germany. He lead the execution of the Aqua Magica Park project near Hanover and was appointed at the same time, under a European recruitment process, as full professor and director of the Landscape department of the school of architecture at the Karlsruhe Institute of Technology (KIT), where he is still teaching today. In 2000, he created an Agence Ter office in Karlsruhe, from where he directed large cross-border territory development projects, rehabilitation projects for derelict industrial sites or the realisation of major public venues, such as in Duisburg. Six years later he was elected a member of the Berlin Academy of Arts. After returning to Agence Ter Paris in 2007, he was elected president of the governing board of the École Nationale de la Nature et du Paysage, Blois (ENSNP) in 2010. That same year, Henri Bava was invited to the Harvard University Graduate School of Design by Charles Waldheim, director of the landscape department, where he often teaches in the frame of design studios until today. In 2014, following the winning of the competition for Barcelona’s “Plaza Glories Catalanes”, a Spanish office was set up. In 2016, Henri Bava led the winning team for the renewal of Pershing Square, and has opened the first American office of Agence Ter, in Downtown Los Angeles.

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Rodrigo Rodriquez

ex President Material Connexion Italia

Born in Roma, Italy, 1937.

Degree in Law at the Università of Roma, in 1960 and Master in Business Administration at IPSOA ( connected with the Harvard Business School ), Torino, Italy, in 1961.

He introduced in Italy the organizational theories developed by Elliott Jaques at the Tavistock Institute and at Glacier Institute of Management, which he attended in London. From 1965 to 1968, he served as

Manager of the Department of Organizational Structure and Job Evaluation at 3M Minnesota Italia s.p.a.

In 1969 he entered the furniture industry, as Deputy Managing Director at C&B Italia, a position he held until 1972; from 1973 to 1980 he served as Managing Director of Cassina, Italy, and continued in the same company, as Vice Chairman of the Board and President, until 1991.

In this capacity he guided Cassina to become a leader in the design furniture industry, developing its internationalization. In so doing, he also served as a Director for Atelier International USA and Cassina Japa

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Born in Roma, Italy, 1937.

Degree in Law at the Università of Roma, in 1960 and Master in Business Administration at IPSOA ( connected with the Harvard Business School ), Torino, Italy, in 1961.

He introduced in Italy the organizational theories developed by Elliott Jaques at the Tavistock Institute and at Glacier Institute of Management, which he attended in London. From 1965 to 1968, he served as

Manager of the Department of Organizational Structure and Job Evaluation at 3M Minnesota Italia s.p.a.

In 1969 he entered the furniture industry, as Deputy Managing Director at C&B Italia, a position he held until 1972; from 1973 to 1980 he served as Managing Director of Cassina, Italy, and continued in the same company, as Vice Chairman of the Board and President, until 1991.

In this capacity he guided Cassina to become a leader in the design furniture industry, developing its internationalization. In so doing, he also served as a Director for Atelier International USA and Cassina Japan, both Cassina’ subsidiaries.

In 1973 he promoted the creation of Marcatré, which, as a Chairman, he brought to a co-leading position in the design office furniture market, until the voluntary liquidation in 1996.

He was :

  • Chairman, Forza Projects Ltd, design contract furniture, London;
  • Chairman, Materially Impresa Sociale Srl;
  • CEO Material Connexion Bilbao SL;
  • Member of the Board of Directors, Antares Iluminacion S.A., FLOS Group;
  • Member, Board of Directors, Fondazione ADI per il Design Italiano;
  • Member of the Jury for the Design for All Quality Mark;
  • Chief Executive Officer of Schola Italica;
  • Member of the Scientific and Advisory Board, Smart Materials and Inclusive Human Systems, at the 1st International Conference on Intelligent Human Systems Integration, Dubai, January 2017;
  • Member, by decree of the Ministry of Cultural Heritage and Activities, of the Board of the Archaeological Park Foundation of Pompeii

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Global Identities. Postcolonial and Cross-cultural Narratives

A cura di Valentina Gensini, Anna Triandafillydo.
Con testi di Veronica Caciolli, Jasper Chalcraft, Nick Dines, Livia Dubon Bohlig, Daria Filardo, Valentina Gensini, Matteo Innocenti, Jeremie Molho, Monica Sassatelli, Justin Randolph Thompson and Janine Gaelle Djeudi, Anna Triandafyllidou.

“Points of view from different continents of the globe tell of the dynamics of identity in contexts that have struggled historically to find a pattern in which a land and a community can recognize themselves, to identify a codex marked by collective memory and common historical, sociological, and even psychological features. Today, this search for signs of belonging represents an experience of unprecedented urgency, taking place in an international landscape laden with appropriations, cultural influences, and hybridization that are spontaneous and not necessarily sought after, and that are perhaps due to commercial opportunism or to the unstable, fluid reality of the digital world.”—Valentina Gensini Is it still possible to speak about identity in a strongly globalized context, marked by uprooting, mobility and migration? The re-emergence of nationalism reveals a new urgency concerning the sense of belonging that contradicts existing cultural hybridization. The international semi

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“Points of view from different continents of the globe tell of the dynamics of identity in contexts that have struggled historically to find a pattern in which a land and a community can recognize themselves, to identify a codex marked by collective memory and common historical, sociological, and even psychological features. Today, this search for signs of belonging represents an experience of unprecedented urgency, taking place in an international landscape laden with appropriations, cultural influences, and hybridization that are spontaneous and not necessarily sought after, and that are perhaps due to commercial opportunism or to the unstable, fluid reality of the digital world.”—Valentina Gensini Is it still possible to speak about identity in a strongly globalized context, marked by uprooting, mobility and migration? The re-emergence of nationalism reveals a new urgency concerning the sense of belonging that contradicts existing cultural hybridization. The international seminar and exhibition cycle, held at Le Murate. Progetti Arte Contemporanea in Florence in 2018, aimed to provide insights, analysis and reflections about global identity dynamics, with particular attention to cultural production, the hybridization of languages and postcolonial narratives. The publication is a collection of the essays and lectures by the speakers who took part in this crucial artistic and cultural event.

https://www.moussepublishing.com/?product=/global-identities/

 

Global Identities. Postcolonial and Cross-cultural Narratives

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Global Identities. Postcolonial and Cross-cultural Narratives

Edited by Valentina Gensini, Anna Triandafillydo.
Texts by Veronica Caciolli, Jasper Chalcraft, Nick Dines, Livia Dubon Bohlig, Daria Filardo, Valentina Gensini, Matteo Innocenti, Jeremie Molho, Monica Sassatelli, Justin Randolph Thompson and Janine Gaelle Djeudi, Anna Triandafyllidou.

Global Identities. Postcolonial and Cross-cultural Narratives

Available in:

Reinventare lo spazio pubblico. La storia di Piazza dei Ciompi e le sue trasformazioni

Conferenza e workshop a cura di Pablo Georgieff per ripercorrere le trasformazioni della piazza dei Ciompi, Firenze

Una conferenza e una mostra per ripercorrere le trasformazioni della piazza dei Ciompi a partire dagli anni 30 del secolo scorso. Uno spazio pubblico nato dal piano demolizioni messo in atto dal Ministro Bottai nel 1939 che ha visto molteplici cambiamenti nel corso degli anni; dalla sua realizzazione alla collocazione della loggia del pesce di Vasari nel 1955 al cambio di destinazione d’uso, da mercato ortofrutticolo prima a mercato d’antiquariato poi con apertura diurna e chiusura delle strutture ospitanti gli botteghe durante le ore serali. La ricca storia del luogo da spazio pubblico a spazio chiuso e il recente smantellamento delle coperture di amianto con spostamento del mercato, sono stati lo spunto, per il corso di Laurea in Architettura del Paesaggio del Dipartimento di Architettura di Firenze, per organizzare un Workshop guidato dal celebre paesaggista francese, Pablo Georgieff con il suo Atelier COLOCO e  diretto da Gilles Clement.

Il 10 maggio sono intervenuti:

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Una conferenza e una mostra per ripercorrere le trasformazioni della piazza dei Ciompi a partire dagli anni 30 del secolo scorso. Uno spazio pubblico nato dal piano demolizioni messo in atto dal Ministro Bottai nel 1939 che ha visto molteplici cambiamenti nel corso degli anni; dalla sua realizzazione alla collocazione della loggia del pesce di Vasari nel 1955 al cambio di destinazione d’uso, da mercato ortofrutticolo prima a mercato d’antiquariato poi con apertura diurna e chiusura delle strutture ospitanti gli botteghe durante le ore serali. La ricca storia del luogo da spazio pubblico a spazio chiuso e il recente smantellamento delle coperture di amianto con spostamento del mercato, sono stati lo spunto, per il corso di Laurea in Architettura del Paesaggio del Dipartimento di Architettura di Firenze, per organizzare un Workshop guidato dal celebre paesaggista francese, Pablo Georgieff con il suo Atelier COLOCO e  diretto da Gilles Clement.

Il 10 maggio sono intervenuti:

” Il punto di vista del Governo della Città” Giovanni Bettarini, Assessore all’Urbanistica del Comune di Firenze

“Le Murate: Il progetto RIVA a Firenze” Valentina Gensini, Direttore artistico MAD Murate Art District, Firenze

” La storia del Progetto per Piazza dei Ciompi ” Prof Enrico Falqui, Vice-Direttore del Landscape Design Lab

” New Gardens for the City-Life ” Pablo Georgieff e COLOCO&CO Atelier di Parigi

Reinventare lo spazio pubblico. La storia di Piazza dei Ciompi e le sue trasformazioni

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Enrico Falqui

Architetto

Paesaggista, è stato professore associato di progettazione degli spazi aperti presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze. Dal 2013 al 2017 è stato il Direttore scientifico del ciclo di Conferenze internazionali “OPEN SESSION ON LANDSCAPE” promosso in collaborazione tra Fondazione degli Architetti di Firenze, Prato e Pistoia e DIDA. Attualmente è Membro della Società scientifica italiana di Architettura del Paesaggio e membro dell’INU. Dal 1975 ad oggi, ha fatto parte di numerose organizzazioni internazionali per la tutela dell’ambiente (IAIA, Fondazione europea per le città sostenibili ) e dell’Architettura del paesaggio, tra le quali Uniscape, IFLA e Landscape Learn Londra. Attualmente dirige la collana editoriale “Maestri del Paesaggio” presso la Casa Editrice Libria, Roma ed è Direttore del Blog “ Landscape First”.

Paesaggista, è stato professore associato di progettazione degli spazi aperti presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze. Dal 2013 al 2017 è stato il Direttore scientifico del ciclo di Conferenze internazionali “OPEN SESSION ON LANDSCAPE” promosso in collaborazione tra Fondazione degli Architetti di Firenze, Prato e Pistoia e DIDA. Attualmente è Membro della Società scientifica italiana di Architettura del Paesaggio e membro dell’INU. Dal 1975 ad oggi, ha fatto parte di numerose organizzazioni internazionali per la tutela dell’ambiente (IAIA, Fondazione europea per le città sostenibili ) e dell’Architettura del paesaggio, tra le quali Uniscape, IFLA e Landscape Learn Londra. Attualmente dirige la collana editoriale “Maestri del Paesaggio” presso la Casa Editrice Libria, Roma ed è Direttore del Blog “ Landscape First”.

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Pablo Georgieff

Architetto

Artista, geografo, architetto paesaggista e giardiniere. È tra i fondatori di Coloco, atelier nato in Francia nel 1999 e costituito da paesaggisti, architetti, botanici, artisti, tutti giardinieri praticanti. Coloco è un collettivo che, a partire dal nostro quotidiano, ci invita a coltivare il paesaggio nei suoi diversi piani come un bene comune. Si è diplomato in Teorie contemporanee architetturali e geografia urbana, conseguendo poi il Master in Teorie Contemporanee dell’Architettura. Insegna alla Scuola Nazionale Superiore del Paesaggio di Versailles e alla Scuola di Architettura di Paris La Villette.

Artista, geografo, architetto paesaggista e giardiniere. È tra i fondatori di Coloco, atelier nato in Francia nel 1999 e costituito da paesaggisti, architetti, botanici, artisti, tutti giardinieri praticanti. Coloco è un collettivo che, a partire dal nostro quotidiano, ci invita a coltivare il paesaggio nei suoi diversi piani come un bene comune. Si è diplomato in Teorie contemporanee architetturali e geografia urbana, conseguendo poi il Master in Teorie Contemporanee dell’Architettura. Insegna alla Scuola Nazionale Superiore del Paesaggio di Versailles e alla Scuola di Architettura di Paris La Villette.

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Neville Mars

Architect

Neville Mars is the principal of MARS Architects in Shanghai, a sustainable planning and architecture studio with over thirteen years of experience in Asia. MARS Architects have won national and international architecture competitions, including the winning entry for the national image museum in Chengdu, and the winning entry for a brand headquarters in Sofia, currently under construction. MARS has developed over a dozen integrated planning projects across Asia, including the Sino-Dutch Ecocity in Shenzhen, currently under construction, the Beijing 798 Art District, Vision United Mumbai, and the integral master plan for Caofeidian Ecocity. Recently MARS has been invited by UN HABITAT to collaborate on the planning of Tacloban in the Philippines, the city ravaged by typhoon Haiyan. Neville Mars is also the director of the Dynamic City Foundation (DCF), a not-for-profit research platform investigating rapid urbanization in Asia. Starting his career at OMA, a distinct research-driven

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Neville Mars is the principal of MARS Architects in Shanghai, a sustainable planning and architecture studio with over thirteen years of experience in Asia. MARS Architects have won national and international architecture competitions, including the winning entry for the national image museum in Chengdu, and the winning entry for a brand headquarters in Sofia, currently under construction. MARS has developed over a dozen integrated planning projects across Asia, including the Sino-Dutch Ecocity in Shenzhen, currently under construction, the Beijing 798 Art District, Vision United Mumbai, and the integral master plan for Caofeidian Ecocity. Recently MARS has been invited by UN HABITAT to collaborate on the planning of Tacloban in the Philippines, the city ravaged by typhoon Haiyan. Neville Mars is also the director of the Dynamic City Foundation (DCF), a not-for-profit research platform investigating rapid urbanization in Asia. Starting his career at OMA, a distinct research-driven approach has become the trademark of the DCF, spawning collaborations with a range of educational, commercial, artistic and research institutes worldwide. Working across scales and disciplines DCF produces projects that bridge the traditional gap between theory and practice, art installations and technology, research and design.

Mars is a lecturer at the China Academy of Art and has a PhD from RMIT, focused on urban theory. He is a member of the BMW Guggenheim Lab, and fellow presenter at the TEDglobal_INK conference. Mars is the author of the book The Chinese Dream – a society under construction (010 Publishers, N. Mars, A. Hornsby, Rotterdam 2008). The 800 page tome proved to be a prophetic analysis of the correlation between city building and society building in China, inspiring the theme of China’s 12th FYP. Winter 2016, Mars published his second book “Manifesto of Mistakes – urban solutions for the new world”, this ecocity design manual rethinks the fundamental principles of the urban discipline, to arrive at a comprehensive strategy for process-driven integrated urban planning.

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Ezio Godoli

Architectural historian

Born in Bologna. Assistant since 1973, associate professor of architectural history from 1983, professor in 1987 and full professor since 1990. His research interests are primarily oriented towards the history of contemporary architecture and, in particular, the architecture of the Napoleonic era in Italy, the architecture of the Art Nouveau in Paris and the Secession in Vienna, the architecture of historical avant-gardes (Futurism and De Stijl). He also played in the field of industrial archeology research the results of which were presented at international conferences. Part of his scientific work has been devoted to the problem of conservation and restoration of contemporary architecture. From 1986 to 1994 he was a member of the Expert Group UNESCO engaged in the study of the problem of the restoration and conservation of the architectural heritage of the Art Nouveau and from 1989 to 1990 he was a member of the Committee of Experts of the Council of Europe responsible for drawing up

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Born in Bologna. Assistant since 1973, associate professor of architectural history from 1983, professor in 1987 and full professor since 1990. His research interests are primarily oriented towards the history of contemporary architecture and, in particular, the architecture of the Napoleonic era in Italy, the architecture of the Art Nouveau in Paris and the Secession in Vienna, the architecture of historical avant-gardes (Futurism and De Stijl). He also played in the field of industrial archeology research the results of which were presented at international conferences. Part of his scientific work has been devoted to the problem of conservation and restoration of contemporary architecture. From 1986 to 1994 he was a member of the Expert Group UNESCO engaged in the study of the problem of the restoration and conservation of the architectural heritage of the Art Nouveau and from 1989 to 1990 he was a member of the Committee of Experts of the Council of Europe responsible for drawing up the recommendation, addressed to the ministers of all member states, on the conservation of the architectural heritage of the twentieth century. Since launch in 1992 was a founding member of Eurocultures Observatoire européen du développement socio-cultural de la ville (Brussels). From 2002 to 2005 he was in charge of a group of scientific researcher of the Department of History of the Florence University, a partner of the European project Patrimoines partagés: savoirs et savoir-faire appliqués au patrimoine architectural urbain et des XIXth et XXe siècles en Méditerranée, since 2006 he has coordinated another group of researchers of the same department partner of the European research project Musomed, engaged in the development of a model of the database “architecture and the city on the Mediterranean in the nineteenth and twentieth centuries”. Since 2008 he has organized, taking care of the catalogs, the three exhibitions promoted by the Italian Ministry of Foreign Affairs: Italian Architects for Syria and Lebanon in the twentieth century, Italian Architects and engineers in Egypt from the nineteenth to twentieth century , Italian architects in Morocco from the beginning of the French protectorate to today. He has organized two international conferences: The Presence of Italian Architects in Mediterranean Countries (Alexandria 2007) and Architectures et architectes italiens au Maghreb (Tunis 2009). He was a member of the Scientific Committee of the Groupement de recherche international Architectures Modernes en Méditerranée constituted by the French CNRS. He is a partner of the European project Arching and member of the scientific committee of the Cost European architecture beyond Europe.

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Walter Hood

Architect, designer

Walter Hood is the Creative Director and Founder of Hood Design Studio in Oakland, CA. His works often explore elements of race, identity, social justice, and environmental design. He is also a professor at the University of California, Berkeley and lectures on professional and theoretical projects nationally and internationally. Hood Design Studio is tripartite practice, working across art + fabrication, design + landscape, and research + urbanism. The resulting urban spaces and their objects act as public sculpture, creating new apertures through which to see the surrounding emergent beauty, strangeness, and idiosyncrasies. The Studio’s award winning work has been featured in publications including Dwell, The Wall Street Journal, The New York Times, Fast Company, Architectural Digest, Places Journal, and Landscape Architecture Magazine. Walter Hood is also a recipient of the 2017 Academy of Arts and Letters Architecture Award expression and multiple forms of media.

Walter Hood is the Creative Director and Founder of Hood Design Studio in Oakland, CA. His works often explore elements of race, identity, social justice, and environmental design. He is also a professor at the University of California, Berkeley and lectures on professional and theoretical projects nationally and internationally. Hood Design Studio is tripartite practice, working across art + fabrication, design + landscape, and research + urbanism. The resulting urban spaces and their objects act as public sculpture, creating new apertures through which to see the surrounding emergent beauty, strangeness, and idiosyncrasies. The Studio’s award winning work has been featured in publications including Dwell, The Wall Street Journal, The New York Times, Fast Company, Architectural Digest, Places Journal, and Landscape Architecture Magazine. Walter Hood is also a recipient of the 2017 Academy of Arts and Letters Architecture Award expression and multiple forms of media.

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Ila Beka

Video artist

Ila Bêka trained as an architect with a degree from the Università Iuav di Venezia of Venice and the École Nationale Supérieure d’Architecture de Paris-Belleville, where he studied with Aldo Rossi, Manfredo Tafuri, Vittorio Gregotti, Massimo Cacciari, Bernardo Secchi, Ugo La Pietra, Henri Ciriani and Jacques Lucan.

Since 2005 he has been working in collaboration with Louise Lemoine with whom he founded the research and creation platform Bêka & Lemoine. Described by The New York Times as “cult figures in the European architecture world”, Bêka and Lemoine focus their work on experimental new narrative and cinematographic forms in relation to contemporary architecture. Koolhaas Houselife, the first film Bêka co-directed with Lemoine in 2008, has been acclaimed by the international critique as “The architectural cult movie”.

Bêka has been invited to lecture and present his films at many international cultural institutions and prestigious

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Ila Bêka trained as an architect with a degree from the Università Iuav di Venezia of Venice and the École Nationale Supérieure d’Architecture de Paris-Belleville, where he studied with Aldo Rossi, Manfredo Tafuri, Vittorio Gregotti, Massimo Cacciari, Bernardo Secchi, Ugo La Pietra, Henri Ciriani and Jacques Lucan.

Since 2005 he has been working in collaboration with Louise Lemoine with whom he founded the research and creation platform Bêka & Lemoine. Described by The New York Times as “cult figures in the European architecture world”, Bêka and Lemoine focus their work on experimental new narrative and cinematographic forms in relation to contemporary architecture. Koolhaas Houselife, the first film Bêka co-directed with Lemoine in 2008, has been acclaimed by the international critique as “The architectural cult movie”.

Bêka has been invited to lecture and present his films at many international cultural institutions and prestigious universities such as Venice Biennale (2008, 2010, 2014), MoMA (New-York), Metropolitan Museum of Art (New-York), Centre Pompidou (Paris), Palais de Tokyo (Paris), Barbican Art Gallery (London), Canadian Centre for Architecture (Montréal), NAi (Rotterdam, NL), MAXXI (Rome), SALT (Istanbul), Harvard GSD, Architectural Association School of Architecture (London), Mextropoli (Mexico).

According to ArchDaily, one of the most visited architecture websites worldwide, their films “alter the face of architectural criticism”.

Ila Bêka is currently teaching at AA School, Architectural Association School of Architecture in London.

Bêka & Lemoine’s complete work (16 films) was acquired in 2016 by MoMA, Museum of Modern Art in New York, and is now part of its permanent collection. The acquisition of a complete work by MoMA, Museum of Modern Art is an extremely rare event for a living artist.

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Louise Lemoine

Video artist

Lemoine lives and works between France and Italy. Since 2005 she has been working in collaboration with her husband Ila Bêka with whom she founded the research and creation platform Bêka&Partners.

Presented by The New York Times as “cult figures in the European architecture world”, Lemoine and Bêka mainly focus their research on experimenting new narrative and cinematographic forms in relation to contemporary architecture.
Koolhaas Houselife, the first film she co-directed with Bêka in 2008, has been acclaimed by the international critique as “the architectural cult movie”. They self-financed the film in order to assure creative freedom.

Following the success of Koolhaus Houselife, Bêka and Lemoine shot the four other films that would make up their Living Architectures series. This series, which comprises Koolhaus Houselife; Pomerol, Herzog & de Meuron; Xmas Meier; Gehry’s Vertigo; and Inside Piano, follows the mundane realities of mai


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Lemoine lives and works between France and Italy. Since 2005 she has been working in collaboration with her husband Ila Bêka with whom she founded the research and creation platform Bêka&Partners.

Presented by The New York Times as “cult figures in the European architecture world”, Lemoine and Bêka mainly focus their research on experimenting new narrative and cinematographic forms in relation to contemporary architecture.
Koolhaas Houselife, the first film she co-directed with Bêka in 2008, has been acclaimed by the international critique as “the architectural cult movie”. They self-financed the film in order to assure creative freedom.

Following the success of Koolhaus Houselife, Bêka and Lemoine shot the four other films that would make up their Living Architectures series. This series, which comprises Koolhaus Houselife; Pomerol, Herzog & de Meuron; Xmas Meier; Gehry’s Vertigo; and Inside Piano, follows the mundane realities of maintaining buildings by renowned architects, including Rem Koolhaas (the Bordeaux house), Frank Gehry (the Bilbao Guggenheim), and Auguste Perret.

Her films have been selected and awarded in some important international film festivals such as CPH:DOX, Chicago International Film Festival, DocAviv, Torino Film Festival, FIFA, etc.
She has been invited to lecture and present her films in many international cultural institutions and prestigious universities such as Venice Biennale (2008, 2010, 2014), MoMA (New York), Metropolitan Museum of Art (New-York), Centre Pompidou (Paris), Palais de Tokyo (Paris), Barbican Art Gallery (London), Canadian Centre for Architecture (Montréal), NAi (Rotterdam, NL), MAXXI (Rome), Harvard GSD, Architectural Association School of Architecture (London), Mextropoli (Mexico).

Her films are part of important art collections, the CNAP have acquired in 2014 a copy of Koolhaas Houselife and in 2015 a copy of the video installation La Maddalena for the French national collections. The video work Spiriti has been commissioned by Fondazione Prada for their private collection.

In 2016 Ila Bêka and Louise Lemoine’s complete work (16 films) has been acquired by MoMA, Museum of Modern Art in New York.

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Anton James

Architect

Anton James is one of three directors of the Sydney based landscape architectural practice, James Mather Delaney Design and Professor of landscape Architecture at RMIT. JMD Design seeks a creative synthesis between numerous concerns across the disciplines of landscape architecture, engineering, visual arts, horticulture and ecology. The resultant works demonstrate a dynamic and sophisticated response firmly grounded in a close attention to the existing site character and materiality specificity of each site.

Anton, who trained as a landscape architect and visual artist, has over a period of 20 years designed projects in Australia, Europe and the USA. His work continues to focus on design as a means to explore a site’s spatial, environmental and material tension for their potential to enrich the urban experience. He has recently received his Doctor of Philosophy from the Royal Melbourne Institute of Technology, School of Architecture and Design, and been appointed Professor of lands

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Anton James is one of three directors of the Sydney based landscape architectural practice, James Mather Delaney Design and Professor of landscape Architecture at RMIT. JMD Design seeks a creative synthesis between numerous concerns across the disciplines of landscape architecture, engineering, visual arts, horticulture and ecology. The resultant works demonstrate a dynamic and sophisticated response firmly grounded in a close attention to the existing site character and materiality specificity of each site.

Anton, who trained as a landscape architect and visual artist, has over a period of 20 years designed projects in Australia, Europe and the USA. His work continues to focus on design as a means to explore a site’s spatial, environmental and material tension for their potential to enrich the urban experience. He has recently received his Doctor of Philosophy from the Royal Melbourne Institute of Technology, School of Architecture and Design, and been appointed Professor of landscape Architecture at RMIT.

Anton has won numerous awards, nationally and internationally for his competition entries and built projects.

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Claudia Pasquero

Architect

Claudia Pasquero is an architect, curator, author and educator; her work and research operates at the intersection of biology, computation and design. She is founder and co-director of ecoLogicStudio in London, Lecturer and director of the Urban Morphogenesis Lab at the Bartlett UCL, Professor of Landscape Architecture and founder of the Synthetic Landscape Lab at Innsbruck University.

Claudia has been Head Curator of the Tallinn Architectural Biennale 2017, and she has been nominated in the WIRED smart list in the same year.

She is co-author of “Systemic Architecture – Operating manual for the self-organizing city” published by Routledge in 2012.

Her work has been published and exhibited internationally: at the FRAC Centre in Orléans, the Venice Architectural Biennale, ZKM Karlsruhe and the MilanoExpo2015 among others. ecoLogicStudio has in recent year completed a series of photosynthetic architectures, such as, the BioTechHut Pavilion for Expo Astana 2017, HORTUS

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Claudia Pasquero is an architect, curator, author and educator; her work and research operates at the intersection of biology, computation and design. She is founder and co-director of ecoLogicStudio in London, Lecturer and director of the Urban Morphogenesis Lab at the Bartlett UCL, Professor of Landscape Architecture and founder of the Synthetic Landscape Lab at Innsbruck University.

Claudia has been Head Curator of the Tallinn Architectural Biennale 2017, and she has been nominated in the WIRED smart list in the same year.

She is co-author of “Systemic Architecture – Operating manual for the self-organizing city” published by Routledge in 2012.

Her work has been published and exhibited internationally: at the FRAC Centre in Orléans, the Venice Architectural Biennale, ZKM Karlsruhe and the MilanoExpo2015 among others. ecoLogicStudio has in recent year completed a series of photosynthetic architectures, such as, the BioTechHut Pavilion for Expo Astana 2017, HORTUS Astana 2017, Urban Algae Folly Aarhus 2017, PhotoSynthEtica Dublin 2019, HORTUS XL 2020 for the Center Pompidou in Paris, PhotosSynthEtica Helsinki 2020 upon others.

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Marco Poletto

Architect

Marco Poletto is an architect, educator and innovator based in London.

He is co-founder and Director of the architectural practice ecoLogicStudio and the design innovation venture PhotoSynthetica, focussed on developing architectural solutions to fight Climate Change.
In the past 10 years ecoLogicStudio has designed and built several living installations and architectures, demonstrating how microorganisms such as algae can become part of the bio-city of the future.
Marco holds a PhD Degree from RMIT University, Melbourne.
His thesis on the “Urbansphere” argues that the increased spatial integration of non-human systems within architecture is crucial to evolve higher forms of urban ecological intelligence.

He is also co-author of “Systemic Architecture” a book published by Routledge in 2012.

Marco has been Unit Master at the Architectural Association in London, Visiting critic at Cornell University and Research Cluster leader at The Bartlett, UCL.

He currently Lectures at the U




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Marco Poletto is an architect, educator and innovator based in London.

He is co-founder and Director of the architectural practice ecoLogicStudio and the design innovation venture PhotoSynthetica, focussed on developing architectural solutions to fight Climate Change.
In the past 10 years ecoLogicStudio has designed and built several living installations and architectures, demonstrating how microorganisms such as algae can become part of the bio-city of the future.
Marco holds a PhD Degree from RMIT University, Melbourne.
His thesis on the “Urbansphere” argues that the increased spatial integration of non-human systems within architecture is crucial to evolve higher forms of urban ecological intelligence.

He is also co-author of “Systemic Architecture” a book published by Routledge in 2012.

Marco has been Unit Master at the Architectural Association in London, Visiting critic at Cornell University and Research Cluster leader at The Bartlett, UCL.

He currently Lectures at the University of Innsbruck and the IAAC in Barcelona.

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Francesco Careri

Architect

Francesco Careri (1966) is architect and Associate Professor at the Dipartimento di Architettura of the University of Roma Tre. Since 1995 he is a founding member of the Stalker/Osservatorio Nomade urban art workshop. He invented the cours of “civic art” a peripatetic laboratory founded in the walking exploration of the neglected zones of the city and actually he is the Director of the Master Studi del Territorio / Environmental Humanities. He is working actually with the LAC Laboratory of Civic Art explorig the multicultural possibilities of Roma inclusion in the housing rights movement. He’s main publications are the books Constant. New Babylon, una città nomade, Testo & Immagine, Torino 2001; and Walkscapes. Walking as an aesthetic practice, Editorial Gustavo Gili, Barcellona 2002, Einaudi Torino, 2006.

Stalker Is a collective subject, found in 1995, that engages research and actions within the landscape with particular attention to the areas around the city’s marg

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Francesco Careri (1966) is architect and Associate Professor at the Dipartimento di Architettura of the University of Roma Tre. Since 1995 he is a founding member of the Stalker/Osservatorio Nomade urban art workshop. He invented the cours of “civic art” a peripatetic laboratory founded in the walking exploration of the neglected zones of the city and actually he is the Director of the Master Studi del Territorio / Environmental Humanities. He is working actually with the LAC Laboratory of Civic Art explorig the multicultural possibilities of Roma inclusion in the housing rights movement. He’s main publications are the books Constant. New Babylon, una città nomade, Testo & Immagine, Torino 2001; and Walkscapes. Walking as an aesthetic practice, Editorial Gustavo Gili, Barcellona 2002, Einaudi Torino, 2006.

Stalker Is a collective subject, found in 1995, that engages research and actions within the landscape with particular attention to the areas around the city’s margins and forgotten urban space, and abandoned areas or regions under transformation that are referred to here as “Actual Territories.” In may 1999, Stalker, with the Kurdish community of Rome, occupy the building of the ex-veterinarian in Campo Boario (ex slaughter house), naming it “Ararat”, in order to experiment a new shape of contemporary public-space, based on the acceptance and hospitality. Since 2002 Stalker promotes a is an interdisciplinary research network named Osservatorio Nomade. A net shaped each time around a research and action site. Just like it happened for G.R.A Geografie dell’Oltrecittà (2009), Suilettidelfiume (2007), Campagnaromana (2006) and Immaginare Corviale (2003 – 2005) in Rome. Along the via Egnatia (2003 – 2004) from Rome to Istanbul, across the Roma world from Rome to the ex Yugoslavia, with Campus Rom (2008).

LAC – Laboratorio Arti Civiche (LAC) is an interdisciplinary research group founded in 2011, which aims to interact creatively with the citizens through action research and projects, looking for a collective and shared transformation of the built environment. Starting from many experiences led by Stalker, Laboratorio Arti Civiche has lately been involved in studies and projects on informal settlements and squat-occupied spaces in Rome; other projects focused on inclusive dwelling and housing emergency, possibilities of self-construction, re-creation and reappropriation of public spaces. A particular focus has been on the social and spatial exclusion of Roma people and the redefinition of their right to the city.

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Giorgio De Finis

Curator, anthropologist

He has been the Artistic Director of the Macro Museum of Contemporary Art in Rome. Creator and curator of the MAAM Museum of the Museo dell’Altro e dell’Altrove Metropoliz_città meticcia and of the -1 art gallery of the Casa dell’Architettura of Rome. He founded and directs the diffused DiF Museum of the city of Formello. He has conceived and edited as event manager the Rome Architecture Festival. He was editor and director of «ARIA [rivista d’artisti]. He is currently the (ir) respondabile director of “FART i fogli della Fabbrica dell’ARTe”.
Among the latest publications we report the volumes: Diari urbani (Prospettive edizioni, introduction by Marc Augé), Forza Tutt*. La Barricata dell’arte, Exploit. Come rovesciare il mondo ad arte. D-istrizioni per l’uso (curated with F. Benincasa e A. Facchi), Space Metropoliz. L’era delle migrazioni esoplanetarie (curated with F. Boni), Rome. Nome plurale di città (with F. Benincasa), Il Museo dell’Altro e dell’Altr

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He has been the Artistic Director of the Macro Museum of Contemporary Art in Rome. Creator and curator of the MAAM Museum of the Museo dell’Altro e dell’Altrove Metropoliz_città meticcia and of the -1 art gallery of the Casa dell’Architettura of Rome. He founded and directs the diffused DiF Museum of the city of Formello. He has conceived and edited as event manager the Rome Architecture Festival. He was editor and director of «ARIA [rivista d’artisti]. He is currently the (ir) respondabile director of “FART i fogli della Fabbrica dell’ARTe”.
Among the latest publications we report the volumes: Diari urbani (Prospettive edizioni, introduction by Marc Augé), Forza Tutt*. La Barricata dell’arte, Exploit. Come rovesciare il mondo ad arte. D-istrizioni per l’uso (curated with F. Benincasa e A. Facchi), Space Metropoliz. L’era delle migrazioni esoplanetarie (curated with F. Boni), Rome. Nome plurale di città (with F. Benincasa), Il Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz (Boprdeaux editions) and Il museo dovunque (edizioni Inside art). He is also the author of numerous photographic books including: Umani, Urbani & Marziani (Postcart). He has also curated exhibitions and art catalogs and is the author of numerous critical contributions.
The MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia is the first inhabited museum of the Planet Earth (or rather of the Moon). Son of the film and art gallery Space Metropoliz, the MAAM was founded in 2012 to protect the house of 200 migrants and temporary workers from all over the world. Today it boasts a collection of over 500 works.

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Jenny Sabin

Architect and designer

Jenny E. Sabin is an architectural designer whose work is at the forefront of a new direction for 21st century architectural practice — one that investigates the intersections of architecture and science, and applies insights and theories from biology and mathematics to the design of material structures. Sabin is the Arthur L. and Isabel B. Wiesenberger Professor in Architecture and the Director of Graduate Studies in the Department of Architecture at Cornell University where she established a new advanced research degree in Matter Design Computation. She is principal of Jenny Sabin Studio, an experimental architectural design studio based in Ithaca and Director of the Sabin Design Lab at Cornell AAP, a trans-disciplinary design research lab with specialization in computational design, data visualization and digital fabrication.

In 2006, Sabin co-founded the Sabin+Jones LabStudio, a hybrid research and design unit, together with biologist, Peter Lloyd Jones. Sabin is also a founding

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Jenny E. Sabin is an architectural designer whose work is at the forefront of a new direction for 21st century architectural practice — one that investigates the intersections of architecture and science, and applies insights and theories from biology and mathematics to the design of material structures. Sabin is the Arthur L. and Isabel B. Wiesenberger Professor in Architecture and the Director of Graduate Studies in the Department of Architecture at Cornell University where she established a new advanced research degree in Matter Design Computation. She is principal of Jenny Sabin Studio, an experimental architectural design studio based in Ithaca and Director of the Sabin Design Lab at Cornell AAP, a trans-disciplinary design research lab with specialization in computational design, data visualization and digital fabrication.

In 2006, Sabin co-founded the Sabin+Jones LabStudio, a hybrid research and design unit, together with biologist, Peter Lloyd Jones. Sabin is also a founding member of the  Nonlinear Systems Organization (NSO), a research group started by Cecil Balmond at PennDesign, where she was Senior Researcher and Director of Research. Sabin’s collaborative research including bioinspired adaptive materials and 3D geometric assemblies has been funded substantially by the National Science Foundation with applied projects commissioned by diverse clients including Nike Inc., Microsoft Research, Autodesk, the Cooper Hewitt Smithsonian Design Museum, MoMA & MoMA PS1, the Centre Pompidou, the American Philosophical Society Museum, the Museum of Craft and Design, the Philadelphia Redevelopment Authority and the Exploratorium.

Sabin holds degrees in ceramics and interdisciplinary visual art from the University of Washington and a master of architecture from the University of Pennsylvania where she was awarded the AIA Henry Adams first prize medal and the Arthur Spayd Brooke gold medal for distinguished work in architectural design, 2005. Sabin was awarded a Pew Fellowship in the Arts 2010 and was named a USA Knight Fellow in Architecture, 1 of 50 artists and designers awarded nationally by US Artists. In 2014, she was awarded the prestigious Architectural League Prize for Young Architects and was named the 2015 national IVY Innovator in design. Recently, Architectural Record’s national Women in Architecture Awards selected her for the 2016 Innovator in design.

She has exhibited nationally and internationally including in the acclaimed 9th ArchiLab titled Naturalizing Architecture at FRAC Centre, Orleans, France and most recently as part of Beauty, the 5th Cooper Hewitt Design Triennial. Recently, her work was on view in the exhibition, Imprimer Le Monde at the Centre Pompidou. Her work has been published extensively including in the NY Times, The Architectural Review, Azure, A+U, Metropolis, Mark Magazine, 306090, American Journal of Pathology, Science and Wired Magazine. She co-authored Meander, Variegating Architecture with Ferda Kolatan, 2010. Her book titled LabStudio: Design Research Between Architecture and Biology co-authored with Peter Lloyd Jones was published in July 2017. Last year, Sabin won the internationally acclaimed MoMA & MoMA PS1 Young Architects Program with her submission, Lumen.

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ArnoLab018

Progetto RIVA

Un grande ciclo di conferenze organizzato nella primavera 2018 da LWCircus e MAD Murate Art District, che ha affrontato la progettazione sostenibile nelle città contemporanee partendo da esempi e soluzioni sui fiumi delle grandi aree urbane internazionali dalla progettazione dal bacino della Garonna  in Francia ai modelli evolutivi di Shanghai. Al programma di conferenze si è affiancato il workshop ArnoLab018, un laboratorio creativo open air, finalizzato alla realizzazione in loco di installazioni effimere tra arte e paesaggio. Attraverso modalità sperimentali partecipate e operative i protagonisti di ArnoLab018 hanno reinterpretato e assemblato tra loro materiali naturali riciclati attraverso linguaggi artistici e multimediali per creare arredi urbani leggeri, punti di sosta e rifugi temporanei. I materiali di risulta derivanti dalle fluttuazioni del fiume  sono stati messi a disposizione dal Consorzio di Bonifica 3 del medio Valdarno e le essenze autoctone sono state fornite

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Un grande ciclo di conferenze organizzato nella primavera 2018 da LWCircus e MAD Murate Art District, che ha affrontato la progettazione sostenibile nelle città contemporanee partendo da esempi e soluzioni sui fiumi delle grandi aree urbane internazionali dalla progettazione dal bacino della Garonna  in Francia ai modelli evolutivi di Shanghai. Al programma di conferenze si è affiancato il workshop ArnoLab018, un laboratorio creativo open air, finalizzato alla realizzazione in loco di installazioni effimere tra arte e paesaggio. Attraverso modalità sperimentali partecipate e operative i protagonisti di ArnoLab018 hanno reinterpretato e assemblato tra loro materiali naturali riciclati attraverso linguaggi artistici e multimediali per creare arredi urbani leggeri, punti di sosta e rifugi temporanei. I materiali di risulta derivanti dalle fluttuazioni del fiume  sono stati messi a disposizione dal Consorzio di Bonifica 3 del medio Valdarno e le essenze autoctone sono state fornite dal raggruppamento Carabinieri Biodiversità reparto di Vallombrosa.

ArnoLab018

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5a edizione del Firenze Film Corti Festival

Oltre 350 sono stati i film corti giunti da tutto il mondo che hanno partecipato alla Selection per la IV edizione di “Firenze FilmCorti International Festival”, il concorso organizzato  dall’Associazione Rive Gauche –  ArteCinema con sede a Firenze affiliata a Fedic (Federazione Italiana Cineclub).

L’obiettivo della manifestazione è quello di promuovere la conoscenza, l’incontro, il confronto e la collaborazione tra i giovani registi: il progetto, dopo la fase di selezione, si avvia adesso verso la conclusione.

Le finali si svolgeranno nelle giornate di sabato 1 luglio nella sede de Murate Art District in piazza delle Murate, e di domenica 2 luglio al Museo Novecento, dove alle ore 20 nel Chiostro avverrà anche la premiazione dei film vincitori.

Un festival sempre più internazionale, quello organizzato dall’Associazione Rive Gauche – ArteCinema, comprovato anche dal  successo dello scorso anno, con la vittoria del regista italiano Enrico Le Pera (quest’anno

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Oltre 350 sono stati i film corti giunti da tutto il mondo che hanno partecipato alla Selection per la IV edizione di “Firenze FilmCorti International Festival”, il concorso organizzato  dall’Associazione Rive Gauche –  ArteCinema con sede a Firenze affiliata a Fedic (Federazione Italiana Cineclub).

L’obiettivo della manifestazione è quello di promuovere la conoscenza, l’incontro, il confronto e la collaborazione tra i giovani registi: il progetto, dopo la fase di selezione, si avvia adesso verso la conclusione.

Le finali si svolgeranno nelle giornate di sabato 1 luglio nella sede de Murate Art District in piazza delle Murate, e di domenica 2 luglio al Museo Novecento, dove alle ore 20 nel Chiostro avverrà anche la premiazione dei film vincitori.

Un festival sempre più internazionale, quello organizzato dall’Associazione Rive Gauche – ArteCinema, comprovato anche dal  successo dello scorso anno, con la vittoria del regista italiano Enrico Le Pera (quest’anno Presidente della Giuria), che ha girato completamente in America il suo film “Lulù and the right words” . L’edizione precedente ha visto la partecipazione di film di grandi autori.

Un nome su tutti quello di Sharon Stone, produttrice e attrice di un film sull’Olocausto, premio Speciale della Giuria del Festival, a questo il link è possibile vedere il messaggio. (https://rivegauche-filmecritica.com/2016/11/25/iii-firenze-film-corti-festival-al-film-di-sharon-stone-sullolocausto-il-gran-premio-speciale-della-giuria/)

Questa edizione del Festival, oltre alla sezione dedicata ai “FilmCorti in Concorso” (17 finalisti), prevede per la prima volta quella per i “Directorial Debuts”, la sezione dedicata alle opere prime di registi esordienti (7 film in finale), e quella per le “Sceneggiature inedite” (10 script finalisti su oltre 100 inviati).

Ecco l’elenco dei premi che verranno assegnati nel corso della manifestazione: ·

per la sezione “FilmCorti in concorso”,
Premio per il miglior film, Premio per la migliore regia, Premio per la migliore sceneggiatura, Premio migliore attrice, Premio miglior attore, Premio migliore colonna sonora, Premio speciale della critica, Premio al film dal migliore valore produttivo;

per la sezione “Directorial Debuts”: Premio per la miglior opera prima, secondo e terzo Premio opere prime;

per la sezione “Sceneggiature inedite” Premio alla migliore sceneggiatura inedita, secondo e terzo Premio alle migliori sceneggiature per corti e lungometraggi.

Rive Gauche – ArteCinema, l’associazione e la rassegna al Museo Novecento
Rive Gauche è una libera associazione per la diffusione della cultura cinematografica e oltre all’ organizzazione del “Firenze FilmCorti International Festival” si è particolarmente specializzata nella ricerca di film di grande qualità mai proiettati in Italia, per offrirli in anteprima al proprio pubblico.

La rassegna di cinema viene riproposta anche quest’anno col titolo significativo “Inediti di autore”: per il secondo anno consecutivo a partire da

domenica 9 luglio avrà infatti luogo al Museo Novecento la rassegna cinematografica dedicata ai grandi registi e ai grandi film inediti in Italia. Pellicole, spesso anche molto recenti, che non hanno avuto alcuna circolazione nel nostro Paese, pur trattandosi di capolavori.
Il pubblico fiorentino, unico in Italia, avrà perciò anche quest’anno il privilegio di vedere film solitamente non disponibili.
Tra gli autori segnaliamo Xavier Dolan, Jim Jarmush, Andrzej Żuławski, Paul Schrader, Jia Zhangke e molte altre punte emergenti del cinema internazionaleIV Firenze FilmCorti International Festival Programma del Festival

Sabato 1 luglio – Murate Art District
Ore 10   Concorso Sceneggiature “Il ritorno” di Edda Valentini “Le viscere della follia” di Cristina Boracchi, Patrizia Finetti e Chiara Rossi “Napoleone awaening2 di Mark Axelrod “Reptil” di Francesco Colangelo “Il giovanotto col garofano rosso” di Marco Cacioppo
Ore 12  Directorial Debuts Last round (IT 09’) di Maro Cioni The block (CH 10’) di Nadine Boller Orchids never die (FR 27’) di Olivia Martinez de la Grange
Ore 14  Concorso Sceneggiature Gli occhi della pineta di Alberto De Santis e Livio Dorascenzi May ’68 di Duffy Hecht Luna rossa a Genova di Elena Bertoldi Il diario di Ugo Muccini di Roberto Merlino Il miglior nemico dell’uomo di Gabriella Montanari
Ore 16 Directorial Debuts Silence (Australia 14’) di Dejan Mrkic Pasapalabra ( IT/SP 04’) di Andrea Testini Other world ( Ger. 11’) di Sandro Japaridze
Ore 17 Film in Concorso Our nice Saturday’s nights ( IT ’24) di Davide Cancila Recall ( Hun 19’) di Daniel Reich La Misericordia di Firenze ( IT 17’) di Riccardo Valesi Goliath ( FR 18’) di Loich Barchè

Domenica 2 luglio – Museo Novecento – Altana
Ore 10 Film in Concorso The transfer (Isr 22’) di Michael Grudsky Oppressione ( IT 16’) di Alessio Del Donno Su Entu ( IT 11’) di Stefano Clari Bellissima ( IT 11’) di Alessandro Capitani Cloud Kumo ( Jap 14’) di Yvonne Ng Kamchatka ( IT 17’) di Mario Alessandro Paolelli
Ore 14.30 Film in Concorso Il sogno d’Or ( IT 14’) di Simone Rabassini Pyjama suicide (FR 05’) di Ruby Cicero e Arsene Chabrier Driven ( CH 09’) di Johannes Bachmann Crash ( China 21’) di Hong Heng Fai Polis Nea ( IT 16’) di Pierluigi Ferrandini The border ( UK 24’) di Norman Tamkivi In fila ( IT 04’) di Enzo Recchia e Fabio Romanelli Directorial Debuts Shadow ( Kor 18’) di Jae Won Jung

Museo Novecento – Chiostro Ore 20.00 Premiazione e proiezione dei film vincitori

5a edizione del Firenze Film Corti Festival

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Studio ++

Collettivo di artisti architetti

Studio ++ è un collettivo d’artisti composto dagli architetti Fabio Ciaravella (1982), Umberto Daina (1979) e Vincenzo Fiore (1981). La sua ricerca si basa su un approccio progettuale all’opera d’arte con il quale vengono affrontati i temi della condizione pubblica dell’opera, del divenire e delle nuove tecnologie nella loro influenza sulla quotidiana percezione del mondo. Il lavoro si concentra sulla formulazione di un metodo di analisi e di rappresentazione della realtà in stretto e simbiotico legame con i concetti di ‘relazione di limite’ e ‘tempo rinviato’. La formazione “d’architetto” di tutti i membri del collettivo, l’attenzione all’approccio sociale, alle evoluzioni tecnologiche, agli approfondimenti teorici e progettuali sui temi di paesaggio e partecipazione, fanno della ricerca di Studio++ un percorso di dialogo multidisciplinare costante che ha come punti di partenza lo sguardo dell’arte e gli strumenti dell’architettura.

Studio ++ è un collettivo d’artisti composto dagli architetti Fabio Ciaravella (1982), Umberto Daina (1979) e Vincenzo Fiore (1981). La sua ricerca si basa su un approccio progettuale all’opera d’arte con il quale vengono affrontati i temi della condizione pubblica dell’opera, del divenire e delle nuove tecnologie nella loro influenza sulla quotidiana percezione del mondo. Il lavoro si concentra sulla formulazione di un metodo di analisi e di rappresentazione della realtà in stretto e simbiotico legame con i concetti di ‘relazione di limite’ e ‘tempo rinviato’. La formazione “d’architetto” di tutti i membri del collettivo, l’attenzione all’approccio sociale, alle evoluzioni tecnologiche, agli approfondimenti teorici e progettuali sui temi di paesaggio e partecipazione, fanno della ricerca di Studio++ un percorso di dialogo multidisciplinare costante che ha come punti di partenza lo sguardo dell’arte e gli strumenti dell’architettura.

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RIVA Project 2016

Promoted by the MUS.E Association under the artistic direction of Valentina Gensini

In 2016, on the occasion of the fiftieth commemoration of the flood of the Arno River, the RIVA Project focused on the city of Florence to raise awareness on good practices and attitudes toward the territory and the environment through art. Besides the participation of three internationally acclaimed photographers – Jay Wolke, Arno Rafael Minkkinen, and Massimo Vitali – under the curatorship of Studio Marangoni, the project enjoyed the contribution of several artists, including Bernard Fort with Tempo Reale, Radio Papesse, Studio ++, Francesco Pellegrino, Fotoromanzo Italiano, who were commissioned original artistic creations: site-specific installations along the banks of the river, workshops, exhibitions and conferences along the Arno and at MAD Murate Art District. Among the permanent site-specific artworks that can still be visited is the Terzo Giardino (Third Garden), designed by the Studio ++ collective art group: ten thousand square metres over the banks of the river were re

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In 2016, on the occasion of the fiftieth commemoration of the flood of the Arno River, the RIVA Project focused on the city of Florence to raise awareness on good practices and attitudes toward the territory and the environment through art. Besides the participation of three internationally acclaimed photographers – Jay Wolke, Arno Rafael Minkkinen, and Massimo Vitali – under the curatorship of Studio Marangoni, the project enjoyed the contribution of several artists, including Bernard Fort with Tempo Reale, Radio Papesse, Studio ++, Francesco Pellegrino, Fotoromanzo Italiano, who were commissioned original artistic creations: site-specific installations along the banks of the river, workshops, exhibitions and conferences along the Arno and at MAD Murate Art District. Among the permanent site-specific artworks that can still be visited is the Terzo Giardino (Third Garden), designed by the Studio ++ collective art group: ten thousand square metres over the banks of the river were returned to the city; a green maze whose name reminds of the metaphor used by landscape designer Gilles Clément, who argued that abandoned vegetation in those “residual places left out of the rational organisation of man” is an extraordinary reserve of biodiversity and evolutionary potential.

 

 

 

 

 

 

RIVA Project 2016

Available in:

Terzo Giardino

Progetto RIVA

Un giardino di oltre 10.000 metri quadri che torna alla città grazie a un intervento di arte pubblica. Un palinsesto di eventi per adulti e ragazzi, volto a  valorizzare il rapporto tra l’Arno e la città e a animare un luogo “di confine”. La riva sinistra del fiume sotto Lungarno Serristori si trasforma nel “Terzo Giardino”, grazie alla riqualificazione artistica realizzata dal collettivo Studio ++, un lavoro attento alla conservazione naturale e alla valorizzazione della biodiversità, affiancando all’opera d’arte un programma di incontri, workshop e laboratori per famiglie, che punta a avvicinare l’ambiente fluviale ai cittadini, facendone emergere le peculiarità. Il progetto artistico di Studio ++ si basa su tagli mirati della vegetazione spontanea che cresce nei pressi dell’Arno, sfruttando le tecniche impiegate per il mantenimento degli argini. Due diverse azioni creano aree differenti: “parterre” geometrici divisi in quattro sezioni trasversali e veri e

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Un giardino di oltre 10.000 metri quadri che torna alla città grazie a un intervento di arte pubblica. Un palinsesto di eventi per adulti e ragazzi, volto a  valorizzare il rapporto tra l’Arno e la città e a animare un luogo “di confine”. La riva sinistra del fiume sotto Lungarno Serristori si trasforma nel “Terzo Giardino”, grazie alla riqualificazione artistica realizzata dal collettivo Studio ++, un lavoro attento alla conservazione naturale e alla valorizzazione della biodiversità, affiancando all’opera d’arte un programma di incontri, workshop e laboratori per famiglie, che punta a avvicinare l’ambiente fluviale ai cittadini, facendone emergere le peculiarità. Il progetto artistico di Studio ++ si basa su tagli mirati della vegetazione spontanea che cresce nei pressi dell’Arno, sfruttando le tecniche impiegate per il mantenimento degli argini. Due diverse azioni creano aree differenti: “parterre” geometrici divisi in quattro sezioni trasversali e veri e propri muri di vegetazione spontanea. Il risultato è un disegno ispirato alla tradizione del Giardino all’Italiana, con par¬ticolare attenzione al modello dei Giardini dei Semplici. La vegetazione che emerge è costituita dalle piante spontanee della riva del fiume, che, grazie a questo metodo di “sottrazione”, si manifestano in tutta la loro inaspettata biodiversità. L’aggettivo “terzo” richiama la metafora del paesaggista Gilles Clèment che spiega come la vegetazione abbandonata presente nei “residui dell’organizzazione razionale dell’uomo” sia un’importante riserva di biodiversità e potenziale evolutivo.

Terzo Giardino

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Giuseppe Ridolfi

Architect, director of Mailab – Multimedia Architecture and Interaction

Architect, PhD in Architectural Technology, associated professor at the University of Florence and researcher at the Department of Architecture of Florence since 1996. Currently, he teaches at the English curriculum iCAD – International Course on Architectural Design, School of Architecture. He taught in different degree courses:  Architecture; Industrial Design; Visual Design and Multimedia; National and International postgraduate degree courses.

He is director of Mailab – Multimedia Architecture and Interaction, a joint laboratory between university and private companies dealing with the digital scenarios in architecture, multimedia and  environmental interaction. The laboratory also supports the institutional activities of the Architectural Technology courses on specific aspects of architectural/energy/functional computational modeling; robotic and new media; Near Zero Tolerance Crafting.

As an architect, he worked for large scale architectural buildings, project planning and

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Architect, PhD in Architectural Technology, associated professor at the University of Florence and researcher at the Department of Architecture of Florence since 1996. Currently, he teaches at the English curriculum iCAD – International Course on Architectural Design, School of Architecture. He taught in different degree courses:  Architecture; Industrial Design; Visual Design and Multimedia; National and International postgraduate degree courses.

He is director of Mailab – Multimedia Architecture and Interaction, a joint laboratory between university and private companies dealing with the digital scenarios in architecture, multimedia and  environmental interaction. The laboratory also supports the institutional activities of the Architectural Technology courses on specific aspects of architectural/energy/functional computational modeling; robotic and new media; Near Zero Tolerance Crafting.

As an architect, he worked for large scale architectural buildings, project planning and urban planning related to schools, universities and hospitals  assessing clients’ needs, providing feasibility studies, developing project briefs and design programs, design production management, attending the construction phase and communication. His experience also covers public construction contracting and procurement.

As a researcher, he has been consultant and still held advisory roles at public administrations, universities and Ministries of Health, Education, University and Research. He has been scientific coordinator for research of national interest; responsible for third parties, public and government research concerning technical regulations, reorganization of school buildings, feasibility studies and university master plans. He is the author of scientific publications on design reliability, project and construction management, real estate assessment and plannig. He has carried out research in collaboration with national and international study and research centers including: Centro Interuniversitario Tesis – Tecnologie per la Sanità (Italia); CNR (Italia); Council Educational Facility Planners (USA); CSPE (Italia); Design Share (USA); Health Facilities Research (USA); Hospital Association (USA); Medical Architecture Research Unit (Gran Bretagna); School Construction News (USA); Uni (Italia).

In Digital technologies he produced tools, relational data base and board games to support evaluation and decision-making in building and urban projects  as well as other multimedia systems for installations and scenography in electronic music, dance and communication.

He is the author of videoclips for fashion; stereoscopic documentaries for marketing; architectural video projections and interactive installations for art now documented in the «Museo del Novecento» recently founded by the City in Florence. He realized the virtual museum “Kontact-Reflections of art” in Meran as a result of an international competition. He was the winner and received mentions on national and international competitions. His work has been published in books, catalogs and magazines.

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