Avviato nel 2018 Black Archive Alliance è un progetto di ricerca e formazione che mira ad evidenziare la ricerca radicata in documenti che riflettono le realtà e le storie di popolazioni africane, e della diaspora africana e la loro rappresentazione negli di archivi e collezioni pubbliche e private nel contesto italiano.
La prima edizione ha creato una mappa virtuale di questa presenza archivistica nella città di Firenze con un catalogo che mira a supportare la ricerca futura e a fornire prospettive alternative.
La seconda edizione, realizzata tra settembre 2019- febbraio 2020 è basata su un tutoraggio tra ricercatori e studiosi e risiedono a Firenze con studenti legati a varie discipline e istituzioni.
La terza edizione nasce da una collaborazione tra un gruppo di cinque ricercatori afro-discendenti in diversi campi che hanno lavorato “in tandem” con gli artisti della YGBI Research Residency sulle connessioni fra il lavoro degli artisti e gli archivi materiali e immateriali
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Avviato nel 2018 Black Archive Alliance è un progetto di ricerca e formazione che mira ad evidenziare la ricerca radicata in documenti che riflettono le realtà e le storie di popolazioni africane, e della diaspora africana e la loro rappresentazione negli di archivi e collezioni pubbliche e private nel contesto italiano.
La prima edizione ha creato una mappa virtuale di questa presenza archivistica nella città di Firenze con un catalogo che mira a supportare la ricerca futura e a fornire prospettive alternative.
La seconda edizione, realizzata tra settembre 2019- febbraio 2020 è basata su un tutoraggio tra ricercatori e studiosi e risiedono a Firenze con studenti legati a varie discipline e istituzioni.
La terza edizione nasce da una collaborazione tra un gruppo di cinque ricercatori afro-discendenti in diversi campi che hanno lavorato “in tandem” con gli artisti della YGBI Research Residency sulle connessioni fra il lavoro degli artisti e gli archivi materiali e immateriali radicati in Italia. Questa edizione estende le riflessione delle opere d’arte e la loro contestualizzazione.
Attraverso un approccio sperimentale di dialogo e di scambio, il progetto intende riflettere sulle modalità alternative per la visualizzazione della ricerca basata sugli archivi e arare il terreno academico.
Ricercatori/ Ricercatrice
SIMAO AMISTA
Simao Amista è un antropologo e dottore in scienze della formazione Italo-afrobrasiliano. Studioso di religioni e filosofie spirituali africane ed afrodiscendenti lavora da anni nel settore dell’accoglienza e della formazione.
JORDAN ANDERSON
Nato e cresciuto a Kingston Jamaica, Jordan Anderson è un giornalista di moda e cultura e direttore creativo con sede a Milano. Il suo lavoro spesso ingigantisce ed esplora temi politici all’interno e all’esterno dell’industria della moda, tra cui la razza, il genere, la sessualità, l’identità e l’etica culturale. Collabora a diverse pubblicazioni, tra cui Document Journal, Teen Vogue, Vogue Italia, The Face, ed è attualmente redattore e redattore online per Twin Magazine e nss magazine.
ANGELICA PESARINI
Angelica Pesarini è docente di Sociologia alla New York University di Firenze dove insegna “Black Italia”, un corso dedicato all’analisi delle intersezioni di razza, genere e cittadinanza in Italia. Ha conseguito un Ph.d. in Sociologia e Studi di Genere in Inghilterra e ha lavorato come docente di Genere, Razza e Sessualità all’università di Lancaster prima di riapprodare in Italia nel 2017. Il lavoro di ricerca di Pesarini si focalizza sulla performatività della razza nell’Italia coloniale e postcoloniale e si occupa anche della razzializzazione del discorso politico italiano contemporaneo. In precedenza Pesarini ha indagato le relazioni tra identità di genere e attività economiche presso alcune comunità Rom residenti a Roma, ed ha analizzato strategie di rischio, sopravvivenza e opportunità nel contesto della prostituzione minorile maschile, a Roma. Ha pubblicato diversi saggi accademici e ha partecipato a varie pubblicazioni collettanee.
JESSICA SARTIANI
Jessica Sartiani è un coffee trainer e coffee expert fiorentina.Con un padre italiano e una madre per metà filippina e per metà afroamericana è proprio dalle sue origini che parte il suo percorso come donna del caffè. Come operatrice formata e attenta alle recenti sotto culture del caffè ha iniziato suo lavoro in una delle caffetterie pioniere di questo prodotto selezionato, Ditta Artigianale, dieci anni fa, studiando e scoprendo tutto il lavoro che precede il servizio in caffetteria, dando importanza ai paesi produttori.
La sua esperienza si è evoluta con l’apertura del primo Speciality coffee in Italia, occupandosi della formazione dei baristi e dei clienti. Ha partecipato a vari competizioni come la Brewers cup, per migliorare il proprio contatto con il pubblico e arricchire il suo background e ha fatto parte a progetti di formazione in Honduras, in Lituania, nonché a diverse start-up di caffè locali. La sua formazione spazia dalle certificazioni SCA come Barista, Brewing, Latte art, al primo corso della Hydraulics Foundation e al Coffee Science Certificate. Nell’ultimo anno ha lavorato in collaborazione con nuovi Speciality Roasters, organizzando corsi e con torrefattori commerciali che vogliono avvicinarsi al mondo dello Speciality e dei caffè tracciabili.
PATRICK JOEL TATCHEDA YONKEU
Patrick Joël Tatcheda Yonkeu è nato in Camerun nel 1985, vive e lavora a Bologna. Trasferitosi in Italia dal 2009 dove ottiene una borsa di studio per l’Accademia delle Belle Arti di Bologna e ha conseguito il Master in arti visive nel 2016 con un progetto di ricerca sul tema dello Zen nelle arti. Questo suo interesse per la metafisica rimane la base della sua pratica, che riguarda le relazioni tra gli esseri umani e la natura e il nostro posto nell’universo, ricerca forme di spiritualità più adatte ai nostri tempi. La sua ricerca si fonda sull’idea dell’esistenza come flusso armonico il cui equilibrio deve essere preservato e spesso si riferisce a temi di vita e morte, il visibile e l’invisibile e l’energia nelle sue infinite forme. Approfondisce questa ricerca attraverso numerose collaborazioni tra Africa e Italia e creando seminari di pittura interculturale con scuole e associazioni dell’Emilia-Romagna