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Atletica del cuore è un percorso di formazione rivolto a studenti, educatori, e artisti che desiderano approfondire la relazione tra arte e pedagogia.

L’alleanza tra queste due discipline è storia: l’arte necessita della pedagogia per essere trasmessa e la pedagogia necessità dell’arte per rendere praticabili e concreti concetti che riguardano l’essere umano e che sono astratti, complessi e alle volte inaccessibili.

Nella formazione di un individuo l’incontro con l’arte della scena permette di fortificare la propria personalità e di metterla a disposizione e in relazione con l’altro. La riscoperta della ritualità condivisa, che trasporta nell’atto magico della creazione, apre le porte a una profonda empatia e a un profondo rispetto reciproco. Al di là delle differenze, barriere, pregiudizi, la creazione collettiva riporta tutti gli individui presenti al gradozero di sé.

Atletica del cuore prevede percorsi di formazione composti da pratica e teoria: la prima è necessaria per allenarsi, per sentire sul proprio corpo la valenza di ciò che si fa; la dimensione teorica è necessaria per rendere l’esperienza nuovamente accessibile e praticabile al fine di rigenerarla e accrescerla.

L’arte è uno strumento necessario per l’apprendimento, la crescita e la formazione perché è in grado di generare uno spazio funzionale dove esperire una profonda esposizione del sé. Esporsi durante il processo creativo in uno spazio rituale e protetto, permette di entrare in profondo dialogo con se stessi e gli altri ed affinare nell’atto creativo le proprie qualità.

La prima edizione, ospitata da Fabbrica europa nel 2013, ha messo in luce l’importanza di questa correlazione e la necessità di continuarne pratica e studio.
La progettualità si è ampliata e durante ogni edizione è stata presa a pre/testo una parola considerata ponte tra pedagogia e arte della scena: trasmissione nel 2017, percezione nel 2018, rito e comunità 2019, Distanza, sulla nozione di spazio tra assenza e condivisione nel 2020.

“L’attore è simile a un vero e proprio atleta fisico,
ma con questo sorprendente correttivo:
all’organismo atletico corrisponde in lui un organismo affettivo,
parallelo all’altro, quasi il suo doppio benché non operante sullo stesso piano.
L’attore è un atleta del cuore” Antonin Artaud

 

Consigliata la prenotazione: formazione@fosca.eu
Info: info@fosca.eu

Progetto realizzato con il contributo di Comune di Firenze e Fondazione CR Firenze, con il sostegno di MAD_Murate Art District