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Francesco Gori | Il corpo racconta | Cellule Vivere insieme separati

Teatro

Il corpo racconta

“Sotto l’incantesimo del dionisiaco non solo si restringe il legame fra uomo e uomo, ma anche la natura estraniata, ostile o soggiogata celebra di nuovo la sua festa di riconciliazione col suo figlio perduto: l’uomo. Cantando e danzando, l’uomo si manifesta come membro di una comunità superiore: ha disimparato a camminare e a parlare ed è sul punto di volarsene in cielo danzando”.
F. Nietzsche, La Nascita della Tragedia dallo Spirito della Musica

Già 30000 anni fa uomini e donne di cui non conosciamo il linguaggio danzavano i loro miti di fronte alle pitture rupestri di Chauvet, di Lascaux, di Altamira.

La nostra cultura ha finito per identificare il mito con la parola e, infine, con la scrittura, ma la sede primaria di ogni mito è il nostro stesso corpo, con le sue emozioni, i suoi sentimenti, i suoi istinti: un gesto, un’immagine, un canto, una voce, un suono, un oggetto, da soli, possono raccontare l’intera storia dell’umanità, senza bisogno di parole.Ii partecipanti sono condotti a vivere nella propria carne la dimensione misterica del mito e del rito all’origine del teatro.

Cellule Vivere insieme separati

il laboratorio sperimentale di teatro Cellule, vivere insieme separati, organizzato dall’Associazione dei Desideri e condotto da Francesco Gori, con il sostegno della Fondazione CR Firenze. Il percorso tematico del laboratorio si sviluppa lungo le tracce degli antichi riti misterici da cui sono nate le prime forme di teatro, ancora legate alla dimensione rituale e trasformativa piuttosto che allo spettacolo e all’intrattenimento; in esso confluiscono elementi del teatro trasformatore, del teatro fisico, del movimento autentico e della danza butoh.
Il laboratorio è orientato alla creazione collettiva di una performance finale che avrà luogo tra il 17 e il 20 dicembre 2020. La performance sarà site-specific per gli spazi dell’ex carcere delle Murate e si propone di
utilizzare il distanziamento fisico e le restrizioni comportamentali attualmente vigenti come risorsa creativa, per dare vita a un’azione rituale che possa dare un contributo di fiducia e speranza rispetto alla crisi che stiamo attraversando.

Francesco Gori

Autore, attore, musicista, vive a Firenze dove lavora con MUS.E come mediatore culturale e teatrale nei Musei Civici Fiorentini. PhD in Studi Culturali con una tesi Sull’indistruttibilità dell’uomo primitivo, da 10 anni porta avanti una ricerca artistica sulla dimensione del rito e del mito all’origine della cultura, attraverso spettacoli, performance, installazioni, conferenze, pubblicazioni, in Italia e all’estero. Specializzato in teatro trasformatore con Juan Carlos Corazza nel quadro del programma di formazione olistica SAT di Claudio Naranjo, ha realizzato due spettacoli di teatro rituale: La Bestia. Un rito apotropaico (2017) e Penteo. Un rito iniziatico (2019). Nel 2018 è uscito il suo libro-manifesto Futurismo Paleolitico. Manuale di sopravvivenza per Neobabilonesi. Dal 2015 conduce laboratori didattici sulle forme originarie dell’espressione – gesto, recitazione, musica, scrittura, arti visive – in scuole e istituti di formazione superiore. Attualmente sta lavorando al suo terzo spettacolo di teatro rituale, sugli antichi riti misterici di Eleusi all’origine del teatro greco.