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Catarzi

Danza

Posare il tempo

Questo lavoro nasce da una condizione immaginata. È una declinazione della visione, a volte un tentativo di simultaneità di tempi e spazi.

Ciò che in natura e in scienza non si può avere, è una forte attrattiva per chi ama maneggiare strumenti utili per l’assurdo, per l’eccezionale.

La materia prima sono due corpi, due elementi dell’ordinario, due persone, due ritratti, due entità scultoree, due frammenti, due e, a volte, un unico. Come creta nelle mani di uno scultore i due corpi sono a servizio di questo esperimento, dello stare e restare e del posare, della trasformazione.

Posiamo per essere guardarti e posiamo il nostro peso, ineluttabilmente sottostiamo alle leggi fisiche della gravità e misteriosamente parliamo senza parole con i nostri corpi, raccontando storie non udibili.

Posare il tempo invita ciascuno spettatore a lasciare da parte il suo insaziabile bisogno di comprendere.

 

“Spettacolo sofisticato e di grande impatto.

Posare il tempo è un coinvolgente gioco di limite e di libertà, entrambi momenti essenziali dell’espressione del proprio sentire individuale.

E’ la ricerca (felice e angosciosa nello stesso tempo) di porre in un quadro definito l’infinita varietà del gesto e del movimento.”

Piero Meucci, STAMP toscana, 29 ottobre 2018

 

coreografia Claudia Catarzi

danza Claudia Caldarano e Claudia Catarzi

percussioni Gianni Maestrucci

drammaturgia Amina Amici

musiche originali e drammaturgia sonora Bruno De Franceschi

sound design Francesco Taddei

disegno luci Massimiliano Calvetti e Leonardo Bucalossi

 

Claudia Catarzi

Dopo una formazione alla Accademia di Belle Arti di Firenze, inizia la sua carriera lavorando con l’Ensemble di Micha Van Hoecke. Successivamente danza con compagnie quali Dorky Park/ Constanza Macras (Berlin), Compagnia Virgilio Sieni, Aldes/ Roberto Castello, Company Blu/ Alessandro Certini e Charlotte Zerbey, En-Knap Group/ Iztok Kovač (Ljubljana), Làszlò Hudi (J.Nadj – Budapest), tra le altre.
Nel 2009 è parte di Choreoroam, progetto di ricerca della coreografa israeliana Yasmeen Godder (Tel Aviv). Successivamente è invitata a seguire il lavoro della compagnia Batsheva Dance Company di Ohad Naharin.
Parte integrante della sua attività è inoltre l’improvvisazione e la composizione in tempo reale. Dal 2011 comincia a lavorare a creazioni personali.
A novembre 2014 debutta con il nuovo lavoro Intorno al fatto di cadere a Romaeuropa/DNA. Con questo lavoro nasce la collaborazione con l’artista/ costumista Chiara Pellizzer a Malmö.
Successivamente è chiamata da Virgilio Sieni a presentare un nuovo lavoro all’intero del progetto “Umano/ produzione CANGO / cantieri internazionali sui linguaggi del corpo e della danza” per il quale crea Studio davanti a una testa.
Nell’anno 2017 è scelta come danzatrice dell’anno da Tiago Bartolomeu Costa nel libro annuale della danza, balletto e performance 2017, “Jahrbuch 2017 der tanz – Zeitschrift für Ballett, Tanz und Performance”, con “40.000 centimetri quadrati”:Tänzerin des Jahres: “Claudia Catarzi (Italy) in 40.000 centimetri quadrati – Tiago Bartolomeu Costa.
Claudia Catarzi è attualmente artista associata del CDCN di Bordeaux, La Manufacture | Bordeaux- Nouvelle Aquitaine.