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Torrick Ablack, in arte Toxic | Scuola Secondaria di primo grado Dino Compagni

VERITAS

Firenze da culla del Rinascimento a promotrice della street art conferma nel tempo la sua vocazione all’arte in ogni sua forma ed espressione, offrendo anche una mappa on line in continuo aggiornamento. La Scuola Dino Compagni con l’opera di Toxic sarà parte di questo grande museo a cielo aperto.

La street art è rappresentazione della società contemporanea, è un linguaggio fatto di simboli e significati non sempre svelati ma che arriva diretta allo sguardo di chi la incontra, è’ racconto contemporaneo, storytelling in tempo reale. Un polo didattico e culturale completo, che si può immaginare come un microcosmo perfetto, nel quale ogni elemento costituisce parte integrante e fondamentale del tutto. Questo è la visione di Toxic espressa in VERITAS attraverso la rappresentazione dei 4 elementi acqua, fuoco, aria, terra, che costituiscono la composizione di ogni sostanza esistente. “è la prima scuola in città pensata e costruita con gli spazi e la funzionalità di un centro civico avanzato”.

La scuola secondo Plutarco non deve riempire le menti come un vaso, ma accendere il fuoco per il gusto della ricerca e l’amore della VERITÀ come potente mezzo per rendere l’uomo libero. Questo è il messaggio scelto da Toxic per la sua opera, VERITAS, che occuperà circa 400 metri quadri di parete esterna della Dino Compagni. Torrick Ablack alias Toxic. L’artista americano che oggi vive tra Parigi e Firenze è uno dei pionieri della graffiti art, consacrato nei musei più prestigiosi di arte contemporanea. All’età di 13 anni inizia a taggare le metropolitane di New York al fianco di leggende della street art come Jean-Michel Basquiat.

Da sempre Toxic con la sua arte contribuisce attivamente a progetti di beneficenza e di valorizzazione artistica di spazi urbani come la nuova scuola di Campo di Marte.

Torrick Ablack, in arte Toxic

Nato nel Bronx nel 1965 da famiglia caraibica. Come molti altri ragazzi di quel quartiere turbolento, cercava di esprimere la sua rabbia giovanile attraverso una forma spontanea di affermazione d’identità: disegnando graffiti sui malconci muri di case tutte uguali, plumbee ed anonime o sui vagoni malandati e squallidi della metropolitana. Insieme ad alcuni dei suoi “colleghi” di maggior talento, viene notato e nel momento in cui so lancia il Graffitismo come forma d’arte a pieno titolo, Toxic è nel gruppo dei migliori. Compagno di strada di leggende dell’arte contemporanea come Basquiat, Haring, Rammelzee, A One ed altri, Toxic ha partecipato alla crescita di questa corrente artistica underground che dalle strade più povere della metropoli americana è poi approfata in alcune gallerie famose, transitando anche per la Factory di Andy Warhol, e in innumerevoli mostre museali. Toxic ha continuato a lavorare su tele (e muri), trasferendosi in Europa (Francia e Italia). Protagonista ormai di numerose mostre, attualmente Toxic vive e dipinge in Toscana.

Il Progetto è promosso dal Comune di Firenze nell’ambito del Festival dei Diritti Progetto Realizzato nell’ambito di Toscanaincontemporanea 2019 con il sostegno di Regione Toscana e Fondazione CR Firenze