OGGI APERTO
14:30 - 19:30
  • LUN: Chiuso
  • MAR: 14:30 - 19:30
  • MER: 14:30 - 19:30
  • GIO: 14:30 - 19:30
  • VEN: 14:30 - 19:30
  • SAB: 14:30 - 19:30
  • DOM: Chiuso
Chiusi per le festività

I’ve Known Rivers

Waiting For Progetto RIVA | Black History Month Florence VI ed.

Questo evento si terrà in inglese su ZOOM
Si prega di registrarsi QUI
25 febbraio 2021 ore 17.00

Diretta Facebook Murate Art District

Intervengono: Jems Kokobi e Dia Papa Demba
Modera: Justin Randolph Thompson
In collaborazione con MAD Murate Art District

I've Known Rivers | Black History Month Florence VI ed.

I’ve Known Rivers trae il suo titolo da un verso di una poesia del 1920 di Langston Hughes che parla della diaspora e discendenza attraverso la metafora dei fiumi. Questo progetto si basa sull’operato di Jems Kokobi, che rielabora le tradizioni e collega la sua pratica artistica alla sostenibilità dell’ambiente naturale attraverso l’uso di materiali come il legno, con una risposta all’impatto della deforestazione sui fiumi, ai processi naturali che sono stati industrializzati e una riflessione sulla rivendicazione delle dimensioni spirituali di questo lavoro. L’artista, impegnato in meditazioni afrocentriche sulla storia e sul collegamento tra il mondo dell’arte contemporanea e attivismo, dialoga con un rappresentante locale dei sindacati impegnato nella lotta a favore della sostenibilità attraverso processi tecnologici e diritti dei lavoratori delle concerie del fiume Arno. La conversazione è interdisciplinare e affianca pratica e poesia.

 

Justin Randolph Thompson

co-fondatore e direttore Black History Month Florence

Justin Randolph Thompson è un artista dei nuovi media, facilitatore culturale ed educatore nato a Peekskill, NY nel ’79. Vive tra l’Italia e gli Stati Uniti dal 1999, Thompson è co-fondatore e direttore del Black History Month Florence, un’esplorazione sfaccettata delle culture diasporiche africane e africane nel contesto dell’Italia fondata nel 2016. Thompson ha ricevuto il Louise Comfort Tiffany Award, il Franklin Furnace Fund Award, il Visual Artist Grant della... Fundacion Marcelino Botin, due Foundation for Contemporary Arts Emergency Grants, una Jerome Fellowship dal Franconia Sculpture Park e una Emerging Artist Fellowship dal Socrates Sculpture Park. La sua vita e il suo lavoro cercano di approfondire le discussioni sulla stratificazione socio-culturale e l’organizzazione gerarchica, impiegando comunità temporanee e fugaci come monumenti e promuovendo progetti che collegano l’attivismo sociale del discorso accademico e le strategie di networking del fai da te in incontri annuali e biennali, condivisione e gesti di collettività.

Read More

Dia Papa Demba

Presidente del coordinamento regionale delle consulte degli stranieri toscani

Dia Papa Demba è nato in Senegal nel 1971 e vive in Toscana da 20 anni. Dal 2010 è cittadino italiano. Vive a Pontedera dove è sindacalista, responsabile dell’area conciaria e operatore di bacino per l’artigianato nella zona di Livorno e Pisa. Ha sempre lavorato in conceria ed è stato presidente della Consulta degli stranieri del Comune di Pontedera. Attualmente è presidente del coordinamento regionale delle consulte degli stranieri toscani e delle consulte impegnate... nell’associazionismo. Per diverse associazioni senegalesi con sede in Italia si è occupato di progetti di cooperazione internazionale con il Senegal.

Read More

Jems Koko Bi  

Scultore e performer

Scultore e performer, Jems Koko Bi mescola influenze avanguardiste alla sua storia saldamente africana. Nelle sue opere, mette in discussione le nozioni di spazio e di tempo, all’interno di una riflessione più ampia e continua sulla sua stessa esistenza.

“Gli alberi mi danno istruzioni e io le eseguo nel bosco. Mi consigliano e io racconto le loro storie”.

Le sue sculture in legno avviano una conversazione con le forze della natura. Nel suo studio nel... cuore della foresta, immense sculture vedono la luce del giorno e interrogano l’identità e gli antenati, la terra natale e l’esilio. Attraverso un gesto sottile e sicuro, l’artista rivela i contorni della materia. Dopo molteplici oscillazioni assordanti, un volto esce dal ceppo. La mano meccanizzata, simpatica, lo trascina fuori. È sempre esistito, ma era nascosto al mondo. Il gesto rivela la sua forma. Con ritmo, attraverso tocchi delicati, l’artista sembra accarezzarne la superficie, che trasforma ad ogni passaggio. Risveglia l’elemento con una precisione intuitiva padroneggiata: una danza armata di pugno di ferro in un soffio di tenerezza.

 

Read More