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In partnership con Mucem e Le Zef Marsiglia

Le simmetrie dei desideri, di Ilaria Turba

Le simmetrie dei desideri è un progetto di ricerca nato in dialogo con i cittadini che abitano il quartiere di Sant’Ambrogio e il Complesso delle Murate, riattivando un ricco tessuto di memorie personali e territoriali che sottolinea la feconda e complessa articolazione della società contemporanea.
Significativamente, il lavoro si riallaccia alla straordinaria esperienza vissuta da Ilaria Turba nel corso dei quattro anni trascorsi a Marsiglia come artiste associée di Le ZEF – scène nationale de Marseille, di cui il progetto attuale costituisce un capitolo collegato eppure totalmente nuovo. In quella circostanza la pratica della panificazione, rituale antico che accomuna tutte le culture mediterranee, aveva condotto a una iconica materializzazione dei desideri della comunità nei pani dei desideri. Nella residenza fiorentina l’artista ha ricercato oggetti privati e d’affezione in quanto veicoli di desideri, storie e immaginari. I pani rituali impastati con i marsigliesi sono dunque serviti da attivatori di un nuovo percorso partecipativo con gli abitanti delle Murate e del quartiere di Sant’Ambrogio. I cittadini sono stati coinvolti in un percorso di ricerca, identitario e migrante al tempo stesso, il cui esito immediato e più visibile è stata la raccolta di oggetti appartenenti agli intervistati, messi idealmente in simmetrico dialogo con i desideri espressi dagli abitanti di Marsiglia, in un sentire condiviso di aspirazioni e desideri.
Durante il mese di residenza Ilaria Turba ha dunque progressivamente collocato negli spazi espositivi oggetti, pani e immagini fotografiche cui ha lavorato in progress, creando una personale topografia del quartiere. Gli oggetti sono a loro volta accompagnati da racconti e tracce del processo di ricerca: ogni singolo elemento è parte di una narrazione collettiva, di una mappatura delle memorie e delle istanze, oltre che dei desideri della nostra comunità.

Al primo piano l’idea di comunità è evocata dal tavolo dei pani di Marsiglia, circondato dagli oggetti affidati all’artista dagli abitanti del quartiere. Nelle celle invece è possibile ritrovare lo studio dell’artista e spazi di ascolto e visualizzazione di documenti, per ripercorrere il processo di ricerca e di mappatura, ascoltare le voci delle persone coinvolte, ricomporre le tracce e la stratificazione di questo percorso collettivo, un palinsesto in cui ogni singolo elemento rinvia a una costellazione di vissuti e relazioni, indagata e sollecitata dall’artista con attenzione.

Ilaria Turba ha incontrato e coinvolto gli abitanti di Sant’Ambrogio recandosi nelle loro case, negli spazi artigiani o commerciali, nel mercato e per la strada, bussando all’interno delle comunità e delle redazioni, delle università e dei ristoranti, delle associazioni e di atelier. Adesso la vita del quartiere e gli oggetti importanti per la comunità entrano nello spazio dell’arte, protagonisti di questa esposizione.

Il lungo processo di rigenerazione e riqualificazione delle Murate prosegue dunque prendendo sempre nuove forme.

 



 

 

 


Ilaria Turba

Artista visiva

Ilaria Turba è un artista visiva. Utilizza come media privilegiati la fotografia, il video e l’animazione per la creazione di opere, installazioni, progetti territoriali, site specific e progetti di comunicazione.

I suoi lavori sono il risultato di un percorso personale che intreccia sperimentazione visiva con altre discipline: scienze sociali, arti performative e storia orale, spesso in collaborazione con altri artisti, artigiani e professionisti. Le tematiche principali del suo... percorso sono: identità e immaginari collettivi, rapporto tra presente e memoria attraverso oggetti, fotografie, storie e luoghi.

Lavora spesso in contesti sociali difficili e complessi integrando in varia forma, in fase di creazione o nella diffusione della sua opera, processi partecipativi e workshop rivolti ad un pubblico generico o a gruppi di persone in contesti specifici. Negli ultimi anni ha lavorato frequentemente con adolescenti e bambini.

JEST è il suo primo libro fotografico pubblicato dall’editore berlinese Peperoni Books a fine 2016. Il libro è stato selezionato in “How We See: Photobooks by Women” un libro e una reading room a cura di 10×10 Photobooks (NY), presentato in anteprima in ottobre 2018 alla New Public Library e Photo-Aperture Photobook Awards nel 2019. La prima mostra monografica del progetto è stata presentata presso l’Atelier, spazio per l’arte contemporanea della città di Nantes nel 2018 con una serie di atti performativi e installativi tra cui la performance “Eventails” firmata con Ambra Senatore e prodotta dal CCNN.

Dal 2018 è artista associata al teatro nazionale Le ZEF di Marsiglia, dove ha sviluppato: “Le désir de regarder loin” un progetto quadriennale sui quartieri nord della città. Il progetto è in partenariato con il Mucem, il museo delle civiltà dell’Europa e del Mediterraneo, dove è stato presentato il progetto in una doppia mostra monografica a giugno 2021, selezionata nel programma ufficiale del festival internazionale Les Rencontres de la photographie d’Arles. Una tappa del progetto è stata selezionata per Manifesta13 nel 2020.

Nel 2020 è tra i vincitori della nona edizione dell’Italian Council a sostegno dell’arte contemporanea italiana all’estero, promosso dal Ministero della Cultura Italiano.

 

I suoi progetti sono stati presentati nei seguenti musei e istituzioni: Mucem, Marseille (FR); Centre Pompidou, Paris, (FR); Castello di Rivoli, Turin (I); Brooklyn Children’s Museum, New York (US); Le Cent Quatre Paris (FR), Espace for contemporary art “Atelier” Ville de Nantes (FR), Museo della Triennale, Milan (I); Museo Archeologico, Naples (I); Museo Fotografia Contemporanea, Milan (I); PAC-Padiglione d’Arte Contemporanea, Milan (I); Museo Diffuso della Resistenza, Turin (I); m.a.x. museo, Chiasso (CH); Museo d’arte di Mendrisio, Mendrisio (CH); Casa Testori, Milan (I)., Istituto Italiano di Cultura di Marseille (FR) et Maputo (MZ).

 

Festival e Teatri: Les Rencontres internationales de la photographie d’Arles, (FR); Festival Trajectoires, Nantes (FRA), Festival Videoformes, Clermont-Ferrand (FR); Théâtre Louis Aragon – Tremblay-en-France, Paris (FR); Deux Scènes – Scène Nationale de Besançon (FR), Festival Filosofia di Modena, Modena (I); Festival Fotografia Europea, Reggio Emilia (I); Lunigiana Land Art (I), Teatro Litta, Milan (I), Css Friuli Venezia Giulia (I); Festival Orestiadi, Gibellina (I), Festival Castellinaria, Bellinzona (CH), Festival Animac, Catalunya (ES), Festival In Teatro, Ancona (I), Giffoni Film Festival (I).

Ha lavorato e collaborato con: Fondazione Giovanni Agnelli (I), Amnesty International, Kessels Krammer (NL), Centre Chorégraphique National de Nantes (F), Fondazione Vico Magistretti (I), RSI (swiss Broadcasting), Fondazione Pro-helvetia (CH), Fondazione Dalmine / Tenaris , UNASAM (I), Micamera (I).

Premi, sostegni ricevuti e residenze: 2020 Italian Council MiBACT (Italian Ministry of Culture) – 2018-21 artist associé à Le ZEF- Scène Nationale de Marseille – 2019 I-portunus, Creative Europe (UE), 2011 prize Fondation Varenne, Festival Videoformes; 2010 prize MOVIN UP – Gai MiBAC (Italian Ministry of Culture); 2007 Cinema d’autore, DECS ( Swiss-Italian Department of Culture).

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