Dal 7 al 12 luglio 2025, Firenze si apre a un programma di spettacoli, incontri, laboratori e performance diffusi in luoghi simbolici della città – dall’Arena di Villa Vogel al MAD – Murate Art District, dalle Ex Leopoldine di Piazza Tasso fino all’Istituto Penale Minorile G.P. Meucci, cuore nascosto del progetto.
- Ore 17:00 – “Io sono nessuno” –Installazione e live performance.
Primo studio del progetto “Odissea Iposonica” svolto con i giovani detenuti dell’IPM “G. Meucci”.
Io sono nessuno … Così risponde Ulisse sfuggendo da Polifemo appena trafitto che infuriato grida: chi sei? Ulisse, l’uomo che vorrebbe elevare la propria scintilla divina al di sopra degli dei che rispondono affidandogli un difficile destino nel suo viaggio di ritorno a Itaca.
Io sono nessuno … la stessa frase evoca altri tipi di difficili approdi ad una “calma desiderata”, se pronunciata da ragazzi che a loro volta hanno compiuto “errori” talvolta gravi e ora, ciascuno a suo modo, impegnati nel proprio viaggio di ritorno a casa.
Io sono nessuno … ci dicono più volte i ragazzi ospiti dell’IPM “G.Meucci” durante le sessioni teatrali che svolgiamo con loro. Lo dicono con consapevolezza, lo dicono sapendo che poco importa, poiché l’unica cosa davvero importante è fare rientro in porto sicuro … e in fondo ci fanno capire che tutti noi “siamo nessuno”, tutti noi, al di la di tutto , da sempre in cerca della nostra Itaca. - Ore 18:00 – (P)Arti di Noi: espressività e teatro in carcere. -Talk con la partecipazione di realtà attive nel settore educativo
Un momento di dialogo e confronto aperto alle compagnie teatrali, agli operatori del settore culturale e sociale, e a chiunque sia interessato al potenziale trasformativo dell’arte e del teatro in contesti di marginalità, in particolare nell’ambito carcerario.
L’incontro intende esplorare come le pratiche teatrali possano diventare strumenti di espressione, riconoscimento e costruzione dell’identità, in luoghi dove questa è spesso negata o frammentata.
Durante l’evento sarà allestita una mostra con le opere realizzate dai giovani detenuti dell’IPM “G. Meucci” grazie al laboratorio “Innaturarsi” curato da La città bambina in collaborazione con l’ass. Progress per il progetto So.La.Re.